Home Blog Pagina 231

ODISSEA nello SPAZIO a Milano

0
_spacedreamers IG

Un viaggio nello spazio tra conoscenza e meraviglia della scoperta. Le attrazioni da provare, gli orari e i prezzi dei biglietti.

ODISSEA nello SPAZIO a Milano

# Space Dreamers, un viaggio nello spazio tra conoscenza e meraviglia della scoperta

_spacedreamers ig – Space

Un nuovo museo interattivo, ideato dalle creatrici del Museum Of Dreamers, Giulia e Elena Sella di Postology. Si chiama Space Dreamers, un viaggio nello spazio tra conoscenza e meraviglia della scoperta adatto sia ai bambini che agli adulti. Attraverso un percorso ricco di attrazioni immersive e coinvolgenti si possono esplorare i misteri dell’universo. Si trova in Piazza Beccaria e si può visitare fino al 10 marzo 2024.  

Leggi anche: Il successo del “MUSEO dei SOGNATORI” 15 installazioni per volare nella fantasia nel cuore di Milano

# 16 installazioni interattive

Sono 16 le installazione interattive da provare per farsi trasportare tra stelle e satelliti. Si può ad esempio vivere l’emozione dell’allunaggio grazie al cinema 4D, sbarcare su Marte, dondolare tra le nuvole, scoprire il sistema solare, viaggiare tra le stelle e spostarsi tra le galassie a bordo della Galaxy Train. Lo scopo di questo museo è quello di unire l’aspetto educativo all’intrattenimento attraverso un uso innovativo di arte, design e tecnologia.

# Orari e prezzi dei biglietti

_spacedreamers IG

Space Dreamers è aperto dal lunedì al giovedì dalle 11 alle 20, al costo di 19 euro, e dal venerdì alla domenica dalle 11 alle 21 al costo di 23 euro. Previsti pacchetti famiglia rispettivamente a 16 e 18 euro, sconti per studenti, over 65 e disabili. I bambini tra i 4 e i 10 anni pagano 15 euro dal lunedì al giovedì e 17 euro dal venerdì alla domenica, entrata gratis fino ai 3 anni di età.

Continua la lettura con: La mia avventura al MUSEO delle ILLUSIONI di Milano

FABIO MARCOMIN

copyright milanocittastato.it

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/

#7 – Il SENTIERO dell’INFINITO: il nuovo percorso di trekking a picco sul mar ligure

0
Credits: pixabay.com

C’è chi lo ha definito “il sentiero più bello del mondo”: tra l’azzurro del mare, il verde della montagna e i colori pastello che caratterizzano le case dei paesi. Il nuovo sentiero dell’Infinito permette di camminare in queste terre con occhi completamente diversi ed evitando le interruzioni per i crolli degli scorsi anni.

Il SENTIERO dell’INFINITO: il nuovo percorso di trekking a picco sul mar ligure

# Sentiero dell’Infinito

Per gli amanti del trekking, il nuovo sentiero che parte dall’ultima delle Cinque Terre è una tappa obbligatoria. Il percorso ha inizio da Riomaggiore e arriva a Porto Venere, la strada è a picco sul mare, passa per sentieri piccoli e dislivelli che raggiungono anche i 500m. La camminata di 6 ore è lunga 12 km, può essere faticosa ma la vista che regala ad ogni passo e la magia del paesaggio ripagano tutta la fatica. Il sentiero ripercorre antichi tratti, sperduti nella macchia mediterranea e attraversa paesini e falesie senza tempo, questa sua caratteristica di atemporalità è il motivo per cui gli è stato dato il nome Sentiero dell’Infinito. Il tempo qui non scorre, non si torna nel passato ma non si è mai davvero nel presente.

Riomaggiore. Credits: pixabay.com

Leggi anche Via degli Dei? No, via delle DEE. Arriva il TREKKING per sole donne

# I colori della Liguria

Credits: pinterest.com

Il nuovo percorso offre una soluzione a chi ama questa parte della Liguria, orfani del sentiero più famoso, il sentiero azzurro che unisce tutte le 5 terre ma che risulta ancora interrotto nei punti più a Sud, tra Corniglia e Riomaggiore, a causa di alcuni crolli negli scorsi anni. Il percorso si addentra nella macchia mediterranea, tra boschi, terrazzamenti, vigneti e ulivi. Il tutto accompagnato dal mare sullo sfondo, che non si perde mai di vista. Le borgate conducono a paesini color pastello che riportano alla civiltà, permettendo di riposare durante il viaggio. La partenza da Riomaggiore permette di raggiungere in direzione Sud il santuario della Madonna di Montenero da dove ammirare le isole di Palmaria, Tino e Tinetto, immerse nel blu del mare. Passando per i piccoli paesi di Cas Lemmen e Campiglia, si raggiunge una splendida vista sul Golfo di La Spezia. Scalando i monti liguri si raggiunge il promontorio di Muzzerone, da qui, scendendo verso il mare, si raggiunge San Pietro a Porto Venere, chiesa a picco sulla scogliera e immersa nel verde del bosco.

 

Continua la lettura con: La gita più bella #8 – L’unico PARCO ACQUATICO al COPERTO d’Italia è a pochi minuti da Milano

SARAH IORI

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle nuove newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/
Ti manderemo anche notizie che non pubblichiamo sui social. Riservato agli iscritti della newsletter: inviti a eventi, incontri e feste organizzati o promossi da Milano Città Stato

Il nostro sogno per l’Italia? Un’Italia federale, con forte autonomia per le aree urbane e i territori omogenei. Un Paese che premi il fare rispetto al non fare, con una forte propensione all’innovazione, che valorizzi le sue eccellenze distintive e che miri a essere sempre migliore, mettendo al centro il cittadino libero e responsabile verso la comunità.

#7 – Prima della RIVOLUZIONE FRANCESE c’era già questo NEGOZIO, il più ANTICO di Milano

0
Credits: neiade_tour_events IG

Il negozio più antico di Milano. In pieno centro, in via Agnello, impossibile non notarlo. Per il suo stile inconfondibile, da vero Highlander

Prima della RIVOLUZIONE FRANCESE c’era già questo NEGOZIO, il più ANTICO di Milano

1768. La Corsica è ancora italiana, in Francia la rivoluzione non è neanche all’orizzonte, l’Australia non è stata ancora scoperta. Milano è occupata dagli austriaci, conta 130mila abitanti e in quella che ai tempi si chiamava Contrada dei Fustagnari, Giuseppe Guenzati fonda l’omonima bottega che commercia tessuti, sete e fustagni. 

# Una successione in stile meneghino: dai proprietari ai dipendenti

Il negozio sopravvive all’occupazione francese napoleonica, al nuovo governo austriaco e assiste all’unificazione dell’Italia, restando di proprietà della famiglia fino al 1876 quando viene ceduto ai due dipendenti più meritevoli, Giovanni Battista Tomegno e Luigi Meda, che si impegnano a conservare il nome.  Fino agli anni ’60 sono i Tomegno a gestire l’attività, prima del secondo passaggio di consegna: senza eredi, cedono l’attività ai commessi Vittorio Ragno, l’attuale gestore insieme al figlio Luigi, e Angelo Moretti. Come da tradizione a titolo gratuito con la promessa di non cambiarne il nome.

# La svolta British e il salvataggio

I nuovi proprietari convertono il commercio all’ingrosso di tessuti e telerie a quello al dettaglio. Non solo: modificano anche i prodotti. Puntano sullo stile british decidendo di concentrarsi sul mercato britannico, specialmente per i prodotti di laneria. Sugli scaffali compaiono così tartan scozzesi, tweed, montgomery, mantelle e accessori provenienti da oltre Manica. 

