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La meravigliosa POMPEI AFRICANA

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Fondata dal nulla dall’imperatore Traiano, questa colonia militare romana dissepolta dalle sabbia del Sahara alla fine dell’800 è stata definita la “Pompei africana”. Ecco la sua storia e cosa è rimasto di questa incredibile città.

La MERAVIGLIOSA POMPEI AFRICANA

# Timgad, nata come colonia militare romana, è stata definita la “Pompei africana”

Credits Ma-Ti-pixabay -Timgad

Fondata dal nulla dall’imperatore Traiano nell’anno 100 come colonia militare, principalmente come bastione contro i Berberi del Massiccio dell’Aurés, Timgad è un’antica città romana del Nord Africa. Si trova nel territorio della moderna Algeria a 35 km a est della città di Batna, provincia romana dell’Africa Proconsolare, lungo quella che era la strada fra Thevaste e Lambesi.

Cinta di mura ma non fortificata, fu progettata per una popolazione di 15.000 abitanti, anche se una crescita fuori controllo la portò a svilupparsi senza rispettare la planimetria ortogonale della fondazione originale romana. In origine fu abitata da veterani della campagna partica dell’esercito romano. Costruita su un’area fertile a circa 1000 metri sul livello del mare, fu ricoperta e conservata dalla sabbia del Sahara. Dalla sua dissepoltura alla fine dell’800 emersero la classica griglia, con cui venivano costruite le città romane, e le notevolissime rovine che le sono valse il soprannome di “Pompei africana”. 

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# Le stupende rovine dell’antica città romana

La superficie dell’antica città, che dal 1982 è Patrimonio Mondiale dell’Unesco, si estende per poco più di 900.000 mq e sono molte le rovine rimaste conservate fino ai nostri giorni:

  • il decumano e il cardo, che termina in un foro all’incrocio col decumano, affiancati da un colonnato corinzio parzialmente restaurato;
  • l’arco di Traiano alto 12 metri costruito in arenaria, corinzio con 3 fornici di cui quello centrale è largo più di 3 metri, della seconda metà del II secolo o degli inizi del III, parzialmente restaurato nel 1900 e posizionato nella parte terminale ovest del decumano;
  • tra gli edifici ci sono: un tempio dedicato a Giove Capitolino, grande quasi come il Pantheon di Roma, un teatro da 3.500 posti a sedere, usato ancora oggi per rappresentazioni teatrali, una chiesa quadrata con abside circolare risalente al VII secolo, una basilica, una biblioteca, quattro terme e una cittadella bizantina realizzata pochi anni prima del definitivo abbandono della città. 

 

Continua la lettura con: La misteriosa CITTÀ dei TEMPLARI

FABIO MARCOMIN

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Il video del giorno: da Gioia alla Darsena, IN VOLO sopra Milano sul percorso dei vecchi NAVIGLI

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Il naviglio coperto
Il naviglio coperto

Milano nel presente, con una vista in un possibile futuro, grazie ad un “volo virtuale” da Melchiorre Gioia, dove il Naviglio inizia a scorrere sotto l’asfalto, fino al suo approdo storico nella Darsena.

L’Angelo dei navigli ci racconta anche questa tappa del suo viaggio

Simone Lunghi il personaggio dell’anno 2019 nei Milano città stato Awards, è diventato una celebrità e potete facilmente vederlo, se passeggiate sulla riva della Darsena o lungo i navigli, a pagaiare con la sua canoa o a recuperare biciclette e rifiuti di vario genere immerso con tutto il corpo nei corsi d’acqua progettati da Leonardo da Vinci.

La quinta tappa della sua “Circumnavigazione di Milano”, ha avuto per oggetto il percorso del naviglio sotterrato qualche decennio fa, per lasciare spazio alle auto, ma che potrebbe rivedere la luce in futuro.

Nell’attesa che i navigli vengano riaperti, riadattandoli al contesto attuale, Simone ne ha percorso in bici l’intero percorso e nel video ne viene replicato il tragitto, con l’ausilio di un drone virtuale. 

In 2 minuti da Melchiorre Gioia alla Darsena. Video realizzato dal fotografo Paolo Dalprato tramite la tecnica del drone virtuale.

 

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MILANO CITTA’ STATO

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UN ROMANTICO A MILANO

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🔴 Il nuovo TRAMLINK: le prime immagini del tram di nuova generazione di Milano

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ufficio stampa ATM

Milano, 1 dicembre 2022 – Dopo un viaggio lungo due settimane e migliaia di chilometri è arrivato a Milano Tramlinkil primo nuovo tram realizzato da Stadler Valencia che, insieme agli altri 79 della commessa, contribuirà a rinnovare la flotta di Atm.

Il nuovo TRAMLINK: le prime immagini del tram di nuova generazione di Milano

 
ufficio stampa ATM

Partito da Valencia e sbarcato lunedì 28 novembre al porto di Ravenna, con un trasporto eccezionale il primo mezzo ha fatto il suo ingresso questa notte nella storica Officina Generale di via Teodosio.

ufficio stampa ATM

Tramlink viaggerà sulle strade milanesi a partire dalla prossima primaveradopo i necessari collaudi tecnici. Nei prossimi mesi sono infatti previsti i controlli delle apparecchiature elettriche e meccaniche di bordo e le prove di tutte le prestazioni di efficacia e sicurezza, oltre alle verifiche ministeriali di norma per l’entrata in servizio.

ufficio stampa ATM

I nuovi tram si inseriscono nel piano di investimenti di Atm per il rinnovo dell’intera flotta. Caratterizzati dalla tradizionale livrea giallo Milano, sono però mezzi tecnologicamente all’avanguardia in termini di sicurezza e comfort. Sono dotati infatti di sistemi di videosorveglianza, completamente accessibili, con una maggiore efficienza energetica e bidirezionali per l’inversione di marcia.

 

Fonte: Ufficio Stampa ATM

Continua la lettura con: 5 destinazioni non lontane da Milano che dovrebbero avere la Metro

LEONARDO MENEGHINO

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Milano Know How: NON puoi VIVERE A MILANO se non capisci l’importanza di…

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Ph. Mysticsartdesign

Per vivere a Milano bisogna rendersi conto di alcune cose fondamentali. Tipo queste. 

Milano Know How: NON puoi VIVERE A MILANO se non capisci l’importanza di…

#1 …di far parte di una comunità

Appena arrivi hai una scelta: entrare a far parte della comunità o restare fuori. Il metro a Milano è uno solo: darsi da fare. E’ questa la vera carta di identità che divide chi è milanese e chi non lo è. Non puoi vivere come un ospite che lascia al padrone di casa ogni incombenza.

#2 … della posizione

Milano è una città strategica che ti permette di vivere alla grandissima: prendi la macchina e puoi andare in posti della Madonna in un’ora. Non c’è metropoli al mondo a 2 ore di macchina da montagne, laghi, città d’arte, mare.

#3… di quanto è importante il centro

Centro geografico di Milano

E’ uno degli status symbol più ambiti. Il centro a Milano non è una coordinata geografica ma un criterio di valore. Molti dicono che abitano in centro anche se in realtà vivono vicino la tangenziale.

#4… del futuro

Credits: wsimag.com

Nel Paese dal grande passato Milano è da sempre la porta d’accesso per il futuro. Laddove si chiedono “perché sì?”, bloccando ogni nuova idea con la scusa del “se non è già stata fatta un motivo ci sarà”, Milano è la città del “perchè no?”: perché non immaginare uno scenario diverso? A Milano il futuro è sempre presente. Non si può trascurarlo mai. 

#5… del tempo

Scale mobili a Milano

Qui nell’unità di tempo si fanno più cose che in qualunque altra parte d’Italia.

#6… dell’energia che ti trasmette

Credits: @fuorisalone
Bar Basso

Diventi milanese anche se non lo sei. E’ come se a Milano ci fosse un flusso di energia costante, lo senti come fosse una corrente di un fiume. Irresistibile. 

#7… di appartenere alla città più internazionale d’Italia

A Milano si respira l’Internazionalità, l’Europa, senza perdere le tradizioni italiane, come la buona cucina, le estati calde, la pausa pranzo.

#8… di lavorare

Ludovico il moro visita Leonardo – olio su tela del Cherubino

Tu sei il lavoro che fai. Se non ce l’hai te lo devi inventare. Ma non stare mai con le mani in mano. 

