Qual è la via più lunga di Milano? Tendenzialmente, si è portati a pensare possa essere via Ripamonti in quanto mette in collegamento il quartiere vicentino con Opera. Ma ci si sbaglia. Ecco alcuni numeri della nostra metropoli in base all’ultimo report di Amat.
Diamo i numeri…alle vie di Milano
# La via più lunga di Milano: via del Mare con 9,29 km
Google maps – Via del Mare
Smontiamo la prima certezza, contrariamente a quanto si crede via Ripamonti non è la più lunga di Milano. Si piazza infatti solo al terzo posto con 7,8 km, davanti a via Palmanova. Prima di lei ci sono via Novara, che sfiora gli 8 km, 7972,6 metri per la precisione, e via del Mare che con oltre 9 km di lunghezza, esattamente 9290,4 metri, si prende la prima piazza. Tutte queste sono arterie di scorrimento che vanno dalla città verso la periferia.
# La strada commerciale più lunga: corso Buenos Aires
Corso Buenos Aires, con 1,5 chilometri, è ritenuta la strada commerciale più lunga di Milano e tra le più lunghe in Europa.
Corso Buenos Aires
La via monumentale più importante è Corso Sempione che ha una lunghezza di 1,75 chilometri.
Corso Sempione
# La via con più palazzi: viale Monza con 232 civici
martesanamonamour IG – Viale Monza
A primeggiare per numero di civici, intesi come condomini o palazzine abitativi, è viale Monza con 232. Al secondo posto con 228 è via Padova che con quasi 11.000 residenti è quella che ne conta di più. Al terzo c’è via Costantino Baroni. Si tratta di piccoli numeri rispetto alle metropoli sparse nel mondo, ma che mettono i brividi se si pensa che Milano è l’evoluzione di un piccolo accampamento sorto intorno al 590 a.C. per mano delle popolazioni celtiche.
# La via più densamente abitata: via San Giovanni alla Paglia con oltre 13 abitanti per metro lineare
Credits: milano.corriere.it
La via che detiene più abitantidi media per metro lineare èvia San Giovanni alla Paglia, zona Centrale, con 13,1 abitanti. Seguono poi Via Strehler, zona Arena, e via don Francesco Beniamino della Torre, a Quarto Oggiaro.
# Le vie più corte di Milano
Credits: milano.corriere.it
Vi starete domandando quindi quali sono le vie più corte di Milano.
I numeri ufficiali di Amat riportano il vicolo Piero Manzoni, scultore diventato internazionalmente famoso per la “Merda in scatola”, con 29,7 metri, a seguire in zona Duomo la Galleria Ciro Fontana con 30,1 metri e infine il passaggio Scuole Palatine in zona Piazza dei Mercanti con 33,1 metri. È questo il podio delle strade più corte?
Da qualche tempo a questo parte sì. Il primo posto spettava infatti avia Citta del Messico, 12 metri nella zona della ex fiera di Milano, prima che fosse eliminata insieme parcheggio a cui accedeva per fare spazio ad un edificio al momento in costruzione.
Milano-simpatia. Questa volta anziché cercare il bello o il particolare, si vuole parlare di quei quartieri che fanno più sorridere al solo nominarli.
I 7 quartieri più simpatici di Milano
Abbiamo chiesto ai milanesi: “Quale quartiere ti sta più simpatico?”. Anche se tra i commenti c’è chi ha scritto “La simpatia a Milano? Stai sicuramente scherzando”, c’è chi invece trova una certa vivacità per le vie della città, ecco quali sono nello specifico. Li abbiamo ordinati in senso crescente, calcolando il numero di commenti più il numero di like ricevuti. Questo è il risultato.
#7 Sempione – Arco della Pace: locali, ampi spazi e pappagallini verdi
Con uno dei polmoni verdi della città e un castello che non ha niente da invidiare a nessuno, il quartiere di Corso Sempione, del Parco e del Castello Sforzesco è una delle zone più caratteristiche della città. La zona si estende per tutto Corso Sempione, realizzato nel 1801 e lungo poco meno di 2km, fino ad arrivare a Piazza Firenze. In perfetto centro città, Sempione è uno dei quartieri più simpatici: sarà forse il verde come colore predominante alternato alla sua storicità e movida a renderlo tale? Alla fine del parco c’è infatti l’Arco della Pace ricco di locali e pub interessanti, ai lati si apre Chinatown con i suoi colori e la sua innata simpatia, ma non solo. Nel parco si trova anche la Torre Branca dove ammirare la città dall’alto e la Triennale per un po’ di cultura. E non mancano neppure i pappagallini verdi, che affollano ogni sera due aceri nei pressi del Bar Bianco. In poche parole Sempione è un quartiere sempre popolato, dove ognuno trova qualcosa da fare.
#6 CityLife: l’isola felice amata dai giovani milanesi
Credits: http://www.chetvfa.it/
Fiera Milano si trova nella zone del Portello e Lotto-Fiera e, prima che fu costruito il polo Rho-Pero, era l’area fieristica più importante della città. Nata nel 1906 in occasione dell’Esposizione Universale, oggi ha lasciato parte della sua area complessiva al progetto di riqualificazione che ha fatto nascere CityLife. Ma perché è uno dei quartieri più simpatici di Milano? Citando le parole del nostre lettore Francesco E.C. “Fiera MilanoCity è un’isola felice e soprattutto pulita“, in più è sempre stata punto di ritrovo di milioni di persone che si recavano alle fiere milanesi.
#5 Porta Ticinese: l’ex Porta Cicca, dalle case chiuse alla movida milanese
Credits: @lino.grillo Porta Ticinese
Giovanni d’Anzi cantava “Lassa pur ch’el mond el disa, ma Milan l’è on gran Milan. Pòrta Cicca e la Bovisa, che dintorni pròpi san”. Conosciuta da molti milanesi, soprattutto da quelli meno giovani, come Porta Cicca, in realtà altro non è che Porta Ticinese. Il perché è chiamata così non si sa bene, si pensa derivi dallo spagnolo chica che vuol dire ragazza. Cosa c’entra una qualsiasi ragazza con una porta milanese? Il quartiere di Porta Cicca ha ospitato per anni tra le case chiuse milanesi più famose, nel vicolo Calusca. Qui le prostitute erano chiamate sparagnadolitt perché avevano l’abitudine di mangiare le ciliegie per strada. Una storia particolare, che rende il quartiere curioso.
E poi oggi Porta Ticinese è una delle zone della movida milanese dove è impossibile non trascorrere qualche serata simpatica all’insegna del divertimento.
#4 Pagano – Wagner: il ricco quartiere dove si vive a misura d’uomo
Credits: @griff_fra Milano Buonarroti/Wagner
Simpatici, non si sa, ma certamente gli abitanti del quartiere Wagner sono tra i più felici della città: circa tre anni fa uno studio ha infatti rivelato che il 94% di chi abita nella zona dichiara di vivere bene. Wagner è infatti una delle zone più ricche della città con i suoi palazzi signorili ed edifici storici eleganti. È popolata dalle famiglie più benestanti della città. Per questo potrebbe essere tra i quartieri milanesi più simpatici, magari definendolo tale si entra nelle grazie di qualche ricco manager.
Ma il quartiere Pagano-Wagner, oltre ad essere una zona perfettamente collegata dai mezzi di trasporto, è testimone di cultura e storia (delle famiglie milanesi più illustri) e ora è centro della movida milanese un po’ chic con i suoi ristoranti e locali che propongono etnici-fusion, vegan-friendly e american bakery.
Ortica è uno dei quartieri più colorati di Milano grazie al progetto OrMe (Ortica Memoria) che ha fatto sì che le strade del quartiere si riempissero di murales. Eppure Ortica non ha una storia artistica, al contrario. Il nome è ispirato proprio all’erba pungente che durante il Medioevo riempiva campi ed orti dell’area. Nel ‘900 poi Ortica è diventata un vero e proprio polo industriale con la fabbrica Innocenti e il troncone ferroviario. Una vita intensa e ricca di cambiamenti, sarà quindi la sua indole al voler cambiare che dall’agricoltura si è passati all’industria e ora all’arte?
