Home Blog Pagina 333

Che FINE ha FATTO il “più grande centro commerciale d’Europa” alle porte di Milano?

0
Esterno Westfield Segrate

Il mall commerciale Westfield Milano-Segrate non sembra essere nato sotto una buona stella. Dopo i primi rinvii, a cui è seguito lo stop a causa della pandemia, è arrivata la crisi energetica e la guerra in Ucraina a dare il colpo di grazia. Al momento il progetto è sospeso ma rimane ancora qualche speranza di vederlo realizzato. Vediamo come dovrebbe essere e tutta la sua travagliata vicenda.

Che FINE ha FATTO il “più grande centro commerciale d’Europa” alle porte di Milano?

# 1,4 miliardi di investimento per il centro commerciale più grande d’Europa

Westfield Milano

Approvato dal Consiglio comunale di Segrate ormai 13 anni fa, nel marzo 2009, Westfield Milano sarebbe dovuto diventare il mall commerciale più grande d’Europa. Un primato che non potrà avere perché è già stato battuto dal Westfield di Amburgo, con una superficie di 209 mila mq. Il progetto nel frattempo è stato ridimensionato passando da 185.000 mq di superficie a 155.000 mq nell’ultima versione presentata ed è cambiato il mix dell’offerta con un Villaggio del Lusso più organizzato e fruibile, dove le Gallerie Lafayette saranno l’attrazione principale nonché il primo punto vendita italiano, affiancato da marchi come Oviesse e Inditex e il supermercato Esselunga.

# I nuovi numeri del progetto

Area di sviluppo progetto Westfield

Il nuovo mall commerciale della Grande Milano dovrebbe avere 300 negozi, oltre al Villaggio del Lusso con 50 brand italiani e internazionali, il meglio della ristorazione e dell’intrattenimento con 80 ristoranti e un UCI Cinemas da 16 sale con un servizio di ristorazione di alto livello al proprio interno e 10.000 posti auto. 

# I numerosi rinvii, l’ultimo al 2022

Rendering Esterno Westfield Segrate

Il progetto di Westfield per Milano non sembra nato sotto una buona stella. Quando il progetto sembrava destinato finalmente a partire, dopo i primi rinvii al 2018 e 2019 e infine al 2022, la pandemia ha assestato un duro colpo. A inizio del 2020 la Unibail-Rodamco-Westfield, il gruppo societario titolare del progetto, ne aveva comunicato lo stop, mentre il Sindaco di Segrate aveva annunciato a ottobre 2021 l’imminente presentazione di un nuovo masterplan per rimettere in moto il progetto, con l’aggiunta della funzione direzionale oltre a quella ricettiva e commerciale, ma ancora una volta questo proclamo è stato disatteso

# Dalla “presunta” scomparsa del progetto alle parziali rassicurazioni del gruppo industriale

Entrata Westfield Milano

La crisi energetica e la guerra in Ucrania hanno peggiorato ulteriormente il contesto generale e le prospettive dell’investimento. Ad aprile di quest’anno il mall commerciale di Milano-Segrate sembrava essere infatti uscito dallo scacchiere degli progetti della Unibail-Rodamco-Westfield in base a un comunicato per gli investitori pubblicato sul sito ufficiale del Gruppo. La smentita nei giorni successivi aveva riacceso una piccola speranza: “Lo sviluppo di Westfield Milano, come precedentemente annunciato, è attualmente sospeso, ma continuiamo a lavorare con le autorità, i retailer e gli stakeholder locali su base continuativa mentre esploriamo il futuro del progetto. Condivideremo ulteriori aggiornamenti quando saranno disponibili”. Ad oggi sono state eseguite solo parziali bonifiche dell’area mentre prosegue la realizzazione delle opere infrastrutturali collaterali.

# Procedono le opere infrastrutturali attorno all’area dove nascerà il “Milan east gate hub”

Credits mm- Integrazione nodo East Hub

Mentre il progetto è ancora in dubbio, la Unibail-Rodamco-Westfield prosegue nella realizzazione delle opere infrastrutturali collaterali per connettere l’area, previste come scomputo degli oneri di urbanizzazione.

Credits westfieldmilan – Cassanese Bis

Tra queste c’è la Cassanese Bis, in fase di costruzione per un investimento pari a 150 milioni di euro, e l’ultimo stralcio della nuova tangenziale segratese destinato a collegare il tratto già costruito a Pioltello per sfociare sull’attuale Cassanese in località Cascina Gabbadera.

Prolungamento M4

Oltre a questo sono stati già approvati, e finanziati da parte del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, i progetti riguardanti la realizzazione della nuova Stazione Alta Velocità di Segrate e il prolungamento della linea M4 da Linate per interscambiare con la stessa e far nascere il “Milan east gate hub”.

 

Leggi anche: Estensione Metro più Stazione Alta Velocità a SEGRATE: le ULTIME NOVITÀ sull’HUB del futuro di Milano

Continua la lettura con: Svelato il PROGETTO per la nuova BEIC: la BIBLIOTECA EUROPEA di Milano

FABIO MARCOMIN

copyright milanocittastato.it

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/

Le 6 MIGLIORI OSTERIE vicino al MARE in Italia

0
Credits latteria_mammaiabica IG - Latteria mammaiabica

Nell’edizione 2022 “Osterie d’Italia” di Slow Food sono stati recensiti 1.713 locali, con 120 novità rispetto a quella precedente. Le new entry nel club delle eccellenze sono state 16, di cui 6 vicine al mare dove gustare ottimi piatti di pesce, ma anche di terra. Scopriamo quali sono.

Le 6 MIGLIORI OSTERIE vicino al MARE in Italia secondo Slow Food

#1 Trattoria “Ligagin”: la tradizione del Levante ligure (Lumarzo – Genova)

Credits anapiresmilano IG – Trattoria Ligagin

Nell’entroterra ligure la trattoria Lugagin è una vera istituzione. Nasce nel 1959, oggi guidata da mamma Tina Olcese e le figlie Barbara e Marika Di Piaggio, e metta in tavola la tradizione ligure di Levante: dalla focaccia al formaggio ai fritti di terra e paste fresche come taglierini, picagge, ravioli. Dall’orto di famiglia arrivano i condimenti vengono, imperdibile il minestrone alla genovese con il pesto, dalle macellerie locali le carni. Tra i dolci la guida Slow food definisce i baci di dama “un vero triondo”.. E non dimenticatevi dei baci di dama fatti da Marika. Con l’auto si impiegano poco più di 20 minuti per arrivare in spiaggia.

 

#2 Agriturismo il “Castagneto”: cucina ligure con qualche divagazione romana (Castiglione Chiavarese – Genova)

Credits agriturismo_il_castagneto IG – Agriturismo il Castagneto

Restiamo sempre in Liguria, a Castiglione Chiavarese nel verde della Val Petronio. Nell’agriturismo il “Castagneto” i piatti sono preparati con i prodotti dell’orto o di aziende biologiche locali al mare e la cucina è quella tipica ligure con qualche divagazione romana in omaggio a una delle due proprietarie, Natalia Mazzoli. Tra le portate consigliate ci sono la torta di cipolle e prescinsêua, i pansoti sarveghi, i croxetti con salsa nocciole “misto Chiavari” e il non fritto di coniglio, da bere invece il loro vino bianco SanPé. Per far il bagno o prendere il sole sulla spiaggia di Moneglia bastano 25 minuti di auto.

 

#3 La trattoria marchigiana “Da Rita” con piatti popolari ma raffinati  (San Benedetto del Tronto – Ascoli Piceno)

Credits alessandram26 IG – Trattoria da Rita

Nelle Marche a San Benedetto del Tronto c’è Trattoria da Rita dove il principio guida del menu è quello della stagionalità: le verdure e i legumi sono di grande qualità e l’olio viene scelto tra produttori sostenibili. I vini marchigiani e abruzzesi arrivano da piccoli produttori. Si possono degustare piatti “popolari ma raffinati” elencati su una grande lavagna, da non perdere le polpette al sugo e il venerdì pesce con le alici fritte e a scottadito. Il locale si compone di una saletta colorata e di una veranda con due piccoli tavolini e si trova a 10 minuti a piedi dal Lungomare.

 

#4 “Latteria Mamma Iabica”: il ristorante “vintage-boutique” in Sicilia (Siracusa)

Credits latteria_mammaiabica IG – Latteria mammaiabica

Latteria Mamma Iabica è un ristorante “vintage-boutique” ed un bar caffetteria di Siracusa che richiama le classiche latterie siciliane degli anni ’50. Pochi anni fa era una vecchia officina prima di essere restaurata e diventare una moderna e originale osteria con due salette informali, una con cucina a vista, e il dehors all’ingresso. Il locale dello chef Gianni Cavallaro usa tutte materie prime del luogo: dalla farina per la pasta fatta a mano alla carne. Tra i piatti più apprezzati ci sono i lolli al ragù bianco di pesce. Il mare si raggiunge con 5 minuti di camminata.

