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La SPIAGGIA a cui si arriva in SEGGIOVIA

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Credits: tripadvisor.it The Needles

Un posto magico, molto suggestivo che si trova nell’isola di chi, come cantano i Dik Dik e Fiorella Mannoia, “ha negli occhi il blu, della gioventù, di chi canta hippi hippi pi”. Stiamo parlando di una spiaggia davvero unica che si può raggiungere in seggiovia. 

La SPIAGGIA a cui si arriva in SEGGIOVIA

# The Needles, la spiaggia dei 3 faraglioni sull’isola di Wight

Credits: @_zhang_jun_jie
The Needles

Si chiama The Needles, letteralmente aghi, e si trova all’estremità occidentale dell’Isola di Wight, l’isola nel Canale della Manica a circa 6,5km al largo delle coste dell’Hampshire che, per la sua bellezza e i suoi paesaggi, ha ricevuto lo status di “Area di Eccezionale Bellezza Naturalistica”. La spiaggia The Needles è chiamata così perché regala la vista su tre faraglioni di pietra calcarea dalla forma allungata, ma che in realtà non assomigliano per nulla a degli aghi. L’insieme dei faraglioni si chiama così infatti per un quarto faraglione che completava la fila ma che nel 1974, a causa di una violenta tempesta, crollò completamente. Quest’ultimo, chiamato “La moglie di Lot” era appunto a forma di ago e dava il nome all’intera fila. Nonostante quindi i 3 faraglioni che ci sono ancora non ricordano questa forma, il complesso ha mantenuto il suo nome caratteristico.

Credits: @onboardribs
The Needles

Oggi, l’ultimo faraglione termina con un faro, costruito dalla Trinity House (l’autorità generale britannica per i fari) e entrato in servizio nel lontano 1859, rimase in funzione fino al 1994. L’immagine del faro, che con le strisce bianche e rosse in contrasto con il mare turchese è uno spettacolo per gli occhi, è diventata ormai l’icona dell’Isola di Wight.

# La seggiovia del Needles Pleasure Park

Credits: theneedles.co.uk
The Needles

Raggiungere The Needles, situato nella Alum Bay, non è però così facile, o meglio. All’interno dell’isola di Weight ci si muove tranquillamente, se però si ha un po’ di pazienza. Sì perché le strade sono molto strette e quindi se si vuole raggiungere la spiaggia dei 3 faraglioni in macchina o con i mezzi pubblici ci si impiegherà comunque un po’ di tempo. Una volta arrivati in zona, si può scegliere se scendere verso la spiaggia a piedi o in seggiovia e in entrambi casi, poi, prendere una barca per raggiungere le formazioni rocciose. Chi c’è stato consiglia di prendere la seggiovia, diventata ormai lei stessa un’attrazione.

Credits: tripadvisor.it
The Needles

La seggiovia è infatti in realtà una delle attrazioni del Needles Pleasure Park, un piccolo parco divertimenti situato su un’altura vicino ai 3 faraglioni. Una volta saliti si può ammirare dall’alto le scogliere dell’Alum Bay per poi arrivare alla spiaggia sottostante e godersi la vista spettacolare delle pittoresche rocce e del faro. Ma non è finita qui perché l’Alum Bay è conosciuta anche per la sua sabbia multicolore e dalla seggiovia si può vedere anche questo.

Generalmente la funivia è aperta tutti i giorni dalle 10:00 alle 16:00, ma gli orari possono cambiare in base alle condizioni meteorologiche e ai periodi dell’anno.

Continua la lettura con: Vivresti sotto una SPIAGGIA? La CASA dentro una DUNA sulle rive dell’Atlantico

BEATRICE BARAZZETTI

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SFRECCIARE giù dalla MONTAGNA con un TRICICLO a poche ore da Milano

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Credits: swissactivities.com Summer Gemel

A qualche ora da Milano si può sfrecciare giù dalla montagna con dei tricicli davvero particolari. Un’idea che è nata per dare la possibilità agli amanti dello slittino di scendere le ripide strade di montagna anche d’estate e che, oggi, tra sgommate, sorpassi e punti panoramici, la rendono un’esperienza davvero unica.

A poche ore da Milano si può SFRECCIARE giù dalla MONTAGNA con un TRICICLO

# 6 km e mezzo di adrenalina

Credits: @retrodepot.ch
Männlichen

A circa 5 ore da Milano si può scendere per 6,5 km giù dalle montagne, con cosa? Con Summer Gemel, l’innovativo slittino estivo ideato in Svizzera. Ci troviamo a Grindelwald, il rinomato comune situato nel Canton Berna, in Svizzera, conosciuto da tutti perché dà il nome ad uno dei personaggi più temuti nel magico mondo di Harry Potter. Ma in realtà il paese svizzero ha molto da offrire. Nella regione montuosa dell’Oberland bernese, Grindelwald è conosciuto per la sua bellezza naturale, ma anche per la storia e la cultura che le sue architetture tipiche delle Alpi svizzere raccontano. Uno dei suoi punti più conosciuti è sicuramente la stazione del treno Jungfrau, la più alta d’Europa che si trova a 3.454 metri d’altezza e offre panorami magnifici. Un paese quindi che regala diverse esperienze ai suoi abitanti e ai turisti che decidono di trascorrere qui un weekend o più.

Da poco, oltre a tutto ciò, a Grindelwald si può anche scendere con un triciclo-slittino, per poter vivere le belle montagne della regione della Jungfrau con un po’ di adrenalina.

# I tricicli si guidano proprio come uno slittino

Credits: swissactivities.com
Summer Gemel

Sviluppato da ALPN Design e prodotto in Svizzera, Summer Gemel ha portato nell’Oberland Bernese la possibilità di viversi vere ed emozionanti discese in slitta sui sentieri di montagna. La discesa inizia a Männlichen a 2225 di altezza, da qui, attraversando prati incontaminati, boschi e le vette più incredibili, si arriva dolcemente alla stazione intermedia Holenstein. Per poter raggiungere il paese bisogna proseguire poi a piedi, ma ne vale la pensa se si vuole ad esempio fare una bella grigliata in uno dei punti barbecue di Grindelwald.

L’esperienza offerta da Summer Gemel è adatta a tutti, anche ai bambini. Il triciclo lo si guida spostando il proprio peso da una parte e dall’altra, proprio come uno slittino, ma è munito di un sicuro freno a disco. Prima di partire con la discesa viene fornito a ciascuno l’equipaggiamento necessario, ovvero casco, guanti e paragomiti.

# I mountaincars in Alto Adige

Credits: vivosuedtirol.com
Mountaincars Plose

Ma non solo a Grindelwald si può scendere giù dalla montagna con il triciclo. Un giro sullo slittino estivo lo si può fare anche in Italia. Siamo a Plose vicino a Bressanone, in Alto Adige, e qua si possono percorrere 9km tra i sentieri montani il sella al proprio mountaincars, una sorta di go-cart su tre ruote, senza pedali, senza motore e che va in montagna. Percorsi più brevi li si possono fare anche a Plan in Val Passiria, Watles in Val Venosta, Ladurno in Val di Fleres e in Val Senales (tutte in Alto-Adige).

Continua la lettura con: Il BOB a ROTAIE, le montagne russe con vista lago a un’ora da Milano

BEATRICE BARAZZETTI

Le altre località del giorno (per una gita da Milano):

AddaBiella, Brescia, BrunateGenova, ComoOrrido di NessoCrespi d’AddaTorrechiara, il parco speleologico di Dossena, il Castello Medievale, Civate e il lago più vicino a MilanoCassinetta di Lugagnano, Oasi Zegna, BormioLucchio, i Dolmen d’Italial’altra Santa MargheritaVal CavargnaLabirinto della MasoneCornello dei TassoBellano, il Giardino delle Grotte, il parco dei dinosauriMonte San Salvatore, la passeggiata dell’amore, la spiaggia più piccola del mondo, l’orrido di Nesso, il passaggio segreto sul lago di Como, il presepe sommersoIsola Comacina, la Mini Toscana della Brianza, Val Vestino, il ponte tibetano più alto d’EuropaRasigliaMerate e la piccola Lourdes, la piscina sul lagoVal Bavona, le Marmitte dei GigantiIsolino Virginia- l’isola di LotoLuganoil borgo superocolorato di PomponescoMeranoIsole Caraibiche della LombardiaMorcote il villaggio più bello della Svizzera, MantovaIncisioni Rupestri della ValcamonicaLeccoMandello del LarioPeccioli borgo medievale dell’arte contemporanea, lo Snow Chalet di LivignoTizzano Val Parma, il 09, l’AcquaworldGrotte di SoprasassoSankt Moritz, la Valle di Preda Rossa, la Casa dei Maghiil fiordo norvegese d’Italia di Crap de la ParèCiaspolate vicino a Milano, il lago alpino più bello del mondo, la strada del Prosecco, il Treno del Nataleil capolavoro del Cinquecento GualtieriLago di CarezzaMoltrasio “il borgo dell’amore”Villa SelvaticoCastel Savoia la reggia della Regina MargheritaGlacier ExpressCourmayeur, la Spa più divertente d’Europa, la Pozza di LeonardoMartello il Comune che non parla italianoLa funicolare cabriolet di Grimselwelt, Val SanagraGiardino RossiniNoli, le “FilippineItaliane”Lodi, PaviaVigevanoBobbio, La savana di Cumiana, MonzaValsassinaBardineto il villaggio dei funghiValle d’Intelvi, Maranello, La terrazza del brivido di Tremosine, Ricetto di Candelo, Madonna di CampiglioVal Vigezzo la valle dei pittoriPunta SassoBubble Room, Portofino, BellagioLegnanoSottomarinaLe 5 TerreBroloPreda Rossale grotte del CaglieronLomelloBergamoIl castello da fiaba di MadruzzoGaggioPusianoGera LarioChamoisLerici

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Le FERMATE più ECONOMICHE per AFFITTARE CASA sulla M1

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Le zone più economiche sulla M1

Per darsi appuntamento a Milano o per dire dove si abita o lavora raramente si indica la via esatta, il più delle volte si dice la fermata della metropolitana di riferimento. Anche per scegliere la casa in affitto più economica è possibile fare lo stesso. Vediamo a quale stazione scendere per spendere di meno al mese.

Le FERMATE più ECONOMICHE per AFFITTARE CASA sulla M1

# L’area tra Inganni e Primaticcio è dove le case costano meno sulla M1 (tra le più convenienti in tutta Milano)

Le zone più economiche sulla M1

Alla domanda “dove abiti?” quante volte abbiamo risposto o ci siamo sentiti rispondere con il nome delle fermata metropolitana invece della via o della zona? Abbastanza di frequente. Questo è perché facile capire all’incirca di quale parte di Milano si sta parlando magari anche senza conoscendola affatto.

Analizzando le quotazioni presenti sul portale di ricerca immobiliare di wikicasa, dove è possibile trovare annunci proposti da professionisti e agenzie, abbiamo quindi individuato le zone di Milano dove è più economico andare in affitto nei pressi delle linee metropolitane. La zona meno cara in assoluto, in questo caso anche sulla linea M1, risulta essere quella compresa tra la fermata di Inganni e quella di Primaticcio sul ramo ovest diretto a Bisceglie: il valore medio mensile è di 14,76 euro al mq, pari quindi a circa 738 euro al mese di canone per un bilocale di 50 mq.