I murales di Ortica sono quello che rendono la zona così caratteristica e simpatica. Ormai sono tantissimi: dal muro ricoperto di fiori rosa dipinti, a quello sulla musica popolare fino a quello sulla legalità. E poi la vivacità dell’Ortica non si esaurisce certo nei suoi muri colorati. Sono il Circolino, la Balera, le trattorie, feste ed eventi ad animare il quartiere tutto l’anno.
#2 Garibaldi: la splendida fusione tra la Milano del futuro e del passato
Credits: jeyjoo.it
Il “nuovo” antico quartiere milanese dove si respira aria di contemporaneità. Grazie a Piazza Gae Aulenti, la Biblioteca degli alberi e il Bosco Verticale, il quartiere intorno ad una delle porte di Milano è diventato tra i più importanti della città. Oggi è anche centro della movida milanese, di quella vip però: basti pensare alle boutique e ai locali di Corso Como. Un mix di grattacieli e parchi, di tranquillità e ricchezza, che rende il quartiere meneghino uno dei più simpatici. Anche per il suo luogo simbolo: Porta Nuova che in realtà è una delle più antiche di Milano. Già allora i milanesi della zona amavano far sorridere.
#1 Brera: il cuore della Milano con il cuore in mano
Al primo posto non poteva esserci che lei: il cuore di Milano, il quartiere artistico milanese, un po’ trasgressivo, ma molto raffinato. La zona dove si respira un’atmosfera bohémienne e romantica. Brera è un quartiere magico, ogni scorcio diventa un panorama unico: palazzi eleganti, negozietti e botteghe artigianali, la Pinacoteca, l’Osservatorio Astronomico e l’Orto Botanico danno un fascino senza tempo ai vicoletti del quartiere. Allora, appare quasi scontato il motivo per cui Brera è stata classificata come il quartiere più simpatico di Milano, forse anche per la sua tradizione: non solo dei suoi artisti ma anche per il passato in stile pigalle, quando era uno dei quartieri a luci rosse più famosi d’Italia. Con i suoi ristorantini eleganti e radical chic alternati a qualche cartomante che legge il futuro ai passanti, Brera è decisamente il quartiere più simpatico di Milano.
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Il nostro sogno per l’Italia? Un’Italia federale, con forte autonomia per le aree urbane e i territori omogenei. Un Paese che premi il fare rispetto al non fare, con una forte propensione all’innovazione, che valorizzi le sue eccellenze distintive e che miri a essere sempre migliore, mettendo al centro il cittadino libero e responsabile verso la comunità.
La “guerra alle auto” passa attraverso la desertificazione dei parcheggi? Così sembra circolando per Milano. Ma si tratta di una strategia sensata o è destinata a rendere Milano sempre più una città solo per turisti e rentier?
A Milano il parcheggio è un miraggio
# Strisce blu, piste ciclabili senza logica e divieti: i veicoli non sanno dove parcheggiare
Andrea Urbano - Auto su binari del tram
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Andrea Urbano - Auto su binari del tram
Andrea Urbano - Auto sui binari del tram
Mentre si continua piazzare strisce blu a macchia di leopardo senza logica, creando cittadini di serie a e serie b, si procede senza sosta a creare piste ciclabili e si punta a mettere divieti, le auto parcheggiate in ogni angolo della città si moltiplicano creando un assoluto disordine. La situazione è talmente sfuggita di mano che in occasione dei lavori lungo la linea tranviaria, a quanto pare pure in ritardo, le rotaie si sono trasformate in un parcheggio. Se tutto questo vi sembra normale…
# Auto su strisce pedonali, spartitraffico e marciapiedi
Andrea Urbano - Auto su marciapiedi
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Andrea Urbano - Auto su marciapiedi
Questo orrore si va ad aggiungere a situazioni già ben oltre l’accettabile. In certe zone e in certi orari le auto vengono parcheggiate sulle strisce pedonali, sugli sparti traffico, sui marciapiedi e i vigili pare facciano finta di niente. Mettere i divieti senza poi sanzionare che senso ha? Non creare parcheggi lasciando che ogni spazio libero sia occupato dalle automobili ha forse una logica?
In un sondaggio abbiamo chiesto ai milanesi: “Qual è la località di mare che ami di più in Italia?”. Vediamo la classifica con le risposte più votate messe in ordine sulla base del numero di like e di commenti positivi.
Le località di mare in Italia più amate dai milanesi
#10 La Riviera Romagnola, il “tratto costiero più divertente” d’Italia
Credtis: riminitouting.net – Riccione
Apre la classifica la Riviera Romagnola, il tratto costiero più divertente d’Italia, affacciato sul mare Adriatico. Lungo i suoi 91 chilometri si incontrano le località più amate dai giovani di giorno e di notte, da Milano Marittima a Cervia, fino a Rimini, Riccione e Cattolica.
#9 Isola d’Elba, “invasa” ogni estate dai milanesi
Credits elbacaposantandrea IG – Isola d’Elba
L’isola d’Elba è una delle mete preferite dai milanesi e da qualche anno è stato ripristinato il volo aereo diretto che la collega alla metropoli lombarda. L’isola toscana offre spiagge raccolte e insenature pittoresche, mare dal blu intenso, panorami mozzafiato, ma anche antichi borghi ricchi di storia e di tradizioni, arroccati su speroni rocciosi o sviluppartisi intorno a piccoli porticcioli.
Ischia, soprannominata l’Isola Verde, è tra le località dell’Arcipelago Campano più amate dai milanesi. Dal mare alle terme, per cui è famosa in tutto il mondo, dai paesaggi spettacolari ai siti storici, Ischia ha nel Castello Aragonese una delle attrazioni storiche principali a cui si accede attraversando il delizioso borgo di Celsa.
#7 Varigotti, la spiaggia più bella della Liguria
Credits robertapestarino IG – Varigotti
Si passa alla Riviera di Ponente con Varigotti, un rione del comune di Finale Ligure in provincia di Savona, caratterizzato da una spiaggia circondata da case colorate con le tinte tipiche liguri. Un borgo “saraceno” la cui impronta si distingue nelle classiche abitazioni a un piano dove il tempo sembra essersi fermato. La sua spiaggia è inoltre riconosciuta come la più bella della Liguria.
#6 Noli, uno dei borghi più belli d’Italia
Credits dagnalberto IG – Spiaggia dei Pescatori di Noli
Si fanno pochi chilometri per approdare alla sesta posizione dove troviamo Noli, una perla del Ponente Ligure e inserito nell’elenco dei Borghi più belli d’Italia. Tra spiagge suggestive, come quella dei Pescatori, un rigoglioso entroterra dove poter passeggiare tra boschi e panorami mozzafiato e bellissime architetture religiose e medievali da visitare, c’è solo l’imbarazzo della scelta.
Una passione per intenditori. Punta Prosciutto è un piccolo paradiso a grandezza naturale dai fondali bassi e limpidi, la perla del Salento. Il Telegraph l’ha recensita come una delle spiagge più belle del mondo da vedere almeno una volta nella vita. Ai milanesi piace da pazzi.
Credits lafrancymilano77 IG – Spiaggia la Cinta di San Teodoro
Non poteva mancare la Sardegna con la sua “capitale” dell’estate pop: San Teodoro, a sud di Olbia, famosa per la sua vita notturna e per la sua meravigliosa spiaggia caraibica lunga 5 km. “La Cinta” si trova a nord est dell’isola e si caratterizza per una distesa di sabbia bianca e candida e da un mare trasparente. Molto amata anche dagli appassionati di Kitesurf. Ed è solo la più celebre di un vero e proprio arcipelago di spiagge a livelli da Polinesia.