 

#5 “Giardino di Venere” con cucina siciliana in una dimora cinquecentesca (Castelbuono – Palermo)

Credits ristorantegiardinodivenere IG – Ristorante Giardino di Venere

Il Giardino di Venere è un ristorante curato dallo chef Salvatore Baggesi dentro una dimora cinquecentesca nel centro Castelbuono, provincia di Palermo. La proposta culinaria è variegata, e con materie prime di eccellenza, dove spiccano minestre, le zuppe, i tortellacci di ricotta e asparagi tirati a mano e secondi come lo stracotto di manzo al Nero d’Avola e il coniglio in umido. Nella carta dei vini sono presenti soprattutto etichette siciliane. Per arrivare in spiaggia servono 20 minuti di auto.

 

#6 “La Rosa dei Venti” con cucina dell’entroterra sardo (Sennariolo – Oristano)

Credits rosadeiventisennariolo.wordpress.com – Interno locale Rosa dei Venti

La Rosa dei Venti è una locanda sulle colline del Montiferru a Sennariolo, in provincia di Oristano. Tra le specialità proposte ci sono: le paste ripiene, uno squisito porcetto allo spiedo, poi gli antipasti di verdure in cotture veloci, le conserve sotto aceto e infine degli ottimi dolci. Il locale si trova a 15 minuti di auto dal mare.

 

Fonte: Corriere

Continua la lettura con: Le 10 TERRAZZE più SCENOGRAFICHE di Milano

FABIO MARCOMIN

copyright milanocittastato.it

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/

MOLINO DORINO – l’ultimo mulino di Milano 🌾🔴⁠

0

Lo sapevi che la stazione della M1 Molino Dorino prende il nome dall’ultimo mulino con macine e ingranaggi ancora integri a Milano? Il mulino era mosso dalle acque del fontanile Cagnola, che confluisce nel fiume Olona a Pero. Molino Dorino macinava i cereali delle corti lombarde della zona.⁠

Altre curiosità sulla fermata Molino Dorino:

  • La stazione venne attivata il 28 settembre 1986 come capolinea del prolungamento da San Leonardo. E’ rimasta capolinea fino al 14 settembre 2005 con l’estensione a Rho FieraMilano
  • Insieme alle stazioni Bonola e San Leonardo ha il mezzanino in superficie, anziché interrato
  • Il Molino Dorino si trova tra la stazione, la Motorizzazione Civile e il raccordo che collega la strada per il Sempione e la Tangenziale Ovest

MILANO CITTA’ STATO

copyright milanocittastato.it

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/

🔴 ATM fa il punto sulle novità di M4, M5 e M6

1
Metro 4 Milano - Stazione M4

Il direttore di Atm Arrigo Giana fa il punto sull’apertura della linea M4, sul futuro prolungamento di M5 e sulla nuova linea M6. 

ATM fa il punto sulle novità di M4, M5 e M6

# Atm: in autunno primo tratto della M4, apertura completa nel 2024

Dateo-Linate M4

Per la linea metro M4 sono confermate le date di apertura. In autunno prenderà il via la prima tratta fino a Dateo che collega il centro con Linate, poi in primavera quella a San Babila. E nei primi mesi dell’anno successivo la linea sarà completa“. È stato chiaro e perentorio l’amministratore delegato di Atm Arrigo Giana sui prossimi step della linea blu della metropolitana. A margine di una visita notturna nella galleria della stazione metropolitana di Amendola M1, il numero uno della società del trasporto meneghino ha anche colto la palla al balzo per battere cassa nei confronti del governo romano, affermando che “il Comune di Milano avrebbe diritto a un incremento del fondo nazionale trasporti per il fatto di avere aperto l’M5, per aprire l’M4 e fare estensioni di rete. Il problema è che il criterio di distribuzione dei soldi del fondo è quello storico e ogni volta che si inseriscono dei criteri di premialità che dovrebbero favorire Milano, tutte le altre regioni bloccano“.

# La M6 non passerà per il centro, ma al momento è un sogno ancora lontano

Credits milano.corriere – M6 Milano

Se la M4 è in dirittura di arrivo la M6 è un sogno ancora lontano dall’essere realizzato. Per Giana il trattato di massima non sarà centripeto come quello delle altre linee tuttora in funzione all’ombra della madonnina. “La M6 presumibilmente avrà un tracciato tangenziale, collegherà con una sorta di circolarità la zona sud-est, sud e sud-ovest della città di Milano” anche se “il profilo finale non è ancora definito“. Quel che è già certo, ha dichiarato Giana, è che la circle line “non passerà nel centro città. Tutte le linee tendono a essere radiali o diametrali e passano per il centro di Milano. In questo momento, così com’è, il centro storico, non reggerebbe più un’altra linea diametrale“.

Leggi anche: “La M6 sarà l’ULTIMA METROPOLITANA di Milano”

# Il prolungamento della M5 andrà a Monza passando da Cinisello e Sesto: la progettazione finale è in corso di verifica

Credits ascuoladiopencoesione.it – Tracciato M5

Sempre in tema di nuove metropolitane, l’ad di Atm ha ricapitolato il futuro percorso del prolungamento a nord della linea metropolitana M5. L’estensione della lilla è infatti prevista “dall’attuale capolinea di Bignami fino a Monza, passando per Cinisello, Sesto e svariate fermate dentro al perimetro di Monza. Questo è il primo progetto” per un ammontare di circa “1,2 miliardi già finanziati dal governo. La progettazione finale è poi in corso di verifica».

# Ad agosto chiusura serale di una settimana della linea M1 per lavori alla stazione Amendola

Ufficio Stampa Atm – Avviso interruzione servizio M1 Pagano-Lotto

Per le future metropolitane che si aprono una se ne chiude, ma solo per una settimana nel cuore di agosto. Da sabato 13 a domenica 21 compresa sarà infatti sospesa la circolazione dei treni della linea M1 tra Pagano e Lotto, per interventi strutturali preventivi nella stazione di Amendola. Al lavoro ci saranno 30 tra tecnici e operai che lavoreranno 24 ore su 24 per terminare in soli nove giorni gli interventi. Nello specifico i lavori riguarderanno il rafforzamento di due travi già esistenti e l’inserimento di altre due nuove, per rendere la struttura della galleria ancora più robusta. Nel periodo di sospensione della circolazione per i passeggeri sarà attivato un servizio sostitutivo con bus lungo la tratta interrotta della M1.

Continua la lettura con: La NUOVA METRO FRENA: Bresso e Cusano si allontanano?

LEONARDO MENEGHINO

copyright milanocittastato.it

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/

Le GEMELLE CARDINALI: a nord, sud, est e ovest i luoghi più curiosi in perfetto ALLINEAMENTO con MILANO

0
Credits cafe_ailleurs IG - Ghadames

Milano si trova in prossimità del 45esimo parallelo, per la precisione a una latitudine di 45°27′51″ N e a una longitudine: 9°11′22″ E, quindi quasi equidistante da Polo Nord e dall’Equatore. Si ci muovesse dalla città lungo gli stessi meridiani e i paralleli dove si arriverebbe? Scopriamo i quattro luoghi più curiosi da raggiungere.

Le GEMELLE CARDINALI: nord sud est e ovest i luoghi più curiosi in perfetto ALLINEAMENTO con MILANO

# NORD: Holla, un piccolo villaggio che affaccia sul Mare di Norvegia

Credits nozkapin IG – Holla

All’incirca alla stessa longitudine di Milano, in direzione nord, c’è il piccolo villaggio di Holla nel comune di Heim nella contea di Trøndelag, in Norvegia. Si trova a 1 ora di auto Trondheim, lungo la sponda meridionale dell’Hemnfjorden e affaccia sul Mare di Norvegia.

Google earth – Holla

Coordinate: 63.3105°N 09.1325°E

# SUD: Ghadames, una città-oasi della Libia occidentale patrimonio Unesco

Credits cafe_ailleurs IG – Ghadames

Nei pressi del confine con l’Algeria e la Tunisia, circa 550 km a sudovest di Tripoliuna, troviamo Ghadames: la città-oasi della Libia occidentale. Alla stessa longitudine sud di Milano, il centro storico di questa città africano è cinto da mura ed è stato dichiarato patrimonio mondiale dell’umanità dall’UNESCO.