#9… di fare azione

ph. hugorouffiac – pixabay

Non bisogna guardare o parlare, ma fare. Impegnandosi a produrre i migliori effetti anche per il resto della comunità. 

#10… dell’ottimizzazione

Napoleone in Duomo

Ancora più che veloce, qui devi essere efficiente. Fare più cose nello stesso tempo dallo stesso posto. Riducendo sprechi e perdite di tempo al minimo. 

Continua la lettura con: Mimetizzarsi a Milano: le prime 7 parole che devi imparare

MILANO CITTA’ STATO

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🔴 “Belle ma non ci vivremmo”: MILANO e ROMA BOCCIATE dagli STRANIERI

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Ph. IgorSaveliev - Pixabay

Amate dai turisti ma poco apprezzate dagli Expats, i professionisti al servizio di aziende che lavorano all’estero. Ecco quali sono i principali motivi di una triste bocciatura.

🔴 “Belle ma non ci vivremmo”: MILANO e ROMA BOCCIATE dagli STRANIERI

# Milano e Roma amate dai turisti ma bocciate dai chi ci lavora

credit: lofficielitalia.com

L’Expat City Ranking è una classifica basata sul sondaggio annuale Expat Insider di InterNations, la più grande comunità di lavoratori all’estero con 4,5 milioni di membri in 420 città in tutto il mondo, ed è uno dei sondaggi più ampi sulla qualità della vita e del lavoro. Nella graduatoria 2022, frutto dell’opinione di 11.970 intervistati, arriva una sonora bocciatura, da parte dei professionisti al servizio di aziende trasferiti in Italia, per Milano e Roma che si piazzano rispettivamente al 44esimo e 41esimo posto su 50.

La top ten è guidata da Valencia, seguita da Dubai, Città del Messico, Lisbona, Madrid, Bangkok, Basilea, Melbourne, Abu Dhabi e Singapore. La peggiore è Johannesburg.

# Milano battuta perfino da Roma: dietro c’è solo l’Africa

Credits mirkobozzato-pixabay – Foschia e smog a Milano

I motivi principali che hanno portato le due metropoli italiane sul fondo della classifica sono la “burocrazia complicata”, la “mancanza di prospettive di carriera”, l’alto costo della vita in proporzione agli stipendi, per questo indicatore Milano è dietro di 20 posizioni rispetto a Roma, la difficoltà nell’ottenere un visto per trasferirsi e nell’aprire un conto bancario, e a livello generale l’economia italiana. Entrambe le città sono agli ultimi posti “lavoro e tempo libero”, “strade e parcheggi”, mentre la capitale è in coda per per la valutazione dell’assistenza sanitaria e a Milano incide negativamente la qualità dell’aria.

# L’unica nota positiva per Milano

Qual è la linea metropolitana più lunga di Milano?
Credits rollina18 IG – Metropolitana Milano vagone

Non ci sono però solo valutazioni negative per Milano. Tra gli indicatori in cui il capoluogo lombardo si è posizionato nella parte alta della classifica c’è quello relativo alla mobilità pubblica, alla numero dieci, al clima e batte Roma come “città in cui si vive meglio”.

Fonte: Agi

Continua la lettura con: SVIZZERA: stop alle AUTO ELETTRICHE?

FABIO MARCOMIN

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Il “blocco della Groenlandia”: in arrivo ARIA ARTICA in Europa. Il primo test delle reti elettriche

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Previsioni per il 9 dicembre

Le temperature in tutta l’Europa nord-occidentale sono destinate a scendere ben al di sotto della media per la prima metà di dicembre: un’ “esplosione artica” sarà il primo vero banco di prova per i sistemi energetici del continente.

Il “blocco della Groenlandia”: in arrivo ARIA ARTICA in Europa. Il primo test delle reti elettriche

Ondata di gelo sull’Europa. Secondo Bloomberg le temperature in Europa saranno sotto fino a 10 gradi rispetto alla media del periodo. 

Temperature Nord Europa rispetto alla media

# C’è del marcio in Groenlandia

Previsioni per il 9 dicembre

I meteorologi di Klart.se in Svezia hanno spiegato che il freddo artico è dovuto a “un evento di blocco della Groenlandia”. Il fenomeno meteorologico “sta iniziando a prendere forma a metà o alla fine della prossima settimana, il che invierà aria fredda artica sull’Europa”, hanno continuato e hanno descritto il modello di blocco come una zona di alta pressione sulla Groenlandia che limita il funzionamento dei sistemi meteorologici dentro e spinge la corrente a getto verso sud.

# Aria artica dalla fine di settimana prossima

 

Freddo in Francia

Il Grande Freddo è in arrivo subito dopo Sant’Ambrogio e investirà inizialmente il Nord Europa per poi scendere fino a toccare la parte settentrionale dell’Italia, con temperature dai 5 fino ai 10 gradi inferiori a quelle del periodo. Gli esperti prevedono che sarà un primo stress test per i sistemi di riscaldamento e di elettricità dell’Europa Occidentale. I primi segnali di questa aspettativa vengono dai costi dell’elettricità che da alcuni giorni sono impostati al rialzo. 

Costo elettricità in diversi paesi europei

# La buona notizia: stock record grazie all’autunno caldo

C’è però una buona notizia per l’Europa. L’autunno più caldo della media ha permesso alle riserve di gas naturale di riempirsi di circa il 95%. Ora arriva il periodo di prelievo poiché la domanda di riscaldamento è destinata a salire. Se l’aria artica rappresenterà un episodio isolato non dovrebbe avere contraccolpi sulla tenuta dei sistemi di riscaldamento e di energia. Ma se fosse un anticipo di un inverno più freddo del solito allora le cose potrebbero essere molto diverse. Vedremo con questo primo stress test come reagirà l’Europa. Appuntamento al 15 Dicembre quando l’onda si dovrebbe affievolire. 

Fonte:  ‘Greenland Block’ Could Pour Arctic Air Across EU In First Proper Test Of Power Grids di zerohedge.com

Continua la lettura con: L’Annus Horribilis di Londra. Anche in Milano in pericolo?

LA FENICE

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🔴 I NUOVI RENDER del futuro VILLAGGIO OLIMPICO allo Scalo Romana

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Avanzano i lavori per consegnare il Villaggio Olimpico in tempo per l’evento internazionale del 2026: le nuove immagini di come verrà trasformata l’area nei prossimi anni. Immagini di Urbanfile.

I NUOVI RENDER del futuro VILLAGGIO OLIMPICO allo Scalo Romana

# Le nuove immagini del futuro Villaggio Olimpico

I lavori per la realizzazione del Villaggio Olimpico da parte del Fondo Porta Romana sono partiti in anticipo rispetto al cronoprogramma, e prima del perfezionamento dell’acquisto dell’area per 180 milioni di euro avvenuta nelle scorse settimane, con le operazioni di bonifica e scavo iniziate già ad agosto di quest’anno. Il termine previsto per la conclusione degli scavi e delle paratie è fissato per l’inizio del 2023. I promotori dell’intervento hanno rilasciato i nuovi rendering di come verrà trasformata l’area.

# Più verde tra i nuovi edifici

Credits Urbanfile – Rendering Villaggio Olimpico dall’alto

La progettazione del Villaggio delle Olimpiadi Invernali Milano-Cortina 2026 è stata affidata a Skidmore, Owings & Merrill – SOM. Pensato per essere funzionale e offrire uno spazio primario per l’evento, si estende su una superficie di 60.000 mq e ospiterà  1.300 atleti. Sarà posizionato nell’area a sud ovest dello Scalo e garantirà continuità con le funzioni esistenti e l’equilibrio generale del quartiere. Nelle nuove immagini si vede l‘aumento di verde tra i nuovi palazzi dell’area. La consegna è prevista a luglio 2025.