L’isola di Capri nello splendido Golfo di Napoli, meta di turisti e vip da tutto il mondo, è tra le località di mare più apprezzate dai milanesi. Celebre per i suo faraglioni. Molto amata dai milanesi, soprattutto da chi se la può permettere.
#2 Il Golfo dei poeti, da Porto Venere a Lerici
Credits: ligurianautica.com – Porto Venere e Golfo dei poeti
Il Golfo dei Poeti va da Porto Venere a Lerici, due splendide località della Riviera di Levante, al cui centro si trova La Spezia cuore del Golfo. Imperdibili il borgo dei pescatori di Tellaro e l’arcipelago dell’isola Palmaria riconosciuti dall’Unesco Patrimonio dell’Umanità nel 1997 insieme al golfo e alla Cinque Terre.
Al primo posto troviamo La Maddalena, l’Arcipelago delle meraviglie. A nord-ovest della Sardegna questo gruppo di isole, sono sette quelle principali, è un paradiso immerso nelle turchesi acque del Tirreno. Le attrazioni naturali sono numerose, dalla spiaggia rosa di Budelli a Cala Santa Maria e Razzoli, mentre per gli amanti della storia da non perdere un tour tra le fortificazioni nelle isole di Santo Stefano, Spargi e Caprera. Probabilmente uno dei luoghi di mare più belli dell’intero pianeta.
Lo ha deliberato la giunta di Milano a fine 2023. Sarà una società a maggioranza pubblica, a partecipazione maggioritaria di SEA, a occuparsi della costruzione di quattroaeroporti dei taxi volanti (vertiporti). Queste saranno le fermate della “metro del cielo” e quando partiranno i primi mezzi.
Taxi volanti: queste le fermate della “metro del cielo”
Credits elysiumpost.t – Taxi-volanti-a-Milano
Le fermate della “metro del cielo” saranno dei “vertiporti”. I quattro vertiporti avranno l’estensione di 6 mila metri quadrati. La linea del cielo avrà queste fermate:
#1 Linate
Waterfront Linate Aiport District
Uno dei due “capolinea” della metro del cielo non può che essere Linate. Facile realizzare un vertiporto all’aeroporto. In questo modo la “metro del cielo” potrà interscambiare con la metro (M4) oltre che con lo stesso city airport.
#2 Scalo Romana
scalo porta romana. Fonte: Flawless.com
Quella che sarà la base milanese delle Olimpiadi ospiterà anche la prima delle fermate dei taxi volanti in città. Potrebbe essere realizzata a terra oppure in cima al nuovo grattacielo di A2A. L’interscambio sarà con la M3.
#3 Citylife
Una delle torri iconiche del quartiere potrebbe ospitare un vertiporto. In pole position potrebbe essere lo Sdraiato, l’ultimo in costruzione. Oppure si potrà creare a terra, nel vasto parco dell’area. L’interscambio è con la M5.
#4 Malpensa
Credits deliluna IG – Malpensa
Discorso analogo a quello di Linate. Location perfetta dal punto di vista dell’infrastruttura e della strategicità. In questo caso i taxi volanti potranno rappresentare una più agile alternativa al Malpensa Express.
# Numeri e date: quando dovrebbe partire la “metro del cielo”
credit: malpensa24.it
Tutte e quattro le stazioni dovrebbero inaugurare a inizio 2026 in occasione delle Olimpiadi di Milano-Cortina. Rispetto alle prime ipotesi circolate non ci dovrebbero essere le fermate a MIND e a Bresso.
La capacità di trasporto della “metro del cielo”, grazie ai taxi volanti in servizio (tutti elettrici) è prevista di 200 persone al giorno. L’investimento è di 30 milioni di euro, con pareggio previsto entro il 2035. I taxi volanti sono in grado di superare i 100 chilometri orari e di coprire 40-60 chilometri in autonomia. Quanto sarà il prezzo? Al momento le simulazioni tariffarie stimano una cifra iniziale di 100-120 euro a persona, per un tragitto da Linate a Malpensa, ma con l’aumento dell’offerta il costo dei biglietti dovrebbe diventare più competitivo.
L’obiettivo è creare un collegamento intermodale veloce con navette taxi fra l’aeroporto e le diverse aree strategiche della città, in modo pulito e veloce perché evita tutto il traffico urbano. La data in cui questo servizio potrebbe essere su larga scala è il 2035. Sono già molti i passi in avanti fatti in quella direzione.
Nel 2021 Sea e Skysports, azienda di progettazione e gestione, hanno annunciato l’avvio di un piano per sviluppare una rete di vertiporti da dove lanciare un servizio di «eVtol», velivoli elettrici a decollo verticale a metà tra un piccolo aereo e un elicottero, capaci di decollare e atterrare in verticale. 2i Aeroporti, l’holding controllata dai fondi infrastrutturali F2i e Ardian e che gestisce uno dei maggiori network di scali d’Europa compresi Linate e Malpensa, ha invece partecipato all’aumento di capitale di Skyports.
La Top Destination Spa è la classifica con le 30 migliori spa al mondo votate dai lettori di Condé Nast Traveler. Ci sono tre strutture italiane in classifica. Scopriamo quali sono. Una è ad appena due ore da Milano.
Tre delle “SPA più belle del mondo” sono in Italia
# Lefay Resort & Spa Lago di Garda con la sua infinity pool – Lombardia
Credits instafallen IG – Lefay Resort & Spa Lago di Garda
La terza italiana in classifica è il Lefay Resort & Spa Lago di Garda in Lombardia in 29esima posizione. Si trova a Gargnano, in provincia di Brescia. Una struttura in simbiosi con il paesaggio, con trattamenti originali da non perdere, agopuntura, massaggio per dolci sogni, impacchi drenanti e la spettacolare infinity pool dello stesso identico colore del lago.
# La “Spa naturale più bella al mondo”: Terme di Saturnia Natural Destination Spa & Golf Resort – Toscana
Credits: viaggiare.mondo.info – Terme di Saturnia
Alla 22esima piazza c’è la la storica struttura Terme di Saturnia Natural Destination Spa & Golf Resort nel cuore della Maremma Toscana. Considerata la Spa naturale più bella al mondo grazie all’acqua termale, calda e ricca di benefici per salute e psiche, e allo scenario da favola in cui si trova. Tra i punti di forza della struttura ci sono i trattamenti a base di fanghi termali, la verde campagna circostante e la deliziosa cucina del territorio.
Il Lefay Resort & SPA Dolomiti Pinzolo è la prima Spa italiana in classifica, piazzandosi alla 12esima posizione. Una struttura di recente costruzione ecosostenibile dagli arredi avvolgenti e curati, le vetrate a tutt’altezza aperte sul paesaggio e una concezione del benessere capace di fondere le migliori lezioni di Asia e Occidente. Immersa tra boschi e picchi innevati dista da Trento meno di un’ora di auto.
Una tradizione prima di ogni estate. La lista ufficiale delle spiagge da bandiera blu. Anche se non ha il mare la Lombardia ha tre spiagge considerato alla pari di quelle del Mediterraneo: sono addirittura tre le località con la “bandiere blu”, in grado di competere con le migliori d’Italia.
Le tre spiagge della Lombardia che sfidano le più belle del Mediterraneo
# Chi assegna la Bandiera Blu
La bandiera blu viene attribuita dalla Foundation for Environmental Education, una ONG danese, in base a 32 requisiti:premiano la qualità delle acque ma non solo, anche alcune virtù della cittadina. In Italia abbiamo l’11% di bandiere blu del mondo. E per il tredicesimo anno consecutivo la Lombardia l’ha ottenuta con Gardone Riviera. Ma non è la sola. Queste le tre spiagge nominate tra le migliori del mondo che sono nella nostra regione. Sono tutte e tre nella stessa provincia: Brescia.