La ditta Guenzati da allora costituisce un unicum e un punto di riferimento per gli amanti dei prodotti di questo tipo. Gli arredi sono ancora quelli ottocenteschi in noce e si respira ancora l’atmosfera dei tempi andati. Oggi è il negozio in attività più antico di Milano anche se ha rischiato grosso: nel 2018, Assicurazioni Generali, proprietaria dello stabile, aveva deciso di non rinnovare il contratto di locazione. Grazie all’appoggio dell’opinione pubblica, dei suoi affezionati clienti, di Confesercenti, dei media e del Comune, la bottega ha potuto proseguire aprendo a poca distanza dalla sede originale.

Fonte: DesignTellers.it

 

# Il bar pasticceria più antico di Milano: Cova

Se si cambia settore, passando ai bar, il negozio più antico di Milano ancora in attività è la Confetteria Cova, fondata nel 1817, che si trova in via Montenapoleone 8 ed è ancora una delle pasticcerie più famose di Milano. Nel corso dei decenni ha visto passare molti personaggi famosi tra cui Alessandro Manzoni, Giuseppe Verdi e la regina Margherita di Savoia. La pasticceria ha anche avuto un ruolo importante nella vita politica milanese, diventando un centro di attivisti del Risorgimento italiano. Un grande marchio di Milano passato in mani francesi: la maggioranza è detenuta dal colosso fashion LVMH. 

Pasticceria Cova

Continua la lettura con: Luogo nascosto #8 – Le storie curiose dei QUARTIERI di Milano che nessuno sa DOVE SONO

ANDREA ZOPPOLATO

copyright milanocittastato.it

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/

ORIENT EXPRESS: in arrivo la NUOVA TRATTA PARIGI PORTOFINO

0

Lo storico treno di lusso con le carrozze anni ’20 del secolo scorso è pronto portare sui binari una nuova esperienza da sogno. Quando è programmato il debutto, l’itinerario e il costo del pacchetto.

ORIENT EXPRESS: in arrivo la NUOVA TRATTA PARIGI PORTOFINO

# Una nuova tratta da Parigi all’Italia a bordo dello storico treno di lusso 

Orient Express Venice Simplon

Il Venice Simplon Orient Express a giugno 2024 inserisce una nuova tratta tra i suoi itinerari: dopo le tratte Venezia-Parigi e la Firenze-Parigi arriva la Parigi-Portofino. Per la prima volta in 40 anni lo storico treno di lusso arriva sulla costa ligure. I viaggiatori vengono accolti in un ambiente Art Déco, su carrozze degli anni ’20 del secolo scorso,  con otto nuove suite e tre diverse categorie di cabine, adatte a ogni tipo di viaggiatore. 

# Si può scegliere tra le cabine storiche, le nuove suite e le Grand Suite

Belmond-Grand-Suite

Queste le tre categorie di cabine tra cui scegliere:

  • le cabine storiche con la zona giorno che trasforma facilmente in una zona notte, con cuccette superiori e inferiori;
  • le otto nuove suite con letti singoli o matrimoniali e bagno in marmo privato;
  • le sei Grand Suite che rievocano l’età dell’oro dei viaggi con uno stile ispirato alle città europee più affascinanti quale Parigi, Venezia, Istanbul, Vienna, Praga e Budapest. Si compongono di una zona giorno con ampio divano e un arredo in legno pregiato e una zona notte con letto king size.

# L’itinerario del viaggio 

Belmond-Ristorante

La partenza da Parigi è programmata per il 20 giugno 2024. L’itinerario prevede l’attraversamento della campagna francese tra le città di Digione, Lione e Avignone con un menu estivo preparato dallo chef stellato Jean Imbert e servito nelle carrozze ristorante Côte d’Azur, L’Oriental ed Étoile du Nord.

Belmond-Carrozza-3674

Al termine della cena, i viaggiatori possono concludere la serata con musica dal vivo e un drink nella carrozza bar 3674. 

Il 21 giugno il treno viaggia verso l’Italia, passando da Cannes, Nizza e Montecarlo. Possibile fare una colazione continentale prima di superare il confine e poi un brunch. Arrivato a Santa Margherita Ligure il treno ferma la sua corsa e l’esperienza prosegue con il soggiorno allo Hotel Splendido di Portofino e un menu degustazione stellato a cena preparato dallo chef Jean Imbert nel ristorante La Terrazza. A seguire una proiezione privata sotto le stelle nell’iconica “Piazzetta”.

# Il prezzo del biglietto parte da 9mila euro

Venice-Oriente-Express

Per vivere questa straordinaria esperienza di tre notti, due giorni a bordo dell’Orient Express e due nello Splendido di Portofino, il prezzo parte da 9mila euro. Nel pacchetto sono inclusi i trasferimenti a Parigi e a Portofino, il servizio steward 24 ore su 24, pasti con vino scelto dal sommelier e bevande analcoliche illimitate.

Fonte: ferrovie.info

Continua la lettura con: Da MILANO a ROMA in tempo RECORD: le due nuove corse FRECCIAROSSA SUPERRAPIDE

FABIO MARCOMIN

copyright milanocittastato.it

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/

In treno da Milano allo stretto di SICILIA in 8 ORE? Questo il PERCORSO ALTA VELOCITÀ SALERNO-REGGIO

1
Strettoweb - Salerno-Reggio Av

Avanza a piccoli passi il progetto per la realizzazione dell’Alta Velocità tra Salerno e Reggio Calabria. Il tracciato allo studio e quanto tempo si potrebbe risparmiare da Milano.

In treno da Milano allo stretto di SICILIA in 8 ORE? Questo il PERCORSO ALTA VELOCITÀ SALERNO-REGGIO

# Bocciata l’alternativa “interna”: sarà un percorso tirrenico

Strettoweb – Salerno-Reggio Av

L’Alta Velocità Salerno-Reggio Calabria è uno dei progetti più attesi nel Mezzogiorno. In un recente incontro del dibattito pubblico sulla futura infrastruttura ferroviaria è intervenuto il responsabile della direzione investimenti di Rfi per Sicilia e Calabria, Marco Marchese, spiegando come l’alternativa interna da Praia a Mare a Tarsia risulti molto complessa per quanto a livello realizzativo e di manutenzione e con costi economici e ambientali insostenibili. Si procede quindi verso un percorso tirrenico, lungo la costa. 

# Il primo lotto fino a Praia a Mare pronto nel 2032

Webuild – Salerno-Reggio Av

Definito il primo lotto, un tracciato di 46 chilometri da Vallo di Diano a Praia a Mare, di cui l’80%, pari a circa 37 chilometri, in galleria. In corso Viene attraversato un territorio orograficamente molto complesso in quanto montano, al confine tra Campania meridionale, Basilicata e Calabria settentrionale, tra il Cilento, l’Appennino Lucano e il Pollino, con montagne che superano i 2.000 metri di altitudine. Previsto anche un traforo di ben 22 chilometri nel Cilento a Casalbuono. Al momento è in corso la progettazione definitiva da Battipaglia a Romagnano, per un valore di 2 miliardi di euro.

Per il secondo lotto si è deciso di non potenziare il tracciato esistente ma di realizzarne uno nuovo qualche più in su. Il progetto, ancora in fase di sviluppo, prevede lo scavo di gallerie. 

L’intero tracciato è di circa 200 km per un investimento previsto di 13 miliardi di euro.

# I vantaggi del percorso litoraneo

La scelta del percorso litoraneo porterebbe numerosi vantaggi al territorio. In primis una significativa riduzione dei tempi di percorrenza per lo spostamento tra le città toccate dall’infrastruttura, poi lo sviluppo economico delle aree costiere grazie alla migliore accessibilità alle stesse e un miglioramento della connettività tra le diverse località costiere e le reti di trasporto esistenti con le aree interne, consentendo a lavoratori e turistici di muoversi in modo più agevole.

# Da Milano allo Stretto di Messina in poco più di 8 ore

Treno alta velocità sulla costa tirrenica

Attualmente con i treni dell’Alta Velocità di percorre la tratta Milano-Reggio Calabria in circa 9 ore 30 minuti, poco più di 10 in caso di più fermate lungo il tragitto. L’obiettivo della nuova linea veloce è di ridurre di circa 80 minuti i tempi di percorrenza tra Salerno e Reggio Calabria. Questo significherebbe portare a poco più di 8 ore quello necessario per salire a Milano Centrale e arrivare allo Stretto di Messina.