Leggi anche: SCALO ROMANA: presentato il VILLAGGIO OLIMPICO

# Edifici a impatto ambientale zero, fonti di energia rinnovabili e riutilizzo acque meteoriche

Credits Urbanfile – Interno edificio ferroviario recuperato

Il villaggio, le sei stecche e l’edificio ferroviario recuperato avranno impatto ambientale zero secondo i requisiti NZEB (Nearly Zero Energy Building). Tutto gli immobili costruiti e riqualificati saranno certificati LEED®, le strutture edilizie saranno permanenti e quelle temporanee saranno riutilizzabili, i materiali impiegati saranno selezionati per le loro caratteristiche di sostenibilità: riciclabilità, riuso, ecocompatibilità ambientale. A questo si aggiunge che oltre il 30% dell’energia sarà prodotta grazie all’istallazione di impianti che sfruttano le fonti rinnovabili, tra cui impianti solari, termici e fotovoltaici. Inoltre, tramite la raccolta e il riutilizzo di acque meteoriche per riscaldamento/raffrescamento ci sarà una riduzione di CO2 del 40%.

# Dopo le Olimpiadi 2026 il villaggio diventerà un’ecosistema di abitazioni studentesche, residenze, co-working e servizi

Conclusa la manifestazione olimpica sarà restituito ai milanesi attraverso la trasformazione in student housing con circa 1.700 posti letto. Diventerà un vivace ecosistema di abitazioni studentesche, residenze, co-working, servizi privati di interesse pubblico, spazi pubblici con giardini, piazze e orti. Una piattaforma digitale gestirà l’area e sarà funzionale al monitoraggio delle performance degli edifici e al coinvolgimento della comunità. Si tratta di un’evoluzione del progetto pilota di digitalizzazione sviluppato attraverso un’infrastruttura IOT e un’app di quartiere in Porta Nuova.

# L’area uffici East Gate sarà sviluppata da Covivio

Il quadrante orientale, l’East Gate, sarà sviluppato da Covivio che si occuperà dello sviluppo di uffici di nuova generazione, in base ai più elevati standard internazionali del Gruppo, e che saranno flessibili, sostenibili, attenti al benessere delle persone e ideali per stimolare l’incremento della produttività e massimizzare la collaborazione e l’inclusione.

# L’area uffici e laboratori West Gate di Prada

L’area occidentale, il West Gate, sarà invece curata da Prada Holding S.p.A. che è interessata soprattutto alla qualità del parco e che costruirà un edificio a uso laboratorio e uffici per estendere le sue attività già presenti nell’area più a sud nel complesso della sua Fondazione.

Fonte: Urbanfile

Continua la lettura con: La new entry a Milano: il CENTRAL PARK dell’Acquabella

FABIO MARCOMIN

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🔴 A Milano sarà il “FUORI SALONE” degli ALBERI di NATALE

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Credits Andrea Cherchi - Albero Swaroski Galleria 2021

L’albero di Natale in piazza del Duomo non sarà l’unico a rendere gioiose le festività dei milanesi. Scopriamo tutti i luoghi dove si potranno ammirare gli alberi natalizi diffusi in città.

A Milano sarà il “FUORI SALONE” degli ALBERI di NATALE

# “Il Natale degli alberi” in 19 luoghi della città

Credits Andrea Cherchi – Albero Swaroski Galleria 2021

Milano si prepara a celebrare il Natale portando gli alberi in molti luoghi della città. Torna anche quest’anno il concept “Il Natale degli alberi”, donato dalla Fondazione Bracco al Comune, che prevede la posa di 18 alberi natalizi, da affiancare a quello in Galleria Vittorio Emanuele di Swarovski, con in più installazioni suggestive. Il tutto sarà declinato nell’ottica della sostenibilità e dell’inclusività grazie a luci a led a basso consumo energetico, materiali sostenibili, strutture riutilizzabili, iniziative sociali e solidali e progetti creativi.

# Dove ammirare gli alberi diffusi

Credits paulopablo – Albero di Natale in Duomo

Il giro degli alberi di Natale parte da quello principale di piazza del Duomo finanziato da Veralab, il grande abete di 25 metri è già posizionato ed è in attesa di essere addobbato con luci a led e palle bianche, argento e rosa, poi quello in piazza della Scala di Dior, quelli di piazza Diaz, via Muratori, piazzale Cadorna, piazzale Archinto, via Tolstoi/ang. via Savona, piazza Olivetti, i due alberi in via Flaminio e Arco della Pace sponsorizzati da Dils, l’albero in via Statuto/ang. Largo La Foppa di Acqua di Parma e quello di Chanel in piazza Cordusio.

In piazza San Carlo ci sarà l’albero di Wopta, in piazza XXV aprile quello di Subaru, in piazza XXIV maggio quello di Plenitude+Be Charge, A2A sponsorizza l’albero di Corso Garibaldi, Grandi Stazioni Retail quello di piazza Duca d’Aosta e City Life, con Disney per Make-A-Wish quello di piazza Tre Torri

Continua la lettura con: SPIGA EXPRESS: il NATALE in una STAZIONE di LUSSO degli anni ’20 del Novecento a Milano

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L’altra SANTA MARGHERITA, l’inaccessibile borgo sull’acqua a un’ora da Milano

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C’è Santa Margherita e Santa Margherita. Santa e Santa, per dirla alla milanese. Quella super di tendenza, affollatissima dai milanesi negli aperitivi d’estate. E quella inaccessibile, isolata, anche se pure lei in riva all’acqua e perfino più vicina a Milano. Un tempo era una meta turistica per i ricchi signori milanesi, oggi viene definito il ”borgo fantasma” del lago Ceresio.

L’altra SANTA MARGHERITA, l’inaccessibile borgo sull’acqua a un’ora da Milano

Funicolare Lanzo-S.Margherita - Funicolare al Belvedere.

In provincia di Como, circondato dalle acque del lago Ceresio (il lago di Lugano), troviamo il piccolo borgo di Santa Margerita. Si tratta di un piccolo villaggio, un tempo meta turistica e oggi dimenticato, raggiungibile solo in barca.

# Da lazzaretto a meta di lusso

Nel XVII secolo Santa Margherita, proprio perché isolata dalle acque del lago, veniva usata come lazzaretto per gli appestati. A inizio Novecento iniziarono ad arrivare i primi turisti, spesso ricchi signori milanesi e comaschi, che andavano in giornata sull’isolotto per godersi la domenica. Proprio per facilitare l’arrivo di questi turisti, nel 1907 l’accesso alla frazione venne facilitato attraverso una funicolare in collegamento con Lanzo d’Intelvi.

Col tempo il piccolo borgo divenne una rinomata meta turistica, centinaia di turisti partivano nel weekend dalla Svizzera e dalla Lombardia per trascorrere una giornata al lago con la famiglia e per passare del tempo immersi nella natura.

Leggi anche: Val d’Intelvi, un’isola tra i laghi

# No funicolare no Santa

Funicolare Lanzo-S.Margherita - Vettura 2.

Fino agli anni ’60 andava tutto a gonfie vele e iniziarono ad aprire anche alberghi e ristoranti per accogliere i visitatori. Col tempo il turismo iniziò però a spostarsi verso altre zone dell’Italia e negli anni ’70 la società che gestiva la funicolare entrò in crisi, fino a che non fu costretta a chiudere nel 1977.

Ad oggi la frazione di Santa Margherita viene scherzosamente definita come ‘‘il paese raggiungibile solo una volta l’anno” perché normalmente gli unici visitatori sono i proprietari delle poche ville rimaste, ma, alla prima domenica di Luglio, viene organizzata una festa per attirare nuovamente i visitatori. 

Si tratta di un evento importante per gli abitanti, perché diventa un’occasione per riscoprire la storia e le tradizioni del piccolo borgo e per ridare vita a un posto ormai quasi del tutto dimenticato.

Il resto del tempo è completamente isolato, non più raggiungibile dalla funicolare né esiste una strada. Si sta progettando la costruzione di una ciclabile ma per ora è un luogo inaccessibile. Anche se esiste un comitato che lotta per la riapertura della funicolare da Lanzo. Riusciranno a riaprirla e a riportare Santa Margherita agli antichi splendori?