#1 Lido e Casinò di Gardone Riviera
gardone riviera
Celebre come sede del Vittorialedegli italiani, la monumentale residenza di Gabriele d’Annunzio che qui riposa per sempre, Gardone Riviera non ha solamente una pregevole e cristallina acqua. Vanta anche un repertorio enogastronomico di altissimo livello ed è stata premiata anche per il basso impatto ambientale nella vita quotidiana, illuminazione comunale a LED con un basso dispendio di energia e altre soluzioni volte in questa direzione. Le spiagge di Gardone di Riviera su cui sventola la Bandiera blu sono due: il Lido e il Casinò. Per il secondo anno consecutivo è stata affiancata da altre due spiagge lombarde.
#2 Lido delle Grotte di Sirmione
@mima_zx IG
Pochi chilometri più a sud si trova forse il paese più noto del lago di Garda. Le terme, il centro storico antico, piena di tedeschi. Ed è anche vicina a Gardaland. A tutto questo si aggiunge una bandiera blu per il secondo anno di fila. Altro vantaggio? Il collegamento con Milano: tre treni all’ora dalla Centrale raggiungono la stazione di Desenzano-Sirmione in 51 minuti/1 ora. E non è la sola sorpresa della Lombardia.
#3 Lido Azzurro di Toscolano Maderno
Toscolano Maderno – Ph. @bertafrancesca IG
Un nome che non molti conoscono. Può sembrare tipico da paese dell’hinterland di Milano e invece no. Siamo sempre sul lago di Garda, sponda bresciana. Comune meno noto delle altre due bandiere azzurre lombarde, però forse anche per questo ancora più curioso. Lo abitano 7.500 persone e dista una quarantina di chilometri da Brescia, con cui sogna un collegamento via metropolitana. Fa parte del parco regionale dell’Alto Garda Bresciano e nasce dalla fusione di due frazioni: Toscolano e Maderno. L’unione ha fatto la forza, tanto da meritare il sognato vessillo blu.
# Le altre new entry in Italia: arrivano Recco e Taormina
Credits paolamartalo IG – Gallipoli
Nel 2024 sono state 236 le località italiane e 485 le spiagge premiate con la Bandiera Blu. La regione più premiata è la Liguria con 34 località, seguita dalle 24 della Puglia e dalle 20 della Calabria e Campania. Sono 14 le new entry, 4 le escluse.
Le 14 nuove bandiere blu italiane sono: Ortona (Abruzzo), Parghelia (Calabria), Cellole (Campania), Borgio Verezzi e Recco (Liguria), Porto Sant’Elpidio (Marche), Lecce, Manduria e Patù (Puglia), Letojanni, Scicli e Taormina (Sicilia), Tenno e Vallelaghi (Trentino Alto Adige).
Qui la lista completa: Le spiagge con la bandiera blu d’Italia
Il filosofo Giambattista Vico sosteneva che nella storia ciclicamente i fatti tendono a ripetersi. Speriamo che in questo caso abbia preso un granchio: sì, perché in questi giorni di pioggia alcuni iniziano a temere di rivivere quello che è successo qualche tempo fa. Circa 233 milioni di anni.
Quando iniziò a piovere e smise solo dopo un milione di anni
# L’Evento Pluviale Carnico: piovve per oltre un milione di anni
Credits: unipd.it
Il corso storico più temuto da chi odia il maltempo accadde 233 milioni di anni fa. Si tratta dell’Evento Pluviale Carnico: una catastrofe climatica che sconvolse gli ecosistemi globali. Vi fu una intensa caduta di acqua, una pioggia che durò un milione di anni, forse due. Prima, durante il Triassico, il clima era principalmente asciutto e arido perché le nuvole viaggiavano periferiche alle terre emerse, restavano lungo le coste e non riuscivano a bagnare l’interno. Questa situazione determinava i livelli di anidride carbonica più bassi mai registrati negli ultimi 500 milioni di anni, impedendo così la diffusione della vita.
# All’epoca esisteva un superoceano e un supercontinente
Credits: montsangiorgio.org
Ai tempi della “grande pioggia” c’era un superoceano, la Panthalassa, e un unico supercontinente, la Pangea, che avrebbe iniziato a prendere la forma attuale solo più tardi, 200 milioni di anni fa. Le rocce che corrispondono all’epoca carnica danno segni di umidità in ogni continente: in Italia i segni sono evidenti nelle Dolomiti.
C’erano alluvioni continue, ovunque. I suoli erano acquitrini e gli oceani avevano accumulato così tanto calore da emettere grandi quantità di vapore, che trasportato dai venti diede luogo a consistenti precipitazioni per un lunghissimo periodo.
# La causa scatenante della pioggia: 5.000 gigatonnellate di carbonio che fecero salire la temperatura tra i 3 e i 10 gradi
La causa di questa condizione di eccesso di umidità fu la sovrabbondante e improvvisa produzione di anidride carbonica: una dose massiccia di carbonio nell’aria in un periodo in cui il mare non poteva neppure fare ancora da tampone, che ha provocato un cambiamento climatico. 5.000 gigatonnellate di carbonio fecero salire la temperatura tra i 3 e i 10 gradi.
Tutto ebbe origine nella provincia di Wrangellia, un’area che si trova lungo l’attuale costa occidentale degli Stati Uniti: un gruppo di vulcani emise lava per 5 milioni di anni, arrivando a uno spessore di 6 chilometri, in tutto un milione di chilometri cubi. A quel punto le nuvole diventarono così numerose che poterono raggiungere anche l’interno del continente unico (Pangea) e scaricare il loro contenuto.
# Nel Carnico sono nati ecosistemi presenti ancora oggi
Credits: tech.everyeye.it
Secondo un articolo apparso su Science advances tra i cui autori ci sono anche ricercatori italiani, tutto ciò che è stato innescato in quel periodo ha dato vita al mondo che conosciamo adesso. Ha segnato un punto di svolta: nel Carnico sono nati ecosistemi che sono presenti ancora oggi.
Il calore e l’acqua hanno provocato una serie di modificazioni, alle quali è seguito un riassortimento delle specie. Nel Triassico c’erano i boschi, ma non i prati ed erano abbondati le felci, gli equiseti, le ginko, le cycas. Hanno subito una crisi e sono state sostituite dalle conifere moderne, ovvero pini, abeti, larici, cedri, cipressi. E proprio la variazione della vegetazione, con l’arrivo di piante a tronchi alti e molte foglie coriacee potrebbe essere servita da stimolo per una nuova evoluzione.
La dieta degli erbivori infatti era destinata a cambiare. Tra gli animali chi ha avuto la meglio sono stati i dinosauri, che c’erano già, ma sono diventati più numerosi e soprattutto hanno visto aumentare la loro biodiversità. Insieme a loro arrivano tartarughe, coccodrilli, lucertole e gli antenati dei mammiferi.
# Grazie ai microrganismi marini che impararono a sintetizzare il carbonato di calcio, il PH del mare diventò stabile e le perturbazione si arrestò
Ma è nel mare che si assiste alla rivoluzione più importante. Per la prima volta i microrganismi marini impararono a sintetizzare il carbonato di calcio col quale costruiscono i loro gusci. Prima non veniva prodotto e sui fondali c’era solo argilla e silice. Compaiono i coralli ma anche il plancton. La conseguenza fu che il pH del mare diventò stabile e così modificò il ciclo del carbonio e contribuì sia a far rientrare la perturbazione, sia a fare in modo che oggi molto del carbonio che produciamo venga assorbita dagli oceani. Circa tre milioni di anni dopo finalmente le eruzioni si fermarono e i naturali bacini di carbonio, che avevano iniziato ad accumularlo, riuscirono ad arrivare a una quantità tale da ripristinare l’equilibrio. Il clima ritornò caldo secco e, periodi di glaciazioni a parte, rimase abbastanza stabile.