Leggi anche: I MINI FRECCIAROSSA per viaggiare da MILANO alla SICILIA a tempo di RECORD

Fonte: Strettoweb

Continua la lettura con: Da MILANO a ROMA in tempo RECORD: le due nuove corse FRECCIAROSSA SUPERRAPIDE

FABIO MARCOMIN

copyright milanocittastato.it

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/

«Ridateci i nostri RICCHI. O almeno i loro SOLDI». L’idea della NORVEGIA per frenare la FUGA di milionari in SVIZZERA. E se la imitasse ITALIA?

0

Norvegia. Aumenta la fuga di milionari in Svizzera per sfuggire al fisco scandinavo. Nell’ultimo anno sono raddoppiati. Per colmare le perdite per il bilancio pubblico il governo norvegese pensa a una soluzione definita “spaventaricchi”: tassare gli espatri. Una scelta che potrebbe turbare il sonno anche ai numerosi italiani che si sono trasferiti nella Confederazione. 

«Ridateci i nostri RICCHI. O almeno i loro SOLDI». L’idea della NORVEGIA per frenare la FUGA di milionari in SVIZZERA. E se la imitasse ITALIA?

«Ridateci i nostri ricchi», titola il Corriere del Ticino. L’esodo dei multi-milionari dalla Norvegia verso la Svizzera, e in particolare il Ticino, è in crescita malgrado le minacce del governo di Oslo. Tra gli ultimi arrivati anche Ninja Tollefsen che, con un patrimonio stimato di 2,5 miliardi di franchi, risulta ora la donna più ricca del Ticino.

# Una fuga senza precedenti

Tutto è nato con l’introduzione di una tassa patrimoniale nel 2021. Da allora le partenze di contribuenti facoltosi dalla Norvegia in Svizzera sono quadruplicate. I dati forniti da Erlend Grimstad, segretario di Stato, sono impressionanti: della lista dei 400 norvegesi più facoltosi (con un patrimonio di oltre 100 milioni di corone) sono 75 quelli scappati all’estero negli ultimi due anni, e di questi 44 vivono in Svizzera. «Le motivazioni dietro alle partenze possono essere molteplici, ma la prospettiva di una tassazione inferiore ha certamente un peso» osserva Grimstad.

Le imposte sulle società in Norvegia ammontano al 22 per cento, sotto la media OECD (in Ticino sono al 19,8 per cento) e quelle sui dividendi al 37 per cento «ma esistono corpose deduzioni» precisa Grimstad. «Inoltre le tasse sui capitali sono relativamente basse così come quelle sulle proprietà immobiliari, e non abbiamo tasse sulle successioni».

L’imposta sul patrimonio, ammette Grimstad, «è applicata da pochi paesi» ma interesserebbe solo il 15 per cento dei contribuenti. I contribuenti più abbienti che si sono subito mossi per mettere in salvo il loro patrimonio. Ma il governo norvegese sta pensando a una contromisura.

# La tassa sugli espatri

La fuga dei ricchi è una fuga di patrimoni e quindi di imposte. «È chiaro che non siamo indifferenti a questo sviluppo e accoglieremmo volentieri indietro gli individui che si sono trasferiti in Ticino» conclude Grimstad al Corriere del Ticino. «Non abbiamo niente contro il successo e l’iniziativa privata, ma pensiamo che questi siano possibili proprio grazie a un modello sociale basato sul welfare e su alti livelli di istruzione».

Per porre un freno all’effetto fuga dei patrimoni d’oro a Oslo si è ventilata l’introduzione di un’imposta sugli espatri, anche se «Finora la discussione si è fermata alle ipotesi, avanzate da partiti minoritari in Parlamento» spiega Hans Jordheim, giornalista del quotidiano economico E24. Finora è solo un’ipotesi. Ma se si rivelasse più concreta potrebbe creare un effetto domino a livello internazionale. In particolare per il paese con il più alto numero di espatriati in Svizzera: l’Italia.

# 660mila italiani residenti in Svizzera

Non è un mistero che la Svizzera, e in particolare il suo sistema fiscale, attiri anche tanti nostri concittadini. L’Italia è proprio il Paese straniero che conta più residenti in terra elvetica: sono 660mila, secondo lo Studio Idos sull’emigrazione italiana in Svizzera.

Dalla fine dell’Ottocento ad oggi si sono diretti nella Confederazione 5 milioni di italiani: secondo i più recenti dati forniti dall’Ambasciata italiana (2021), attualmente sono 660 mila, tra di essi oltre un terzo ha la doppia cittadinanza. Per un sesto si tratta di ultrasessantacinquenni. Per i tre quarti degli iscritti all’AIRE il motivo dell’iscrizione è stato l’espatrio, mentre il 22% degli iscritti è nato all’estero. Gli italiani residenti in Svizzera sono così ripartiti per provenienze regionali (dato AIRE del 2018): 25% Nord Ovest, 13,2% Nord Est, 7,6% Centro, 49,9% Sud e 13,1% Isole. Ai residenti si aggiungono anche gli oltre 60mila frontalieri italiani. 

Immaginare una tassa sugli espatriati italiani potrebbe essere una manna per le finanze pubbliche ma una valanga sulle relazioni internazionali. Prima di turbare il sonno agli italiani sfuggiti al fisco italiano per ora stiamo a vedere che cosa faranno i norvegesi. A meno che la risposta del governo italiano sia quella più risolutiva: adottare un modello fiscale come quello svizzero. 

Fonti: Corriere del Ticino, redattoresociale.it

Continua la lettura con: Svizzera: i supermercati Aldi portano il salario minimo a 5.000 euro 

ANDREA ZOPPOLATO

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/

 

Il nostro sogno per l’Italia? Un’Italia federale, con forte autonomia per le aree urbane e i territori omogenei. Un Paese che premi il fare rispetto al non fare, con una forte propensione all’innovazione, che valorizzi le sue eccellenze distintive e che miri a essere sempre migliore, mettendo al centro il cittadino libero e responsabile verso la comunità.

MILANO in CUCINA: i piatti tipici più amati (VIDEO)

0

Sono molti i piatti della cucina milanese che sono conosciuti e apprezzati a livello internazionale. Ma quali sono quelli più amati dai milanesi? E come li cucinano? Scopriamoli insieme. In coda al video le risposte alla domanda “Che cosa ami di Milano?”

 

 

Il nuovo video di Milano Città Stato di Silvia Arosio e Sabrina Falanga. Iscriviti al canale su YouTube per i video esclusivi.

Hai un video di Milano da inviarci o segnalarci? Scrivici su info@milanocittastato.it (video del giorno)

SILVIA AROSIO

ALTRI VIDEO DEL GIORNO A MILANO:

Cosa si fa a MILANO quando PIOVE (VIDEO)

REGALI di NATALE, cosa fare e dove comprarli a Milano

NATALE

Viaggio nelle STAZIONI da INCUBO della METRO

Metro da incubo

I QUARTIERI più AMATI di MILANO

i SUPERMERCATI più AMATI di MILANO

i MIGLIORI MERCATI di MILANO

ALLARME SICUREZZA? Lo abbiamo chiesto ai commercianti di Milano 

Allarme sicurezza

i TRUCCHETTI per SPENDERE POCO a MILANO

MILANO è una città per RICCHI?

Come e dove si DIVERTONO i GIOVANI OGGI a MILANO

A MILANO conviene essere UOMO o DONNA?

MILANO senza AUTOMOBILI: è possibile?