Continua la lettura con:  Le località del giorno (per una gita da Milano)

JACOPO CESARETTI

Vedi anche: AddaBiella, Brescia, BrunateGenova, ComoOrrido di NessoCrespi d’AddaTorrechiara, il parco speleologico di Dossena, Civate e il lago più vicino a MilanoOasi Zegna, Bormio, i Dolmen d’Italia, le Marmitte dei GigantiIsolino Virginia- l’isola di LotoLugano, il borgo superocolorato di PomponescoMeranoMorcote il villaggio più bello della Svizzera, MantovaIncisioni Rupestri della ValcamonicaLecco, l’Acquaworld, Grotte di Soprasasso, la Casa dei Maghi, il fiordo norvegese d’Italia di Crap de la Parè, il Treno del Natale, il capolavoro del Cinqucento Gualtieri, Lago di Carezza, Moltrasio “il borgo dell’amore”, Villa Selvatico, la Pozza di LeonardoMartello il Comune che non parla italiano, La funicolare cabriolet di Grimselwelt, le “FilippineItaliane”Lodi, PaviaVigevanoBobbio, La savana di Cumiana, MonzaValsassinaBardineto il villaggio dei funghiValle d’Intelvi, Maranello, La terrazza del brivido di Tremosine, Ricetto di Candelo, Madonna di CampiglioVal Vigezzo la valle dei pittoriPunta SassoBubble Room, Portofino, BellagioLegnanoSottomarinaLe 5 TerreBroloPreda RossaLomelloBergamo, Il castello da fiaba di MadruzzoGaggioPusianoGera LarioChamoisLerici

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La VILLA sull’ACQUA: l’ultima moda immobiliare

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Credits cwc_kicks IG - Villa-yatch

Vivere nel lusso navigando in mezzo all’oceano con tutti i comfort di un dimora da sogno sulla terraferma. Ecco l’ultima tendenza nel settore immobiliare.

La VILLA sull’ACQUA: l’ultima moda immobiliare

# La villa-yacht che può navigare nell’oceano

Credits balconyboats IG – La villa-yatch

Lo studio olandese Waterstudio.NL ha progettato una villa-yacht.  Si chiama Arkup #1 ed è dotata di tutti i comfort di una dimora di lusso. Con qualcosa in più: può navigare nell’oceano oppure sollevarsi fuori dall’acqua sulle sue gambe retrattili consentendole di essere posta sulle terre emerse. Si sviluppa su due piani, è lunga 53 metri, ha una superficie di 250 mq e più di 140 mq di terrazze. 

# Completamente autosufficiente e a energia pulita

Credits luisvteq IG – La villa sull’acqua

La villa è completamente alimentata a energia solare, che le garantisce una piena autonomia elettrica compreso il funzionamento del motore, ed è dotata di un sistema di raccolta e purificazione dell’acqua piovana.

# Gli interni di lusso e un prezzo da capogiro

Credits cwc_kicks IG – Cucina villa-yatch

Gli interni sono all’insegna del lusso e della massima funzionalità. Sono presenti quattro camere da letto e quattro bagni. La cucina è progettata in Europa con controsoffitti Silestone, pavimenti in rovere e mobili di alta qualità di fabbricazione tedesca, ha una cantina per i vini e si affaccia sull’oceano attraverso le finestre a tutta altezza circostanti dal pavimento al soffitto. 

Il prezzo di questa dimora di lusso sull’acqua è da capogiro: 5,5 milioni di dollari.

Continua la lettura con: La VILLA più COSTOSA del MONDO è in Italia: questo il suo PREZZO “IMPOSSIBILE”

FABIO MARCOMIN

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Dicembre è Milano: gli appuntamenti da non perdere nel primo week end del mese #ToDOMilano (2 – 4)

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Lucine di Leggiuno - Credits: vaquelpaese.com

E’ scoccato dicembre. Nel primo week end il mese più iconico di Milano parte a razzo. 

Dicembre è Milano: gli appuntamenti da non perdere nel primo week end del mese #ToDOMilano (2 – 4)

#Indice

# Venerdì 2/12: poker di star del jazz al Blue Note 

Arlecchino – Credits: piccoloteatro.org
  • Non lo dire a nessuno: presentazione del nuovo libro di Gabriella Carmagnola, con brani letti da Angela Finocchiaro. Alle ore 18.00 presso la sala Cafè Rouge del Franco Parenti, in via Pierlombardo 14.
  • Meno per Meno: è il titolo del nuovo lavoro di Niccolò Fabi, che l’autore sta presentando in un minitour di 11 città. Milano ospita l’anteprima alla Santeria di viale Toscana 31 alle ore 19.00. Ingresso libero e possibilità di dialogare con il cantautore romano.
  • 4-Stones: si spazia dalla World Music al Soul, con 4 grandi interpreti del jazz italiano. Gabriele Comeglio al sax, Luciano Zadro alla chitarra, Tonino De Sensi al basso e Alex Battini De Barreiro alla batteria, sono sul palco del Blue Note di via Borsieri, alle 20.30.
  • Alecchino Servitore di due Padroni: lo spettacolo più amato del Piccolo Teatro torna nella sua cornice primaria. Al Teatro Grassi di via Rovello, con Enrico Bonavera e la regia di Ferruccio Soleri e Stefano De Luca. Sipario alle 20.30 in replica fino al 22 dicembre.
  • Pusha T: inizia a ritmo di rap il weekend del Fabrique. Il rapper americano torna con It’s almost dry Tour, dalle 21.00, sempre in via Fantoli 9.
  • The Rock Show Vol. 1: poker rock al Legend Club di viale Enrico Fermi 98. Dalle 21.00 parte un’entusiasmante staffetta, che vedrà sul palco Under the Snow, Painkillers, Iguana e Dodos.

# Sabato 3/12: si accende il Natale con l’Artigiano in Fiera 

Artigiano in Fiera – Credits: artigianoinfiera.it
  • Artigiano in Fiera 2022: torna per la 27ma edizione, che dominerà Milano fino all’11 dicembre compreso, la fiera dell’artigianato più famosa di dicembre. Artigiani, enogastronomia, tempo libero, sono solo alcune delle idee che si potranno esplorare alla Fiera di Rho, tutti i giorni dalle 10.00 alle 22.30.
  • Mercatino di Natale al carcere di Bollate: come ogni anno, torna uno dei mercatini più ambiziosi della città. Due possibili ingressi, alle 14.30 e alle 17.00. Info e prenotazioni QUI.
  • A caccia di forme e colori: percorso per bambini di 5 e 6 anni, nei corridoi della mostra dedicata a Brice Nauman. Il laboratorio inizia alle ore 15.30 presso Pirelli Hangar Bicocca in via Chiese 2.
  • Dal Busto alla Salopette: moda del novecento a Palazzo Morando in via S. Andrea 6. In pieno Quadrilatero, visita al settecentesco palazzo e alla mostra, a partire dalle ore 16.00. Info e prenotazioni QUI.
  • 40 Seasons of Humanity: apre la personale di Mauro De Bettio, presso lo spazio Warehouse di via Settala 41. Le opere in mostra riportano il fascino e i segreti delle popolazioni ritratte negli angoli remoti del pianeta. Orario: 15.00 – 19.00, in mostra fino al 17 dicembre.
  • Raffaello, la Predella della Pala Oddi: visita narrata al Museo Diocesano in piazza S. Eusotrgio 2, alle ore 15.30. Sarà possibile scoprire i segreti dell’opera rinascimentale, arrivata in mostra dai Musei Vaticani.
  • La Bella Addormentata: la fiaba è in scena al Teatro Manzoni dalle 15.30. Orario e spettacolo sono pensati per agevolare i bambini e portarli in teatro.
  • Sveva Casati Modignani presenta “Mercante di sogni”: la saga di un uomo che ha avuto il coraggio di vivere un’esistenza travolgente, raccontata dall’autrice. Alle 16.00 presso la Biblioteca della Cascina Grande di Rozzano, in via Togliatti 105.
  • Solitarium: spettacolo di mimo, per i bambini dai 4 anni in su, al Teatro Franco Parenti di via Pierlombardo. Ambientato nella timidezza adolescenziale dell’epoca social, apre il sipario alle ore 16.00.
  • Le Lucine di Natale: si accendono dalle 17.30 alle 23.00, a Leggiuno (VA), le famose lucine di Natale. La manifestazione rimane fino a domenica 8 gennaio.
  • Bonobo: la musica di Simon Green arriva al Fabrique di via Fantoli alle ore 21.00. Repertorio ed estratti da Fragments per uno dei migliori esponenti della dance mondiale.
  • Yuppi Band: tribute band e concerto con il repertorio di Adriano Celentano, al Bonaventura Music Club di Buccinasco, in via Modena 15. Inizio spettacolo alle ore 21.30.
  • Datura: in concerto per la rassegna Pezzi da ’90, i beniamini di fine millennio scorso. Al Circolo Magnolia di Segrate, Circonvallazione Idroscalo 41, alle 22.00.
  • Angelo Branduardi: torna a “giocare in casa” l’artista, polistrumentista e cantautore di Cuggiono. Repertorio e brani dal nuovo lavoro Il Cammino dell’Anima al Teatro Lirico – Giorgio Gaber, alle ore 21.00.
  • Hot Crystal Rhythmakers: direttamente da Madrid, la Holy Swing Night allo Spirit de Milan di via Bovisasca 59, con inizio alle ore 22.30.
  • Mattew Lee: serata crooner e virtuosismo al pianoforte al Blue Note di via Borsieri. Doppio spettacolo alle 20.30 (già sold out) e alle 23.00 per questo carismatico artista.