# Perfetta per famiglie con bambini, c’è anche il “CineMarmocchi”

Credits radiomamma_ff IG – Cinemarmocchi

I due quartieri sono in prevalenza residenziali e adatti quindi a famiglie con bambini. Tra via dello Storno e via del Cardellino c’è il Giardino della Crocerossine, lungo e stretto, con all’interno il CineMarmocchi, il primo e unico cinema a Milano, a forma di fungo, pensato e dedicato ai bambini e ai ragazzi dai 3 ai 18 anni e con maxischermo all’aperto. Sono presenti anche diversi centri sportivi, uno a lato del giardino anche fisicamente nel quartiere di Bisceglie, e il palazzetto del Ghiaccio “Agorà” al momento in attesa di essere riaperto.

# Altre fermate economiche sulla linea rossa: Bisceglie, Qt8, Bande Nere e lungo viale Monza

Credits: cavourimmobiliare.it – Bande nere

Rimanendo sulla linea rossa la zona attorno alla fermata di Bisceglie propone abitazioni con una locazione di 15,5 euro al mq, a seguire sempre ad ovest ma nel ramo di Rho Fiera nell’area nei pressi della fermata di QT8 il prezzo al mq è di 18,21 euro, poi a nord tra viale Monza e il Naviglio Martesana, con Rovereto, Turro, Gorla e Precotto quali stazioni di riferimento, siamo a 19,03 euto al mq. Ritornando a sud ovest troviamo la zona di Bande Nere a 26,65 al mq.

Continua la lettura con: STUDENTI e LAVORATORI: le ZONE più ECONOMICHE dove vivere a Milano

FABIO MARCOMIN

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Lo STILE MILANO a LONDRA: ha aperto il primo PRADA CAFFÈ

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Credits crumpetuk IG - Prada Caffè

Per una colazione o un pranzo nella capitale britannica il nuovo place to be è Prada Caffè. Ecco come è stato progettato e fino a quando si potrà provare.

Lo STILE MILANO a LONDRA: ha aperto il primo PRADA CAFFÈ

# Il primo caffè della casa di moda milanese ha aperto nei magazzini Harrods

Credits crumpetuk IG – Esterno Prada Caffè

Nel cuore di Londra, a pochi passi da Hyde Park a dal Victoria and Albert Museum, ha aperto il 31 marzo 2023 il primo Prada Caffè al mondo. La location è quella degli storici magazzini Harrods, la mecca delle boutique del lusso nella capitale britannica, nel quartiere di Knightsbridge. Fino al 7 gennaio 2024 lo stile milanese del locale accoglierà turisti e inglesi a colazione, pranzo e cena e punta ad essere il punto di ristoro più alla moda della zona. L’entrata è dal civico 135 di Hans Road.

# Tutto il locale richiama lo stile della maison

Credits officialmaymel IG – Prada Caffè

Tutti gli interni richiamano lo stile della maison, nata a Milano nel 1913, e soprattutto alla boutique milanese di Galleria Vittorio Emanuele II da dove tutto è partito oltre un secolo fa per quanto riguarda la pavimentazione con una scacchiera bianca e nera e le pareti in total green che si può ritrovare nella Pasticceria Marchesi, sempre in Galleria, e da qualche anno di proprietà del brand del lusso. Le pareti, i soffitti, i divani e le poltrone rivestite in velluto sono delicatamente colorate con l’iconico verde. 

Credits anmitsumame IG – Prada Caffè

In armonia perfetta con il locale ci sono anche stoviglie originali ed esclusive come la porcellana giapponese azzurra con doppia linea nera a contrasto, ispirata alle antiche ceramiche Celadon, e la cristalleria in vetro soffiato compresa la serie Triangle che riporta il motivo triangolare tipicamente Prada.

# Colazione, pranzo o aperitivo da Prada

Credits crumpetuk IG – Prada Caffè

Nel Prada Caffè si può fare colazione, spicca il bancone scenografico centrale con una selezione di prodotti di alta pasticceria, oppure pranzare e cenare con una cucina basata su una moderna interpretazione della tradizione italiana, dai panini ai risotti, dalla mozzarella di bufala a piatti a base di granchio, e infine fare aperitivo con i classici cocktail italiani tra cui spritz e negroni. La carta dei vini offre invece il meglio di tutte le regioni dello Stivale. Si tratta di un evento isolato oppure è l’anteprima di una prossima apertura a Milano?

 

Continua la lettura: Sai il dialetto? In questo bar di Brera il CAFFÈ È GRATIS. Non lo sai? Paghi solo UN EURO

FABIO MARCOMIN

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MILANO si fa CALDA: eventi e appuntamenti da non perdere dal 5 al 9 giugno #ToDoMilano

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FringeMi festival - Credits: fringemi

Aspettando la vera estate, Milano programma appuntamenti intriganti. Scopriamo gli appuntamenti dal 5 al 9 giugno.

MILANO si fa CALDA: eventi e appuntamenti da non perdere dal 5 al 9 giugno #ToDoMilano

# Scopri il tuo evento

#Lunedì 5/6: dimmi che vai a teatro senza dire che vai a teatro con il FringeMi Festival

FringeMi festival – Credits: fringemi
  • FringeMi Festival: andare a teatro, senza andare a teatro? È senza dubbio possibile con il festival diffuso che porta le arti performative nei luoghi dove, normalmente, non c’è posto per il teatro. Inizia lunedì 5 e dura fino a venerdì 9. Programma e info QUI.
  • Antropolaroid: spettacolo un po’ amaro, un po’ cupo e molto vero, interpretato da Andrea Granata ed alcuni Piccoli Antropolaroid. Fino al 9 giugno, nella Sala Bauch dell’Elfo, il monologo è interpretato sempre da un diverso attore. Sipario alle 19.30.
  • Ensemble Ludus Gravis: dieci contrabbassi, di cui uno solista, per un concerto che si tiene nella Sala delle 8 Colonne a Palazzo Reale. Doppio spettacolo alle 19.00 e alle 21.00.
  • Da Frescobaldi a Scarlatti: programma di musica sacra a Santa Maria in San Satiro, eseguito dai musicisti della Civica di Milano. Il concerto inizia alle ore 20.00.
  • Peng: adattamento all’italiana di una commedia di Marius Von Mayenburg. È la storia di un arrivista, disposto a tutto pur di arrivare nelle stanze dei bottoni. In scena fino a domenica 9 giugno al Teatro Elfo Puccini, sipario alle 20.30.
  • L’Elisir d’amore: opera comica in due atti di Donizetti, con la partecipazione del coro della Civica Claudio Abbado e i musicisti dell’Opera Symphony Orchestra. In programma al Teatro Lirico – Giorgio Gaber alle 20.45.
  • Cono o coppetta: il fantastico mondo di Ginevra Fenyes, debutta a teatro dopo i successi raccolti online. Dal “virtuale” alle tavole del palcoscenico del Manzoni, l’appuntamento è alle 20.45.
  • Cavetown: indie rock inglese al Circolo Magnolia di Segrate, con il giovane autore di Lemon Boy. Il concerto è anche l’esordio della 10ma edizione di Unatrofestival. Lo show inizia alle ore 21.00.
  • Massimo Ranieri: tornano i grandi successi del cantante napoletano, insieme a tutti i suoi sogni ancora in volo. Il concerto si tiene al Teatro Nazionale alle 21.00.

#Martedì 6/6: l’Ultima Cena di sera, il bar migliore del Messico e il cantante più tradotto del pianeta

Cenacolo Vinciano – Credits: Cenacolo Vinciano
  • Apertura serale del Cenacolo Vinciano: un’altra apertura straordinaria, per visitare il capolavoro di Leonardo nel refettorio di S. Maria delle Grazie. L’Ultima Cena è aperta dalle 19.00 alle 22.00.
  • Il miglior bar messicano al mondo: una “trasferta” molto particolare di uno dei migliori 50 bar del mondo, il N.1 del Messico. Arriva a Milano per una sera, il famoso Handshake e si accomoda in via Schiapparelli, al Nik’s & Co. La serata inizia alle 20.00.
  • Rusalka: per la prima volta nella storia della Scala, viene portata al grande pubblico l’opera, originariamente scritta da Antonín Dvořák. Sipario alle 20.00, per la regia di Emma Dante e la direzione di Tomáš Hanus.
  • L’altro Brassens, le traduzioni improbabili: il cantante più tradotto al mondo, è in scena al Teatro della Cooperativa grazie ai Duperdu. Lo spettacolo resta in scena fino all’11 giugno e debutta alle 20.00.
  • L’estinzione della razza umana: un virus trasforma tutti gli umani in tacchini, nello spettacolo di Emanuele Aldrovandi in scena nella Sala A del Teatro Franco Parenti. Debutta alle 20.30 e continua fino a domenica 11.
  • Trio di Parma: violino, cello e pianoforte, per una delle formazioni italiane più conosciute al mondo. In programma Beethoven e Schubert, al Conservatorio Verdi alle ore 20.30.
  • Rosalba Piccinni: il Blue Note Milano chiude la sua stagione musicale, ospitando il cavallo di battagli dal titolo Mina, il mio mito. La cantafiorista si esibisce in un unico spettacolo, con inizio alle 20.30.
  • Michael Jackson Live: si tratta si Sergio Cortés, il più acclamato sosia del Re del Pop, che propone un nuovo live show mozzafiato. In programma al Teatro Manzoni, alle 20.45.

#Mercoledì 7/6: il galà per Carla Fracci alla Scala

Galà Carla Fracci – Credits: Vivimilano
  • Self (Portrait): inaugurazione della mostra degli artisti Giuseppe Calcagnile e Alissa Marchenko, nonché apertura del Corals Exhibition Space. Mostra e venue aprono alle 18.30.
  • Silvia Chiesa: ultima serata per la musica nel Salone d’Onore di Palazzo Bagatti-Valsecchi. Ospite il violoncello solista di Silvia Chiesa, con le sue esplorazioni ai limiti dello strumento. Inizio spettacolo alle ore 19.30.
  • Cleopatràs: una delle ultime opere di Testori, in scena nella Sala Grande del Teatro Franco Parenti, fino a venerdì 9/6. Protagonista della lacerante storia d’amore è Anna Della Rosa, sipario alle 19.45.
  • Gala Fracci: seconda edizione del tributo voluto dal Direttore del corpo di ballo del Teatro alla Scala. Lo spettacolo è un omaggio al grande talento dell’étoile e l’occasione per conoscerla meglio. Alla Scala il sipario apre alle ore 20.00.
  • One song – Histoires du Théatre IV: spettacolo di musica, suoni, manipolazione della realtà e performing di alto livello. Resta in scena 7 e 8 giugno al Piccolo Teatro – Giorgio Strehler, il debutto è fissato alle 20.30.
  • Bentornati Stuttgarter: ritorna la Philharmoniker, con Ying Li solista al pianoforte e diretti da Dan Ettinger. Concerto e programma straordinari, dalle 20.45 al Conservatorio Giuseppe Verdi.
  • Molchat Doma: dagli streaming online, la band di Minsk atterra direttamente sul palco del Circolo Magnolia di Segrate. L’appuntamento con la data italiana del loro tour mondiale è alle ore 21.00.
  • Outsound Festival: edizione 2023 del festival musicale open air, giunto alla quarta edizione. Ogni mercoledì e sabato al Giardino delle Culture, musica dal vivo all’aperto. Apre alle 21.30 con il Samuele Lindo Trio e prosegue fino al 26 luglio.
  • Manzoni Mixtape – la lingua degli ultimi: parte un’interessante rassegna che interroga virtualmente l’autore su temi moderni, introducendo anche cantautori milanesi contemporanei. Continua fino al 26 luglio a Casa Manzoni, il debutto è previsto alle 21.30.