SICUREZZA a MILANO: i TRE LUOGHI più TEMUTI

FUGA da MILANO, in quale CITTÀ dell’HINTERLAND vorrebbero andare a vivere i MILANESIDove le MILANESI comprano ABITI di BUONA qualità a POCO PREZZO?Copertina Negozi

L’ESTATE a Milano all’inizio degli anni SESSANTA (a colori)

Le GRIDA nelle STRADE di MILANO (1973)

INFRASTRUTTURE, i 5 GRANDIOSI PROGETTI in arrivo in Italia

L’ADDABAHN, le linee CELERI dell’Adda

Compresenza di veicoli tranviari e metropolitani lungo via Palmanova a Milano (settembre 1970)

Il TRAM di Milano che si crede una METRO

Credit combat tram YT – Tram 7 in sotterranea

La Milano degli anni Sessanta

MILANO è PEGGIORATA in questi ULTIMI ANNI

M1 vs M2, qual è più VELOCE?

ODISSEA sulla GENOVA – VENTIMIGLIA

Com’è la PIZZA dei nuovi DISTRIBUTORI AUTOMATICI di Milano?

In MOTO sulle STRADE più PERICOLOSE di Milano

Vivo solo tra le montagne

Ho riprogettato il biglietto della metro

I metallari di Milano negli anni Ottanta

Come sarà il nuovo PIAZZALE LORETO (Rendering)

La COPPIA che si è trasferita da MILANO per VIVERE in MEZZO a un BOSCO


La TRATTA più LUNGA senza FERMATE della METRO di Milano

Le STRADE SOLARI, la nuova VIA per il futuro di Milano?

La nascita di Milano

Il TUNNEL STRADALE che doveva passare sotto MILANO

Sulla METRO di MILANO nel 1982, l’anno dei MONDIALI

Una GIORNATA in CENTRO a Milano. Con soli 10 EURO. È possibile?

M4 San Babila: MILANO prende il VOLO (foto e video dell’inaugurazione)

VOLANDO sui NAVIGLI di MILANO

Il Naviglio in secca

STAZIONE CENTRALE 1995, com’era trent’anni fa

I TALENTI EMERGENTI sulla SCENA MUSICALE di MILANO

Curiosità e futuro della LINEA VERDE di Milano

MILANO nell’OTTOCENTO

Le tre PIZZE più COSTOSE di Milano

8 progetti del FUTURO della METRO di Milano

La STRADA “TAPPO” di Milano

CHRIS MARTIN (Coldplay) canta OH MIA BELA MADUNINA a San Siro

STEFANIA e le MACCHINE GIGANTI che hanno scavato i TUNNEL della metro 4

“RUBARE è il nostro LAVORO”

La PAURA fa 90. Una notte sulla “linea più pericolosa” di Milano

PERCHE’ VIVI a MILANO?

Il metodo RUMENO per la sicurezza sulla METRO

A bordo di un TAXI VOLANTE

L’EVOLUZIONE di PIAZZA DUOMO nel TEMPO

“Milano è la metafora dell’amore”

I fantasmi di Milano

Emergenza passaporti a Milano

VICOLI SCOMPARSI del centro di Milano

ABBATTERE il TURCHINO per eliminare la NEBBIA e lo SMOG a MILANO

ECCEZZZIUNALE… VERAMENTE, le 7+1 SCENE ICONICHE di un film chiave della commedia italiana

Alla scuola della BIDELLA PENDOLARE da NAPOLI per scoprire la verità

I TRENI della METRO di ogni linea di Milano

AGGRAPPATO al BUS sulla tratta Lodi-sant’Angelo

La via con più DIVIETI DI SOSTA del mondo

MI GUARDO e mi specchio vanitosamente in questi palazzi

Misteri e superstizioni di Milano

Il campanile medievale all’interno di un condominio

VIVAIO e MILANO CITTA’ STATO, le attività per il 2023. Vuoi unirti anche tu?

I mezzi pubblici a Milano negli anni ottanta

FINE ANNO in coda al PANE QUOTIDIANO

Milano – Roma: più veloce in treno o in aereo?

La passerella di Piano sulla M1

Un anno da pendolare sulla Milano Cremona

Dove andavano, cosa facevano i GIOVANI MILANESI nella Milano degli anni ’80

TIBALDI-BOCCONI, la prima stazione della CIRCLE LINE di Milano

La grande nevicata dell’85

La Milano di inizio Novecento

il SUPERATTICO sul tetto della TORRE

M4 – Dateo, la STAZIONE più PROFONDA di Milano

5 angoli INSOLITI da scoprire a MILANO

Un giro sul TurboKart

Il ciclista spericolato

Che cosa pensano i milanesi dei napoletani

Cosa pensano i napoletani di Milano e dei milanesi

3 esperienze gratis da fare nel periodo natalizio a Milano

Quanto spendono gli studenti di Milano?

Il panino più famoso di Milano

In volo sopra i Navigli nascosti

I paninari davanti al Burghy

L’ASFALTO “FERITO” di Milano, la denuncia del comico STORTI

Inaugurazione dell’M4

BAGNI BELLI e GRATIS in CENTRO a Milano

M4: la quiete prima dell’inaugurazione 

L’Italia costruisce la sua Tech Capital

Camminare sul cielo a Milano

Ho aperto un falso ristorante in piazza Duomo

Milano, una città che costruisce METROPOLITANE come nessun’altra

Le tre strade più trafficate di Milano

In TRATTORE in CENTRO a MILANO (scena cult)

Milano ha carenza di posti letto per i senza dimora

Sciare in Porta Nuova

La Ciclabile Umana

Paninari a Milano

Le 10 moto più belle a EICMA

La protesta degli studenti contro la legge anti-rave

Calenda canta Bella Ciao all’Arco della Pace

Quanto paghi d’affitto a Milano

EMO & TRUZZI, i RAGAZZI di MILANO di VENT’ANNI FA

Un milanese a Genova

L’aperitivo più economico a Milano Centro

Milano, risse ai Navigli

Una GIORNATA ALTERNATIVA a Milano

L’arrivo di Totò e Peppino a Milano

Nel regno delle zucche alle porte di Milano

La M4 in anteprima

Cosa succederebbe se scoppiasse una bomba atomica a Milano?

Da DUOMO a LINATE, bus 73 contro METRO 4. Qual è più VELOCE?

48H da LADRO a Milano

Quanto spendo in una settimana a Milano

La trattoria milanese più economica della città

Milano, caldo fuori stagione

Quarto Oggiaro: la periferia che spaventa Milano

Da Milano a Lecco sulla ciclabile

“RE NUDO”: la WOODSTOCK ITALIANA al PARCO LAMBRO. Dove è successo di tutto

Come funziona la linea senza conducente

La Metropolitana Milanese nei secoli

In volo di notte sui grattacieli di Porta Nuova

Le borseggiatrici della metro

Le intrusioni dei maranza

I nuovi poveri di Milano

Ultima corsa della Milano – Limbiate

Le reazioni degli automobilisti al blocca di via Palmanova

Street Style a Milano

Da Milano a Londra con una moto super sportiva

L’incrocio con semaforo rotto e il senso civico dei milanesi

Circle Line: la quasi metropolitana per Milano

La TOP 10 delle cose da vedere vicino a MILANO

NavigaMi, in CROCIERA a MILANO

Avvisi storici sul tram

Cose da NON FARE per trovare una CASA in AFFITTO a Milano

La sfida: di corsa contro la metro

INSEGUO le BORSEGGIATRICI sulla METRO

L’arena di Milano dimenticata da 25 anni

Manzoni occupato contro Giorgia Meloni

Lo show di Moncler in Piazza Duomo

La domenica di Milano vs di Roma

Milano del Futuro: 16+ edifici in arrivo 

Milano alla fine degli ANNI OTTANTA

10 ATTRICI MILANESI che hanno fatto la storia del cinema e del teatro

Tutte le stazioni della metro di Milano in un giorno

Il mio primo mese a Milano: quanto ho speso?