Google Earth – Gadames

Coordinate: 30°08′N 9°30′E

# EST: il Lago Chanka, il più esteso bacino dell’Asia nord-orientale suddiviso tra Russia e Cina

Credits zhena.ofitsera IG – Lago Chanka

Andando verso est, nell’area nord-orientale dell’Asia c’è il Lago Chanka. Il più esteso bacino di quella parte di continente, occupa una superficie di 4.400 kmq e ha una profondità massima di quasi 11 metri. Si suddivide tra Russia e Cina: il 75% è russo, il resto ricade sotto il controllo della Repubblica popolare cinese

Credits google earth – Lago Chanka

Coordinate: 45°00′N 132°25′E

#OVEST: Montréal, la seconda città più grande del mondo in cui si parla francese dopo Parigi

Credits Ichigo121212-pixabay – Montreal

Spingendoci verso ovest, a cavallo del 45esimo parallelo c’è Montreal, la città più grande della provincia del Quebec. Seconda città del Canada, è una destinazione molto popolare per l’apprendimento del francese ed è la seconda città più grande del mondo in cui si parla francese dopo Parigi. Nel 2006 Montreal ha ricevuto la nomina di Città del Design dall’UNESCO.

Google Earth – Montréal

Coordinate: 45°28′N 73°45′W

Continua la lettura con: Il CUORE di Milano: qual è l’esatto CENTRO GEOGRAFICO della città?

FABIO MARCOMIN

copyright milanocittastato.it

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/

La PRIMA mitica BUTTAFUORI DONNA nella Milano anni ‘90

0
Credits ilgiorno - Antonella Mazzoni

Chi non è mai stato rimbalzato almeno una volta da lei? Tra gli anni ’80 e ’90 è stata la prima buttafuori donna d’Italia, in alcuni tra i più famosi locali e discoteche di Milano. Vediamo la sua storia e alcuni aneddoti in una intervista pubblicata su “Il Giorno”.

La PRIMA mitica BUTTAFUORI DONNA nella Milano anni ‘90

# Antonella Mazzoni, la prima mitica buttafuori donna d’Italia

Credits ilgiorno – Antonella Mazzoni oggi

Antonella Mazzoni è stata la prima buttafuori donna d’Italia, tra gli anni ’80 e ’90, in alcuni tra i più famosi locali e discoteche di Milano. Oggi ha 58 anni, dal 2005 è fuori dal mondo della notte e dopo 16 anni come venditrice del mondo della moda oggi aiuta il marito nell’officina Harley.

Ha lavorato per un decennio come “door selector” e poi come responsabile sicurezza, per sedare le risse. L’inizio della carriera è avvenuto nel 1982 lavorando all’ingresso per Le Cinéma di via Ricciarelli, poi al Divina di via Molino delle Armi dove nel 1987 iniziò a occuparsi di sicurezza. Tra gli altri locali in cui ha lavorato anche l’Ipotesi di piazza XXIV Maggio, il Parco delle Rose di via Fabio Massimo, l’Aquatica di via Airaghi, il Café Solaire sulle rive dell’Idroscalo e l’Alcatraz di via Valtellina.

# La sfida con il mondo maschile

Credits ilgiorno – Antonella Mazzoni

Nella intervista a il Giorno racconta quando le fu proposto di occuparsi di sicurezza al Divina: “Io ero entusiasta ma non è stata poi una passeggiata. Il mondo dei miei colleghi era chiuso e maschilista. Ho dovuto conquistarmi la loro fiducia per essere considerata “uno“ di loro. Mi sono anche “attrezzata“ fisicamente, con la palestra e praticando street fighting e shoot boxe“.

# Gli scontri e le risse da sedare

Tra i numerosi episodi da ricordare Antonella ne menziona uno poco piacevole avvenuto quando faceva la selezione all’ingresso: “Per un no detto all’ingresso dell’Ipotesi due persone impasticcate mi hanno presa e spinta dalle scale. Per fortuna non mi sono fatta molto male ma ciò di cui sono più orgogliosa è essere riuscita ad affrontare questa ed altre situazioni senza avere paura“. Sono state molte anche le risse da sedare. “Tantissime. Placavo gli animi non solo con la forza ma anche col dialogo“.

# Gli incontri speciali con David Bowie e George Clooney

Credits zero.eu – Caffè Solaire

Non mancano però i ricordi belli e indelebili come gli incontri con David Bowie e George Clooney: “Non dimenticherò mai l’abbraccio di David Bowie nel camerino all’Alcatraz. E George Clooney che, arrivato al Café Solaire per lo spot della Martini, si esalta quando scopre che il boss della sicurezza è una donna“.

Fonte: Il Giorno

Continua la lettura con: DISCO NOSTALGIA: le 10 DISCOTECHE di ogni epoca più AMATE dai MILANESI

FABIO MARCOMIN

copyright milanocittastato.it

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/

METROLINK: verrà costruita la PRIMA METROPOLITANA d’IRLANDA

0
Credits: radiodublino.com metrolink

È ormai da circa 20 anni che si pensa di realizzare una linea metropolitana nella capitale irlandese, ma non si è mai arrivati ad una decisione finale che avrebbe potuto portare alla sua effettiva costruzione. “Ora questo entusiasmante megaprogetto di trasporto inizia a diventare realtà” dice il ministro dei trasporti irlandese Ryan. Ecco di cosa si tratta.

METROLINK: verrà costruita la PRIMA METROPOLITANA d’IRLANDA

# MetroLink: il nuovo progetto per i trasporti irlandesi

Credits: radiodublino.com
metrolink

L’Irlanda è ormai rimasta una dei pochi Paesi europei a non avere un servizio di metropolitana, ma sta per rimediare. Nella sua città più grande infatti sarà costruito il servizio MetroLink, proposto per la prima volta negli anni 2000, ma che sembra poter diventare realtà solo ora. Con un investimento di 9,5 miliardi di euro, è stato da poco dato il via libera al progetto. Verrà realizzata una linea di 19,4 km composta, complessivamente tra Dublino nord e sud, da 16 stazioni.

Essendo una metro nuovissima, i mezzi saranno completamente elettrificati e si prevede anche, attraverso una linea metropolitana sostenibile, di raggiungere l’obiettivo UE di emissioni zero entro il 2050.

# La storia infinita della metro a Dublino

Credits: metrolink.ie
Metrolink

Con MetroLink, la metropolitana collegherà Sword a Charlemont, il centro di Dublino, in 25 minuti e l’aeroporto al centro città in circa 20 minuti. Si prevede che i treni partiranno ogni tre minuti durante i periodi di punta, ma non è ancora stata costruita che già si pensa a velocizzarla. Entro il 2060 si prevede infatti di aumentare la frequenza di una metro ogni 90 secondi, così da poter trasportare una media di 20mila passeggeri all’ora.

Come si è detto l’idea di costruire una metro a Dublino non è nuova. Nel 2000 si era infatti avanzato il progetto di realizzare una linea metropolitana con un investimento di 4,3 miliardi di sterline, ma già si prevedeva che non sarebbe diventata operativa prima del 2016.  Nel 2002 si pensò di realizzare il servizio entro il 2007, ma nel 2006 si prolungò la data al 2012. Con un continuo rimandare si è arrivati fino al progetto di Metrolink, proposto nel 2018, e che ha avuto il via libera da poco.

# Esiste già una metro leggera

Nonostante Dublino non abbia ancora una metropolitana, in città c’è però un servizio di trasporto pubblico chiamato Luas Cross City, una metro leggera costituita da due linee (la rossa e la verde). Vedremo se questi treni saranno finalmente affiancati da una vera metropolitana sotterranea…

Fonti: cities-today.com

Continua la lettura con: A Copenaghen la METRO è GESTITA dall’ATM di Milano

BEATRICE BARAZZETTI

copyright milanocittastato.it

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/

Pubblicata la prima GARA per lo SKYMETRO di Genova

0
Credits genova24 - Skymetro Genova tracciato

Nei giorni scorsi si è registrato un primo passo importante per arrivare alla costruzione di quella che sarà una vera estensione della metropolitana del capoluogo ligure. Dopo le prime ipotesi di un servizio di metropolitana leggera è arrivata infatti la conferma che verranno usati gli stessi treni in uso nella metro genovese. Vediamo tutti i dettagli di un progetto unico in Italia e quando verrà inaugurato.

Pubblicata la prima GARA per lo SKYMETRO di Genova

# Al via il primo bando per realizzare la metropolitana sopraelevata di Genova

Credits genova24 – Skymetro viadotto

Nei giorni scorsi il Comune di Genova ha pubblicato il primo bando da 9,5 milioni di euro relativo al prolungamento della metropolitana verso nord-est, in Valbisagno da Brignole a Molassana, per assegnare il servizio di project management, direzione dei lavori e coordinamento della sicurezza. Il progetto della linea è finanziato dal ministero dei Trasporti con 398 milioni di euro e prevede l’estensione in sopraelevata dell’unica metropolitana del capoluogo ligure.

Verranno costruite delle pile collocate a distanza di 32 metri l’una dall’altra, in parte sulla strada e in parte sull’argine del Bisagno, con un ingombro massimo di 1,25 metri verso l’alveo e un impalcato largo 8 metri, 13 in corrispondenza delle stazioni.