#Giovedì 8/6: Milano non ha il mare ma ha l’Ocean Week, le nuove sonorità di Samuele Bersani

Milano Ocean Week – Credits: IGPDecaux
  • Ocean Week: la giornata mondiale degli oceani è lo spunto per una 4 giorni di talk, eventi e laboratori volti a scoprire il continente blu. Si comincia alle 9.00 nell’Aula Magna della Bocconi, si prosegue fino a domenica 12. Info e programma QUI.
  • Nobiltà ed aristocrazia: concerto con l’Orchestra Filarmonica Campana, diretta da Giulio Marazia al Teatro Lirico – Giorgio Gaber. Con loro sul palco Giulia Falzanaro al pianoforte e la soprano Luana Lombardi. Lo spettacolo inizia alle 20.00.
  • The four Seasons di Christopher Simpson: uno dei migliori solisti della viola da gamba, interpreta le 4 stagioni, per la rassegna Musica Antica in San Satiro. Appuntamento alle 20.00 a S. Maria in San Satiro di via Torino.
  • Edipo a Colono: la fuga di Edipo Re nel capolavoro di Sofocle, diventa la drammaturgia giusta per riportare la riflessione sui tempi moderni. Con Stefano Braschi, Gigi Gherzi e Stefania Medri, al Teatro Gerolamo, che chiude così la stagione. Sipario alle 20.30.
  • Boléro: in scena fino a domenica 11 giugno, lo spettacolo con la Sinfonica di Milano, il solista Kirill Gerstein al pianoforte e la direzione di Wayne Marshall. I concerti iniziano alle ore 20.30 all’Auditorium di Fondazione Cariplo.
  • Samuele Bersani: brani di successo e nuove canzoni per l’artista bolognese, che si esibisce al Teatro Dal Verme con l’Orchestra I Pomeriggi Musicali. Nuove sonorità tra i delicati arrangiamenti, il sipario apre alle 20.30.

#Venerdì 9/6 (diurno e preserale): il Touring Club ci porta alla scoperta di Milano

Alla scoperta di Milano nascosta – Credits: Touring Club
  • Merenda e Giochi: è finita la scuola, è tempo di scoprire le attività extra scolastiche estive, per bambini e ragazzi in età scolare. Si comincia allo Stalun di Gessate, con una merenda dalle 10.00 alle 12.00.
  • Alla scoperta di Milano con il Touring Club: il TCI organizza una giornata interamente dedicata alla scoperta dei tesori milanesi. Segreti, storia ed edifici da visitare durante tutta la giornata.
    14.00 – alla scoperta di San Fedele
    15.00 – alla scoperta di Sant’Antonio Abate
    15.00 – alla scoperta di Casa Verdi
    17:00 – aperti sotto le stelle, visita a Palazzo Clerici
    18:00 – alla scoperta della casa del Touring Club Italiano

Continua la lettura con: Le località del giorno per una GITA da MILANO

LAURA LIONTI

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Se mi dessero QUESTO… me ne ANDREI da MILANO

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Credits Julius_Silver-pixabay - Polinesia

Per cosa potresti lasciare Milano? Queste le risposte dei milanesi. 

Se mi dessero QUESTO… me ne ANDREI da MILANO

# Un appartamento con terrazza vista mare

Credits dimitrisvetsikas1969-pixabay – Cinque Terre

Si racconta che negli anni Ottanta Gianluca Vialli abbia rifiutato i miliardi di Berlusconi per trasferirsi dalla Sampdoria al Milan solo perchè “a Milano non c’è il mare”. Difficile resistere alla tentazione di godersi il mare ogni giorno con un appartamento vista mare in Liguria, Costa Azzurra o Sardegna. 

# Un casale nella campagna toscana

Credits moshehar-pixabay – Casale Toscana

La casa è il tasto dolente per molti che vivono a Milano. E proprio una casa potrebbe essere la chiave vincente per strappare un cittadino da Milano. Che sia un appartamento con vista a mare o un casale immerso nella campagna toscana, magari gestendolo come agriturismo con la propria produzione di frutta, verdura e vini.

# Uno chalet in Trentino

Credits luanaf70 IG – Brunico, Trentino Alto Adige

Si prosegue sullo stesso leit motive: una casa per lasciare Milano. Al mare e alla campagna c’è chi preferisce la montagna, quella del Trentino Alto Adige. Il motivo è sempre lo stesso, luoghi incontaminati, silenzio e natura in questo caso anche da esplorare. Per tenersi occupati ci si può sempre riciclare come produttori di formaggi o allevatori di pecore.

# Un appartamento nelle metropoli più cool al mondo

Credits unserekleinemaus-pixabay – Appartamento vista Central Park

Completa il poker di case la soluzione in una metropoli ancora più internazionale e cool di Milano. Magari un appartamento nell’Upper East Side con vista Central Park o al Greenwich Village a Manhattan o a South Kensington a Londra.

# Un vitalizio per scoprire le mete più esotiche della Terra

Credits Julius_Silver-pixabay – Polinesia

C’è chi è ancora più concreto. Altro che casa, per lasciare Milano ci vogliono soldi. E non una botta e via: serve un bel vitalizio, come quello dei politici, o comunque di una cifra indefinita per poter viaggiare verso le mete più esotiche e sperdute della Terra.

Continua la lettura con: I 7 QUARTIERI a cui i MILANESI sono più AFFEZIONATI

FABIO MARCOMIN

copyright milanocittastato.it

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La PISTA CICLABILE scavata nell’ACQUA: un’idea per l’Idroscalo?

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Credits therafver IG - Ciclabile nell'acqua

Si pedala con l’acqua a filo degli occhi. Dove si trova e come è stata realizzata.

La PISTA CICLABILE scavata nell’ACQUA: un’idea per l’Idroscalo?

# Pedalare “immersi” nell’acqua

Credits dynamo_krk IG – Ciclabile nell’acqua

La sensazione di pedalare “immersi” dall’acqua, sentendola, annusandola. Questo è quello che prova chi percorre “Fietsen door het Water” a Bokrijk nella provincia lussemburghese di Limburg, all’interno della Riserva naturale De Wijers.

Credits micky3131 IG – Ciclabile nell’acqua

La pista ciclabile inaugurata nel 2016 è infatti scavata letteralmente al centro di un laghetto, che attraversa da lato a lato, per poi proseguire nel bosco e tutto il corpo è protetto da questo corridoio. Solo la testa “emerge” con l’acqua a filo degli occhi.     

# Si estende per oltre 200 metri

Credits katty_lathouwers IG – Ciclabile nell’acqua

Il percorso, accessibile anche a piedi, è stato realizzato in cemento ed è lungo 212 metri, largo 3 e con sponde alte 1,5 metri. Il progetto è stato pensato per promuovere il cicloturismo in questo paradiso naturale, conosciuto per i suoi laghetti e le centinaia di specie animali che lo abitano, che si può vedere attraversando la pista. Per chi osserva da lontano farà sorridere vedere delle teste che sbucano dall’acqua. Negli anni è diventata una vera attrazione per i turisti, oltre che per gli appassioanati di ciclismo.

Si potrebbe prendere spunto da questa brillantte idea per realizzare qualcosa di simile anche all’Idroscalo, per aggiungere un altro motivo di interesse a chi vuole passare qualche ora nel mare dei milanesi. Dopo l’onda statica più grande d’Europa potrebbe esserci la prima pista ciclabile immersa nell’acqua in Italia.

# La pista in cima agli alberi

Credits visitlimburg.be – Percorso ciclabile sopraelevato

La provincia di Limburg ci ha preso gusto con le piste ciclabili in simbiosi con la natura. Nel 2019 infatti è stata realizzata una rotonda ciclabile sopraelevata nel bosco che permette di circondare gli alberi arrivando in bicicletta fino alla loro cima. In questo caso ci troviamo nella  foresta di Pijnven, nel Bosland, a circa 30 km dalla pista ciclabile che attaversa l’acqua. Si chiama “Fietsen door de Bomen” e si compone di un doppio cerchio del diametro di 100 metri per una lunghezza complessiva di 700 metri, una pendenza del 3-4% e un’altezza massima di 10 metri

Per fare in modo che la struttura si inserisca perfettamente nell’ambiente circostante sono stati utilizzati dei pilastri in acciaio Corten, posizionati ad intervalli variabili di 1, 2 e 3 metri l’uno dall’altro, che simboleggiano i tronchi diritti degli abeti.

Leggi anche: La PISTA CICLABILE in CIMA agli ALBERI: un’idea anche per Milano?

 

Continua la lettura: La FERROVIA trasformata in CICLABILE: la più LUNGA d’Italia

FABIO MARCOMIN

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ENRICO RUGGERI: contro corrente da sempre

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Credits: @Fabu023 Enrico Ruggeri

Enrico Ruggeri non è mai stato un artista banale, ha sempre voluto raccontare qualcosa di “forte” nei propri brani. Qualcosa capace di colpire la sensibilità, l’anima, di chi ascolta: però con “Dimentico“, il singolo uscito ad aprile per raccontare cosa sia l’Alzheimer, questa volta si è superato.

ENRICO RUGGERI: contro corrente da sempre

# Dimentico, una canzone dedicata alle persone

Credits: @enrico_ruggeri
Dimentico di Enrico Ruggeri

“La storia di questo progetto parte da un incontro avvenuto nell’estate del 2022: Enrico Ruggeri, Presidente della Nazionale Cantanti, conosce La Meridiana in occasione dell’evento che verrà poi organizzato allo stadio Brianteo”, si legge sul sito della Cooperativa Sociale La Meridiana, che gestisce Il paese ritrovato”, ovvero il piccolo borgo, nel quale le persone con problemi di Alzheimer e di demenza senile vivono in appartamenti protetti, ma possono muoversi in modo autonomo nella piazza, andando al bar, dalla parrucchiera, nei negozi, al cinema, in chiesa…così da condurre una vita attiva. Ruggeri ha messo al centro di “Dimentico” le persone colpite dalla carenza di autonomia mentale e il valore delle loro vite. Per scriverlo (questo brano) Enrico ha impiegato più o meno un’ora, mettendosi al pianoforte e creando.