Una città in continua trasformazione. Ma si possono trovare delle parole che la identifichino in questo periodo storico? Lo abbiamo chiesto ai milanesi.
Come definiresti la Milano di oggi? Le 10 parole scelte dai milanesi
# Fashion
Credits: @mb__projects Milano Fashion Week
O design. Tutto a Milano è fashion, o design. Ci si guarda, si fanno paragoni, si cerca sempre uno stile raffinato. L’altra faccia della medaglia? Quando il gusto estetico diventa un’ossessione.
# Europea
Credits dimitrisvetsikas1969-pixabay – Teatro alla Scala
Lo cantava Lucio Dalla: “Milano vicino all’Europa”. Lo è sempre stata: forse è la città più europea se confrontata alle altre in Italia. Per il suo spirito a volersi sempre migliorare, a mettersi in competizione con le altre metropoli internazionali, ma anche per il suo stile austero e l’ordine, in parte quale lascito della dominazione austriaca. Poco italiana, molto europea. Questo il giudizio su Milano.
# Moderna
Credits @francescopesce71 IG – Piazza Gae Aulenti
Lo status di città europea non potrebbe esistere senza quello di città moderna. I nuovi quartieri di Porta Nuova e Ciylife, così come la “Piramide” della Feltrinelli o il distretto di Symbiosis, sono alcuni degli esempi di come Milano abbia sempre un occhio al futuro e alla sua trasformazione.
# Dinamica
Aggettivo che coincide con la velocità: vero e proprio stile di vita di chi la abita.
# Gentrificata
Credits ge_galdo IG – Isola
Parola sempre più usata anche da chi non conosce esattamente il significato. Uno degli effetti negativi della Milano di oggi è la gentrificazione, quel fenomeno che porta alla trasformazione di quartieri popolari in zone abitative di pregio con insediamento di locali e ristoranti alla moda e conseguente cambiamento della composizione sociale e, soprattutto, dei prezzi delle abitazioni. Isola e NoLo sono forse l’esempio più calzante.
# Caotica
Un’altra parola scelta per definire la Milano di oggi è caotica. Eventi e week a cadenza tambureggiante, convegni, manifestazioni fieristiche e sportive, concerti e spettacoli non lasciano un attimo di respiro. Il risultato sono mezzi di trasporto pubblico pieni, strade trafficate e locali dove si fatica a trovare un posto a sedere, con picchi nei weekend.
# Interconnessa
Credits Comune di Milano – Treno M4
Interconnessa con il mondo. Da Milano si raggiunge in treno Francia, Svizzera, Austria e Germania, con i tre aeroporti che servono la città si può andare ovunque nel mondo. Da novembre 2022 con l’apertura della nuova linea M4, che ha capolinea est all’aeroporto di Linate, i milanesi e i turisti possono arrivare e partire ancora con più comodità.
# Area B
Credits cheautocompro.it IG – Area C
Area B è una delle ultime novità a Milano, che si aggiunge ad Area C, un altro tassello alla trasformazione della mobilità che si pone l’obiettivo di ridurre l’ingresso e la circolazione dei veicoli inquinanti in città. Il perimetro coincide quasi totalmente con i confini comunali dove sono state posizionate oltre 180 telecamere che rilevano il transito dei veicoli e multano quelli con classe inferiore a Euro 6 diesel e Euro 3 benzina.
# Pista Ciclabile
Credits: mianews.it – Pista ciclabile Corso Buenos Aires
Accanto alla riduzione dei veicoli in circolazione, in particolare quelli inquinanti, la strategia del Comune di Milano per incentivare la mobilità dolce è quella di realizzare una rete sempre più estesa di piste ciclabili, che spesso hanno causato proteste da parte di molti automobilisti. La più contestata, quella di Corso Venezia e Corso Buenos Aires, si prepara a diventare strutturale nei prossimi mesi con i primi lavori all’altezza di via Spontini.
La parola più gettonata è sempre lei. La si critica, ci si lamenta, si pretende sempre il meglio, si minaccia perfino di abbandonarla, ma alla fine Milano è la casa dei milanesi. Un sentimento atavico che nulla può scalfire. Neppure il distacco.
A Milano ci pensa Amsa con i suoi mezzi dotati di ugelli e con gli operatori muniti di lancia ad acqua. Dall’altra parte del mondo utilizzano un sistema molto più ingegnoso, ma anche nel Vecchio Continente c’è una città famosa per lavare le strade in modo simile.
Usare la pioggia per lavare le strade: ecco dove e come
# In Giappone e Corea del Sud l’acqua piovana esce dall’asfalto e pulisce le strade
Lavaggio strade
A Milano il lavaggio delle strade viene effettuato con il passaggio dei mezzi Amsa dotati di ugelli e con l’utilizzo di apposite lance ad acqua da parte operatori per pulire l’asfalto nelle strade dove non è prevista la rimozione delle auto. In Giappone e Corea del Sud utilizzano un altro sistema. Come si vede nella foto in alto, il lavaggio avviene attraverso dei getti d’acqua che escono da cubotti rifrangenti a livello strada.
L’acqua utilizzata è quella meteorica che viene filtrata e raccolta in cisterne sotterranee al manto stradale. Non solo per le strade: serve anche per l’innaffiamento dei giardini. In questo modo si produce un risparmio economico e di forza lavoro, da impiegare altrove, ambientale e limita la formazione di buche sull’asfalto dato che l’acqua, invece di ristagnare, viene raccolta e quindi tolta in breve tempo dalle strade.
# A Parigi ci sono le bouches de lavage
italianiaparigi.wordpress.com – Lavaggio strade a Parigi
A Parigi usano un sistema simile. In questo caso un getto d’acqua a bassa pressione fuoriesce dalle bocche poste sotto i marciapiedi, bouches de lavage, che a Milano vengono utilizzate solo per far confluire quella piovana nel sistema fognario. Nella capitale francese è presente un doppio sistema di tubature, risalente al XIX secolo e sviluppato a partire da Napoleone Bonaparte per arrivare all’ingegnere Belgrand scelto dal Barone Haussmann, quello per la fornitura d’acqua potabile e quello per la pulizia delle strade. Il secondo fa correre l’acqua della Senna e del canale dell’Ourcq attraverso le vie della città, facendola fuoriuscire attraverso le circa 13.000 bocche, scaricandola poi nel sistema fognario per poi essere trattata e reimmessa nella Senna.
Dopo la foca barbisa e i mezzi Amsa, Milano potrebbe implementare uno di questi due sistemi per il lavaggio delle strade?
Molti di noi sognano di fare come Phileas Fogg e il suo cameriere francese Passepartout nel romanzo “Il giro del mondo in 80 giorni” di Jules Verne”. Questo sogno può diventare realtà, stando comodamente seduti in aereo.
Il biglietto aereo per il giro del mondo: tutte le tratte e il prezzo
# Come Phileas Fogg nel romanzo “Il giro del mondo in 80 giorni di Jules Verne”
Credits photoart-pixabay – Aereo
Per chi ha sempre sognato di essere come il ricco gentlemen inglese Phileas Fogg e il suo cameriere francese Passepartout nel romanzo “Il giro del mondo in 80 giorni” di Jules Verne, ispirato in verità a un’impresa realmente compiuta nel 1870 dall’americano George Francis Train, da qualche anno è possibile con un unico biglietto aereo fare il giro del mondo: stiamo parlando del Round the World Ticket. Con questa soluzione si ha tutto l’itinerario programmato con un risparmio di soldi e tempo rispetto all’acquisto di un biglietto per ogni tappa.
L’idea è venuta a Steve Keogh, per 20 anni ufficiale nella Royal Navy, e Mark Keogh, specialista nel Round The World Travel Business da oltre 15 anni, che nel 2021 hanno fondato la Round The World Destinations Ltd che propone insieme a soluzioni di viaggio su misura su misura, anche itinerari di pacchetti per girare tutto il mondo.