Leggi anche: La METROPOLITANA più CORTA d’Italia si ALLUNGA

# La linea sarà a binario unico e funzionerà grazie ai pannelli fotovoltaici installati sopra la copertura del tracciato

Credits genova24 – Stazione Staglieno Skymetro

La linea sarà a binario unico, che si sdoppierà in corrispondenza delle stazioni. Sulla copertura della tracciato saranno installati circa 7.500 pannelli fotovoltaici a elevata efficienza, per una potenza pari a 3 megawatt, che con l’energia elettrica prodotta faranno viaggiare i convogli. I binari verranno percorsi dai treni già in servizio sulla metropolitana, lunghi 80 metri e con una capienza di 442 passeggeri e che garantiranno un totale di 8.840 posti offerti all’ora.

# Un tracciato di 6,7 km per 7 fermate

Credits genova24 – Skymetro Genova tracciato

Il prolungamento della metropolitana tra Brignole e Molassana è lungo 6,7 km per 7 fermate, previste al momento tutte sulla sponda sinistra del fiume Bisagno e con il collegamento con la sponda destra, la più densamente abitata tra Staglieno e Molassana, assicurato semplicemente da ponti e passerelle pedonali esistenti e futuri percorsi protetti dedicati.

Credits genova24 – Tornelli accesso Skymetro

Tutte le stazioni si troveranno a un’altezza di 6,15 dal suolo, avranno una banchina a isola alla quale accedere tramite scale tradizionali e ascensori. Il tracciato verrà percorso in 11 minuti, a una velocità commerciale media di 37 km/h, con una frequenza prevista di un passaggio ogni 6 minuti nelle fasce orarie di punta. Per favorire l’intermodalità verranno costruiti tre nuovi parcheggi di interscambio.

# Inaugurazione prevista nel 2027

Credits genova24 – Interno stazione Skymetro

In base al cronoprogramma, incluso nello studio di fattibilità tecnico-economica firmato dallo studio InArPro, i lavori per la realizzazione dell’estensione della linea metropolitana di Genova dovrebbero iniziare nel 2024 e concludersi nel 2027

Fonte: Genova24

Continua la lettura con: La METROMARE, la metropolitana della RIVIERA ROMAGNOLA: fermate attuali e nuovi prolungamenti

FABIO MARCOMIN

copyright milanocittastato.it

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/

SAN DONATO – IL CAPOLINEA SUD 🚇🟡⁠

0

Lo sapevi che la stazione di San Donato, capolinea della metro gialla, pur chiamandosi così è ancora nel territorio comunale milanese? Sì perché in realtà la stazione si trova nel quartiere Rogoredo, al confine con San Donato Milanese ma non propriamente nel nuovo paese. La stazione della M3 è ad un centinaio di metri di distanza dall’inizio di San Donato.⁠

wikipedia

Altre curiosità sulla fermata di San Donato: 

  • Dal 1991 è il capolinea sud della M3
  • Per accedere ai binari dei treni diretti a Comasina è necessario andare più in profondità per poi risalire tornando ai 5 metri del piano di terra
  • fino ai primi anni ’50 a San Donato vivevano poco più di duemila persona. Ora sono oltre trentamila

Continua la lettura con: Le altre fermate del giorno

MILANO CITTA’ STATO

copyright milanocittastato.it

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/

Partito l’ITER per il progetto di BOSCO VERTICALE nella PERIFERIA di Milano

0
Credits ilgiorno - Bosco verticale di periferia

Quattro palazzi popolari nella periferia sud-ovest di Milano: potrebbero diventare un modello pilota in Italia, il primo esempio di “Bosco Verticale” in periferia. Il progetto di riqualificazione entra nel vivo. Vediamo gli ultimi aggiornamenti.

Partito l’ITER per il progetto di BOSCO VERTICALE nella PERIFERIA di Milano

# Rinascono i quattro palazzi popolari di via Russoli

Edifici di via Russoli

Quattro palazzi popolari dal civico 14 al 20 di via Franco Russoli, poco distanti dalla stazione di Romolo M2, alla periferia sud-ovest della città rinasceranno a nuova vita. Dopo che le facciate esterne erano state spogliate dall’amianto ormai dieci anni da, Aler non ha più messo mano agli edifici a causa delle difficoltà economiche. La riqualificazione, che potrebbe trasformare ogni palazzo in un sorta di “Bosco Verticale”, sarà infatti possibile grazie al superbonus 110% per la riqualificazione energetica degli edifici varato nel 2020 dal Governo con il Decreto Rilancio. Il progetto prevede il rivestimento delle facciate con scarti del riso e materiali esclusivamente naturali, pannelli solari sui tetti per l’acqua calda, piccoli alberi, orti e giardini condivisi.

# Gli interventi nei 191 appartamenti del complesso

Saranno sostituiti i serramenti e gli avvolgibili esistenti, tolte le cucine a gas, sostituite da piastre elettriche, i vecchi scaldabagni verranno sostituiti da un’unica centrale elettrica alimentata dal sole, che porterà una significativa riduzione dei costi di riscaldamento e acqua calda per gli inquilini.

# Un investimento di 14 milioni di euro con fine lavori prevista nel 2023

milanosud.com – Progetto Torri Russoli

L’investimento iniziale previsto di 12 milioni di euro sale a 14, possibile grazie al superbonus, pone anche dei vincoli in termine di tempi di realizzazione: i lavori dovranno essere conclusi entro il 31 dicembre 2023. Il progetto è nato dal basso nel 2015, grazie alla collaborazione tra Monterisi, cofondatrice di “Rice House“ e Tina Monaco, inquilina di via Russoli e fondatrice, insieme ad altre, dell’associazione “Coltivare la Città“. Rimasto sulla carta fino per 5 anni per assenza di fondi, A2A in quanto fornitrice di energia ai palazzi di via Russoli si è offerta di farsi carico delle spese per lo studio di fattibilità e la progettazione preliminare, esecutiva e definitiva dell’intervento.

milanosud – Bosco Verticale via russoli

Aler in occasione della presentazione del bando a febbraio 2022 ha garantito che i lavori inizieranno “tra giugno e agosto di quest’anno e che termineranno alla fine del 2023“. Lo stesso bando è stato poi pubblicato a metà giugno 2022 e si attende quindi di conoscere quali saranno le aziende incaricate per la trasformazione dei quattro edifici.

# Come saranno i nuovi edifici: pareti esterne rivestite in carta di riso, alberi, giardini e orti sui tetti, fotovoltaico per l’acqua calda sanitaria

internews – Rendering Palazzi via Russoli

Tiziana Monterisi, l’architetto che ha firmato il progetto di riqualificazione e cofondatrice di “Rice House“, azienda specializzata nel costruire con gli scarti del riso racconta il progetto: Tutto il cappotto delle quattro torri e dei piani bassi sarà realizzato con scarti di riso provenienti dal Parco Agricolo Sud, un materiale naturale capace di isolare dal caldo in estate e dal freddo in inverno garantendo agli inquilini un beneficio fisico ma anche economico perché si ridurranno i consumi. Contestualmente i tetti saranno isolati e ricoperti da giardini con spazi comuni per il relax” e per eventi culturali ed orti condivisi per le coltivazioni” arnie e piccoli alberi da frutta.Il verde serve inoltre per raffrescare durante l’estate, abbassare le temperature in quartiere e raccogliere e trattenere l’acqua piovana. Infine il fotovoltaico per l’acqua calda sanitaria.

 

Fonte: Il Giorno

Continua la lettura con: Il “BOSCO da ABITARE”: la strada per il futuro di Milano?

FABIO MARCOMIN

copyright milanocittastato.it

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/

La CITTÀ dei MORTI nel cuore di Milano

0
Credits: @gud_destinations Cimitero Monumentale di Milano

Per quanto macabri e tristi, i cimiteri sono da sempre luoghi misteriosi. ‘A livella, così Totò chiamava la morte perché gli uomini possono essere tutti diversi in vita, ma quando muoiono sono tutti allo stesso livello, tutti uguali e  senza distinzioni. Eppure, nonostante questo, le grandi città europee, da sempre, hanno costruito cimiteri che sono diventati pezzi di storia e mete di pellegrinaggio da parte dei turisti di tutto il mondo. Basti pensare a Père Lachaise a Parigi dove riposano centinaia di grandi nomi della cultura mondiale e che da anni è meta dei fan nostalgici di Jim Morrison. Milano non poteva essere da meno con il suo Cimitero Monumentale.

A Milano la CITTÀ dei MORTI 

# Una gestazione lunga e travagliata

Credits: @anatoliy_como
Cimitero Monumentale di Milano

Nei primi anni dell’ottocento, Milano aveva sei cimiteri e su pressione dell’amministrazione asburgica fu costretta a dismetterli e bandire un concorso per la costruzione di uno nuovo. Tra i numerosi progetti presentati, venne scelto quello dell’architetto Carlo Maciachini, ma che, nonostante tutto, incontrò diversi problemi alla posa della prima pietra. Problemi politici e logistici furono le cause principali del blocco dei lavori e bisogna aspettare il 1863 per l’inizio della costruzione e il due Novembre 1866 per l’inaugurazione.