“Non ricordo più chi sono e quando ho consumato la mia vita, mentre vedo gli occhi ed il sorriso di una faccia sconosciuta, e pure so di aver viaggiato a lungo su una strada che mi è stata tolta…”. La canzone è legata al video, straordinario, con i volti degli ospiti del “Paese ritrovato” e le loro fotografie e i video di momenti felici del passato, quando erano persone in pieno possesso delle abilità cognitive e delle rispettive vite, di padri e madri, mariti e mogli. Tutto questo è realizzato da un Enrico Ruggeri sempre più artista che vuole raccontare la vita, entrando nei meandri della stessa.

# il debutto a 15 anni

Credits: iodonna.it
Enrico Ruggeri

Ruggeri, nato a Milano il 5 giugno 1957,  tra pochi giorni compirà 66 anni, di cui 51 attivamente protagonista del mondo musicale. Iniziò a suonare ai tempi del liceo classico Berchet, a 15 anni; il suo primo gruppo fu quello degli Josafat, trasformato poi negli storici Champagne Molotov, nome che volle mettere insieme il simbolo della ricchezza e quello della rivoluzione. Poi la band si trasformò nei Decibel, puntando sul Punk. Per Ruggeri e C. arrivano il Festival di Sanremo, il Festivalbar e la popolarità conclamata con i 50 mila allo stadio di San Siro nel 1980.

In quel periodo, ancora studente universitario, insegna latino alle scuole medie, dimostrando di rimanere, comunque, ben posato con i piedi per terra. Sotto il profilo artistico si mette in proprio nel 1984, torna a Sanremo con “Nuovo swing”, rifà poi “Vecchio Frack” di Domenico Modugno e nel 1985 partecipa al Festivalbar con “Poco più di niente”, con la propria band. Scrive brani per Fiorella Mannoia, Loredana Bertè e Anna Oxa, mentre nel 1987 è di nuovo al Festival di Sanremo, con Morandi e Tozzi, vincendolo con “Si può dare di più”.

# Ruggeri non si è mai fatto mancare niente, né nella carriera né nella vita privata

Credits: @enrico_ruggeri
Enrico Ruggeri

Nello stesso anno crea la canzone “Quello che le donne non dicono” per la Mannoia: un brano che legherà artisticamente per sempre l’autore milanese e l’interprete romana diventando un inno del mondo al femminile. Passa poi al rock progressivo, ai ritmi folkeggianti e, conoscendo Andrea Mirò, punta alle influenze balcaniche. Insomma, Ruggeri non si ferma mai, è un motore artistico che produce generi, effetti, suoni, emozioni, sempre diverse, sempre alla ricerca di qualcosa di nuovo e di esclusivo.

Enrico non si fa mancare nulla, neanche nella vita privata: diventa padre tre volte, il suo primo genito è Pier Enrico, avuto con l’ex moglie, con la Mirò ha avuto Ugo Benedetto ed Eva Clara. Non c’è stato anno (dai settanta ad oggi) che Ruggeri non abbia creato canzoni o lavori artistici di vario genere. 31 sono gli album (in studio, dal vivo, raccolte ed Ep), a cui vanno aggiunti 4 realizzati con i Decibel. Poi ha scritto 4 romanzi, 3 raccolte di racconti e poesie e una miriade di collaborazioni di vario genere, anche in qualità di conduttore Tv e radiofonico.

“L’italiano è una lingua da maneggiare con cura, che da infinite combinazioni per scrivere canzoni”. Parola di Enrico.

Leggi anche: L’intervista a Enrico Ruggeri

FABIO BUFFA

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Storia di una GRANDE DONNA di Milano: ALDA MERINI

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Il PAESE ITALIANO che paga 30mila euro per andarci a VIVERE

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Credits peppe101g IG - Presicce-Acquarica

Questo comune italiano ha indetto un bando per contrastare il fenomeno dello spopolamento e recuperare alcune tipologie di immobili privati al momento vuoti. I dettagli dell’iniziativa e a chi è rivolta.

Il PAESE ITALIANO che paga 30mila euro per andarci a VIVERE

# “Benvenuti” in…Salento

Credits: iz2daw.com – Salento

Ci troviamo nel tacco d’Italia, nel sud del Salento a 60 km dal capoluogo provinciale di Lecce e a 20 da Punta Ristola Leuca, il punto più a sud della Puglia. Il comune di Presicce-Acquarica, di poco più di 9.500 abitanti e nato dalla fusione degli ex comuni di Presicce e di Acquarica del Capo nel 2019, ha deciso di promuovere un’iniziativa per contrastare il fenomeno dello spopolamento e recuperare alcune tipologie di immobili privati vuoti. Il 20 aprile 2023 è stato pubblicato un bando, denominato “Benvenuti“, che prevede l’erogazione di un contributo a fondo perduto fino a 30.000 euro per chi scegliere di acquistare, ristrutturare immobili e trasferire la residenza sul territorio. 

# Le condizioni del bando e a chi è rivolto 

Credits simona_santoro7 IG – Presicce-Acquarica

Il bando è rivolto ai non residenti nel Comune di Presicce-Acquarica che acquistino entro il 30 settembre 2023, con atto pubblico, un immobile e relative pertinenze la cui costruzione sia antecedente il 31 dicembre 1991. L’immobile sarà da destinare a civile abitazione. In questa prima edizione sono previsti fondi pari a 100.000 euro, rifinanziabili negli anni a seguire in base alle disponibilità di bilancio. Da questa iniziativa sono esclusi le seguenti tipologie di immobili: quelli di categoria catastale A/1, A/8 e A/9 e quelli situati in zone agricole.

# I criteri per l’assegnazione dell’importo massimo di 30.000 euro

Credits peppe101g IG – Presicce-Acquarica

Al netto dell’eventuale esaurimento dei fondi all’atto della presentazione o in fase successiva, sono questi i criteri e le premialità previste dal bando:

  • il contributo complessivo massimo è pari al 60% del valore immobile e non potrà in ogni caso superare i previsti 30.000 euro;
  • l’importo massimo sarà assegnato solo a chi aderisce a tutte le possibilità concesse dal bando e quindi acquisto, ristrutturazione e trasferimento di residenza;
  • per il solo acquisto e per la sola ristrutturazione viene assegnata in entrambi i casi una quota del 35% della somma, per il trasferimento di residenza il restante 30%.

 

Continua la lettura: Vengo anch’io? No, tu no! Quattro luoghi incredibili che NON si possono visitare nel mondo

FABIO MARCOMIN

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VILLA POGLIANI verso la DEMOLIZIONE: al suo posto un DISCOUNT

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La sorte di un’altra gloriosa costruzione di Milano pare segnata. Verrà demolita, a meno che una petizione di cittadini riesca a mettersi di traverso.

VILLA POGLIANI verso la DEMOLIZIONE: al suo posto un  DISCOUNT

In una città dove così tanto è stato distrutto e cancellato in decenni di dittature,
bombardamenti e speculazioni edilizie, si penserebbe che il poco rimasto lo si salvaguardasse con attenzione e orgoglio…

Invece no: a Milano si procede a demolire palazzi storici nonostante le proteste, le raccolte di firme e contro il buon senso. 
Dopo aver assistito con amara sorpresa pochi giorni fa allo sbriciolamento di una bella palazzina anni ’20 in zona Piazza Trento, le ombre delle “ruspe risanatrici” si stanno minacciosamente muovendo in Bovisa.

# Villa Pogliani sarà abbattuta per lasciare spazio a un Discount

La prossima costruzione storica finita nel mirino della speculazione è Villa Pogliani. Un edificio degli anni Venti del secolo scorso, in stile eclettico, immerso in un rigoglioso giardino. Una dimora alla quale i cittadini della Bovisa sono in qualche modo legati facendo parte da sempre del panorama urbano del quartiere. 

La villa non è vincolata dalla Sovrintendenza, uno dei tanti enti che oramai possiamo definire inutili visto che l’Italia è la patria dell’abusivismo e della speculazione.
Ciò che rende questa ennesima demolizione del nostro patrimonio è il fatto che questa
operazione la si vorrebbe portare avanti per lasciare spazio ad un altro discount.

Ancora una volta sono i cittadini a provarci: sono in corso proteste e raccolte di firme per preservare un quartiere che di scempi urbanistici e insensate demolizioni ne ha già visti molti.

Invitiamo tutti i cittadini e gli abitanti della Bovisa e di chiunque abbia a cuore la salvaguardia del nostro patrimonio urbanistico e della nostra memoria, a mobilitarsi.

Qui la petizione: Firma la petizione per Villa Pogliani

ANDREA URBANO

Continua la lettura con: Milano non fa schifo ma

ANDREA URBANO

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Buenos Aires: la strada dei record (di incidenti)

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Milano non fa schifo ma… i MARCIAPIEDI di Via Sirtori sono PERICOLOSISSIMI

Gli ostacoli per chi si muove sulla carrozzina

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Bovisa o Calcutta? I CUMULI di SPAZZATURA abbandonati in strada

L’enigma MALPENSA EXPRESS: la stralunata porta d’ingresso a Milano

Quei primi 100 METRI di via IMBONATI

Il DEGRADO delle PORTE di Milano

Il lato oscuro della City: il DEGRADO di PORTA VOLTA

Shock al rientro: DEGRADO e INCURIA nel CUORE di Milano

Milano non fa schifo ma…i palazzi INSUDICIATI dagli scarabocchi sì

I giochi pericolosi ai GIARDINI OSIRIS

I CARTELLI DA MARCIAPIEDE di Via Taormina

Il grave degrado dei GIARDINI MENDEL

il MARCIAPIEDE di Via Pirelli

Dilagano le STRISCE BLU: TRIPLICATE in pochi anni

La SPAZZATURA ACCUMULATA agli angoli delle strade

Le tre sedi di municipio dell’ORRORE

 I progetti di URBANISTICA TATTICA abbandonati…

 La CORSIA PREFERENZIALE INCOMPIUTA

Milano non è più Erasmus City: SCIVOLA al 48esimo POSTO

 Le BUCHE sull’ASFALTO

Milano ha troppi PALI

Il SOTTOPASSO CHIUSO di Piazzale Lugano

I TRENI IMBRATTATI

La strana estate delle 11 PISCINE CHIUSE di Milano

Le STRISCE PEDONALI “SCOMPARSE”

Il JERSEY ABBANDONATO di viale LANCETTI

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Il PARCO del GIGANTE a un’ora da Milano

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Credits aanto_ma IG - Scultura Parco del Gigante

Al suo interno una scultura mastodontica scolpita nella roccia. 

Milano-Parco del Gigante

Il PARCO del GIGANTE a un’ora da Milano

# L’opera visionaria scolpita nella roccia

Credits p.agazzi IG – Scultura nel Parco del Gigante

Ci troviamo nel verde della Val Cavallina, a Luzzana in provincia di Bergamo. Il Parco del Gigante, realizzato nel 2012, prende il nome da un’opera visionaria di circa 4 metri per 5 di un giovane studente dell’Accademia Carrara tale Giosuè Meli datata 1841. Si tratta di una scultura misteriosa scolpita nella roccia viva lungo la scalinata di Via Costa, una mastodontica figura umana che l’allievo della scuola fece per dimostrare a se stesso di saper scolpire il gigantismo anticlassico di Michelangelo e quello della “Bella maniera” di Gianbologna.