M6 – Il percorso della futura metropolitana di Milano

La mostra più INSTAGRAMMABILE di Milano

Mi sono trasferita a Milano

Gli Ultras della Dinamo Zagabria in giro per Milano

Tour dei chiostri notturni di Milano

Evoluzione animata della metro di Milano

Milano e Vincenzo

I locali più instagrammabili di Milanoa

DA MILANO A CAPO NORD IN BICI A FIN DI BENE

IL MODO PIU’ ECONOMICO DI MANGIARE A MILANO

Lezioni di danza in Piazza Duomo

Lo spot della Milano da Bere

LA CODA per la FAME

UN ROMANTICO A MILANO

copyright milanocittastato.it

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/

APERITIVO in una BOLLA NATALIZIA a Milano

0
elpatio - Igloo

Per la stagione invernale si può fare aperitivo all’interno di una suggestiva bolla in perfetto stile natalizio. Ecco dove e quanto costa.

APERITIVO in una BOLLA NATALIZIA a Milano

# La trasformazione invernale del ristorante argentino di Zanetti

elpatio – Interno

Il ristorante argentino dell’ex capitano dell’Inter Javier Zanetti, El Patio del Gaucho al piano terra dello Sheraton Milan San Siro, si trasforma per la stagione invernale. Gli spazi esterni del locale, nello stupendo giardino alla base dell’hotel, fanno immergere i clienti nell’atmosfera del Natale. La regina della cucina è la carne alla griglia, presente nel menu anche una scelta di pesce e verdure alla griglia. 

# Si fa aperitivo e si cena dentro una bolla ricoperta da luci scintillanti

elpatio – Aperitivo in una bolla

Ci si può sedere all’interno di bolle trasparenti ricoperte di lucine scintillanti, delle specie di igloo, dove brindare e mangiare guardando le stelle. La più “intima” e rilassante ha due poltrone verdi con poggiapiedi e un tappeto che richiama la neve.

themamosfamily IG – Aperitivo

Si può fare aperitivo al prezzo di 18 euro a persona, con affettati e carne argentina, empanadas e altre specialità.

elpatio – Igloo

Per chi vuole gustare appieno la cucina di El Patio del Gaucho le bolle sono disponibili anche a cena, con tavoli fino a un massimo di 8 posti a sedere.

Spunto: themamosfamily IG

Continua la lettura con: HOTEL di LUSSO con RISTORANTI GLAMOUR che si sono TRASFORMATI per NATALE e CAPODANNO

FABIO MARCOMIN

copyright milanocittastato.it

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/

#8 – L’unico PARCO ACQUATICO al COPERTO d’Italia è a pochi minuti da Milano

0

Poco distante da Milano c’è un parco acquatico da record. Fruibile tutto l’anno, a gennaio aperto dal giovedì alla domenica, con attrazioni per grandi e piccoli dedicate al divertimento e relax. Dove si trova e cosa si può fare.

Milano-Acquaworld

L’unico PARCO ACQUATICO al COPERTO d’Italia è a pochi minuti da Milano

# Un parco da record con 12 vasche e piscine e una superficie complessiva di 20.000 mq

Mappa acquaworld

A 30 minuti da Milano, a Concorezzo,c’è l’unico parco acquatico al coperto in Italia: Acquaworld. Si sviluppa su una superficie di circa 20.000 mq, è aperto 12 mesi all’anno ed è fruibile con qualsiasi condizione atmosferica. Il parco è dotato di 12 vasche e piscine interne ed esterne, tutte con acqua fra i 32° e i 35°C, per una superficie d’acqua totale di circa 3.000 metri quadrati. La temperatura interna è costante a circa 30°C. La parte indoor è coperta con 3 cupole trasparenti di Etfe: si tratta di un elemento artificiale ricavato dal fluoro, utilizzato anche per l’Allianz Arena di Monaco e il Water Cube di Pechino

# Le zone del divertimento: Area Scivoli e Area Fun. Occhio al Black Mamba

Credits acquaworld_ufficiale IG – Scivoli Acquaworld

La parte del parco acquatico dedicata al divertimento si suddivide in Area Scivoli e Area Fun.

Nella prima è presente una torre di 18 metri di altezza dalla quale partono 8 scivoli acquatici, con arrivo sempre al coperto, con pendenze comprese tra il 7% ed un massimo del 35% e una lunghezza totale 1.100 metri lineari. Tre di questi scivoli  prevedono l’utilizzo di gommoni singoli e/o doppi. Non manca lo scivolo dedicato ai più piccoli: il multipista Baby Slide. Per i più spericolati c’è l’adrenalinico Black Mamba.

Credits babina994 IG – Vasca Onde e idromassaggi nel parco Acquaworld

L’attrazione principale dell’Area Fun è invece la Vasca Onde, un grande specchio d’acqua di 1.000 mq con giochi acquatici. A questa si aggiunge l’area idromassaggi, cascate, il divertentissimo River e l’Area Miniworld con giochi e scivoli per bambini. All’aperto c’è invece una piscina di 200 mq con giochi d’acqua e idromassaggi, con temperatura costante di 32°C, per le famiglie. 

# Una vera e propria spa nell’area benessere di oltre 2.000 mq 

Credits babina994 IG – Area Benessere Acqua world

L’Area benessere di oltre 2.000 mq, con vasche interne ed esterne che occupano la metà della superficie, è una vera e propria spa: la Grotta del Temporale Monsonico, vasche di reazione calda (Calidarium) e fredda (Frigidarium), idromassaggi plantari, cervicali e lettini massaggianti, una sauna, una stanza del sale e le stanze del vapore.

Continua la lettura con: La gita più bella #9 – La piccola “MONT SAINT MICHEL” italiana a 2 ORE da MILANO

FABIO MARCOMIN

copyright milanocittastato.it

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/

#8 – Le storie curiose dei QUARTIERI di Milano che nessuno sa DOVE SONO

3
quartieri milano fonte: Urban File (c)

In altre città del mondo i quartieri sono un’icona identitaria. Kreuzberg, Chelsea, Bronx, Assiano. Assiano? Chi sa dove si trovi alzi la mano.

Highlight picture credits: Urbanfile.org

Le storie curiose dei QUARTIERI di Milano che nessuno sa DOVE SONO

# Mirabello: il quartiere sanzionato

quartiere Mirabello
quartiere Mirabello

Forse più noto come quartiere Rodolfo Carabelli come veniva denominato in passato. Quartiere di epoca fascista (fu costruito nel 1939) è costituito da 12 palazzine e si ricollega in parte al vicino Villaggio dei Giornalisti. Una curiosità: costruito nel periodo delle sanzioni inflitte al governo fascista utilizza materiali in economia, escludendo ad esempio l’uso del calcestruzzo.

# Rottole: il villaggio degli spazzini

rottole - spazzini
rottole – spazzini

Le Rottole erano un borgo rurale annesso a Milano nel 1873 che sorgeva lungo la strada che dalla città conduceva fino a Bergamo. Il paese si sviluppava attorno alla chiesa medievale di San Carlo alle Rottole ed è rimasto agricolo fino alla prima metà del XX secolo.
Successivamente la zona è stata trasformata dalla decisione del Comune di creare in quest’area il deposito dell’immondizia milanese. Da allora, nel giro di poco tempo, l’area ha attratto centinaia di persone, specialmente brianzoli, che hanno cominciato a costruire delle baracche, creando il cosiddetto “Villaggio degli Spazzini” che si trovava tra le attuali Vie Pordenone, Plezzo, Palmanova e Tolmezzo.
In passato, le Rottole erano interessate al passaggio delle linee celeri dell’Adda, sostituite negli anni ottanta della metropolitana.

# Casoretto: il quartiere partigiano

casoretto (piazza Aspromonte) Fonte: Urban File (c)
casoretto (piazza Aspromonte) Fonte: Urban File (c)

Il Casoretto (il Casorett, in dialetto), è stato staccato da Lambrate e, successivamente, da città studi di cui rappresenta una versione più popolare. E’ un quartiere che è stato al centro della cronaca nera, soprattutto per l’uccisione nel marzo 1978 in via Mancinelli di Fausto e Iaio, frequentatori del Leoncavallo, mentre in una traversa di via Casoretto, sempre negli anni di piombo, fu ucciso l’avvocato Enrico Pedenovi, consigliere provinciale dell’MSI. Una delle scuole del quartiere, l’odierno Istituto tecnico Caterina da Siena, venne requisita dai partigiani nei giorni della liberazione e nei suoi locali furono prese importanti decisioni che segnarono la storia del Paese.