# Il Monumentale: la città dei morti

Credits: @ilenia.montiglio
Monumentale

Lo spazio occupato dal Monumentale è di circa 250 mila metri quadri e per questa ragione ne fa a tutti gli effetti una vera e propria città, anche perché, passandoci accanto, non si ha l’impressione di trovarci di fronte ad un cimitero, ma ad una vera propria opera d’arte. Entrandoci, non si può rimanere indifferenti alla complessa rete di strade, gallerie, portici, vie principali, vie secondarie, piazzali e slarghi, proprio come una vera e propria città. L’unica cosa che tradisce la sua reale funzione sono l’ossario al centro, la presenza del forno crematorio e le diverse sepolture.

# Un museo a cielo aperto

Credits: @gud_destinations
Cimitero Monumentale di Milano

La sua struttura architettonica ripercorre le diverse epoche storiche vissute a Milano, lo stile liberty del primo Novecento, il periodo razionalista del fascismo e in seguito quella della resistenza convivono in un unico ambiente che ogni anno affascina migliaia di turisti che si avventurano per le sue strade dove si viene affascinati dal grande edificio del Famedio (Tempio della Fama) dove sono seppelliti i nomi illustri della nostra città. Un vero e proprio Pantheon meneghino che segue regole ben precise per ottenere la sepoltura. Meriti letterari, artistici o scientifici sono i criteri principali per aver accesso.

# I personaggi illustri

Credits:@bloodyhell.abby
Cimitero Monumentale di Milano

Tra i personaggi illustri troviamo: Arturo Toscanini, Alessandro Manzoni, Carlo Cattaneo e Luca Beltrami, Salvatore Quasimodo, Carlo Forlanini, Bruno Munari e Leo Valiani, Aldo Aniasi, Guido Crepax, Dario Fo e Franca Rame, Ambrogio Fogar, Giorgio Gaber, Paolo Grassi, Enzo Jannacci, Duilio Loi, Alda Merini e  Giovanni Raboni.

# Un sito itinerante

Credits: @lucacaputa
Monumentale

Dal 2019 è stato messo in rete il sito ufficiale del Monumentale. Un portale utilissimo dove trovare informazioni (anche storiche poco conosciute), curiosità, orari delle visite e percorsi tematici. Quello che si evince nel navigarlo è la passione e l’affetto che hanno i milanesi per questo luogo storico che a dispetto della sua funzione ha  assunto un’importanza storica e architettonica che ha pochi eguali in Europa.

Continua la lettura con: Fermata del giorno: 10 cose interessanti da fare e vedere intorno alla stazione di MONUMENTALE

MICHELE LAROTONDA

copyright milanocittastato.it

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/

La STRADA PANORAMICA “più BELLA d’Europa”: non è lontana dall’Italia

0
IG @madeinmarseille_officiel

Una strada da percorrere lentamente per ammirare il panorama circostante. Scopriamo dove si trova e quali bellezze storiche e naturali si possono incontrare.

La STRADA PANORAMICA “più BELLA d’Europa”: non è lontana dall’Italia

# La Corniche Marsigliese, la strada panoramica più spettacolare d’Europa

IG @madeinmarseille_officiel

Stiamo parlando della bellissima Corniche Marsigliese, la passeggiata panoramica mozzafiato della città francese di Marsiglia, sulla costa meridionale. 

Il suo nome si riferisce alla tipologia di passeggiata che corre lungo la costa e che diventa una terrazza panoramica. Le sue origini risalgono al 1848 quando la città scelse di avviare il progetto per dare lavoro a più di 8.000 operai disoccupati che la realizzarono in 15 anni.

Leggi anche: 48 ore a MARSIGLIA: 10 COSE da fare per un fine settimana nella CITTÀ PIÙ COLORATA e COSMOPOLITA del sud della Francia

# La panchina chilometrica e la dedica al presidente Kennedy

https://siviaggia.it/posti-incredibili/la-corniche-strada-panoramica-piu-bella/366998/

Intitolata a John F. Kennedy dopo il suo assassinio nel 1963, questa strada panoramica si affaccia direttamente sul Mediterraneo per tutti i suoi 5 km di lunghezza. Si tratta quindi di una passeggiata non particolarmente lunga e faticosa, soprattutto grazie anche alla presenza della panchina lunga 3 km, ricoperta da colorati mosaici, che permette ai turisti di sedersi a riposare, godendo della vista magnifica sul mare e sull’arcipelago delle Frioul, situato a pochi chilometri dalla costa marsigliese.

Leggi anche: La PANCHINA più LUNGA del mondo è a Milano: oltre 200 metri. Ecco dove si trova

# Non solo una vista mozzafiato

IG @madeinmarseille_officiel

I colori del mare e le spiagge stupende fanno da sfondo a decine di altre meraviglie e attrazioni della zona. Cominciando dal piccolo porto pittoresco Vallons des Auffes, che ricorda un pochino i porti della nostra Liguria.

Non molto lontano da questo porticciolo, riservato esclusivamente ai ristoranti locali, troviamo la Porta d’Oriente, il monumento di guerra della città che si affaccia direttamente sul mare e incornicia una suggestiva statua di bronzo raffigurante una donna con le braccia protese verso il cielo. Solo un assaggio di quello che questa città costiera francese può offrire.

  

Fonte: Si Viaggia

Continua a leggere con: Inaugurato il più ALTO e LUNGO PONTE in VETRO del mondo. Ecco dove si trova

ALICE COLAPIETRA

copyright milanocittastato.it

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/

 

PONALE – IL VERO CENTRO DEL QUARTIERE BICOCCA 🛍️🟣⁠

0

Ponale è la fermata dove arte, shopping, lavoratori e migliaia di studenti si incontrano. Una volta usciti dalla stazione della metro lilla, a pochi passi si hanno il Bicocca Village, con cinema, sala giochi, tanti stand dove mangiare e qualche negozio per fare shopping, ma anche l’Hangar Bicocca con le sue esposizioni d’arte contemporanea. E poi per andare negli edifici di economia, sociologia, informatica, psicologia della Bicocca, Ponale è la fermata prediletta.⁠ Insomma, è il vero centro del quartiere.

Altre curiosità sulla fermata di Ponale:

  • anche se prende il nome da una via traversa, la fermata presenta uscite solo in Viale Fulvio Testi
  • il Ponale è un torrente che termina nel lago di Garda, con una cascata di 30 metri detta cascata del Ponale
  •  dal torrente prende anche il nome di un vento (Ponal) che soffia sul lago di Garda e nella sua valle si trova una famosa e antica strada molto amata dagli appassionati di mountain bike: Strada del Ponale

Continua la lettura con: Le altre fermate del giorno

FABIO MARCOMIN

copyright milanocittastato.it

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/

INAUGURATA a Londra la “PISCINA del CIELO”: si potrà nuotare tra le nuvole (immagini)

0
Credits exorbitus IG - Embassy Garden

Il quartiere superlusso Nine Elms, a poca distanza da Westminster, attendeva da tempo la realizzazione della sua opera più ambiziosa. Da quando è stata inaugurata è diventata una delle attrazioni della capitale britannica anche se pochi potranno sperimentarla. Vediamo perché e quali sono le sue caratteristiche.

INAUGURATA a Londra la “PISCINA del CIELO”: si potrà nuotare tra le nuvole (immagini)

# Sospesa a 35 metri d’altezza tra due edifici nel centro della capitale britannica

Credits hevyeveline IG – Embassy Garden dall’alto

La nuova attrazione della capitale britannica. Si chiama “Sky Pool”, letteralmente “piscina del cielo”, ed è una vasca trasparente lunga 25 metri e alta 3 metri che collega due grattacieli di Londra a 35 metri d’altezza con una capienza di quasi 150.000 litri d’acqua. Il vetro è spesso 20 centimetri e chi nuota ha l’impressione di galleggiare a mezz’aria nel centro di Londra. Si tratta della prima piscina di questo genere ad essere stata realizzata nel mondo.

# Un’opera ingegneristica complessa

Credits ecoengineers.com – Mobilità piscina Sky pool

Un’opera ingegneristica tutt’altro che semplice nonostante si tratti solo di una piscina. Dovendo infatti considerare i movimenti spontanei e indipendenti dei due palazzi, a causa del vento e dell’assestamento, è stato previsto un ampio margine di mobilità tra le due porzioni della vasca, sia in altezza che ai lati.

# Vista sul Tamigi e Spa sulla terrazza

Credits hevyeveline IG – Embassy Garden

Inaugurata nell’estate del 2021, dalla piscina si può vivere l’esperienza di fluttuare nel cielo e godere di una vista incredibile della riva Sud del Tamigi nel più completo relax.