Dalsitosi possono scegliere sia gli itinerari di viaggio che le fasce di prezzo e servizio, tra quelli proposti. Ci sono quelli economici a meno di 1.500 sterline (1726 euro al cambio attuale), quelli sotto le 3.000 sterline (3.451 euro ad oggi), i pacchetti premium economy e quelli in business class. In alternativa il biglietto per il giro del mondo si può acquistare dal sito di alcune compagnie aree come SkyTeam, Sky Alliance e OneWorld.
Tutti i pacchetti sono personalizzabili ma ci sono alcune condizioni da rispettare:
la partenza e il ritorno dovrà avvenire dalla stessa nazione e meglio ancora dallo stesso aeroporto;
il viaggio può avvenire in una sola direzione, verso est o verso ovest, e quindi si potrà viaggiare dall’America all’Asia passando per l’Europa e non per esempio andare direttamente in Asia poi tornare in Europa e volare di nuovo in Asia;
tutte le partenze devono essere prenotate prima dell’inizio del viaggio, le modifiche sono possibili ma con supplemento di prezzo;
il Round the World Ticket rischia di essere invalidato se si rinuncia a uno dei voli prenotati perché potrebbe portare anche alla cancellazione di quelli successivi.
Nel prezzo del biglietto sono incluse tutte le tasse.
Milano Sud è in pieno fermento: almeno per i prossimi 6-7 sarà al centro della scena di Milano. Scopriamo quali sono i progetti in corso, dall’ex Scalo Romana a Symbiosis, e il punto sulla trasformazione dell’area.
Il nuovo video di Milano Città Stato di Anna Albini. Iscriviti al canale su YouTubeper i video esclusivi.
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La casa spettacolo costruita su un fazzoletto di terreno: la fotogallery dell’interno
# La casa su due piani costruita in un pezzetto di terra
Chronic Memes Fb – Costruzione casa stretta
Voliamo dall’altra parte del mondo: in Corea del Sud. Dove è stata costruita una casa dotata di tutti i comfort e curata nei minimi dettagli su una piccola porzione di terreno. La forma è simile a quella di un triangolo e ricorda alcuni degli esempi realizzati in Italia, come la fetta di polenta”, la “casa del dispetto” o il “triangolo di Milano“. Sopra le fondamenta è stata posizionata una struttura in acciaio, sulla quale sono stati realizzati i due piani, che da circa un metro di una delle estremità triplica la sua larghezza in quella opposta.
L’abitazione ha l’affaccio su strada e confina dall’edificio sul retro di poche decine di centimetri, sufficienti per il passaggio di una persona, con un micro spazio esterno per riporci una bicicletta, e adiacente ad altre costruzioni.
Chronic Memes Fb – Vista dall’alto
I materiali esterni sono moderni, quasi sicuramente prefabbricati, le pareti nono sono in muratura, e il design è minimal con colori basici: bianco, grigio e nero, ad eccezione dell’cancelletto e della piccola tettoria sopra la porta d’ingresso. Completano la casa delle piccole finestrelle a filo.
# Dotata di tutti i comfort, c’è anche una terrazza sul tetto
Chronic Memes Fb - Casa su un fazzoletto
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Chronic Memes Fb - Cucina
Chronic Memes Fb - Cucina e salotto
Chronic Memes Fb - Interni casa
Chronic Memes Fb - Dettaglio scala
Chronic Memes Fb - Altra camera
Chronic Memes Fb - Cameretta
Chronic Memes Fb - Uscita su terrazza
Chronic Memes Fb - Terrazza sul tetto
A vederla dall’esterno sembra una microcasa con spazi davvero limitati. In realtà c‘è tutto l’occorrente per vivere. Troviamo infatti un ampia zona giorno con cucina su tutta una parete, tavolo da pranzo e soggiorno, una cameretta, una camera più grande, un bagno e una zona studio dalla quale si accede a una terrazza sul tetto. All’interno si vedono pavimenti in legno, anche le scale, luci al neon e rifiniture di pregio.
Nella classifica dei quartieri più ricchi d’Italia domina Milano. Ma in quella dei comuni arriva una cattiva notizia: “il “paese dei ricchi” dell’hinterland milanese perde il primato. Al vertice una novità molto amata dai milanesi. E la “regione più ricca d’Italia”, la Lombardia, ospita il comune più povero.
Il “paese dei ricchi” alle porte di Milano perde il primato della ricchezza. E il più povero d’Italia? In Lombardia
# Basiglio non è più “il più ricco d’Italia”: ora comanda Portofino
Ph. Corine Veen – Pixabay
Dopo un’alternanza in vetta con Lajatico negli ultimi anni, Basiglio scivola in terza posizione nella classifica dei comuni più ricchi d’Italia con un Irpef medio 49.523 euro pro capite (fonte MEF). A prendersi lo scettro è Portofino, la Perla del Tigullio meta turistica e residenza di facoltosi milanesi, in salita dal quinto posto con 90.609 euro di reddito medio pro capite dichiarati nel 2023 e relativi all’anno d’imposta 2022. In seconda posizione il comune toscano di Andrea Bocelli, Lajatico, con 52.995 euro pro capite.
# Se il centro di Milano fosse autonomo sarebbe il comune più ricco d’Italia
Ph. @amilanopuoi IG
A completare la top five ci sono Briaglia (CN) con 43.474 euro, in ascesa verticale di 1.039 posizioni rispetto al 2021, e Cusago (MI) con 39.813 euro. Nella top ten anche Torre d’Isola (PV), Bogogno (NO), Segrate (MI) e Pino Torinese (To). A chiudere Milano, unica città capoluogo, che con la sua zona più ricca, quella del centro storico (CAP 20121), con 94.369 euro sarebbe in vetta anche davanti a Portofino.
Il paese più povero non si trova al sud, ma al nord. Addirittura in Lombardia. E non è più una sorpresa: anche quest’anno il reddito pro capite dei circa 180 contribuenti di Cavargna, nella valle sopra Porlezza in provincia di Como, è di 7.402 euro, anche se in crescita di circa 900 euro rispetto alla rilevazione precedente. A pesare il fatto che molti sono lavoratori sono frontalieri e non dichiarano il reddito in Italia.
# Milano sempre prima tra i capoluoghi e le città: 35.282 di reddito pro capite
Credits: @milano.dei.milanesi – Piazza Piemonte
Al comando tra i centri sopra i 120.000 abitanti troviamo sempre Milano, pur se in calo di circa 2mila euro a 35.282 euro di reddito medio pro capite. Sensibile la distanza sulla seconda, Padova con 27.935 euro, e sulla terza, Parma con 27.759 euro. Al quarto posto Bologna con 27.625 euro e poi Modena con 27.423 euro. Fuori dalla top five ma dentro la top ten c’è Roma al sesto posto con 27.206 euro, seguita da Firenze, Brescia, Verona e Torino tra i 26.133 euro e i 25.223 euro.
Le ultime cinque posizioni sono occupate da Napoli, Prato, Messina, Palermo e Catania rispettivamente con 21.237 euro, 21.146 euro, 20.982 euro, 20.828 euro e 19.483 euro pro capite.
Un record di velocità della metro di Milano? Non è quello di percorrenza ma quello di navigazione: la metro di Milano viaggia con internet ad alta velocità prima delle altre metropoli. L’ultima innovazione sulla linea M4, con un primato europeo.