# Taliedo: il quartiere volante

taliedo (via Mecenate)
taliedo (via Mecenate)

Fino ai primi del Novecento Taliedo era una zona di campagna ricca di orti e cascine. Il nome deriva dalla Cascina Taliedo, la più grossa della zona, che a sua volta prese il nome dalla presenza di numerosi alberi di tiglio.
Nel 1910 Taliedo venne scelta per svolgere il Circuito Aereo Internazionale, gara di velocità aperta a piloti e apparecchi stranieri. L’area venne attrezzata con hangar e officine di manutenzione, e nell’Aerodromo d’Italia venne ricavato un percorso di gara chiuso di forma triangolare. Vennero requisite ed abbattute tutte le cascine della zona.
Ai bordi del campo, lungo la via Mecenate, nel 1915 la Società per lo Sviluppo dell’Aviazione in Italia costruì lo stabilimento per la produzione degli aerei progettati dall’ing. Gianni Caproni. Taliedo fu uno dei primi aeroporti d’Italia e l’unico Aeroporto di Milano fino alla costruzione di Linate.
Oggi nella zona lungo la Via Mecenate ci sono molti studi per la televisione e centri di produzione.

# Calvairate: il quartiere dell’agri-business

calvairate - fonte: Urban File (c)
calvairate 

Calvairate prende il nome dal monte Calvario, a cui è dedicata la cappella dedicata a Santa Maria Nascente fatta costruire da alcuni crociati di ritorno dalla Terra Santa probabilmente nel XII o XIII secolo. Attorno all’odierno piazzale Ferdinando Martini si sviluppava l’antico borgo agricolo che fino al 1873 faceva parte dei Corpi Santi attorno a Milano.
La struttura del quartiere è formata da due grandi piazze, Martini ed Insubria, collegate da un viale alberato (via Laura Ciceri Visconti).
Fino alla fine dell’ottocento il quartiere ospitava la Giazzera de Calvairaa, la ghiacciaia più grande di Milano. Nel 1912 fu costruito nella zona est del quartiere il nuovo macello della città. L’area ha molte zone verdi e dal 1965 in via Cesare Lombroso è presente il mercato ortofrutticolo più grande d’Italia.

# Morivione: il quartiere dei banditi

Il quartiere di Morivione (Morivion in dialetto) era anch’esso un antico borgo agricolo nell’estremità sud della città. In passato era celebre perchè era la zona in cui i milanesi andavano a festeggiare San Giorgio, bevendo latte e mangiando il pan meino (pane di miglio dolce). Era una zona infestata dai banditi, tra cui il terribile Vione che in questa zona venne ucciso nel 1335 dai lancieri del duca di Milano. Nel luogo in cui si riteneva che questi fosse deceduto, sarebbe stata posta una pietra, sulla quale era scritto «Qui morì Vione», da cui sarebbe poi derivato il nome della località.
I confini del quartiere sono a nord la circonvallazione esterna (della 90/91) e a sud il tratto iniziale della strada provinciale 412 della Val Tidone. L’asse portante del quartiere corre da nord a sud con Via Bazzi-Via Ferrari.

# Macconago: il quartiere dell’altro castello

castello di maccognago
castello di maccognago

Il quartiere entra a fare parte del Comune di Milano dal 1923. E’ il quartiere agricolo della città, in gran parte occupato dal parco agricolo Sud. Noto soprattutto per la presenza del Castello di Macconago, costruito tra il 1330 e il 1340, a pianta quadrata, con torri d’avvistamento e camminamenti merlati, con una struttura tipicamente viscontea, di proprietà della famiglia Pusterla. Caduta in disgrazia anche il castello finì in rovina finché è stato interamente restaurato dalla famiglia Ferrario Gavana. Viene ora utilizzato per cerimonie, ricevimenti e altri eventi.
Data la natura rurale e la bassa urbanizzazione dell’area, Macconago non è servito da linee metropolitane o ferroviarie.

# Conca Fallata: il quartiere dei naviganti

conca fallata
conca fallata

Il quartiere prende il nome dalla conca di navigazione che si trova lungo il Naviglio Pavese. È la seconda chiusa dopo la Conchetta e copre un salto di 4,80 metri.
Realizzata a fine del XVI secolo, fu chiamata dai milanesi “fallata”, cioè “sbagliata“, perché, a loro dire, venne pensata e realizzata inutilmente. Secondo i milanesi un’altra conca non serviva, dato che erano sufficienti quelle già presenti. Il motivo principale dello sdegno dei milanesi erano gli sghei: erano infatti contrari alle tasse necessarie per finanziare l’opera.
Il termine “Conca Fallata” diventò poi anche il nome del quartiere circostante.
A partire dagli anni quaranta del XIX secolo, il salto d’acqua della Conca Fallata iniziò a essere sfruttato per produrre energia idroelettrica, energia che era utilizzata dalle Cartiere Ambrogio Binda, che sorgevano nei pressi.

# Villaggio dei fiori: il quartiere scandinavo

villaggio dei fiori
villaggio dei fiori

Roma ha il Campo, Milano ha il villaggio dei fiori. La parte ovest della città un tempo era tutta campagna attraversata dal fiume Olona, specie attorno a due cascine Arzaga e Corba che ancora danno il nome alle strade che le fiancheggiavano.
Nel dopoguerra il piano urbano procedette con la realizzazione di una griglia di nuove strade e la costruzione dei nuovi quartieri, tra cui il Villaggio Finlandese, chiamato poi il Villaggio dei Fiori, completato nel 1953.
Il villaggio dei fiori si chiama così perchè è attraversato da tutte strade con nomi floreali, comprese tra via Primaticcio e via Lorenteggio. Inizialmente si chiamava villaggio finlandese perchè le prime costruzioni erano delle casette in legno donate dalla Finlandia, per ospitare gli sfollati dei bombardamenti della seconda guerra mondiale, che furono prese a riferimento anche per le costruzioni successive.
Il quartiere è ancora caratterizzato da lotti piccoli, con case unifamiliari di un solo piano, circondate da un giardino privato.
Le Casette Finlandesi sono quasi tutte al loro posto, dopo 65 anni.

Leggi anche: Villaggio dei fiori di Urban File

# Sella Nuova: il quartiere di Creta e Assisi

sella nuova
sella nuova

Il nome, già attestato nel 1346, trae origine da Sala Nuova, dove sala stava per “abitazione signorile e deposito di derrate alimentari” e indicava un antico complesso appartenente alla famiglia Torriani, poi divenuto dei Visconti, ed era comune autonomo fino al 1869 quando fu annesso a Baggio.
Posizionato nella parte ovest della città, confina con Quarto Cagnino a nord, col Lorenteggio a sud e con Baggio ad ovest.
Al giorno d’oggi il nome resta legato alla cascina e alla via sulla quale questa sorge mentre il quartiere è popolarmente conosciuto come la zona orientale di Baggio. Ospita il capolinea di Bisceglie della linea 1 della metropolitana di Milano e l’ospedale militare.
All’interno del quartiere ci sono due “enclave”, quartieri ancora meno noti di Sella Nuova:
Creta (Cassina Crea in dialetto locale) che si sviluppa tra Via Saint Bon e Via Beltrami, e che prende il nome da due antiche cascine, Cascina Creta Vecchia e Cascina Creta Nuova;
Assisi che comprende diverse vie, come Via del Passero, Via dell’Allodola o Via dell’Usignolo, quasi tutte chiamate con il nome di volatili. Il nome del quartiere deriva quindi dal fatto che San Francesco d’Assisi era un amante di questi animali. La chiesa principale del quartiere è la parrocchiale di San Giovanni Battista alla Creta.