Credits costa_gm_ IG – Embassy garden terrazza

Oltre a questo si potrà rigenerarsi nella SPA su terrazza, prendere un drink nel bar estivo oppure in una orangerie in inverno.

Leggi anche: NUOTARE tra le NUVOLE: la PISCINA a sfioro più ALTA del MONDO

# Un progetto da 1 miliardo di sterline a poca distanza da Westminster

Credits hevyeveline IG – Embassy Garden dal basso

I due condomini collegati con la piscina si trovano nel quartiere di Nine Elms, a poca distanza da Westminster. La zona si caratterizza per il lusso sfrenato, sottolineato anche dalla presenza di una sede di Apple e dell’ambasciata americana, e il complesso Embassy Garden con la “Sky Pool” ne è un’ulteriore conferma.

La scelta di puntare a questo progetto avveniristico darà ancora più lustro al quartiere, fungendo anche da esempio per essere replicato altrove. Per costruirlo ci sono voluti più di 1 miliardo di sterline.

# La piscina è ad uso esclusivo dei residenti e dei loro ospiti 

Credits jerad_frankly IG – Embassy Garden

La piscina non è però per tutti. Sono infatti solo i residenti dei due palazzi a potervi accedere, per un appartamento bisogna sborsare dalle 700 alle 900 mila sterline, oppure i loro ospiti.

 

Continua la lettura con: MASUA, la PISCINA NATURALE più BELLA d’Italia

FABIO MARCOMIN

copyright milanocittastato.it

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/

Sentirsi al MARE a MILANO: 10 posti dove respirare atmosfere da vacanza (mappa)

0
Credits elygoodvibes IG - Ceresio 7

Il mare a Milano: il sogno proibito dei milanesi. In attesa di coronarlo, ci sono alcuni luoghi dove chi rimane in estate in città può respirare atmosfere marine. Scopriamo quali sono.

Sentirsi al MARE a MILANO: 10 posti dove respirare atmosfere da vacanza (mappa)

 

#1 Fuorimano OTBP

il cortile del fuorimano

Come dice il nome, a Milano c’è un posto fuorimano. Fuorimano ma è a Milano. In zona Bicocca, è un locale dove sembra di trovarsi in riviera, con un cortiletto esterno dotato di piccola piscina. Nel locale si possono svolgere tante attività, dai giochi di società all’ascolto di musica.

Indirizzo:  Via Roberto Cozzi 3 

#2 Bagni Misteriosi

bagnimisteriosi - Teatro Parenti
bagnimisteriosi – Teatro Parenti

Un autentico gioiello, unico al mondo. In zona Porta Romana ci si ritrova proiettati fuori dal mondo, in un universo di arte, cultura e intrattenimento, anche grazie ai numerosi spazi che la circondano, dal Teatro Parenti ad altre sale ognuna con una sua creatività unica.

Indirizzo: Via Carlo Botta, 18 

#3 La Buttiga Beer Room Martesana

Nell’ottocento la Martesana era considerata la riviera di Milano  e lungo le sue rive si possono trovare molti angoli incantevoli degni di un paese di mare. Un esempio è la splendida atmosfera che si respira in questa beer room ideata dai ragazzi della Buttiga. Delizioso lo spazio all’aperto sotto il pergolato di glicine e di fianco al canale della Martesana che offre un bello spunto per un aperitivo o una cena veloce.

Indirizzo: via Melchiorre Gioia 194, inizio Naviglio Martesana

#4 Piscina Romano

Credts: IG @milanosport_official

Sontuosa struttura sportiva scoperta inaugurata il 28 luglio 1929, la piscina Romano è la più antica di Milano. L’ingresso si trova in una palazzina realizzata in stile razionalista, a uso di spogliatoio a rotazione, da cui essa si accede al vasto parco, contenente una bassa vasca rotonda destinata ai bambini, e la vastissima vasca rettangolare destinata agli adulti.

Indirizzo: via Ampère, 20 

#5 Mare Culturale Urbano

Mare Culturale Urbano

Il mare a Milano c’è. E’ un mare culturale in zona San Siro che ospita soprattutto d’estate iniziative culturali in un’atmosfera da borgo marino tra fiumi di birra e, spesso, performance dal vivo.

Indirizzo: via Giuseppe Gabetti, 15 

#6 Idroscalo

surf all'idroscalo
surf all’idroscalo

Se a Milano manca qualcosa ce lo costruiamo. Perfino il mare. Il mare di Milano è l’Idroscalo, celebre per i suoi giochi d’acqua e le manifestazioni sportive. Sì, si può perfino fare surf. 

#7 Aperitivo all’aperto (Arco della Pace/Largo La Foppa)

Sentirsi a Santa Margherita o a Formentera in centro a Milano. E’ possibile soprattutto all’Arco della Pace o in Largo La Foppa (MM Moscova) dove diversi locali si aprono sul vasto spazio esterno. 

#8 Rooftop (Ceresio 7)

Credit: Milano Panoramica (https://milano.panoramica.it)
Credit: Milano Panoramica (https://milano.panoramica.it)

Da qualche anno la moda dell’estate è la serata in terrazza o sui rooftop. A Milano ce ne sono per tutti i gusti, dalla terrazza Martini al Ceresio 7, forse il più estivo per via delle due piscine.

Indirizzo: Via Ceresio, 7 

#9 Darsena 

Credits sara_gypsy_soul IG – Darsena by night

In questa lista non può mancare lo storico “porto” di Milano. La Darsena, riqualificata ai tempi di Expo, è forse la capitale estiva di Milano. Svetta in posizione eccellente il locale Vista Darsena e l’estensione dei Navigli consente di godersi passeggiate con sensazioni da lungomare. 

#10 Da Gud in Citylife

Credits milanoamodomio.it IG – Gud Milano

Un altro luogo dove sentirsi in vacanza a Milano è da Gud in Citylife. Stare seduti sullo sdraio sotto l’ombrellone all’ombra dei grattacieli mentre si gusta un aperitivo ricorda i luoghi esotici e al contempo metropolitani in giro delle più prestigiosi località di vacanza al mondo.

Continua la lettura con: MILANO HOT: i quartieri più caldi di Milano e come rinfrescarli

FABIO MARCOMIN

copyright milanocittastato.it

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/

La SPIAGGIA del paradiso che si MUOVE come un’ONDA

0
Credits: @visit_croatia__ Zlatni Rat

In mezzo al caldo e alla voglia di vacanza, spunta la visione di una spiaggia molto particolare. La spiaggia che cambia continuamente.

La SPIAGGIA del paradiso che si MUOVE come un’ONDA

# La perla della Croazia

Zlatni Rat
(da pixabay)

La spiaggia che si trasforma continuamente si trova in Croazia, a sud dell’isola di Brač, ed è una delle più conosciute dell’intero Stato. Facile da raggiungere, si può utilizzare qualsiasi mezzo (macchina, treno turistico, taxi boat, fare una passeggiata a piedi) senza troppe difficoltà, la spiaggia è diventata simbolo dell’isola, un lembo di sabbia chiamato Zlatni Rat che dista pochi chilometri dalla città di Bol.

# Il Corno d’Oro

Zlatni Rat
(da pixabay)

Acque cristalline e finissima sabbia alternata a ciottoli, ecco cos’è Zlatni Rat: una classica spiaggia da isola paradisiaca. Ma non è tutto, qui si può praticare qualsiasi sport acquatico. Si va dal surf, al windsurfing, al kitesurfing, fino allo snorkeling, le acque di Zlatni Rat sono infatti pulitissime grazie alle correnti che vengono dal Canale di Hvar.

Inoltre, la spiaggia è talmente bella che è conosciuta come “Il Corno d’Oro”, proprio per il fatto di essere mezzo chilometro di lingua di ghiaia fine e sabbia dorata. E a pochissimi metri dalla spiaggia, c’è una pineta dove potersi rigenerare nelle calde ore estive, magari con un drink.

# La punta oscilla tra est e ovest

Credits: @dronephotos_dado
zlatni rat

Ma qual è la vera particolarità del Corno d’Oro? Certamente non solo quella di essere una spiaggia dove chiunque vorrebbe essere in questo momento. Zlatni Rat cambia nel tempo, e non come un classico lembo di terra a bordo del mare, dove le acque e il vento erodono con il tempo la spiaggia, ma proprio cambia orientamento. Le forti correnti e le maree fanno sì che il Corno d’Oro sia normalmente rivolto verso est, ma quando il vento è forte, la punta più estrema di Zlatni Rat si sposta verso ovest. Può capitare quindi che in un primo momento la “lingua” di sabbia sia rivolta da una parte e poi dall’altra, muovendosi proprio come un’onda del mare. 

Continua la lettura con: L’incredibile SPIAGGIA dei CRISTALLI a 2 ore da Milano

BEATRICE BARAZZETTI

copyright milanocittastato.it

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/

Milano non fa schifo ma… il MARCIAPIEDE di Via Pirelli e il SOTTOPASSO del Pirellino?