# Domenica 4/12: musei gratis, mercatini di Natale e anteprima alla Scala per gli under 30 

Vetrate del Duomo – Credits: milanoperbambini.it
  • Domeniche al Museo: torna la prima domenica del mese, con il suo atteso ingresso gratis ai musei. Per gli appassionati del genere, info su Milano e Lombardia QUI.
  • Mercatino di Natale di Cascina Cuccagna: evento speciale, solo domenica dalle 10.30 alle 19:30 nel market corner di Cascina Cuccagna. La proposta di Porta Romana è di LeCarrousel.
  • Le torri secondo noi: laboratorio artistico, per famiglie con bambini dai 4 ai 7 anni preso l’Hangar Bicocca di via Chiese 2. Inizio alle ore 11.00 per scoprire chi abitava I Sette Palazzi Celestie o cosa simboleggiano gli oggetti lasciati sulle torri.
  • La magia del Natale nelle vetrate del Duomo: primo di 4 appuntamenti domenicali in Cattedrale. Alle ore 14.30 inizia una visita per famiglie e bambini, che porta alla scoperta della magia del Natale, rappresentato sulle vetrate di S. Maria Nascente. Info QUI.
  • In volo con Leo: scoprire come e perché, la natura ha ispirato il genio di Leonardo Da Vinci. Presso il Leonardo 3 Museum di piazza della Scala, alle ore 16.00.
  • Ernesto Fantozzi, fotografie 1958-2018: percorso espositivo delle opere di Fantozzi, recentemente donate al Museo di Fotografia Contemporanea di Cinisello. In mostra fino al 29 gennaio, con orari 16.00-19.00 (nei festivi e weekend dalle 10.00 alle 19.00).
  • Anteprima Scaligera: anteprima dell’opera di apertura della stagione. I tre atti del Boris Gudonov sono in anteprima assoluta alle ore 18.00. Riservato agli under 30, per la prima della rassegna LaScala UNDER30.
  • VillaBanks: milanese di nascita, il giovane Vieri porta la sua urban music all’Alcatraz di via Valtellina, a partire dalle 20.30.
  • Extraliscio: folle band composta da Mirco Mariani al piano e voce, Paolo Rubboli alla batteria, Christian Ravaglioli alla chitarra e Enrico Milli alla tromba e ai synth, che porta Romantic Robot al Blue Note di via Borsieri, con inizio alle 20.30.
  • Uri Caine e Franco Ambrosetti Swiss Quintet: per la rassegna Jazz del Lirico, al Teatro Gaber di via Larga si esibisce questo esclusivo quintetto, accompagnato dalla C-Jazz Orchestra, diretta dal M° Enrico Intra. Sipario alle 20.45

# Per tutto il weekend: due giorni di mercatini nordici e di Natale

Milano Whisky Festival – Credits: Peggychoucair, Pixabay
  • Sguardi dalla Torre – Botticelli: secondo, imperdibile, appuntamento con la visita alla Torre Liebskind di City Life. Si va alla scoperta del “Curvo” e si conclude in cima, con l’esposizione del Ritratto di Giuliano de Medici di Botticelli. Possibilità sabato e domenica.
  • Piccolo Mercatino Nordico: atteso il ritorno del mercatino finlandese, per le prime idee regalo e curiosità. Presso il Circolo Arci di via Bellezza 16, apre sabato e domenica dalle ore 10.00.
  • Mercato della Solidarietà: torna per la XXII edizione il mercatino di Natale della Exodus e Don Mazzi. Location è la Fabbrica del Vapore di via Procaccini, con orari dalle 11.30 alle 19.00.
  • Milano Whisky Festival: evento di riferimento per operatori di settore ed amanti del whisky. Oltre 4000 etichette presenti, kit degustazione e novità da tutto il mondo. Si tiene presso il Palazzo delle Stelline di corso Magenta 61, con apertura pomeridiana dalle 14.00 sabato e domenica. Resta anche lunedì 5/12 dalle 11.00 alle 19.00.
  • Natale all’Abbazia di Chiaravalle: debutto anche per i mercatini di Natale a Chiaravalle. Artigianato, prodotti tipici locali e magia del Natale in via S. Arialdo, a partire dalle ore 15.00 di sabato e domenica.
  • El Nost Milan: da un’idea di Serena Sinigaglia, il Teatro Carcano ripropone da venerdì a domenica uno spettacolo interpretato direttamente dai milanesi. Voce narrante di Lella Costa, spettacoli alle 20.30 (ven. e sab) ore 16.30 la domenica.
  • Adagio: al Triennale Milano Teatro lo spettacolo di danza, con la coreografia di Saburo Teshigawara e con Rihoko Sato. In viale Alemagna con spettacoli sabato alle 19.30 e domenica alle 16.00.
  • Milano tra Inferno e Paradiso: Com’è oggi Milano? Che caratteristiche ha e come si muove? Un po’ di nostalgia al Teatro Gerolamo di piazza Beccaria 8, con lo spettacolo di Luca Colaprico, che vede anche Raffaele Kohler in scena. Sabato alle ore 20.30 e domenica alle 16.00.
  • Lo Schiaccianoci: il primo weekend natalizio apre con la favola di Natale per eccellenza. Il balletto, tra fiaba e musica, è in scena sabato e domenica al Teatro Arcimboldi, in via dell’Innovazione 2. Inizio alle ore 21.00.

Appuntamento a Lunedì prossimo, per gli eventi della settimana di S. Ambrogio

Continua la lettura con: Il TRENO del NATALE

LAURA LIONTI

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L’angolo di MAROCCO a MILANO

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Credit: @menualerealestate

Il colore blu acceso ricorda le strade di Chefchaouen, le tende colorate che affollano i mercati in Marocco, l’arredamento minimale arricchito da numerosi cuscini su cui normalmente ci si siede per cenare in Africa, i piccolo gradini blu che dividono le stanze di ogni casa della Perla Blu.

Menuale Real Estate ha creato un angolo di Marocco a Milano.

L’angolo di MAROCCO a MILANO

# Chez Chaouen: il nuovo progetto del quartiere Fondazione Prada

Credit: @menualerealestate

Il quartiere Fondazione Prada, conosciuto anche come Scalo Romana, è tra i quartieri emergenti più belli di Milano, punto di riferimento del design all’avanguardia e delle idee innovative.

A dare ancora più risalto alla spinta di questo quartiere milanese troviamo Chez Chaouen, un progetto della Menuale Real Estate, società che si occupa di rinnovamento creativo di spazi immobiliari, ispirato a Chefchaouen, la perla blu del Marocco.

Il progetto prevede due appartamenti, disegnati dall’industrial e interior designer Shila Governale e situati proprio nel quartiere Fondazione Prada.

E così si crea un piccolo angolo di Marocco, a Milano.

# I due appartamenti blu

Credit: @menualerealestate

I due appartamenti si sviluppano su 50 e 70 mq.

Una volta entrati il legame con Chefchaouen è evidente: il colore blu acceso che ricorda le strade della città marocchina, le tende colorate che affollano i mercati in Marocco, l’arredamento minimale arricchito da numerosi cuscini su cui normalmente ci si siede per cenare in Africa, i piccolo gradini blu che dividono le stanze di ogni casa della Perla Blu.

Ogni cosa ricorda Chefchaouen.

Gli appartamenti sono divisi nella zona giorno, organizzata in un open space con cucina e angolo conversazione, e nella zona notte, con camera matrimoniale dotata di letto rotondo e cameretta con letti a castello e zona studio.