Prima di Londra, Berlino e New York: il record di velocità della metro di Milano
# La prima con internet veloce sulla metro: solo ora imitata da Berlino
Credits romag73 IG – Missori M3
Nel 2009 ATM, grazie alla collaborazione con il partner tecnologico Commscon e gli operatori Tim, Vodafone, Wind e 3 Italia, aveva completato la copertura cellulare sulle prime tre linee metropolitane. Prima di Londra e New York, che ancora oggi sono sprovvisti di internet veloce, i milanesi potevano parlare al cellulare, inviare messaggi e scambiare dati in tutte le stazioni e in tutte le gallerie, come in superficie, e navigare in internet con la connettività HSDPA, allora la velocità massima disponibile. Negli anni successivi la velocità è passata al 4G: solo nei giorni scorsi Berlino ha reso disponibile tale servizio.
# Dal 2021 sulla M5 è disponibile il 5G-Ready
Un altro passo in avanti è stato nel 2021 con la messa a disposizione degli utenti della M5 di una connessione mobile dedicata, multi-operatore e 5G-Ready grazie ad un accordo tra Cellnex Telecom e Metro5 S.p.A. Il sistema che consente tale connettività è costituito da una fitta rete di più di 500 mini-antenne.
# M4: la prima in Europa con il 5G
Webuild – Metro M4
Nel 2022 il debutto del 5G di Tim e Vodafone sulla linea M4, grazie agli impianti dedicati di INWIT, nella tratta attiva tra Linate e Dateo. Da luglio 2023 anche sulle altre due stazioni di Tricolore e San Babila. Un primato assoluto a livello europeo. Anche in questo caso si tratta di un sistema di mini antenne, oltre 550, per la trasmissione del segnale voce e dati dei diversi operatori nelle banchine e nelle gallerie. I lavori sono proseguiti anche nel resto del tracciatoper rendere disponibile 5G, e 4G per chi non è in possesso di dispositivi di ultima generazione, su tutti i 15 km della linea entro la fine del 2024.
La risposta di Arianna Pozzi di @gaiamyfriend ed Elisabetta Fontana (vincitrice Campiello Giovani) al Breakfast Club di Fermento @fermento.online www.fermento.online @fermento.online #fermento
Qui sotto il video. Segui Fermento, il nuovo progetto di Vivaio, qui:
Il sogno di arrivare al mare in meno di un’ora si fa sempre più concreto. E’ entrato in funzione il primo tratto della futura linea AV/AC e si rafforza il progetto di hub metro – alta velocità per salire sulla metropolitana e scendere in spiaggia. Il punto sul progetto e quando è previsto il debutto dei treni sull’intera linea.
Milano – Genova in meno di un’ora: entrato in funzione il primo tratto a tutta velocità
# Già in funzione i primi chilometri per il traffico merci
terzovalico.it – Rivalta Scrivia-Tortona
Il Progetto Unico Terzo Valico dei Giovi-Nodo di Genova avanza verso l’arrivo. Da quest’anno sono stati attivati i primi 8,5 chilometri della linea AV/AC tra Milano e Genova, nel tratto tra Rivalta Scrivia e Tortona.
terzovalico.it – Stazione Rivalta Scrivia
I binari sono il tratto finale verso nord della futura linea che il Gruppo Webuild sta realizzando per conto di Rete Ferroviaria Italiana. Per ora la stazione di Rivalta Scrivia funziona solo come servizio merci: l’attivazione di quello passeggeri è previsto entro il secondo semestre 2024.
# Da Milano a Genova in meno di un’ora in 90 chilometri di tunnel, tra cui la nuova Galleria del Valico, la più lunga d’Italia
Terzo valico
Il progetto comprende Terzo Valico, Nodo ferroviario e scalo merci Campasso, con un investimento di 7,4 miliardi di euro in parte coperto dal PNRR. L’opera principale è la Galleria di Valico che, con una lunghezza di 27 chilometri, sarà la più lunga d’Italia. Sono previsti in tutto 90,7 km di tunnel, 53 km da Genova a Tortona di cui 37 in sotterraneo. La nuova linea AV/AC attraversa le province di Genova e Alessandria e con i treni in grado di viaggiare ad una velocità massima di 250 km/h garantirà un collegamento tra Milano e il capoluogo ligure in meno di un’ora.
# 12 grandi cantieri operativi. Il primo viaggio nel 2026
Credits webuildgroup IG – Terzo Valico
Tra i benefici dell’infrastruttura ferroviaria anche il potenziamento del traffico merci e una significativa riduzione delle emissioni di CO2. Attualmente sono 12 i grandi cantieri operativi. Il primo viaggio, pur se su una canna sola, è previsto per il 2026. Ma le novità non finiscono qui: avanza l’idea di un mega hub metro – TAV da realizzare ad Opera.
# Dalla metro in spiaggia grazie all’hub dell’Alta Velocità?
La TAV non ci basta. Ci vuole anche un hub per unire l’Alta Velocità con la metro. Già scelto il luogo: Opera, il primo comune a sud di Milano arrivando dal Vigentino. Tra gli scenari in valutazione c’è infatti quello di creare una stazione per Frecciarossa e Ntv che interscambi con la futura M6. Così si potrà passare dalla metro al mare della Liguria in 56 minuti.
Anche nella “grigia” Milano è possibile ammirare lo spettacolo delle lucciole. È tempo di prepararsi per un’esperienza unica per gli amanti della natura: torna l’attesissima “Lusiroeula linternina”, la suggestiva passeggiata notturna dedicata all’osservazione delle lucciole durante il periodo degli amori. Ma come fare per partecipare a questo incantevole evento?
A Milano la Lusiroeula, la spettacolare passeggiata in mezzo alle lucciole innamorate: dove e quando provare la magica esperienza
# Un parco da fiaba nel centro di Milano dove ammirare le lucciole
Credits: instagram @moni.bigh
Ma quanto ci piace vedere le lucciole a Milano? Sta per tornare uno degli appuntamenti più amati dai milanesi: “La Lusiroeula Linternina” al Parco delle Cave, per godere dello spettacolo luminoso offerto da questi insetti. Tutto questo è possibile grazie all’impegno dell’associazione Amici della Cascina Linterno, che da anni si dedica all’organizzazione di questo evento. Quella del 2024 è la 23esima edizione.
Il Parco tra Baggio e Quinto Romano, il terzo parco più esteso di Milano, si trasforma in un vero e proprio scenario da favola. Ma quando avverrà questo incantevole spettacolo?
# La Lusiroeula linternina: tre date a maggio e due giugno
Lusiroeula 2024
Sono cinque le date fissate per godere dello spettacolo delle lucciole durante il culmine della loro stagione degli amori. La prima è martedì 21 maggio, poi il 28 e infine il 30 con la “Lusiroeula della Solidarietà”. A giugno ci sono quelle dell’11 e del 14. La camminata per osservare la “danza nuziale” delle lucciole non è una rappresentazione artificiale, ma piuttosto il magico rituale delle lucciole innamorate. Raramente si ha l’opportunità di partecipare a un’esperienza così suggestiva. Per assicurarsi un posto, è fondamentale prenotare in anticipo. Fortunatamente, il processo di iscrizione è semplice e accessibile.
# Le regole per partecipare
Credits vincivi IG – Lucciole Milano
Per iscriversi, basta visitare il sito cascinalinterno.it, dove si trovano tutte le informazioni sulle date disponibili e sulle prenotazioni.
Per sostenere l’attività dell’associazione, viene richiesto un contributo simbolico, quest’anno devoluto alla Parrocchia Madonna dei Poveri per la ristrutturazione dell’Oratorio. Dopodiché, non resta che godersi la notte in questa oasi naturalmente illuminata. Ogni anno, migliaia di persone partecipano a questa esperienza unica, ma per due ore è vietato l’uso di telefoni cellulari o flash, in modo che grandi e piccini possano godere appieno di questo contatto profondo con la natura.
credits: pexels – Lucciole
Per rispettare la natura e le lucciole, ci sono alcune regole comportamentali da seguire, ben note agli amanti della “Lusiroeula”, ma sempre utili da ricordare: è importante mantenere il silenzio, camminare lentamente e rimanere solamente sui sentieri principali, evitando di inoltrarsi nell’erba dove si potrebbero schiacciare involontariamente le lucciole. L’escursione viene infatti effettuata sul tragitto ad “anello”, da Cascina Linterno a Cascina Linterno, e lungo le strade principali per evitare i sentieri secondari nel folto della vegetazione.