In base alla tradizione popolare rappresenterebbe il Gigante che sostiene la montagna, per l’altri invece una deposizione del Cristo.

# Tra torrenti, ponti e scorci suggestivi

Credits cri.1992 IG – Parco del Gigante

La scultura si prende il centro della scena ma anche la natura presente nel Parco del Gigante fa la sua parte. Si estende lungo il corso terminale del Bragazzo nei pressi del suo sbocco nel Cherio, dove è possibile sostare su una piattaforma davanti alla scultura per ammirarla, disegnando un percorso pedonale attraverso sentieri e passerelle che costeggiano il fiume, ripidi pendii, torrenti e deliziosi laghetti con piccole cascate d’acqua trasparente.

Nella camminata attraverso il parco sono poi diversi i punti di osservazione capaci di regalare scorci suggestivi e mozzafiato della natura incontaminata circostante.

# Come arrivarci e la visita al borgo medievale

Credits casaledelbombi IG – Castello Giovannelli

Il Parco del Gigante dista circa un’ora di auto da Milano. Si prende l’autostrada A4 fino all’uscita di Bergamo in direzione di Orio al Serio, poi si prosegue lungo SS671 verso Lovere/Brescia e in successione la SP89 e la SS42 per arrivare a destinazione nel Comune di Luzzana. Per accedere al parco si può lasciare l’auto in uno dei tanti parcheggi gratuiti e poi procedere a piedi per i viottoli del borgo medievale.

Oltre al parco, vale la pena infatti visitare il Castello Giovannelli restaurato nel 2004, con il suo monumentale scalone settecentesco d’ingresso, che ospita al suo interno una “Raccolta museale” d’arte contemporanea riconosciuta da Regione Lombardia con diverse sculture dell’artista che ha scolpito l’opera del Gigante.

 

Continua la lettura: Le località del giorno (per una gita da Milano)

FABIO MARCOMIN

Le altre località del giorno (per una gita da Milano):

AddaBiella, Brescia, BrunateGenova, ComoOrrido di NessoCrespi d’AddaTorrechiara, il parco speleologico di Dossena, il Castello Medievale, Civate e il lago più vicino a MilanoCassinetta di Lugagnano, Oasi Zegna, BormioLucchio, i Dolmen d’Italial’altra Santa MargheritaVal CavargnaLabirinto della MasoneCornello dei TassoBellano, il Giardino delle Grotte, il parco dei dinosauriMonte San Salvatore, la passeggiata dell’amore, la spiaggia più piccola del mondo, l’orrido di Nesso, il passaggio segreto sul lago di Como, il presepe sommersoIsola Comacina, la Mini Toscana della Brianza, Val Vestino, il ponte tibetano più alto d’EuropaRasigliaMerate e la piccola Lourdes, la piscina sul lagoVal Bavona, le Marmitte dei GigantiIsolino Virginia- l’isola di LotoLuganoil borgo superocolorato di PomponescoMeranoIsole Caraibiche della LombardiaMorcote il villaggio più bello della Svizzera, MantovaIncisioni Rupestri della ValcamonicaLeccoMandello del LarioPeccioli borgo medievale dell’arte contemporanea, lo Snow Chalet di LivignoTizzano Val Parma, il 09, l’AcquaworldGrotte di SoprasassoSankt Moritz, la Valle di Preda Rossa, la Casa dei Maghiil fiordo norvegese d’Italia di Crap de la ParèCiaspolate vicino a Milano, il lago alpino più bello del mondo, la strada del Prosecco, il Treno del Nataleil capolavoro del Cinquecento GualtieriLago di CarezzaMoltrasio “il borgo dell’amore”Villa SelvaticoCastel Savoia la reggia della Regina MargheritaGlacier ExpressCourmayeur, la Spa più divertente d’Europa, la Pozza di LeonardoMartello il Comune che non parla italianoLa funicolare cabriolet di Grimselwelt, Val SanagraGiardino RossiniNoli, le “FilippineItaliane”Lodi, PaviaVigevanoBobbio, La savana di Cumiana, MonzaValsassinaBardineto il villaggio dei funghiValle d’Intelvi, Maranello, La terrazza del brivido di Tremosine, Ricetto di Candelo, Madonna di CampiglioVal Vigezzo la valle dei pittoriPunta SassoBubble Room, Portofino, BellagioLegnanoSottomarinaLe 5 TerreBroloPreda Rossale grotte del CaglieronLomelloBergamoIl castello da fiaba di MadruzzoGaggioPusianoGera LarioChamoisLerici

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LA GRANDE BRUTTEZZA: la malattia dei sopralzi

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sopralzi
Credits: arcipelagomilano.org

A Milano gli appartamenti sfitti non si contano, eppure spesso si decide di costruirne di nuovi aggiungendo uno o più piani a palazzi esistenti, cogliendo l’occasione per la ristrutturazione o la pulizia contestuale dell’intero edificio.

Ecco il mio reportage fotografico di esempi di sopralzi, realizzato nelle vie attorno a Piazza Buozzi (Porta Romana. Esempi simili si trovano in qualsiasi altra zona della città, non sempre modello di estetica per Milano.

LA GRANDE BRUTTEZZA: la malattia dei sopralzi

#1 Via Verona

sopralzi

La prima foto è probabilmente l’esempio più eclatante di deturpamento architettonico di un palazzo che conserva una evidente eleganza e storicità, a cospetto dell’impattante e invasivo sopralzo costruito sopra.

 

#2 Via Adige

sopralzi

In via Adige (foto a sx.) altro intervento di pessima qualità sotto ogni aspetto e irrispettoso del sottostante, meno spiazzante ma comunque incoerente il sopralzo nella foto a destra.

 

#3 Corso Lodi

sopralzi

 

#4 Via Lazzaro Papi

sopralzi

 

#5 Corso Lodi bis

sopralzi

 

#6 Corso Lodi ter

sopralzi

 

#7 Piazza Buozzi

sopralzi

 

#8 Via Salmini

sopralzi

 

#9 Doppio sopralzo in Corso Lodi

sopralzi

 

Alcuni ci provano….

sopralzi

Questo intervento in Via Lazzaro Papi è abbastanza ben fatto, salvo le cornici delle finestre disallineate rispetto al corpo preesistente.

 

Altri forse ci riescono…

sopralzi

 

Il buonsenso, il buongusto e il rispetto del costruito esistente dovrebbe sempre guidare questo tipo di iniziative, a prescindere da leggi e controlli dei vari istituti di tutela, quando presenti.
Arriveremo a far vincere la bellezza?

Continua la lettura con: Gli attici più belli di Milano

FABIO MARCOMIN

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Inaugurano le PISCINE all’APERTO dell’ESTATE di Milano

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Bagni Misteriosi - @gud.milano IG

Si prospetta un’estate un po’ più asciutta per i milanesi. Oltre al Lido che riaprirà nel 2025 sono altri gli impianti natatori all’aperto che rimarranno chiusi. Foto Cover: Bagni Misteriosi – @gud.milano IG

Inaugurano le PISCINE all’APERTO dell’ESTATE di Milano

# Dopo il Lido restano chiusi anche Argelati e Suzzani

Credits emmepunto__ IG – Piscina Argelati

Per i milanesi sarà un’estate alla ricerca della piscina aperta per fare un tuffo in città. Dopo il Lido in zona Lotto, che verrà riaperto solo nel 2025 dopo i lavori che lo trasformeranno in un “piccolo Idroscalo”, l’assessore allo sport Martina Riva e Rosanna Volpe, presidente di MilanoSport, hanno annunciato durante una commissione sul tema a Palazzo Marino la chiusura di altri impianti.

Nello specifico parliamo della piscina Argelati ai Navigli, per la quale è arrivata una proposta per la sua riqualificazione e l’interesse di un soggetto per la gestione della struttura 365 giorni l’anno. Se la proposta verrà ritenuta positiva si procederà prima a gara e poi ai lavori.

Un altro impianto che non ritornerà usufruibile prima del 2025 è quello della piscina Suzzani in zona Ca’ Granda, che chiuderà nel mese di luglio. Prima del Covid era stata ristrutturata, ma proprio a causa della pandemia non erano stati eseguiti alcuni lavori edili e di impiantistica, come quello per la sicurezza antincendio, che quindi verranno messi in cantiere.

Da tempo è chiuso invece il centro balneare Scarioni di via Valfurva, in fase di completa riqualificazione con la riconsegna ai milanesi non prima del 2025.

Leggi anche: Il “GEMELLINO dell’IDROSCALO”: al via il progetto per il NUOVO LIDO

# Le piscine comunali aperte che inaugurano

Credits Andrea Cherchi – Piscina Romano

Tra le piscine all’aperto che invece i milanesi possono utilizzare nell’estate del 2023 c’è quella del Centro Balneare Romano in zona Città Studi, famosa per l’enorme vasca rettangolare di 4.000 metri quadrila più grande in città. Inaugurazione della stagione: il 2 giugno.

Insieme al Centro Saini, che apre sempre il 2 giugno, sono gli unici impianti a proporre il Sunset Pool durante il quale si potrà nuotare al tramonto con la possibilità di sorseggiare un drink a bordo vasca. Per il Centro Saini si prospettano al termine della stagione due anni di chiusura per lavori di riqualificazione. Le altre piscine scoperte disponibili sono il Cardellino e il Sant’Abbondio con apertura prevista l’11 giugno.

# Le alternative più glamour e cool della città

Credits: @nhow.hotel
Vertigo

Accanto alle piscine comunali ce ne sono altre dove tuffarsi quest’estate a partire dal 2 giugno. La piscina Beach Forum, del Forum di Assago, quelle di Punta dell’Est” e “Villetta” all’Idroscalo, le due piscine con vista a 360° sullo skyline di Milano del Ceresio 7 Pool & Restaurant e infine la più glamour della città, quella dei Bagni Misteriosi in zona Porta Romana che inaugura il 2 giugno con aperitivo a bordo piscina alle 19.00 e poi Lounge dj set fino alle 23.00. Per qualcosa di più “intimo” c’è la nuova terrazza del NHow Hotel Milano in zona Tortona con l’infinity pool e delle piccole piscine circolari.

Leggi anche: Le 7 più BELLE PISCINE all’APERTO di Milano

Fonte: Milanosport

Continua la lettura: La nuova TERRAZZA con PISCINA di Milano dove brindare al TRAMONTO

FABIO MARCOMIN

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Da MILANO in TRENO fino al CIRCOLO POLARE ARTICO con un UNICO BIGLIETTO

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Da Milano al Circolo Polare Artico

Per provare un’esperienza davvero indimenticabile. Dalla Stazione Centrale di Milano ai più estremi fiordi norvegesi. Ecco il tragitto possibile e quale biglietto occorre per risparmiare e non impazzire con l’organizzazione del viaggio.

Da MILANO in TRENO fino al CIRCOLO POLARE ARTICO con un UNICO BIGLIETTO

# Un viaggio irripetibile

Credits marci.woanders1435 IG – Narvik

Un’esperienza incredibile da provare almeno una volta nella vita. Non si sale a bordo di un unico convoglio ma è possibile farlo con un unico biglietto come vedremo in seguito. Bisogna armarsi di tanta pazienza e essere molto curiosi per scegliere questa avventura. Per viaggiare in treno da Milano al Circolo Polare Artico il percorso principale è quello che attraversa Svizzera, Germania, Danimarca, Svezia per poi arrivare in Norvegia. Vediamo il tragitto nel dettaglio.

