Cosa resterà a Milano dei Giochi Olimpici? Le 7+1 scommesse per il futuro

Le Olimpiadi Invernali daranno un nuovo boost a Milano come successo per Expo2015? Ecco cosa si sta realizzando e cosa rimarrà dopo l'evento

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Si avvicina sempre di più l’appuntamento con i cinque cerchi olimpici di Milano-Cortina: mancano meno di 500 giorni all’inaugurazione dell’evento allo Stadio Meazza. Cosa si sta costruendo e cosa rimarrà come lascito negli anni a venire? Succederà come per Expo, con un effetto booster per gli anni successivi?

Cosa resterà a Milano dei Giochi Olimpici? Le 7+1 scommesse per il futuro

# Un ulteriore boost per il turismo

Credits Maxim Klimashin-unsplah – Turisti Milano

Come Expo2015 ha rilanciato il brand Milano come meta turistica, si è passati dai 5 milioni di arrivi del 2005 in prevalenza business agli 8,5 milioni del 2023, le Olimpiadi Invernali del 2026 potrebbero dare un ulteriore boost alla città come meta internazionale. Il 2024 si prospetta già un altro anno record per il turismo, si viaggia in media a 750mila presenze al mese, con quello leisure che ha superato quello business cubando il 65% sul totale. 

# Il Villaggio Olimpico diventa uno studentato e nasce un nuovo quartiere con un “bosco sospeso”

Nuovi rendering Villaggio Olimpico

Il tassello più importante e tangibile nel lascito complessivo delle Olimpiadi Invernali del 2026 è la rigenerazione urbana dello Scalo Romana e la nascita di un nuovo quartiere. Fulcro di tutto è il Villaggio Olimpicodisegnato come tutto il masterplan dallo studio di architettura Skidmore, Owings & Merrill, che si sviluppa su sei stecche, parallele ai binari ferroviari, unite tra loro in gruppi di tre tramite delle strutture aeree e delle piccole torri. Al suo interno dormiranno 1.400 atleti olimpici e paralimpici.

Fabio Marcomin – Villaggio Olimpico

La costruzione è affidata a Coima Sgr, Covivio e Prada Holding, con i cantieri in anticipo di tre mesi e consegna prevista a luglio 2025. I sei edifici dopo l’evento, ad ottobre 2026, diventeranno una residenza universitaria per 1.700 studenti, la più grande d’Italia. All’interno di quelli lato parco e ferrovia nell’area dell’Olympic Village Plaza, la nuova piazza del quartiere con negozi e esercizi al piano strada, è prevista residenza libera e agevolata. 

scaloportaromana.com – Nuovo masterplan

Previsto inoltre un grande parco pubblico di circa 100 mila mq nel mezzo con un “Bosco sospeso’’ sopra la ferrovia, entro il 2028, e una nuova piazza su più livelli con alcuni palazzi per uffici, negozi e ristoranti in prossimità di piazzale Lodi entro il 2031.

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# Torre Faro: la nuova sede con belvederi panoramici di A2A

Rendering Acpv – Torre Faro

Non direttamente collegato alle Olimpiadi, ma comunque in costruzione sul perimetro dell’ex Scalo Romana, è la Torre Faro”, futura sede di A2A, multiutility di energia e rifiuti di Milano e Brescia, oltre che primo vero grattacielo sul sud Milano. L’altezza prevista è di circa 144 metri per 28 piani complessivi e viene realizzata con innovativi sistemi di efficienza energetica ed eco sostenibilità. Progettato dallo studio di architettura Antonio Citterio – Patricia Viel è stato pensato per distinguersi tra gli edifici della città per la sua forma tubolare, con una pianta circolare, e un’originale spaccatura a circa 61 metri di altezza con dei giardini pensili: lo Sky Garden con un’altezza di 3 metri. Previsto anche un cortile verde che collegherà la nuova sede al Museo dell’Energia, accoglierà entro il 2026 i 1.500 dipendenti sparsi in altri edifici in città.

# Il “Milano Ice Park” nei padiglioni di Rho Fiera: riutilizzabile come spazio polifunzionali per eventi sportivi e concerti al coperto fino a 30.000 posti

notizieedintorni.it – Padiglioni 13 e 15

Svanita la possibilità di disputare le gare di speed skating sul ghiaccio a Baselga di Pinè e quelle di hockey femminile nella Milano Arena Hockey (ex Pala Sharp) la scelta è ricaduta per tenerle entrambe nei padiglioni di Rho Fiera Milano.  I lavori sono partiti il 22 maggio 2023 e dovrebbero terminare il il 31 luglio 2025, per un investimento complessivo di 25 milioni di euro. Sono in costruzione un “palazzetto” da 6.500 spettatori per lo speed skating unendo i padiglioni 13 e 15 e uno “stadio” da 5mila posti per l’hockey nei padiglioni 22 e 24.

Al termine nei giochi il “Milano Ice Park” sarà uno spazio da 35mila mq utilizzabile come “una sede polifunzionale per eventi del tutto nuovi”. Nello specifico concerti fino a 30mila posti al coperto, eventi e gare sportive di varia natura come tennis e padel, e congressi fino a 12.500 posti.