# Gli orari dell’esperienza
giovanniadamo1968 IG – Cascina Linterno
Il ritrovo nelle date programmate è previsto alle ore 21:15 presso la Chiesetta di Cascina Linterno, in Via F.lli Zoia,194, con registrazione dei partecipanti e illustrazione nel dettaglio delle regole. La partenza dell’escursione inizia alle 21:45 e termina alle 23:15 circa.
Nuove tappe per Nighjet e “i treni della buonanotte”, coinvolta anche Milano e la novità Barcellona. Queste le nuove tratte e i nuovi servizi previsti per il 2024.
La notte è rapida: i nuovi treni notturni veloci in Europa
# Sono 31 le linee notturne attive tra Nightjet e Euronight
Mappa Nightjet
In totale sono 31 le tratte esercite traNightjet, un’iniziativa delle compagnie ferroviarie di Francia (SNCF), Germania (DB), Austria (ÖBB) e Svizzera (CFF), ed Euronight nel 2024. Le ultime in ordine di tempo, a dicembre 2023, sono Berlino-Parigi, con un viaggio della durata di 15 ore e un servizio tre volte alla settimana, da ottobre 2024 diventa giornaliero da ottobre 2024, e Berlino-Bruxelles.
Tra le linee attive ce ne sono 6 con fermate in Italia, da Vienna e da Monaco di Baviera, verso: Udine, Milano, Venezia, Genova, La Spezia, Bologna e Roma. Tra le direttrici servite anche Vienna-Zurigo-Amsterdam, Zurigo-Basilea-Hannover-Amburgo, Varsavia-Vienna-Graz, Vienna-Linz-Bruxelles e Stoccarda-Rijeka.
# A fine dicembre attesa la tratta Barcellona – Milano – Roma
Credits travel_chihuahua IG – Nightjet
Pronta al debutto nei prossimi mesi la tratta Zurigo-Barcellona, mentre per l’Italia le novità sono previste nel mese di dicembre2024. Si prevede infatti l’avvio del servizio della Barcellona-Roma con fermata a Milano, passando proprio da Zurigo. Dal quel mese da quel mese la capitale dovrebbe essere collegata ad altre 10 città europee, tra cui Colonia, Amburgo, Amsterdam e un’altra italiana, Firenze.
# European Sleeper: i “treni della buonanotte” hanno esteso il servizio fino a Praga e puntano altre destinazioni dal nord al sud Europa
europeansleeper – Mappa aggiornata
A maggio 2023 è partito invece il servizio dei treni notturni chiamati The Good Night Train, ad opera della nuova società belga-olandese European Sleeper. I convogli si compongono di carrozze moderne e accessibili dotate di ogni comfort e fanno tappa oggi in alcune delle città più affascinanti nel cuore dell’Europa: Bruxelles e Anversa in Belgio, Rotterdam, Amsterdam e Deventer nei Paesi Bassi, Berlino in Germania. L’ultima destinazione aggiunta nel 2024 è quella di Praga con fermate intermedie nella romantica Dresda, e in altre due cittadine della Repubblica Ceca: Děčín e Ústí nad Labem.
Le prossime tappe saranno Budapest e Vienna, oltre che Barcellona e Stoccolma, anche se al momento non è prevista una data di attivazione. Da maggio è possibile invece acquistare l’European Sleeper Pass che, come l’Interrail Pass consente di salire e scendere dai treni in modo flessibile nelle diverse città servite.
# Attesa per la Trans-Europ-Express 2.0, la nuova rete dei treni notturni europei
Credits touringclubitaliano – Rete TEE
C’è una grande attesa per la nascita del programma Trans-Europ-Express 2.0, una rete europea di servizi diurni e notturni di treni veloci. Richiama lo storico network con la sigla TEE che ha messo in connessione i Paesi Europei nel Dopoguerra e potrebbe rivoluzionare i trasporti notturni e diurni. In base alle linee guida che sono state definite il servizio dovrebbe prevedere:
percorsi tra almeno tre Stati, o tra due stati su una distanza di almeno 600 km;
treni ad almeno a 160 km/h su gran parte del percorso;
servizi accessori a bordo quali aria condizionata, wifi e ristorante.
Tra le diverse tratte ipotizzate ce ne sono alcune programmate nel breve periodo:
TEE 1/2 Parigi-Varsavia passando per il Belgio e la Germania
TEE 3/4 Amsterdam-Romacon fermate a Colonia, Basilea e Milano
TEE 5/6 Berlino-Barcellona passando per la Francia
TEE 7/8 Amsterdam-Barcellona con fermate in Belgio e Francia
globalpropertyguide.com - Tabella trend prezzi immobiliari in Europa
La locomotiva d’Europa segna una clamorosa discesa dei valori immobiliari in un solo anno. Il dato è ancora peggiore se si prende in considerazione quello corretto per l’inflazione. Toccherà a breve anche all’Italia?
Crollano i prezzi delle case in Germania
# La locomotiva d’Europa sta perdendo colpi? Prezzi delle case giù del 7% in un anno
globalpropertyguide.com – Trend prezzi immobiliari in Europa
Il sito globalpoertyguide.com mostra il trend delle variazioni dei valori immobiliari, prendendo in analisi diversi orizzonti temporali (1, 5, 10 e 15 anni), con dati che provengono principalmente dagli uffici statistici dei Paesi presi in esame (per l’Europa sono 34 su 50, mancano ad esempio la Russia e i territori più piccoli quali la Città del Vaticano, il Principato di Monaco e Andorra). Tra le fonti troviamo anche la Banca Centrale Europea e tutte visibili a questo link.
Facendo il focus sul Vecchio Continente e prendendo in considerazione l’ultimo anno, il confronto è tra quarto trimestre 2023 e il quarto trimestre 2022, spicca il crollo dei prezzi delle case della Germania che segna un – 6,83%. Peggio di lei fanno Lettonia, Lussemburgo, Repubblica Ceca e Belgio, ma la locomotiva d’Europa è quella che registra il dato peggiore tra i grandi Stati. In territorio negativo anche Svezia, -6,31%, Francia, -3,88%, e Regno Unito, -2,28%.
# Il dato corretto all’inflazione è ancora peggio
globalpropertyguide.com – Trend prezzi immobiliari in Europa corretto inflazione
Il dato tedesco peggiora ulteriormente se corretto per l’inflazione: – 10.23%. In doppia cifra negativa troviamo anche la Repubblica Slovacca, con -14,08%, Ungheria, Belgio, Lussemburgo e Svezia rispettivamente con -13,66%, -12,77%, -12,08%, -11, 24% e -10,70%.
# E l’Italia? Al momento è in territorio positivo
globalpropertyguide.com – Tabella trend prezzi immobiliari in Europa, con dato Italia
L’Italia è la prima Nazione in territorio positivo in questa graduatoria, 1,71%, anche se viene da un track record non troppo esaltante con valori immobiliari che segnano un -16,21% prendendo in considerazione gli ultimi dieci anni. Al contrario le peggiori dieci in classifica nelle performance nell’ultimo anno hanno registrato una crescita anche in tripla cifra, se si guarda agli orizzonti temporali di 5, 10 e 15 anni, eccezione fatta per la Lettonia che ha segnato un -17,94% in quello più lungo. Tenendo conto che il nostro Paese è sempre in ritardo sulle dinamiche economiche europee, e che pure la Francia ha registrato un segno meno di quasi il 4%, dovremmo aspettarci a breve anche da noi un crollo dei prezzi delle case?