0

“Milano non fa schifo ma…”: una rubrica per mettere in luce le piccole cose che non vanno nella nostra città che, se sistemate, potrebbero migliorare la qualità della vita a Milano e l’immagine per chi la visita.

Milano non fa schifo ma… il MARCIAPIEDE di Via Pirelli e il SOTTOPASSO del Pirellino?

# “Il futuro sarà luminoso, ma il presente…”

La capitale mondiale della moda, del design, sinonimo di stile e classe nel mondo, si proietta nel futuro con slancio e dinamismo attraverso grandiosi progetti di recupero urbanistico. C’è però qualcosa che rimane indietro. 

Rosate Albanese ci segnala un marciapiede in uno stato pietoso e un angolo pieno di spazzatura stile Calcutta. Stiamo parlando della zona di Milano che più di tutte ha vissuto e sta vivendo una profondissima rigenerazione ed è diventata tra le più frequentate da cittadini e turisti.

In attesa degli interventi che vedranno nascere nuovi edifici, un po’ di manutenzione e di pulizia non guasterebbero. Come scrive la Sig.ra Rosatea: ” Il futuro sarà luminoso ma il presente…”

Vedi qualcosa che non va a Milano? Segnalacelo scrivendo (mettendo foto se possibile) qui: info@milanocittastato.it (oggetto: milano non fa schifo ma…)

Continua la lettura con: Milano non fa schifo ma… i TRENI sono IMBRATTATI

ANDREA URBANO

copyright milanocittastato.it

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/

Storia di una GRANDE DONNA di Milano: ALDA MERINI

0
Credits: rai.it Alda Merini

Quest’anno Alda Merini avrebbe compiuto 90 anni. Era infatti nata il 21 marzo del 1931, quella che va inserita tra le più grandi poetesse del ‘900 italiano. Un’intellettuale capace di rivoluzionare gli schemi della poesia e di fare luce sulla disumana condizione dei manicomi, quasi in concomitanza con l’avvento della legge Basaglia.

Storia di una GRANDE DONNA di Milano: ALDA MERINI

# Inizia a scrivere a 15 anni

Credits: alfemminile.com
Alda Merini

La Merini nacque a Milano, a Porta Genova: a 12 anni aiutò la madre a partorire, poco prima di fuggire di casa per l’arrivo degli aerei che avrebbero bombardato la città. Era la seconda guerra mondiale e Alda, con la mamma e il fratellino, sfolla a Vercelli, dove per qualche tempo troverà rifugio nel casolare di una zia. Finita la guerra, la sua famiglia si riunisce nella città meneghina, in un locale malconcio. Alda inizia a scrivere poesie, ha 15 anni e le sue opere vengono notate da  Giacinto Spagnoletti, giornalista, poeta e romanziere, che ne apprezza le doti letterarie e la recensisce. Ma i conflitti in famiglia sono aspri; il padre strapperà in mille pezzi  una recensione su un lavoro di Alda, dicendo alla figlia che la poesia non da il pane. I forti attriti  tra le mura domestiche la portano ad una condizione di fragilità psichica. Ma non perde la forza di scrivere, così nel 1950 lo stesso Spagnoletti le pubblica tre opere nell’Antologia della poesia italiana contemporanea.

# Dal matrimonio, al manicomio, ad un fiume di pensieri

Credits: Fabu 021
Alda Merini

Nel 1953 Alda Merini sposa Ettore Carniti, un operaio panettiere (zio del dirigente della Cisl Pierre Carniti). Da Ettore la poetessa avrà quattro figlie (tra il 1955 e il ’72). Lei era una donna di cultura, affamata di “sapere”, il marito invece era  una persona semplice, poco incline ad apprezzare le passioni della moglie; erano due caratteri forti, per nulla disposti a “cedere” durante le liti. In Alda emerge la grande sensibilità che per il mondo che la circonda, un mondo però che non la capisce e che trasformerà quella sensibilità in fragilità e malattia psichica. Una notte, una violenta lite tra lei e il marito, porta quest’ultimo a chiamare “soccorso”, ma quel soccorso è il manicomio Paolo Pini di Milano. È l’inizio degli anni ’60, e per Alda si aprono le porte di un inferno, che terminerà solo nel 1979, quando verrà dimessa definitivamente, senza più rientrare in istituto. La degenza della poetessa è lunga, anche se inframezzata da sporadici ritorni a casa, nei quali concepirà le altre figlie.

Ma gli anni del manicomio sono anche quelli del “blocco” mentale e intellettuale; poi, dal 1979, per la Merini un fiume in piena di parole, concetti, pensieri e denunce romperà gli argini della “reclusione”, della malattia e dell’alienazione, permettendole di scrivere straordinarie poesie.

# I successi della poetessa

Scrive “La terra Santa”, che cinque anni dopo verrà inserita nella raccolta di quaranta opere omonima stampata da “Scheiwiller”.

Ho conosciuto Gerico, ho avuto anch’io la mia Palestina, le mura del manicomio erano le mura di Gerico e una pozza di acqua infettata ci ha battezzati tutti (…)”.  Poi ancora ne “Il dottore agguerrito nella notte”: “Il dottore agguerrito nella notte viene con passi felpati alla tua sorte, e sogghignando guarda i volti tristi degli ammalati, quindi ti ammannisce una pesante dose sedativa per colmare il tuo sonno e dentro il braccio attacca una flebo che sommuove il tuo sangue irruente di poeta (…)”.

Alda Merini nelle poesie ha sempre raccontato le proprie inquietudini, la solitudine (cercata e imposta), la morte, il dramma…Ma guai a paragonarla a Baudelaire, o ai poeti maledetti. Si arrabbiava di fronte a tali raffronti. Perché molte delle sue creazioni sembrano quasi voler mettere alla prova le personalità più sensibili per scovare la gioia, la speranza, perfino la fede in Dio. Per lei la poesia non è infelicità, ma gioia.

Bambino, se trovi l’aquilone della tua fantasia legalo con l’intelligenza del cuore. Vedrai sorgere giardini incantati e tua madre diventerà una pianta che ti coprirà con le sue foglie”; in “Bambino”, mentre in “Spazio” scriveva: “ Spazio spazio, io voglio, tanto spazio per dolcissima muovermi ferita: voglio spazio per cantare crescere errare e saltare il fosso della divina sapienza”.

# “Una donna che non ha mai avuto amore ed è per questo che l’ha cantato così tanto”

Credits: rai.it
Alda Merini

Alda definiva la poesia come qualcosa di scomodo, di insoluto. E il poeta? Chi è il poeta? “È un filosofo, è un cronista, è un osservatore del proprio tempo -rispondeva- il problema per i poeti è che oggi la gente non pensa più, non sogna più, non ne ha il tempo; invece il poeta pensa e sogna ed è per questo che è considerato un lazzarone”. Ma non è così: “Quasimodo definiva i poeti, operai del pensiero”. Poi, amava sottolineare come, secondo lei, se i santi sono i figli di Dio, i poeti sono i suoi nipoti.

Nelle lunghe riflessioni che Alda Merini concedeva ai propri interlocutori emerge una grande passione per l’Amore: si considerava una donna che non ha mai avuto amore ed è per questo che l’ha cantato così tanto. E per lei l’amore aiuta a crescere, perché per crescere occorre avere e nascondere un  segreto, e l’amore è il più grande dei segreti. L’amore Alda Merini lo riferiva alla musica, proprio lei che imparò giovanissima a suonare il pianoforte, perché entrambi sono linguaggi universali.

# Gli ultimi anni della sua vita

credit: blog.urbanfile.org

Amore e dolore in Alda Merini sono due concetti che interagiscono molto tra loro: il dolore per lei è come la morte, qualcosa che non puoi evitare, e se non puoi evitarlo tanto vale affrontarlo. “Il dolore è come il lupo, se si accorge che lo temi, per te è finita”. La poetessa, che trascorse tanti anni in una casa sui Navigli, morì il 1 novembre del 2009 in seguito ad un tumore: la sua eredità intellettuale ci regala innumerevoli opere. La sua prima raccolta di poesie, edita nel 1953, è titolata “La presenza di Orfeo”; due anni dopo esce “La presenza di Dio”, dove emerge la solitudine che prova di fronte ad un marito che lei riteneva distaccato, mentre nel 1961 esce l’ultima raccolta, prima di un buio intellettuale durato anni: “Tu sei Pietro”.

Dopo la morte del marito, nel 1983, decide di risposarsi: lo fa con un ex medico pugliese, ma la malattia di quest’ultimo porterà alla loro separazione. Nel 1986 uscirà “L’altra verità. Diario di una diversa”, mentre tra il 1989 e il 1992 conosce anni di tranquillità e serenità, periodo fertile per altre opere tra cui l’antologia “Vuoto d’Amore”. Dopo aver vinto nel 1993 il premio “ Librex Montale”, nel ’96 è proposta per il Nobel. Poi nascono interazioni con cantanti (Milva e Vecchioni) per mettere in musica alcune sue opere; progetto sublimato con la collaborazione proposta al maestro Giovanni Nuti.