# Assiano: il quartiere che è ancora campagna

assiano
assiano

Quartiere ignoto anche per i distretti che lo contengono: San Siro e Baggio. E’ posto nella estremità occidentale al di là della tangenziale. Di tutte le comunità aggregate nel tempo a Milano, è l’unica a non aver subito il benché minimo segno di espansione edilizia, rimanendo niente più che una cascina di campagna.
L’origine del quartiere è di epoca romana: nel museo archeologico del Castello Sforzesco di Milano è presente una lapide con la scritta AXILIANUM accompagnata da una targhetta riportante “Trovata nel territorio di Baggio”.
Nel Medioevo Assiano ospitava terreni di proprietà della Chiesa e fino alla fine del settecento contava meno di 20 abitanti. Il borgo di Assiano, costituito essenzialmente dalla cascina omonima e dai terreni ad essa annessi, passò nel 1946 alla famiglia Feltrinelli ed oggi è proprietà dell’ALER. Il principale luogo di attrazione è l’Oratorio di San Martino,insieme alla Cascina Malandra e alla Cascina Moirano. E’ abitato da meno di 200 persone.

# Altri quartieri di Milano praticamente ignoti:

-Cavriano (tra Forlanini e città studi),
– Acquabella,
– Ponte Lambro (case bianche) dove è stato il Papa,
– Triulzio Superiore (Tra Metanopoli e Santa Giulia), Macconago (sotto il Vigentino),
– Val di Sole,
– Quintosole (abitata dagli elfi),
– Ronchetto delle rane (citata da Alberto Sordi),
– Cantalupa,
– Boffalora (in città, non il paese),
– Muggiano (il Baggio di Baggio),
– Roserio (tra Mind e Quarto Oggiaro),
– Segnano (l’ex Greco milanese),
– La Fontana,
– Quartiere Lodovico il Moro
– Quartiere Teramo,
– Montalbino,
– Quartiere Basmetto,
– Castagnedo,
– Gamboloita,
– Pratocentenaro,
– Cagnola,
– Vialba,
– Montinasco,
– Quartiere Campo dei Fiori (ebbene sì, c’è anche a Milano)

Continua la lettura con: Luogo nascosto #9 – La CASA più ANTICA di MILANO

ANDREA ZOPPOLATO

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/

 

Il nostro sogno per l’Italia? Un’Italia federale, con forte autonomia per le aree urbane e i territori omogenei. Un Paese che premi il fare rispetto al non fare, con una forte propensione all’innovazione, che valorizzi le sue eccellenze distintive e che miri a essere sempre migliore, mettendo al centro il cittadino libero e responsabile verso la comunità.

VOTA l’AVVENIMENTO dell’ANNO a Milano: i 10 più importanti del 2023 (Milano Città Stato AWARDS)

0
Avvenimento dell'anno

Per i Milano Città Stato Awards vota l’avvenimento dell’anno tra le 10 nominations in elenco. La più votata sarà regina di Milano Città Stato e riceverà il Milano Città Stato Award 2023.

VOTA l’AVVENIMENTO dell’anno a Milano: i 10 più importanti del 2023 (Milano Città Stato AWARDS)

LE 10 NOMINATIONS (Puoi VOTARE in fondo all’ARTICOLO):

#1 Inaugurazione San Babila M4

Credits Andrea Cherchi – Cerimonia di presentazione M4 San Babila

#2 Prima in Italia: apre la corsia dinamica su un tratto di tangenziale

Quarta corsia dinamica in funzione

#3 Derby Milan Inter di semifinale di Champions

Euroderby – Credits: Il Giornale

#4 La terza stella: 30esimo scudetto Olimpia

Terza stella Olimpia

#5 A Milano i 69esimi Campionati Mondiali di Scherma

mantovascherma IG – Mondiali scherma 2023

#6 Inaugura la Ciclabile di Corso Buenos Aires

Credits Roberto Lorenzetti FB – Cordoli ciclabile Corso Buenos Aires

#7 Studenti in tenda per protestare contro il caro affitti

Credits gev_milano IG – Protesta contro caro affitti

#8 La nuova Area C chiusa ai non residenti (aumento ticket di ingresso e massimo due ore di parcheggio per non residenti)

Area C

#9 Merlata bloom: inaugurato il centro commerciale più grande di Milano

Credits Andrea Cherchi – Merlata Bloom interno

#10 Record turisti: il 2023 è l’anno con il più alto tasso di visitatori nella storia della città

Credits Maxim Klimashin-unsplah – Turisti Milano

SONDAGGIO CHIUSO

MILANO CITTA’ STATO

copyright milanocittastato.it

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/

Le regioni dove si mangia meglio al mondo: 7 italiane nella top 10

1
100 Best food regions in the world

Perdiamo quota in molti settori ma c’è un ambito dove non c’è partita. La cucina. L’Italia domina piazzando sette regioni tra le prime 10 dove si mangia meglio al mondo. Lo rivela la guida gastronomica digitale TasteAtlas.

Le regioni dove si mangia meglio al mondo: 7 italiane nella top 10

# Campania ed Emilia Romagna ai primi due posti, anche la Lombardia tra le prime dieci

100 Best food regions in the world

La guida gastronomica digitale TasteAtlas premia l’Italia. Dopo che il nostro Paese è risultato essere quello con la migliore cucina al mondo con una valutazione di 4,72 e il Paese con i migliori formaggi, con 8 posizioni occupate nella top ten, anche le singole regioni italiane battono la concorrenza estera: nei primi dieci posti 7 sono italiane.

Credits danilo-d-agostino-unsplash – Napoli

Al primo posto si piazza la Campania con un punteggio di 4,60. Segue l’Emilia Romagna con 4,57, chiude il podio Java con 4,51. Appena fuori dalle medaglie c’è Creta con 4,49, poi la Sicilia con 4,48, la regione di Guangdong in Cina con 4,44 e poi un filotto italiano dal settimo al decimo posto: Lazio, Toscana, Lombardia e Liguria. 

# Francia sconfitta 

Rhône-Alpes – Prima regione francese in classifica, fuori dalla top ten

La prima regione francese in classifica è Rhône-Alpes all’undicesimo posto, uno smacco per i cugini che nella top 50 di questa classifica possono contare in tutto sei regioni. Nelle prime venti posizioni troviamo la Tessaglia in Grecia, la Dalmazia in Croazia, l’Andalusia in Spagna e il Bejs District in Portogallo.

# In totale 12 regioni italiane nella top 50

trattoriafaveefogghje IG – Piatti pugliesi

Il nostro Paese ne mette altre 5 nella top 50, con un totale di 12 nessuno fa meglio, e nell’ordine sono: Puglia 12esima posizione con un punteggio di 4,39, Piemonte alla 15esima con un punteggio di 4,35, Veneto alla 27esima con 4,27, la provincia di Parma alla 35esima con 4,24 e la Sardegna alla 48esima con 4,16.

Continua la lettura con: Il NUOVO TREND di Milano: MANGIARE MALISSIMO

FABIO MARCOMIN

copyright milanocittastato.it

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/

Novità a Milano: la SALA dell’EVOLUZIONE UMANA. VISITABILE GRATIS (ma solo per pochi giorni)

0
Comune di Milano - Sala dell'evoluzione umana

Il nuovo allestimento dell’esposizione permanente dedicata alle origini della nostra specie. 

Novità a Milano: la SALA dell’EVOLUZIONE UMANA. VISITABILE GRATIS (ma solo per pochi giorni)

# La sala dedicata alle origini della nostra specie: visitabile gratis per i primi due giorni

Tracce – Comune di Milano

Si presenta in una veste tutta nuova la sala dedicata all’esposizione permanente riguardante la storia dell’evoluzione umana. Riapre il 19 dicembre 2023 con un nuovo allestimento a firma Migliore+Servetto, vincitore di un concorso nazionale nel 2018, che ha coinvolto i conservatori e il personale del Museo, progettisti, tecnici, grafici e artisti. Per due giorni, quello di riapertura e il 20 dicembre, l’accesso al pubblico è gratuito fino a esaurimento posti. Dopo i saluti istituzionali e una lectio magistralis, alle ore 12 del 19 dicembre l’inaugurazione ufficiale.