# Le tappe: al circolo polare in due giorni

Da Milano al Circolo Polare Artico

La prima tappa è la Svizzera. Dalla Stazione di Milano Centrale ci si può fermare a Zurigo, poco più di 3 ore di percorrenza, o in alternativa a Basilea, con una durata del tragitto di circa un’ora in più. La destinazione successiva è Amburgo: si può optare per il treno notturno ÖBB nightjet, quello diurno ICE o i servizi svizzeri SBB con una durata che varia tra le 6 e 30 minuti da Basilea alle 7 ore e 30 minuti da Zurigo. Da Amburgo a Copenaghen c’è il treno IC diretto che percorre il tragitto in circa 5 ore, poi si può proseguire a bordo dei treni diretti SJ X2000 / Snabbtåg fino a Stoccolma per un viaggio di circa 5 ore. In alternativa c’è un treno diretto della durata di circa 14 ore dalla città portuale tedesca alla capitale danese.

Credits marci.woanders1435 IG – Arrivo a Narvik

A questo punto rimane l’ultimo treno da prendere che conduce fino a Narvik, all’estremità del fiordo Ofot a nord del Circolo Polare Artico, per un viaggio che dura addirittura oltre 18 ore. Se tutto va nel verso giusto, senza ritardi o disservizi con i treni, si arriva al Circolo Polare Artico dopo circa 2 giorni.

# Il pass Interrail

Credits interrail – Logo anniversario 50 anni

Ritorniamo al biglietto. Come visto prima non ne esiste uno specifico ma è possibile utilizzare un pass, che consente di utilizzare i treni notturni e diurni in Europa, da configurare con il numero di giorni necessari a questa “impresa”: il pass Interrail. Il servizio, che ha festeggiato i 50 anni nel 2022 e che è stato molto in voga negli anni ’80 e ’90 prima dell’avvento dei voli low cost, è ritornato in auge e dal 1998 è disponibile per qualsiasi fascia età anche se per gli under 27 il prezzo è scontato. Per un viaggio di questo tipo si può utilizzare il Global Pass, dal costo di circa 260 euro.

Spunto: giovanniarena_ IG

Leggi anche: Torna l’INTERRAIL per viaggiare in Europa: per i giovani è GRATIS

Continua la lettura: Da MILANO a ORIO in TRENO: entro l’estate decollano i lavori. Il rendering della FUTURA STAZIONE

FABIO MARCOMIN

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Quelli che NON MOLLANO: i CINEMA STORICI di Milano che resistono ai centri commerciali

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cinema milanesi

Un tempo il centro di Milano era una piccola Broadway, con molte sale cinematografiche. Poi hanno iniziato a chiudere. Astra, Ariston, Corso, Ambasciatori, Corallo, Mediolanum, Manzoni, Pasquirolo, Excelsior, Mignon, Apollo fino all’ultimo a mollare, l’Odeon, il primo multisala di Milano, che ha annunciato che chiuderà i battenti il primo agosto per lasciare spazio a un centro commerciale di lusso.

Ma Milano è la città di Totò, Peppino e la… malafemmina, di Rocco e i suoi fratelli, de La classe operaia va in paradiso, Miracolo a Milano, Milano odia: la polizia non può sparare e Milano Calibro 9, titoli imperdibili della filmografia italiana dal secondo dopoguerra in poi.

Così com’è stata sede dei set di alcuni dei film che hanno segnato l’immaginario collettivo italiano e forgiato i nostri ricordi degli anni che furono, Milano ha ospitato e ospita tuttora le più svariate tipologie di sale cinematografiche, da quelle da sogno à la Nuovo Cinema Paradiso a quelle più al passo coi tempi.

Lontani dai fasti del 1977, quando possedevamo 147 cinema (e 148 schermi), andiamo a vedere quali sono i nostri templi della settima arte che ancora resistono. 

Leggi anche: L’ODEON, il primo multisala di Milano, chiude in anticipo: si trasformerà in un CENTRO COMMERCIALE

Quelli che NON MOLLANO: i CINEMA STORICI di Milano che resistono ai centri commerciali

# Cinema Centrale (1907)

Via Torino, 30/32

cinema milanesi

Da sempre multisala (ne ha due), il Cinema Centrale è il più antico d’Italia per continuità di servizio.

Aperto come Cinematografo Mondial, situato in via Torino nella rientranza all’angolo con la Chiesa di San Sebastiano, con due sale ricavate dalla quattrocentesca Casa dei Grifi risalente al periodo d’oro degli Sforza, il nome attuale l’ha preso nel 1942, dopo la chiusura dell’omonimo cinema di Piazza Duomo.

Il Centrale è stato completamente rinnovato negli arredi e nelle strutture tecniche, ed è dotato delle più moderne tecnologie con proiettori di ultima generazione Sony 4K e impianto audio Dolby Digital, sebbene abbia per fortuna conservato per tradizione e storia l’impianto di proiezione su pellicola ancora funzionante, nell’ottica di retrospettive o serate per cultori della pellicola (che sono in buona compagnia, con Martin Scorsese, Quentin Tarantino, J.J. Abrams, Steven Spielberg, Christopher Nolan e i due Anderson, Wes e Paul Thomas).

Il film più proiettato di sempre? Non poteva che essere lui, Nuovo Cinema Paradiso.

# Beltrade (1920)

Via Oxilia, 10

cinema milanesi

Una programmazione varia e originale, con film rari, difficili da trovare, snobbati da altre sale, quasi tutti in lingua originale, un personale simpatico, cordiale e informatissimo, un cinema immerso nell’atmosfera di paese che si trova nella ragnatela di vie tra Pasteur e Rovereto, ottimo per gli appassionati cinefili e per le famiglie.

A tutto questo aggiungeteci il Bar Brillo, interno alla struttura, con tavolini, bancone vintage e biliardino: il cocktail perfetto per un’ottima serata all’insegna della cultura e dell’arte.

# Multisala Colosseo (1927)

Viale Monte Nero, 84

cinema milanesi

Uno dei primi multisala in città. Il “Regno del Cinema“, come si definisce sul sito, aperto nel 1927 era ai tempi il cinema più capiente e lussuoso di Milano, con un’unica sala dotata di 2000 posti a sedere.

Multisala dal 1988, oggi il Colosseo conserva ancora un po’ del fascino che l’ha caratterizzato, quell’arte romana dell’architetto Alessandro Rimini con le decorazioni mitologiche in galleria e i motivi floreali sul soffitto della sala di proiezione.

# Cinema Palestrina (1936)

Via Palestrina, 7

cinema milanesi

Aperto come teatro parrocchiale, oggi il cinema tiene duro con una gestione familiare per un pubblico altamente fidelizzato e riesce sia a rappresentare la sala di quartiere sia ad ospitare proiezioni di prima visione.

Fa capo al Progetto Lumiere, al servizio del cinema e dello spettacolo, ed è gemellato col Multisala Troisi di San Donato Milanese.

# Cinematografo Ariosto – Spazio Cinema (1948)

Via Ariosto, 16

cinema milanesi

Nato teatro parrocchiale come il Palestrina, inserito nel circuito d’essai come l’Oberdan, l’Ariosto è in mano alla famiglia Bruciamonti, storica gestrice di sale milanesi, sin dal giorno della sua apertura.

Nonostante si collochi tra due edifici ecclesiastici, la Chiesa di Santa Maria Segreta e il rifacimento della facciata della Chiesa San Giovanni alle Case Rotte, il cinema è sempre stato un luogo d’arte viva, non mancando di proiettare film apertamente provocatori nei confronti della dottrina cattolica come La Via Lattea di Bunuel, programmato nel 1972.

# Arlecchino (1948)

Via San Pietro all’Orto, 9

cinema milanesi

Con la scomparsa dell’Odeon è l’ultimo cinema (una sala con 301 posti) rimasto nel centro storico di Milano. L’Arlecchino è uno dei tanti cinema che popolano Corso Vittorio Emanuele nel dopoguerra, caratterizzato da una programmazione di qualità a volte simile a quella d’essai, spesso privilegiando il cinema d’autore europeo.

La struttura deve il nome all’Arlecchino servitore di due padroni dello Strehler, che sbancava al Piccolo Teatro, ed è così che per la sua apertura l’artista spazialista Lucio Fontana realizza due grandi sculture in mosaico e ceramica: un Arlecchino di più di due metri d’altezza che viene sospeso sul soffitto dell’ingresso, e un grande fregio intitolato “Battaglia” che viene posto in sala nella parte bassa dello schermo.

Purtroppo, in seguito al dovuto restauro, da qualche anno le due opere sono esposte alla Galleria Claudia Gian Ferrari (al 41 di Via Filippo Corridoni) e hanno lasciato orfano il cinema.

# Mexico (1972)

Via Savona, 57

cinema milanesi

Meritevole dell’Ambrogino d’Oro assegnatogli nel 2011 da Giuliano Pisapia, il Mexico a Milano è storia: salvato dal binario morto delle luci rosse da Antonio Sancassani nel 1980, oggi è uno degli ultimi baluardi della distribuzione realmente indipendente, nonché la casa del Rocky Horror Picture Show.

Il musical di Richard O’Brien è infatti in programmazione perenne dal 1981, ora ogni venerdì sera e ad oggi più di 250’000 spettatori hanno visto il film al Mexico.

Un altro caso studio che l’ha visto protagonista è stato, nel 2007, il film Il vento fa il suo giro del regista esordiente Giorgio Diritti, essendo il Mexico l’unica sala milanese a decidere di proiettarlo, ottenendo un grande successo di pubblico, tanto che la pellicola è rimasta in programmazione per oltre due anni, spesso con spettatori provenienti da altre città.

Continua la lettura con: L’ODEON, il primo multisala di Milano, chiude in anticipo: si trasformerà in un CENTRO COMMERCIALE

HARI DE MIRANDA

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La M5 a MONZA: una metro che si chiama desiderio

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Credits federfana IG - Linea M5

Nuovo ritardo all’orizzonte. Potremmo vedere prima il Monza giocare a San Siro che arrivarci con la metro. Le ultime novità e come sarà il tracciato.

La M5 a MONZA: una metro che si chiama desiderio

# Dopo la M1 anche la M5 in alto mare

Hub m1-m5 a Monza Bettola

Monza sembra destinata a soffrire quando si tratta di metropolitane. La situazione più tragicomica riguarda il cantiere di prolungamento della M1, 1,9 km per due fermate di cui una al confine col capoluogo brianzolo, aperto da oltre 12 anni e al momento fermo in seguito alla risoluzione del contratto da parte dell’azienda incaricata dell’esecuzione dei lavori. C’è però un altro fronte aperto, quello della M5. L’opera è già stata interamente finanziata con 1,265 miliardi di euro, importo che sarà da rivedere soprattutto a causa dell’aumento dei costi dei materiali, ma ancora non sono stati avviati i cantieri. 