# Il legame con il Marocco

Credit: @leminutiae

L’estetica non è però l’unico filo conduttore tra Milano e Chefchaouen, ad unirle c’è un forte legame culturale che pochi conoscono.

Gli appartamenti, infatti, si trovano a Brenta, in una delle zone periferiche di Milano che accolsero le prime ondate migratorie dal nord Africa.

Oggi denominato Fondazione Prada, il quartiere é in pieno sviluppo, grazie ad opere di riqualificazione dei vecchi edifici industriali ma c’è una cosa che è rimasta uguale: il tessuto sociale costituito in gran parte da immigrati nordafricani e tramandato dalla seconda generazione.

Un piccolo angolo di Marocco a Milano c’era già e con questo progetto lo si vuole valorizzare ancora di più.

Fonti: lagattasultettomilano.com

Continua la lettura con: L’EDIFICIO d’ORO di Milano

ARIANNA BOTTINI 

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🔴 SVIZZERA: stop alle AUTO ELETTRICHE?

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Credits urswidmer61-pixabay - Tesla in ricarica

Dopo essere stata in prima fila tra i Paesi che più hanno agevolato l’adozione di veicoli elettrici, la Svizzera si prepara a un clamoroso dietrofront vietandone la circolazione. Vediamo perché.

SVIZZERA: stop alle AUTO ELETTRICHE?

# A ottobre il dietrofront sugli incentivi per l’acquisto di auto elettriche

Credits Joenomias-pixabay – Auto in ricarica

La Svizzera è sempre stata in prima fila tra i Paesi promotori di una mobilità green spingendo verso l’utilizzo delle auto elettriche, così come l’Europa si prepara a dire addio definitivamente ai motori endotermici dal 2035, ma nell’ultimo periodo sta prendendo alcune decisioni significative che vanno proprio contro chi ha scelto di acquistare veicoli a emissioni zero. 

Il primo provvedimento è stato preso dal Gran Consiglio alla fine del mese di Ottobre di quest’anno approvando il cambiamento di paradigma proposto dalla sua commissione ambiente, territorio ed energia riguardo lo stanziamento del credito di 11 milioni di franchi chiesto dal Consiglio di Stato. I fondi non serviranno più per l’acquisto di auto elettriche ma in parte saranno destinati all’installazione delle colonnine di ricarica a domicilio o presso datori di lavoro e in parte alla sostituzione di veicoli inquinanti con quelli di ultima generazione a benzina o diesel. 

# Dal 12 dicembre il divieto di circolazione?

Credits 995645-PIXABAY – Traffico

La crisi energetica che sta colpendo il mondo ormai da diversi mesi rischia di infliggere un altro duro colpo ai cittadini svizzeri, in particolare quelli del Canton Ticino, proprietari di veicoli elettrici. Nelle prossime settimane potrebbero essere costretti a girare a piedi. Per far fronte alla possibile scarsità di riserve di energia, tra i provvedimenti posti in consultazione ai Cantoni dal governo del ticinese Ignazio Cassis, la cui eventuale ratifica avverrà il prossimo 12 dicembre, c’è quello del divieto di circolazione appunto delle auto elettriche con deroghe di utilizzo solo per la spesa, il lavoro e visite mediche. Una piccola rivincita per le tanto condannate auto a diesel e benzina. E, soprattutto, un caso di intervento che, in nome dell’ecologia, colpisce i più ricchi, invece che i più poveri, come accade di solito dalle nostre parti…

Continua la lettura con: L’AUTOSTRADA del FUTURO: dal test sul tratto milanese dell’A4 via libera alla prima interconnessione bidirezionale

FABIO MARCOMIN

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Il PERCORSO delle AUTOSTRADE: le molte “DEVIAZIONI” per ragioni POLITICHE e CLIENTELARI

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Autotrade italiane

Le opere infrastrutturali non sempre rispondono alle reali esigenze di un territorio. Questo può accadere quando prevalgono scelte politiche o favoritismi verso funzionari locali. Vediamo quali sono le tratte “incriminate”.

Il PERCORSO delle AUTOSTRADE: le molte “DEVIAZIONI” per ragioni POLITICHE e CLIENTELARI

# La curva “Fanfani” sulla A1

Curva Fanfani

Una delle “deviazioni” più evidente è quella sull’autostrada A1, la prima ad essere stata costruita in Italia, nota come “curva Fanfani”. Al momento della progettazione si doveva dove far passare il tratto Roma-Firenze, se per il vecchio tragitto della Cassia da Siena o da Perugia. La scelta ricadde su Arezzo in quanto Amintore Fanfani, all’epoca tra i più influenti esponenti della DC e della politica italiana, era nato e vissuto in due comuni in provincia di Arezzo, Pieve Santo Stefano e Sansepolcro.

# La cosiddetta Pi-Ru-Bi, da Trento a Rovigo

A31

L’autostrada in questione oggi realizzata solo in parte e che avrebbe dovuto collegare Trento, Vicenza e Rovigo, era conosciuta con l’acronimo confidenziale di Pi-Ru-Bi in rimando ad alcuni esponenti di peso della DC ritenuti i principali promotori dell’autostrada: Flaminio Piccoli, Mariano Rumor e Franco Bisaglia, originari rispettivamente di Trento, Vicenza e Rovigo.

# L’A26 e la Salerno-Reggio Calabria

Autotrade italiane

Nella realizzazione dell’A26 ha influito il ruolo del socialdemocratico Franco Nicolazzi, nativo di a Gattico in provincia di Novara, così come nella realizzazione della Salerno Reggio Calabria ha avuto un peso il socialista Giacomo Mancini originario di Cosenza.

# I due tronchi autostradali da Roma all’Abruzzo

Di Sayatek – Opera propria, CC BY-SA 4.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=93547634 – Autostrada A24

L’autostrada per collegare Roma e l’Abruzzo avrebbe potuto avere un unico tronco di connessione vista la ridotta estensione della regione. Tuttavia si scelse di realizzare un biforcazione facendo procedere l’A24 in direzione di Teramo passando per L’Aquila e la A25 in direzione di Chieti.

Questa decisione è da imputare all’accordo raggiunto tra Remo Gaspari, esponente Dc e ministro deputato a vagliare l’opera, nato in provincia di Chieti, e l’altro uomo forte del partito, Natale, di origini aquilane.

Leggi anche: La STRADA dei DUE MARI: il work in progress

Fonte: Stefano Mentana Twitter

Continua la lettura con: L’AUTOSTRADA più GRANDE del mondo: 26 CORSIE

FABIO MARCOMIN

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Villa Emo Selvatico: il VENETO BAROCCO che pochi conoscono

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Nel mezzo dei Colli Euganei, a pochi chilometri da Padova, sorge una elegante residenza barocca del 1600, Villa Emo Selvatico. A tre ore da Milano.

Villa Emo Selvatico: il VENETO BAROCCO che pochi conoscono

# Dov’è Villa Emo Selvatico: i Colli Euganei

A pochi chilometri dal centro di Padova sorgono i Colli Euganei. Si tratta di un comprensorio costituito da circa un centinaio di rilievi che non superano mai i 600 metri di altezza. Dal 1989, grazie alla straordinaria biodiversità botanica e faunistica di cui godono, si è deciso di dar vita proprio in questo territorio al primo Parco Regionale del Veneto. Il Parco si occupa della valorizzazione turistica delle risorse naturali e ovviamente ricopre anche un ruolo di tutela ambientale.

Credits: @Euganeamente(IG)

 

 

 

 

Il comprensorio è raggiungibile in pochi minuti dal centro di Padova. Una volta raggiunto, dà la possibilità di sfruttare una fitta rete di sentieri ed itinerari escursionistici: a piedi, in bicicletta o a cavallo è possibile immergersi nella natura ed esplorare i suoi angoli più suggestivi.

# Villa Emo Selvatico

Villa Emo Selvatico è una elegante residenza barocca che sorge sopra il Colle di Sant’Elena, conosciuto anche come “monte della stupa”, in un magnifico anfiteatro disegnato dai Colli Euganei e dal Canale della Battaglia.

Credits: @collieuganei.it

La villa è immersa in un parco di oltre 110.000 mq. Nel parco si trovano fiori, piante secolari e ben cinque laghetti termali da percorrere con piccole barche a remi.  Il nome della villa, la cui costruzione cominciò nel 1590, è da attribuire al marchese Bartolomeo Selvatico e alla famiglia Emo, una delle successive proprietarie della residenza. Oltre alla villa, che sorge sulla sommità del di Sant’Elena, è presente anche una cappella dedicata a Sant’Elena.