Forse sono stati gli ultimi, gli anni in cui Alda Marini ha trovato quella pace interiore neanche mai cercata, ma certamente negata per gran parte della vita. La sua casa era ricca di oggetti, testimoni di un percorso pieno di buche, con le pareti ricoperte da numeri telefonici, disegni e appunti, quasi fossero un taccuino;  poi c’erano le sue inseparabili Diana blu, le sigarette a cui Alda toglieva il filtro per respirare a pieni polmoni una nicotina che (ci permettiamo di dire) divenne la metafora della sua vita, da respirare profondamente sentendone tutta la densità delle emozioni.   

Continua la lettura con: Il favoloso mondo di ALDA MERINI a Milano

FABIO BUFFA

copyright milanocittastato.it

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/

FERMATA DEL GIORNO: 10 cose interessanti da fare e vedere intorno alla stazione di GIOIA

0
https://blog.urbanfile.org/2020/05/06/milano-porta-nuova-lesplosione-della-primavera-alla-bam/

La fermata tra le stazioni, Centrale e Garibaldi, con vista sui grattacieli di Porta Nuova, dove il Naviglio è stato interrato. Alla scoperta dei dintorni di Gioia. 

FERMATA DEL GIORNO: 10 cose interessanti da fare e vedere intorno alla stazione di GIOIA

# Kasa dei Libri

https://www.kasadeilibri.it

La Kasa dei Libri, come si legge sul sito ufficiale, è “un luogo accogliente in cui si fa cultura in modo diverso e mai noioso, nato con l’intento di offrire alla città di Milano un luogo di incontro”. Nel concreto si parla di tre appartamenti uniti tra loro all’indirizzo Largo Aldo de Benedetti, 4, in cui è contenuta una collezioni di libri da oltre 30.000 pezzi. Ospita mostre, incontri a tema e tutti i curiosi di sfogliare questa incredibile raccolta.

# La BAM 

Credits: @milanoguida
BAM

I prati fioriti della Biblioteca degli Alberi di Milano (BAM) si trovano presso il parco Biblioteca degli Alberi, appena usciti dalla stazione della metropolitana di Gioia procedendo in direzione Garibaldi. Presenta una vera e propria collezione botanica. Il parco inoltre offre diverse possibilità di intrattenimento: strumenti per fitness, sentieri per passeggiare, sdraio per prendere il sole, aree cani e spazi per bambini.

# Leon d’oro, il ristorante che fa incontrare diverse culture

http://www.leondoromilano.it/photogallery.html

Il ristorante Leon d’Oro in via Adda 3 è un luogo di fusione e arricchimento culturale. La cucina è tipica cinese, ma con molte influenze dell’arte culinaria giapponese, malese e vietnamita. Non manca una delicata influenza della cucina italiana. Il locale è molto elegante e raffinato, ma i protagonisti sono i proprietari e il personale, che con la loro accoglienza e calore arricchiscono l’esperienza.

# I grattacieli di Porta Nuova

https://www.missionline.it/mission-mice-post/milano-city-studios-location-eventi/

La zona di Porta Nuova è uno dei simboli della Milano internazionale. Frequentare questa zona significa automaticamente camminare con il naso all’insù per ammirare i grattacieli. Quelli più immediati quando si esce dalla stazione di Gioia sono il Palazzo della Regione, la Torre Gioia 22, il The Mall, il Bosco Verticale, la Torre Galfa e le residenze  Solaria & Aria.

# Passeggiata Luigi Veronelli

Questa passeggiata collega la zona Isola con Gae Aulenti, passando ad un certo punto su Melchiorre Gioia, a qualche metro di altezza da terra. Dedicata allo scrittore e giornalista Luigi Veronelli, residente per anni nella zona di Isola, questa passeggiata è stata inaugurata nel 2015 e da allora è uno dei luoghi più frequentati della città, da milanesi e turisti.

# Terrazza Belvedere del Palazzo della Regione

In certi momenti dell’anno è possibile salire al 39° piano della Regione e ammirare il panorama mozzafiato sulla città. Nei giorni di cielo sereno si può ammirare l’intero arco alpino. Le disponibilità sono consultabili sul sito della Regione Lombardia.

# Ristorante Nectare

https://www.tripadvisor.it/

Ristorante in via Cornalia 32 collegato all’Hotel Four Points Sheraton. Si tratta di un luogo molto elegante, intimo e ricercato, la cui cucina è tipica mediterranea.

# Solo Crudo – Raw Food and Gentle Cooking

https://www.solocrudo.com/gallery/

Solo Crudo è un ristorante crudista, in via Viviani 2. L’obiettivo è servire senza l’uso di prodotti industriali, cercando di far risaltare i sapori senza alterare i nutrienti delle pietanze, applicando la tecnica del “gentle cooking”, cioè una serie di “trattamenti termici che preservano le proprietà vitali e nutrizionali di alimenti altrimenti non edibili crudi”.

# AALTO Restaurant, un luogo di armonia culinaria

In Piazza Alvar Aalto si trova questo ristorante che propone una cucina italo-giapponese. Nasce così una cucina creativa, armoniosa, contemporanea ed elegante. Lo spazio di Aalto è coerente con la cucina dello chef Takeshi Iwai: i colori scuri, il legno e l’ottone sono protagonisti, creando uno spazio dinamico e originale.

# Shati Bistrot Contemporaneo, un’esperienza a base di champagne

https://www.thefork.it/

In via Marco Polo 5 si trova questo bistrot che promette di far vivere un viaggio alla scoperta del mondo dello champagne. La cucina – raffinata ed essenziale – è quindi studiata per accompagnare le degustazioni di champagne.

Continua a leggere con: FERMATA DEL GIORNO: 10 cose interessanti da fare e vedere intorno alla stazione di PORTA GENOVA

ALICE COLAPIETRA

copyright milanocittastato.it

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/

Le ISOLE PRIVATE che COSTANO come un SUV: la soluzione per l’ESTATE 2022 pronte fin da subito

0
Credits privateislandonline.com - Mangrove Island

Le isole private sono di norma accessibili economicamente solo a milionari o miliardari, o almeno è così che siamo abituati a credere. In realtà sono molte quelle che nel mondo possono essere acquistate a prezzi di saldo. Scopriamo alcune isole che costano meno di un box auto in centro a Milano.

Le ISOLE PRIVATE che COSTANO come un SUV: la soluzione per l’ESTATE 2022 pronte fin da subito

#1 700 mq di isola nel paradiso mondiale dei sub (Belize): 35.000 euro

Credits privateislandonline.com – Long Caye Island

In Belize c’è un lotto fronte mare di 700 mq sul lato sottovento dell‘isola di Long Caye nel cuore dell’atollo Lighthouse Reef. A 15 minuti di barca si possono raggiungere 12 siti di immersione di fama mondiale coronati da The Great Blue Hole. Una passerella conduce alla proprietà e in 10 minuti a piedi porta fino al molo principale e all’area commerciale dei resort con un dive shop. Nel lotto da acquistare è presente anche un edificio a 2 piani con un balcone dove godere di una vista mozzafiato sdraiati sull’amaca. Il prezzo è di 35.000 euro.

 

#2 L’isola di Mangrovie dove costruire un bungalow sull’acqua (Panama): 36.000 euro

Credits privateislandonline.com – Mangrove Island

Nello Stato di Panama in America Centrale, vicino a Isla Solarte, c’è un’isola privata di mangrovie che si estende per 12.000 mq. Si trova a soli 10 minuti di barca dalla città di Bocas, in una zona nota per le sue bellissime acque limpide che rimangono abbastanza calme durante tutto l’anno, e si può comprare con circa 36.000 euro. Non si può edificare sul terreno ma è possibile realizzare un bungalow sull’acqua sul lato sud-ovest dell’isola dove non ci sono coralli protetti. 

 

#3 47.000 mq nella Big Tancook Island (Canada): 62.000 euro

Credits privateislandonline.com – Big Tancook Island

Ci spostiamo in Canada, nella Nuova Scozia. Nella tranquilla e incontaminata Big Tancook Island, c’è una proprietà assolutamente sbalorditiva che si estende su una superficie di 47.000 mq e con 136 metri di spiaggia sull’Oceano. Il lotto può essere suddiviso e può essere realizzato un ampio complesso familiare, l’unico hotel o campeggio dell’isola, oppure una destinazione di navigazione a soli 10 km dal famoso Chester Yacht Club. Il prezzo per accaparrarselo è di circa 62.000 euro.

 

Continua la lettura con: In vendita l’ISOLA SELVAGGIA che costa meno di un MONOLOCALE a Milano

FABIO MARCOMIN

copyright milanocittastato.it

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/


TLAPSE | Your Project in Motion