In seguito alle sollecitazioni e alle preoccupazioni espresse da parte dell’opposizione in consiglio comunale, come riportato da ilcittadinodimb.it, l’Assessore alla Viabilità del Comune di Monza Giada Turato ha dichiarato che l’amministrazione si sta concentrando sull’organizzazione dei cantieri e sulla sistemazione in superficie delle fermate e che non è stata chiesta alcuna modifica strutturale al progetto. Il confronto in atto con MM riguarda i manufatti lungo il tracciato e la predisposizione delle uscite di sicurezza delle gallerie.

Leggi anche: La METRO di Milano avrà una STAZIONE FANTASMA?

# Una linea di 13 km e 11 fermate, quasi raddoppiata l’estensione della lilla

Credits: Urbanfile – M5 Bignami-Monza

Ricordiamo quindi come sarà l’estensione della M5 verso nord. Il tracciato sarà di 13 km e attraverserà i comuni di Milano, Cinisello Balsamo, Sesto San Giovanni e Monza, quasi raddoppiando la lunghezza attuale della M5. Le stazioni aggiuntive saranno: Testi Gorky, Rondinella Crocetta, Lincoln, Monza Bettola, Campania, Marsala, Monza Fs, Monza Centro Trento Trieste, Villa Reale, Ospedale San Gerardo, Polo Istituzionale. I convogli utilizzati saranno gli stessi in servizio oggi per il tratto milanese della linea.

# L’inaugurazione: spostata dal 2026 al 2031

credit: mobilita.org – Linea Lilla

Il cronoprogramma iniziale prevedeva l’inaugurazione dell’estensione della M5 fino a Monza entro il 2026, in tempo per le Olimpiadi invernali o almeno entro la fine di quell’anno, ma modifiche progettuali e il reperimento delle risorse hanno rallentato l’iter. I tempi si sono poi ulteriormente allungati a causa della pandemia e della guerra che hanno anche comportato un aumento dei costi.

Al termine del confronto tra l’amministrazione monzese e MM, i passi successivi saranno la progettazione definitiva e la pubblicazione della gara per l’appalto integrato che dovrà assegnare la stesura del disegno esecutivo e la realizzazione dell’infrastruttura. Se non ci saranno altri ostacoli lungo il percorso, l’avvio del cantiere per il prolungamento della linea metropolitana potrebbe avvenire nei primi mesi del 2025 e i primi viaggi tra la fine del 2030 e l’inizio del 2031

Fonte: ilcittadinodimb.it

Continua la lettura: Le 33 NUOVE FERMATE in arrivo sulla METRO di MILANO nei prossimi anni

FABIO MARCOMIN

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Il LONG WEEKEND di GIUGNO: gli appuntamenti per chi resta a Milano #ToDoMilano

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Giugno inizia alla grande: con un lungo ponte che segna il giro di boa della stagione. L’addio di molti eventi al chiuso che lasciano il posto agli open-air e alle prime sagre.

Il LONG WEEKEND di GIUGNO: gli appuntamenti per chi resta a Milano #ToDoMilano

#Trova il tuo evento:

#Venerdì 2/6: un’escursione naturalistica all’alba, i primi tuffi in piscina, l’ultimo Fluo Party

Piscine aperte – Credits: Kenny Eliason, Unsplash
  • L’alba alla Cascina Centro Parco: escursione naturalistica per famiglie e bambini dagli 11 anni in su, nel Parco di via Clerici a Sesto S. Giovanni. Scoprire il risveglio nell’habitat del parco, in una delle prime giornate estive. Ritrovo all’alba, alle 5.30.
  • Alla scoperta di…: nuovo itinerario di trekking urbano, in quello che una volta era il comune di Chiaravalle Milanese. Organizza Christian Busato, si parte alle 9.00 dalla Parrocchia della Sacra Famiglia in Rogoredo.
  • Apertura piscine scoperte e Sunset Pool: primi tuffi nelle acque estive di Milano. Aprono gli impianti outdoor delle piscine Romano e Saini. Romano e Saini offrono anche il Sunset Pool, aperitivo a bordo vasca, all’ora del tramonto.
  • Inaugurazione Bagni Misteriosi: aperitivo a bordo piscina, alle 19.00, per l’inaugurazione della stagione estiva in una delle piscine più esclusive di Milano. Continua fino alle 23.00 con il Lounge dj set.
  • Spiritbox: unica occasione in Italia per ascoltare il metal prog della band canadese. Il gruppo propone il nuovo disco di studio, live all’Alcatraz. Inizio alle ore 19.00 con gli special guest InVision Unprocessed.
  • Thundermother: un’altra chicca esclusiva per l’Italia, è il Black and Gold tour della band femminile svedese. Le troviamo sul palco del Legend Club, live alle 20.00.
  • Italian Dire Straits: la tribute band più famosa, seconda solo agli originali, si esibisce al Blue Note Milano. Per l’occasione, doppio spettacolo con programma diverso. Gli orari? 20.30 e 23.00.
  • Summer Fluo Party: è l’ultimo fluo party, prima della chiusura per la stagione estiva. Tutto il repertorio di gadget e tempera fluorescente, attendono gli appassionati all’Alcatraz, a partire dalle 23.00.

#Sabato 3/6: escursioni a piedi e in bicicletta, skate e surfskate, 12 ore di musica rock non stop 

Jannacciami – Credits: Newsic.it
  • BioBlitz Parco Media Valle Lambro: giornata interamente dedicata alle escursioni e ai workshop, presso il Laghetto della Bergamella di Sesto. Alle 9.00 laboratorio di birdwatching, alle 11 alla scoperta del suolo e i suoi segreti, alle 15.00 piante e insetti.
  • World Bicycle Day Ride: lunghissima pedalata di gruppo per festeggiare la Giornata Mondiale della Bicicletta. Ritrovo alle 9.30 a Cascina Nascosta, partenza alle 10.00 per arrivare all’Abbazia di Mirasole, pranzare e tornare indietro.
  • Corsi di skate & surfskate: lezioni individuali o di gruppo, per principianti o esperti, nella piazza di Casa Milan. Dalle 15.00 alle 18.00, con prenotazione obbligatoria.
  • Dissonance Festival 2023: nona edizione della rassegna rock del Circolo Magnolia di Segrate. Tanti ospiti e ben due palchi open-air, che daranno spazio al metal e al prog. Si inizia dalle ore 16.00, poi la musica continua ininterrotta, fino alla mezzanotte.
  • She Past Away: il duo turco apre il fine settimana del Rock in Park del Legend Club. Unica data italiana, con il concerto che inizia alle 20.00.
  • Celebrate Studio 54: torna al Blue Note, la notte per il tributo alla festa più grande del mondo. Replica delle serate dedicate al leggendario club di Manhattan, con i Pulsation in concerto alle 20.30 e in replica alle 22.30.
  • Fiesta Pool Party: drink a bordo piscina, balli tutta la notte e bagno in vasca. Succede tutto al Green Village di Gudo Gambaredo, con la serata che inizia alle 20.30.
  • Ritorno al mito asburgico: lettura di Laura Morante, accompagnata da Danilo Rossi & The New Gipsy Project, in dialogo con l’autore Claudio Magris. Il Piccolo Teatro – Mariangela Melato, celebra così i 60 anni dalla pubblicazione del libro di Magris. Sipario alle 21.00.
  • Quasi Solo 2023: spettacolo di danza che alterna giovani talenti a grandi interpreti internazionali con, al termine, un incontro tra pubblico e artisti. Succede presso lo spazio fattoria della Fabbrica del Vapore. Sipario alle 21.00.
  • Jannacciami!: sontuoso omaggio a Enzo Jannacci, proposto dal figlio Paolo al Teatro degli Arcimboldi. Insieme a lui, tanti ospiti di eccezione, apartire dalle ore 21.00.
  • Mr. Ripley Trio: i bistrot parigini invadono l’Apres Coupe, grazie al duo di chitarra accompagnato dal violino solista di Andrea Aloisi. L’esibizione inizia alle 21.30, è gratuita ma la prenotazione è richiesta.

#Domenica 4/6: tutti i possibili sport, le domeniche al museo, caccia al tesoro ed escursione con la luna piena per i bambini

Giornata Nazionale dello sport – Credits: Jannes Glas, Unsplash
  • Giornata Nazionale dello Sport: tutti, ma proprio tutti gli sport, con gli istruttori del CONI, al Parco Aldo Aniasi – Parco di Trenno. Tutta la giornata, dalle ore 11.00, per trovare dalla danza all’orientieering, dal calcio agli scacchi. Info e programma QUI.
  • Domeniche al museo: prima edizione “quasi” estiva delle domeniche gratis al museo. A Milano è possibile visitare la Pinacoteca di Brera, i Musei del Castello Sforzesco, il Museo del 900, il Cenacolo Vinciano e le Gallerie d’Italia.
  • Squali e abissi, predatori perfetti in una terra aliena: apre alla Galleria dei Mosaici in Stazione Centrale, la mostra dedicata ai predatori più temuti del mare. 60 esemplari in mostra dino al 23 ottobre. La mostra apre alle ore 10.00.
  • Visita al Museo OndaRossa: l’hub Onda Rossa apre le sue porte per una giornata tra auto, riviste, modellini e cimeli dell’eccellenza italiana. Ingressi alle 10.30 o alle 15.30 da corso della Vittoria a Caronno Pertusella.
  • Caccia al tesoro del giardino di Villa Arconati: giornata interamente dedicata ai bambini di età compresa tra 6 e 10 anni. Dalle 11.00 alle 18.00, con mappa e kit segreto, per partire alla scoperta dei segreti del parco.
  • Palazzo Marino in Musica – Melancholia: la rassegna musicale che accoglie i milanesi nella Sala Alessi di Palazzo Marino, prosegue con una giovane pianista. Costanza Principe esegue un programma mattutino, dedicato a Clara Wieck e Robert Schumann. Inizio ore 11.00.
  • Pop Up Sundays: ultima domenica di apertura della terrazza più bella d’Italia. Aperitivo in Terrazza Martini con splendida vista sul Duomo, a partire dalle ore 18.00.
  • Escursione con la Luna piena: visita naturalistica notturna, dedicata alla luna piena e ai suoi effetti sulla natura. Adatta anche a bambini da 11 anni in su, si percorre su sentieri molto facili del Parco di via Gian Carlo Clerici a Sesto. Partenza alle 20.30, dura 2 ore.
  • Kevin Gullage: cantante e pianista, figlio d’arte e del blues di New Orleans, arriva al Blue Note. È accompagnato dalla sua band di all stars, per il doppio spettacolo delle 20.30 e 22.30.
  • Time & Space: per la prima volta in Italia, arriva un format dedicato alla danza moderna. Studenti provenienti da tutta Italia si confrontano, oltre i propri limiti, con la MoveOn Performing Arts Academy. In programma al Teatro Manzoni alle 21.00.
  • Extraliscio: la band punk si esibisce al Piccolo Teatro – Mariangela Melato alle 21.00. In programma tutti i successi e la nuova vena TechnoLiscio, per la formazione che si presenta al gran completo.
  • The Robert Cray Band: leggendario chitarrista di B.B. King ed altri grandi, nonché cantante, l’artista si esibisce a Milano come unica data italiana. Il suo carisma blues è di scena alla Santeria Toscana 31, a partire dalle 21.00.
  • Milan Verona: si chiude il campionato a San Siro. Il Milan cerca di concludere la stagione in bellezza spedendo in serie B gli odiati gialloblu. Alle 21

#Tutto il ponte: iniziano le feste e le sagre in provincia di Milano, con le ciliegie, la Puglia e il mercatino itinerante nel pavese

Sagra delle ciliegie – Credits: Terre di Pisa
  • Festa delle ciliegie di Bareggio: ciliege, artigianato e prodotti tipici e stagionali, sono gli ingredienti di una due giorni da non perdere. Sabato 3 (dalle 10.00. alle 24.00) e domenica 4 (dalle 8.00 alle 24.00, in piazza Cavour a Bareggio.
  • Sagra della Puglia: 3 giorni di prelibatezze originarie del tacco, animazione e folklore tradizionale pugliese a Canegrate. Si animano i Giardini Baggina di via Garibaldi, dalle 19.15 venerdì e sabato, mentre domenica c’è anche l’orario del pranzo.
  • Mercatino enogastronomico della Certosa di Pavia: il meglio della produzione agricola del territorio, in mostra itinerante per tutto il weekend. Si comincia venerdì 2 a Morimondo, si continua domenica 4 di fronte alla Certosa di Pavia. Dalle 9.00 alle 18.00.