# Le acque termali conosciute da sempre

Le proprietà curative delle acque termali della zona erano note già ai tempi dei Romani. Il toponimo “colle della Stufa” (o stupa) proviene dalla presenza al suo interno di una grotta sudorifera. Alcune fonti storiche riportano la loro frequentazione sin dall’alto Medioevo: una sorta di archetipo dei moderni stabilimenti termali. In passato era meta molto conosciuta sia dai locali che dai viaggiatori.

Il Savonarola (1440) ne ha ricordato le proprietà, ritenendo le acque “potentemente riscaldanti e corroboranti”. Qualche nome famoso di tempi passati ha annotato qui la sua presenza:  il poeta Francesco Petrarca, lo scrittore francese Stendhal, il poeta tedesco Hainrich Heine. 

# Da inizio 2023 riapre al pubblico

Nell’ultimo mezzo secolo la si è potuta ammirare solo da lontano. Dopo decenni di accurati restauri, da inizio 2023 sarà aperta ufficialmente per la prima volta al grande pubblico.

Info: www.villaselvaticoterme.it

Continua la lettura con:  Le località del giorno (per una gita da Milano)

LUCIO BARDELLE

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La BEAUTIFUL GALLERY: vivere una FAVOLA a Milano

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Credits beautifulgalleryitalia IG - Spaghetti

Un’esperienza artistica interattiva unica in Italia in 15 tappe dove il visitatore è il vero protagonista delle opere. Dove si trova e come si sviluppa il percorso.

La BEAUTIFUL GALLERY: vivere una FAVOLA a Milano

# Nella “Beautiful Gallery” inaugura la mostra Lighthouse

Credits beautifulgalleryitalia IG – Spaghetti

A Milano ha inaugurato il progetto “Lighthouse”, all’interno della Beautiful Gallery, la casa di un nuovo modo di vivere l’arte, in maniera totalmente immersiva, facendo diventare il visitatore il vero protagonista delle opere. Il faro è inteso come simbolo della speranza mentre il fil rouge della mostra è la resilienza. Il faro per i naviganti rappresentava la fine del viaggio per mare, spesso burrascoso e pieno di pericoli, e questa mostra è dedicata proprio a tutti quelli che guardano sempre avanti nonostante tutti i problemi.

Leggi anche: Il successo del “MUSEO dei SOGNATORI”, 15 installazioni per volare nella fantasia nel cuore di Milano

# Un’esperienza artistica interattiva unica in Italia in 15 tappe

La mappa di Beautiful gallery

Beautiful Gallery è un’esperienza artistica interattiva, unica nel suo genere in Italia, dove la fotografia è centrale come occasione per immortalarsi in un mondo decisamente fuori dagli schemi, evocativo e sognante. Questa nuova mostra, dopo le precedenti “Admission to be yourself” e “Don’t call me baby”, trasporta il visitatore in un percorso lungo 15 tappe dove giocare, saltare, tuffarsi, fare foto o fare un video per Tik Tok.

# Dal Tunnel al Faro sotto un arcobaleno di colori e di emozioni interattive.

Si parte dal tunnel, per passare attraverso il cybertrack, il laser party e concludere la visita al Faro: “la luce in fondo al tunnel”. Le istruzioni per godere al massimo dell’esperienza sono semplici: basta togliersi le scarpe e farsi trasportare sotto un arcobaleno di colori e di emozioni interattive. La mostra è in via Bergognone 26 e per accedere è necessaria la prenotazione. Il prezzo del biglietto intero è di 17 euro, se si sceglie un biglietto open, senza una data prenotata, è invece di 22 euro.

 

Continua la lettura con: Il video del giorno: la MOSTRA più INSTAGRAMMABILE di Milano

FABIO MARCOMIN

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Le “STAZIONI dell’IMMAGINARIO”: nella METRO C di Roma l’ARTE INTERATTIVA. Un’idea per la metro di Milano?

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La metropolitana C di Roma si trasformerà in un’esperienza immersiva pensata per coinvolgere i passanti e condurli in nuove stazioni dell’immaginario. Scopriamo come funziona e quali opere si potranno vedere.

Le “STAZIONI dell’IMMAGINARIO”: nella METRO C di Roma l’ARTE INTERATTIVA. Un’idea per la metro di Milano?

# Al via la terza edizione di “1Metro sotto la metro”, l’arte interattiva nella Metro C di Roma

Credits ilkoreano IG – Metro C Roma

Ritorna con la sua terza edizione la mostra diffusa di arte interattiva “1Metro sotto la metro” curata da Arianna Forte e organizzata da Fusolab 2.0 in collaborazione con ATAC e Flyer. Lo spazio sotterraneo della metro dal 1° al 4 dicembre si trasformerà un’esperienza immersiva pensata per coinvolgere i passanti e condurli in nuove stazioni dell’immaginario. Potranno fermarsi a esperire il non-luogo per eccellenza, attraversato distrattamente tutti i giorni da quasi 30.000 persone senza mai essere veramente vissuto.

# Sette opere interattive e di new media art nelle stazioni di Pigneto, Teano, Gardenie

Credits insidearte.eu – Opera stazione Teano

Sette opere interattive e di new media art saranno ospitate all’interno delle stazioni di Pigneto, Teano, Gardenie.

Credits alessandro206 IG – Stazione Pigneto

A Pigneto sono previste:

  • “Portrait of a Generative Memory”, della media artist Indiara Di Benedetto, che intreccia nuove tecnologie con materiali organici e riflessioni sull’archeologia;
  • Exposure è un’installazione in realtà virtuale dell’emergente Martina Carbone che indaga la relazione tra media tecnologici e aspetti sensoriali dell’esperienza immergendo il pubblico in un futuro distopico dove l’essere umano ormai estinto si trova rinchiuso sotto teca in un museo gestito da creature post-umane;
Credits atacroma IG – Stazione Teano

A Teano:

  • Ossa, l’installazione interattiva dell’artista italiano trapiantato a Helsinki Roberto Fusco, riflette sulle somiglianze tra specie umana e animale tramite l’atto dell’incarnazione, permettendo allo spettatore di osservare il proprio corpo trasformato in quello di un altro essere;
  • Lumina Fiction #2, dell’artista iraniana con base a Parigi Golnaz Behrouznia, è un’enorme installazione immersiva che riproduce un ecosistema virtuale di microrganismi luminosi in interazione tra di loro e con i visitatori;
  • The Shielding, dell’artista e fotografo palermitano Salvatore Vitale, è un’indagine audiovisiva circa la pervasività delle tecnologie sul pensiero critico. Un’intelligenza artificiale compone una narrazione video che si modifica in tempo reale in base agli input che recepisce dal pubblico;
  • Distantia, del musicista e digital artist romano Franz Rosati, è un progetto audiovisivo multimediale che, attraverso l’assemblaggio di immagini ottenute da satellite, riflette su come la distanza possa mediare la nostra capacità di osservazione.
Credits vanagloria_pl IG – Stazione Gardenie

A Gardenie ci sarà Exolove Encounter, degli artisti, programmatori e ricercatori francesi Antoine Schmitt e Hortense Gauthier, un’installazione animata da una creatura artificiale composta da pixel e suoni in grado di provare piacere a contatto con lo spettatore. Riproduce un vero e proprio “ormone artificiale” e propone un approccio sensoriale alternativo a quello cognitivo dell’intelligenza artificiale.

Potrebbe essere un’idea per rendere la rete metropolitana di Milano un luogo in cui sperimentare e indagare sul mondo, sulla condizione dell’essere umano e sulle sue connessioni con le tecnologie. Arricchendo l’esperienza del viaggio. 

Fonte: Insideart.eu

Continua la lettura con: Con queste OPERE d’ARTE la M4 sarebbe uno SPETTACOLO: la proposta di UrbanFile

FABIO MARCOMIN

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Lavorare a Milano senza essere a Milano: i luoghi più attrattivi per i NOMADI DIGITALI

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Ph. Peggy_Marco

Con il continuo sviluppo tecnologico si è verificato un aumento del numero di professioni che possono essere svolte da remoto. Per molti lavori basta solo avere un portatile e una buona connessione a Internet per vivere e lavorare in luoghi paradisiaci. Ecco in che cosa consiste il fenomeno dei ”nomadi digitali” e quali sono le mete da sogno non lontane da Milano. 