Saranno temporanei invece: il media center all’Allianz Mico, l’allestimento per le gare di short track e pattinaggio di figura al Forum di Assago e la Medas Plaza in piazza del Duomo.

# Il PalaItalia da arena per l’hockey a nuovo palazzetto per la città da 16.000 posti a sedere

pH. area-arch.it – PalaItalia

La singola opera più attesa è di sicuro il Pala Italia: l’arena ospiterà infatti le gare di hockey maschili ai giochi olimpici di Milano-Cortina 2026. Terminato l’evento, all’inizio del 2027, diventerà location per eventi sportivi come basket, oltre a spettacoli teatrali e musica dal vivo, andando a riempire il vuoto creato dalla demolizione del palazzetto di San Siro in seguito alla nevicata del 1985. 

Onirism – Pala Italia

A curare il progetto è lo studio di architettura Onirism Studio di David Chipperfield, su incarico ricevuto dalla società Eventim CTS vincitrice del bando. Preeisto un palazzetto che con 10.000 mq di superficie e 16.000 posti, sarà tra i grandi d’Italia. Un capolavoro architettonico di forma ellittica sospeso da terra e che si sviluppa in altezza e ampiezza grazie a 3 cerchi che di notte faranno parte dello spettacolo, con i LED che illuminandosi proietteranno effetti multimediali. 

# Il nuovo quartiere Santa Giulia Nord con il masterplan che richiama una foglia e la metrotranvia tra M3 e M4

MCA_Milano Santa Giulia_birds-eye view_Visual by MCA VIsual

La struttura fa parte di un progetto, quello della rigenerazione di Santa Giulia Nord ad opera di Lendlease, che si sviluppa su 1,1 milioni di mq. Previsto nel dettaglio: un grande parco urbano di 270.000 mq, tra i più grandi della città, un laghetto, l’area commerciale Soul a cielo aperto di 55.000 mq, un flagshipstore Esselunga, un waterfront di 400 metri lineari e 3.500 nuove abitazioni, con Spark Living in costruzione entro fine anno e consegna nel 2027. Tutto il progetto dovrebbe essere completato nel 2032.

Percorso Metrotranvia 13

Per giugno 2027 è prevista l’inaugurazione della nuova metrotranvia 13, con una fermata nei pressi dell’arena ma non utilizzabile dai tifosi dell’Olimpiadi in quanto in ritardo e quindi attiva solo dopo l’evento. Si tratta di tracciato di 4,7 km con 17 fermate che attraversa il quartiere di Santa Giullia e collega M4 Repetti alla stazione di Rogoredo M3 FS.

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# San Siro location inaugurale prima della parziale demolizione con nuovo stadio di Milan e Inter?

Credits dpstadiomilano.it – Masterplan Nuovo stadio

Arriviamo all’ultima, ma non per importanza, location delle Olimpiadi Invernali di Milano Cortina: lo Stadio Meazza in San Siro. Il 6 febbraio 2026 al suo interno si terrà la cerimonia inaugurale, e diffusa nelle altre località italiane coinvolte, mentre il futuro rimane incerto e per questo l’Uefa ha deciso di revocare l’assegnazione della finale di Champions del 2027. Bocciata la ristrutturazione da parte di Inter e Milan si è riaperta nuovamente la possibilità di una sua demolizione, seppur parziale in particolare per il secondo anello a causa del vincolo, per trasformarlo in un luogo con negozi, spazi museali e sportivi. Accanto il nuovo stadio delle squadre e una riqualificazione delle aree rimanenti a verde e spazi pedonali. Nulla è però ancora deciso.

# Piena accessibilità sulle linee M1, M2 ed M3 in tempo per l’evento

Urbanfile – Rendering Ascensore M2 Sant’Agostino

In tempo per l’evento dovrebbe poi concludersi il corposo piano per garantire piena accessibilità a tutte le prime tre linee metropolitane: M1, M2 e M3. Previsto nel dettaglio l’installazione di 24 ascensori sulle linee M1 e M2 e la sostituzione/installazione di 48 ascensori e 52 scale mobili nella metropolitana gialla, con i lavori partiti nelle prime tre stazioni di San Donato, Brenta e Duomo. Per quanto riguarda le linee più vecchie sono in corso i lavori alle fermate di: Sant’Agostino, Lambrate, Cascina Gobba, San Leonardo, Uruguay, Turro e Sesto Rondò, mentre partiranno entro la fine dell’anno quelli nelle stazioni di Garibaldi, Lanza, Moscova, De Angeli e Inganni. In totale l’investimento è di oltre 82 milioni di euro.

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FABIO MARCOMIN

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Fabio Marcomin
Giornalista pubblicista. Laurea in Strategia e Comunicazione d’Impresa a Reggio Emilia. Il mio background: informatica, marketing e comunicazione. Curioso delle nuove tecnologie dalle criptovalute all'AI. Dal 2012 a Milano, per metà milanese da parte di madre, amante della città e appassionato di trasporti e architettura: ho scelto Milano per vivere e lavorare perché la ritengo la mia città ideale.