Continua la lettura con: Le località del giorno per una GITA da MILANO

LAURA LIONTI

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La CASA che non si vede ma che vale 18 MILIONI di dollari

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Credits: elledecor.com Invisible House

Progettata da uno dei più grandi produttori cinematografici di Hollywood tra le rocce della California. Adagiata tra le rocce desertiche, sembra un miraggio: è l’Invisible House.

La CASA che non si vede ma che vale 18 MILIONI di dollari

# La casa che riflette le rocce desertiche della California

Credits: elledecor.com
Invisible House

In mezzo al Joshua Tree National Park, in California, si trova una casa camaleonte. Perché si mimetizza perfettamente nel contesto in cui è, ovvero la zona selvaggia del Joshua Tree. Un’area protetta, popolata da innumerevoli specie animali. Per questo il produttore cinematografico Chris Hanley ha deciso di realizzare una casa completamente ricoperta di vetrate che riflettesse la bellezza del deserto roccioso circostante. Non solo. E’ anche una sorta di grattacielo verticale disteso in orizzontale.

E’ stata chiamata Casa Invisibile e, per progettarla, il produttore cinematografico Chris Hanley si è fatto aiutare dal designer Tomas Osinski. Completata nel 2019, la casa negli anni è stata affittata ai grandi divi di Hollywood, alcuni esempi sono Demi Lovato, Ariana Grande, The Weekend ma anche molti altri. The Invisible House nel deserto californiano è stata anche ambientazione di alcune produzioni Netflix.

# La piscina interna

Credits: stayfieldtrip.com
Invisible House

Osservata da una certa angolazione, la casa sembra scomparire tra le rocce desertiche del Joshua Tree National Park. Realizzata interamente con lastre di vetro temperato, l’arredamento essenziale all’interno e le porte scorrevoli in vetro creano l’effetto di uno spazio continuo, annullando i confini tra esterno ed interno. Il fulcro della casa è la piscina interna di 30 metri quadri, intorno alla quale si sviluppano soggiorno e sala da pranzo, le altre sale sono occupate da 4 camere da letto e 4 bagni. In più la casa è stata realizzata seguendo i criteri di sostenibilità: l’essere inserita perfettamente nel paesaggio permette di ridurre al massimo l’impatto ambientale e sul tetto c’è un impianto fotovoltaico e uno termico per il riscaldamento dell’acqua.

# Il suo prezzo per la vendita o l’affitto

Credits: elledecor.com
Invisible House 3

La Casa Invisibile californiana misura 511 metri quadrati e quello che fa sgranare gli occhi è il suo prezzo. Quest’anno la casa è stata messa in vendita a 18 milioni di dollari, ma fino all’anno scorso la si poteva affittare. Per trascorrere un mese nella Invisible House bisognava avere da parte 150 mila dollari, per affittarla per un giorno servivano invece 6 mila dollari e 1.000 per un’ora. D’altronde la casa è la regina del lusso: immaginatevi di vedere il paesaggio del Joshua Tree National Park a 360°, magari mentre siete nella vostra piscina interna a sorseggiare un drink.

Continua la lettura con: Tutti vedono tutto: la CASA completamente TRASPARENTE

BEATRICE BARAZZETTI

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Quando Milano è stata ASFALTATA

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Credits tatsu_11_ IG - Parcheggi Milano

Divampa il braccio di ferro tra cemento e pavé sulle strade di Milano. Ma quando è apparso l’asfalto? E qual è stata la prima strada a essere asfaltata?

Quando Milano è stata ASFALTATA

# La prima strada in asfalto

Via Palestro con asfalto

La prima strada ad essere asfaltata a Milano è stata via Castelfidardo, adiacente all’Ospedale Fatebenefratelli: nel 1866, con uno strato di bitume spesso 3 cm.

Decisivo fu il Piano Beruto varato nel 1884, che segnò l’inizio di una seria pianificazione stradale generale per Milano. Nonostante il Piano, fino al 1925 Milano è restata indietro rispetto alle altre grandi città del mondo: in quell’anno le strade di New York erano asfaltate per più del 50%, quelle di Berlino per il 40%, Londra e Parigi erano al 20%, in rapida crescita. A Milano erano ancora sotto al 15%.

# L’onda d’asfalto: in 30 anni ricopre tutta Milano

Credits: sicurauto.it
Strada Milano

Fu proprio nella seconda metà degli anni Venti che il Comune decise di acquistare 700 quintali di Catromoleum, vero e proprio game changer del settore: per il 1940, Milano era asfaltata per 21.008 chilometri di strade, il 68% del totale, percentuale salita al 98% venticinque anni dopo, nel 1965, sostituendo progressivamente il pavé. Ma da dove nasceva il materiale originario utilizzato nelle strade di Milano?

Leggi anche: Le strade più famose del mondo sono a Milano

# Il materiale simbolo di Milano nato dai ciottoli di fiume

strade pavé
C’eravamo tanto amati

“Pavé” è una parola francese: significa “pavimento” e si riferisce ai ciottoli di pietra usati per la pavimentazione delle strade. A Milano, l’uso del pavé risale almeno al XV secolo, quando i ciottoli di fiume furono utilizzati per la pavimentazione di molte strade.

Ma è nel XIX secolo che il pavé divenne uno dei materiali preferiti per la pavimentazione delle strade di Milano. Soprattutto grazie all’innovazione dell’ingegnere Piero Puricelli che sviluppò un innovativo metodo per creare un pavé di calcestruzzo precompresso. Il pavé di Puricelli aveva una serie di vantaggi rispetto al tradizionale pavé di ciottoli di pietra, tra cui la maggiore resistenza all’usura e alla rottura, la maggiore aderenza e la maggiore facilità di installazione.

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HARI DE MIRANDA

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WEEK END nel BOSCO in una SAUNA trasparente a 3 ore da Milano

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Credits: @latanadellorsopontedilegno Sauna in mezzo al bosco La Tana dell'Orso

A circa 3 ore da Milano si può respirare la tranquillità della natura rilassandosi nella sauna completamente immersa nel bosco.

WEEK END nel BOSCO in una SAUNA trasparente a 3 ore da Milano

# La Tana dell’Orso

Credits: @latanadellorsopontedilegno
La Tana dell’Orso

A Ponte di Legno, a circa 2 ore e 50 da Milano, c’è un hotel che ha costruito un centro benessere per ricordarsi com’è bello fare qualcosa di buono per il proprio benessere psicofisico. Si tratta de La Tana dell’Orso, un hotel immerso nel silenzio del bosco, ma allo stesso tempo non distante dalle vie principali del paese. Si trova infatti in via Case Sparse Di Val Sozzine, al civico 2, e qui l’obiettivo dello staff è solo uno: coccolare la propria clientela.

Credits: @latanadellorsopontedilegno
La Tana dell’Orso

La val Sozzine è una piccola valle laterale di Ponte di Legno e La Tana dell’Orso è uno degli alberghi che si può scegliere per trascorrere un weekend tranquillo in uno dei borghi alpini più belli e conosciuti della Lombardia. L’hotel offre tutti i comfort e propone diverse tipologie di camere, da quelle matrimoniali standard alle suite. Il punto forte del dormire qua è sicuramente la vista, guardando fuori dalla finestra si può infatti ammirare la vastità del bosco e contemplare le cime delle montagne, mentre di sottofondo si sentirà il torrente scorrere a valle. Inoltre, al ristorante dell’hotel, si possono assaggiare tutte le specialità culinarie della Val Camonica. Sembra già la meta ideale per rilassarsi, ma l’hotel ha anche una marcia in più: un centro benessere che unisce i comfort di una spa al relax che si raggiunge contemplando la natura.

# Calore, quiete e natura

Qui, il calore, la quiete e il contatto con la natura permettono all’ospite di ritrovare la pace interiore. Il centro benessere de La Tana dell’Orso comprende una parte interna e una esterna. Il percorso inizia con la splendida piscina calda ricavata nella roccia, la sauna e il bagno turco all’interno della struttura. Qui si possono fare docce emozionali e rilassarsi sulle panche riscaldate. Ma la vera chicca de La Tana dell’Orso è la parte esterna con la sauna igloo, la sauna in vetro nel bosco e la jacuzzi panoramica. Inoltre, La Tana dell’Orso offre la possibilità di prenotare una Spa privata, ovvero una stanza privata con letto matrimoniale ad acqua riscaldata, sauna a infrarossi di coppia, tinozza idromassaggio e massaggio in contemporanea.

La sauna immersa nel bosco rimane però la scelta vincente per l’hotel. Si tratta di una vera e propria oasi di relax con una spa immersa nella magia della montagna, tutta realizzata in vetro e legno della Val Sozzine, legno che profuma tutta la sauna. Ecco alcune foto.

Credits: @latanadellorsopontedilegno
Sauna in mezzo al bosco La Tana dell’Orso
Credits: @latanadellorsopontedilegno
Sauna in mezzo al bosco La Tana dell’Orso
Credits: @latanadellorsopontedilegno
Sauna in mezzo al bosco La Tana dell’Orso

# Prezzi e orari

La Tana dell’Orso ha scelto un target molto preciso, nel suo centro benessere non ammette infatti ragazzi sotto i 16 anni. In più, non bisogna per forza soggiornare all’hotel per potersi rilassare nel suo centro benessere. La spa è infatti aperta tutti i giorni dalle 10 alle 20 e vi si può accedere semplicemente pagando il biglietto di ingresso di 30 euro, durante la settimana, 35 nei weekend e 40 in altissima stagione. Il percorso dura circa 2 ore e mezza.

Continua la lettura con: Le località del giorno (per una gita da Milano)

BEATRICE BARAZZETTI

Le altre località del giorno (per una gita da Milano):

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