Lavorare a Milano senza essere a Milano: i luoghi più attrattivi per i NOMADI DIGITALI

zipcar.com

Con la pandemia è emersa con sempre più forza la volontà, da parte di molti lavoratori e lavoratrici, di trovare più tempo per se stessi e di evitare una ”vita in ufficio” nelle città, viste come sempre più frenetiche e stressanti. Queste nuove necessità hanno provocato la nascita di una nuova categoria di lavoratori: i nomadi digitali.

# 2 italiani su 3 sono interessati a diventare nomadi digitali

Credits: dagospia.com

Il nomade digitale è un professionista che ha deciso di abbandonare la propria città per lavorare da remoto e per trasferirsi in luogo più piacevole e stimolante in cui vivere. Si tratta spesso di lavoratori giovani, altamente qualificati (e spesso ben pagati) che utilizzano strumenti tecnologici che permettono di lavorare autonomamente e a distanza.

Prima della pandemia non era per niente semplice spostarsi in località immerse nella natura per lavorare da remoto. Il periodo segnato dai lockdown ha però comportato un ampliamento dei servizi digitali di banda larga, insieme a organizzarsi con lo smart working, creando quindi situazioni lavorative al di fuori del classico lavoro in ufficio a cui siamo abituati.

Secondo un’analisi condotta da Volagratis.com, il nomadismo digitale è stato già scelto dall’8,4% degli italiani (contro il 5,7% dei francesi e il 7,8% dei tedeschi), il 21,3% si sta informando a riguardo e nel complesso il 64,4% si definisce interessato.

# Una grande opportunità per le regioni italiane: Langhe, Alto Adige e Friuli premono sull’acceleratore

Credits: pettinaviaggi.it – Langhe e Roero

Proprio per questo motivo in Italia stanno nascendo sempre più realtà specializzate per attrarre questo nuovo tipo di lavoratori. Per esempio, nelle Langhe sono state recentemente costruite strutture di coworking ad hoc, per le aziende che si trovano fuori dal territorio, in grado di unire le funzionalità di un «workplace» avanzato con paesaggi rilassanti e a contatto con la natura.

Il Trentino – Alto Adige sta puntando molto sul lavoro da remoto a contatto con la natura con l’iniziativa Scrivania con vista che coinvolge hotel, agriturismi e B&B della regione con l’obiettivo di mettere a disposizione degli ospiti un’ampia proposta di esperienze per il tempo libero. Vengono offerti picnic in vigna, degustazioni, escursioni nei boschi e molto altro.

Il Friuli Venezia Giulia è nella lista delle 20 mete più “digital nomad friendly” del mondo stilata da AirBnb. Stanno infatti nascendo sempre più strutture per offrire vantaggi a chi sceglie lo smart working.

Il fenomeno dei nomadi digitali inevitabilmente può riguardare solo i pochi lavoratori che si possono permettere questo tipo di spese, però, se questa tendenza si affermerà, potremmo essere davanti a una grande opportunità per molte regioni italiane: sia per valorizzare il proprio patrimonio naturale e culturale, sia per investire sullo sviluppo tecnologico di realtà fino a poco tempo fa ”isolate” dal resto del paese.

Continua la lettura con: Ho lasciato il posto fisso per lavorare viaggiando nel mondo

JACOPO CESARETTI

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L’ “ANNUS HORRIBILIS” di LONDRA. Anche MILANO in pericolo?

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Credits Andrea Cherchi - Uomo a Milano

Londra è in crisi. Secondo i dati aggiornati a fine 2021, la capitale inglese avrebbe perso quasi 700mila abitanti per l’effetto combinato di pandemia e Brexit. Non solo. Quasi il 50% dei dipendenti sta ancora lavorando in tutto o in parte in smart working. La crisi sembra soprattutto d’identità: il modello di concentrare milioni di persone in città sembra perdere le sue fondamenta così come il ruolo di città regia della globalizzazione. Milano sembra reggere anche se aumentano i segnali negativi. 

L’ “ANNUS HORRIBILIS” di LONDRA. Anche MILANO in pericolo?

# L’annus horribilis di Londra

Ph. luxstorm

Non si respira una bella aria a Londra. Tre governi diversi in pochi mesi, una sterlina traballante, un debito pubblico che si sta impennando. Ma soprattutto la sensazione che un’epoca d’oro sia finita. L’epoca del mondo globalizzato dominato dalla finanza che da Londra regnava regina. Una sensazione che sembra provata da diverse statistiche. Nel 2021 si contavano quasi 700mila residenti in meno in città. Molti trasferiti in campagna per la pandemia oppure in altre città europee per gli effetti post brexit. Alcuni sono rientrati, ma l’impressione è che si tratti di un trend che potrebbe essere irreversibile. Anche perché le multinazionali da fucina di posti di lavoro sembrano aver girato al contrario il tasto dell’occupazione, inondando il mondo di disoccupati. 

Il 2022 è stato definito l’annus horribilis di Londra. Oltre alla scomparsa della sovrana dopo 70 anni di regno, Londra ha vissuto un anno complicato tra iniziativa politiche azzardate e l’avvicendarsi di tre premier – Boris Johnson, Liz Truss e Rishi Sunak. Ma ciò che preoccupa di più sono le prospettive economiche, a causa di una situazione che si sta rivelando ben peggiore che nel resto d’Europa. Il PIL del secondo trimestre è in contrazione e l’aspettativa per il 2023 è di un ulteriore calo tra lo 0,4% e l’1,4% (secondo l’Office for Budget Responsibility), che rischia di rivelarsi la peggiore performance tra i G20. Secondo la Bank of England (BOE), Londra potrebbe andare incontro alla recessione più lunga dell’ultimo secolo. Recessione il cui preludio sembra essere il crollo della sterlina, l’impennata dell’inflazione (al 12%) e il boom del debito pubblico.

Ph. Vicjo

La tendenza tra le persone è quella di spostarsi altrove. Si stima che un dipendente su due sia ancora in smart working, almeno in parte, e le previsioni a tinte fosche dell’economia portano molti a immaginarsi in luoghi meno costoso e, soprattutto, più vivibili di una città che rischia di vivere una desertificazione da crisi congiunta nazionale e internazionale. Una desertificazione che è il grande spettro anche di altre grandi città del mondo occidentale. Milano compresa. 

# I tre segnali di pericolo per Milano 

fietzfotos – pixabay

Ma qual è la situazione di Milano? Sta rischiando lo stesso pericolo di Londra?

La pandemia è calata come una mazzata su una Milano che stava volando. A febbraio del 2020 aveva raggiunto l’ultimo picco di 1.406.057 residenti ufficiali. Da quel momento in poi ha iniziato a perdere residenti. Nel corso del 2020 ha perduto in media quasi tremila abitanti al mese: in un colpo solo nel primo anno della pandemia gli abitanti di Milano sono calati di 32mila, dopo una cavalcata ventennale. Dove vanno i milanesi? Per la prima volta da vent’anni ci sono più trasferimenti in uscita da Milano che trasferimenti in entrata in Milano. La destinazione di chi se ne va è simile al trend di Londra, anche se al momento più contenuto: ci si trasferisce in zone dove la vita risulta meno costosa e anche più sostenibile. 

Il secondo segnale di crisi è il calo delle nascite: nel primo trimestre del 2022 rispetto al primo trimestre del 2021 si sono avute 3.928 nascite contro le 4.136 di inizio 2021, segnando un calo del 5%. 

Il terzo segnale è la contrazione delle nuove famiglie. La città diventa sempre più capitale dei single, con una proporzione di coniugati nella popolazione che è la più bassa d’Italia. Quasi nessuno più si sposa e questo porta a immaginare un calo ancora maggiore del tasso demografico. 

In generale, la tendenza è la stessa che si registra a Londra. Milano sembra aver capito che non si tornerà più alla Milano di prima della pandemia e che serve ritrovare una nuova identità e un nuovo ruolo. Perché il rischio di restare rigida di fronte a una trasformazione è grosso, come insegnano le molte cattedrali del deserto di luoghi un tempo al centro del mondo. 

Continua la lettura con: L’ultimo rave a Milano

LA FENICE

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