Lo spazio espositivo distribuito su 400 mq è suddiviso in 4 macro-aree:

  • Chi siamo?: la posizione dell’uomo nella natura e all’interno dell’ordine dei Primati;
  • Un cespuglio africano: tra 6 e 2 milioni di anni fa in Africa si sono originate e hanno convissuto numerose specie di ominidi bipedi, tra cui le più antiche del genere Homo;
  • Fuori dall’Africa: nel corso degli ultimi 2 milioni di anni circa, rappresentanti del genere Homo hanno a più riprese ampliato il proprio areale diffondendosi al di fuori dell’Africa;
  • Homo sapiens: la comparsa dei più antichi appartenenti alla nostra specie.

Ogni area presenta al centro una torre scenica, pensata come ambientazione di una narrazione tra il fisico e il digitale, mentre ai lati bauli e allestimenti free standing che aprono i loro tesori alla scoperta dell’utente. Esposti più di 400 esemplari tra reperti zoologici in scheletro e preparati tassidermici, reperti fossili originali e strumenti litici in calco e in originale, oltre a riproduzioni in calco e 3D di resti fossili.

# La prima architettura museale italiana, realizzata in stile neogotico

dailygentile IG – Museo di Storia Naturale di Milano

Il Museo di Storia Naturale di Milano nasce nel 1838 grazie a una donazione del collezionista milanese Giuseppe De Cristoforis e del botanico di origine ungherese Giorgio Jan. La sede è cambiata nel corso dei decenni passando dall’ex convento di via Santa Marta alla villa settecentesca di Palazzo Dugnani nel 1863, fino all’attuale edificio appositamente edificato, in seguito alla grande Esposizione Nazionale di Milano del 1881, tra il 1888 e il 1893. Si tratta infatti della prima architettura museale italiana, invece della trasformazione di edifici monumentali in musei come sempre avvenuto.

Realizzato all’interno dei Giardini Pubblici di Porta Venezia, su progetto dell’architetto Giovanni Ceruti, si caratterizza per uno stile neogotico che prende a riferimento il British Museum Natural History di Londra. Del Naturhistorisches Museum di Vienna riproduce invece fedelmente la pianta ad anello. 

# Una superficie di 5.500 mq con 23 saloni d’esposizione

Credits: @fbertelloni IG 

Il museo si sviluppa su una superficie di circa 5.500 mq, suddivisa su due piani e un sottotetto, con 23 saloni d’esposizione e quasi tre milioni di pezzi. Al suo interno anche la maggiore esposizione in Italia di diorami, se ne contano un centinaio. 

Oltre alla sala sulla storia dell’evoluzione umana sono altre quattro quelle con un’esposizione permanente: animali invertebrati, animali vertebrati, dinosauri e altri fossili, minerali. Presente anche una sala con scheletri di dinosauri, come quelli originali di un allosauro e di un griposauro, la ricostruzione in grandezza naturale di un triceratopo e il calco di un tirannosauro.

Continua la lettura con: Le meravigliose CASE MUSEO STORICHE di Milano

FABIO MARCOMIN

copyright milanocittastato.it

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/

HOTEL di LUSSO con RISTORANTI GLAMOUR che si sono TRASFORMATI per NATALE e CAPODANNO

0
kate_in_milano IG - 10_11

Sono parecchi gli hotels e i ristoranti milanesi che sotto le feste si sono trasformati regalando ambientazioni suggestive. Vediamo 5 imperdibili proposte.

HOTEL di LUSSO con RISTORANTI GLAMOUR che si sono TRASFORMATI per NATALE e CAPODANNO

# Park Hyatt con la slitta di Babbo Natale

Lussuoso hotel che da sabato 16 dicembre accoglie anche la slitta di Babbo Natale per consentire a tutti i bambini che vogliono di incontrare Babbo Natale. All’interno dell’hotel un maestoso albero di Natale, sontuose decorazioni e mille illuminazioni. In via Tommaso Grossi.

# Excelsior Hotel Gallia con la merenda di Natale

Credits excelsiorhotelgallia IG – Terrazza Gallia

Non poteva certo mancare all’appuntamento natalizio l’iconico hotel di piazza Duca d Aosta. Illuminato a festa, anche quest’anno offrirà la merenda di NataleFino al 6 gennaio è possibile degustare le prelibatezze culinarie italiane e non manca l’opportunità di cenare in terrazza per il Cenone del 24, il pranzo del 25 o il Cenone di capodanno. 

# Portrait Milano con le decorazioni glamour

kate_in_milano IG – 10_11

Hotel 5 stelle lusso che si veste a festa con decorazioni glamour specie nel cortile interno. Fino al 6 gennaio il ristorante 10_11 offre un menù tipicamente natalizio anche per il Cenone di fine anno. Per il pranzo di inizio anno è poi possibile degustare un brunch accompagnato da musica classica dal vivo. In corso Venezia. 

# Mandarin Oriental con la foresta incantata

Credits: flawless.life – Mandatin Hotel Ristorante Seta

In via Andegari il lussuoso hotel si trasforma in una vera e propria foresta incantata dove degustare la merenda natalizia a base di prelibatezze dolci o salate accompagnate da una selezione di pregiati the. Presso il ristorante Seta é possibile pranzare fino alla fine di dicembre con un menù due portate più dessert, mentre per il Cenone di capodanno il menù si arricchisce con una proposta di otto portate.

# Hyatt Centric Milano Centrale e il giardino d’inverno 

Credits hyattcentricmilancentrale IG – Organic Sky Garden

Il lussuoso hotel vicino alla stazione centrale per le festività natalizie si trasforma in un meraviglioso giardino invernale con tanto di plaid in pelo, tappeti e una cascata di luci, dove sorseggiare un cocktail in pieno stile après-ski, accompagnato dai piatti proposti dal ristorante Rivington.

Continua la lettura con: Le 4 COSE da fare a NATALE a MILANO

ALESSANDRA GURRIERI

copyright milanocittastato.it

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/

La CHRISTMAS PARADE: gli ALBERI di NATALE che vale la pena VEDERE a MILANO

0
Credits @natipervivereamilano]

Con il Natale 2023 Milano segna un nuovo record: si festeggia il Natale con più alberi in città, che arrivano a essere ben 22. Ma quali vale la pena vedere?

La CHRISTMAS PARADE: gli ALBERI di NATALE che vale la pena VEDERE a MILANO

Gli alberi di Milano risplendono grazie alla collaborazione tra pubblico e privato, valorizzando le zone della città più frequentate da cittadini e turisti. Tutti gli alberi sono realizzati con luci a led a basso consumo energetico e con materiali riutilizzabili. Dall’albero più alto al più colorato, non sono mancati né i consensi né le polemiche. Ecco quelli più apprezzati e quelli più discussi.

# La piramide di pacchi in Galleria: il più criticato

Sotto la cupola della Galleria Vittorio Emanuele una montagna di valigie impilate che arrivano a formare un abete. Si tratta dell’Albero di Natale allestito da Gucci e, a chi era abituato all’albero luminoso con migliaia di cristalli griffati Swarovski, appena lo ha visto gli si è alzato un sopracciglio o ha storto il naso. L’installazione, indubbiamente, sta facendo discutere molti, soprattutto quelli che non mancano di sottolineare la cifra costata all’azienda per illuminare uno dei salotti bene del capoluogo lombardo: circa un milione di euro.

Credits @natipervivereamilano

# L’abete giramondo in Cordusio: il più apprezzato

L’albero allestito in piazza Cordusio da Boscolo è uno di quelli più apprezzati dai milanesi. Colorato e decorato con addobbi che celebrano l’importanza di viaggiare con consapevolezza e nel massimo rispetto delle culture e dei luoghi che si visitano. Un albero di Natale inclusivo che riporta l’augurio di “Buone Feste” tradotto in tutte le lingue del mondo.

Credits @natipervivereamilano

# L’albero a sei stanze in Gae Aulenti: il più interattivo

Seppure non è un vero e proprio albero, l’installazione creata da Warner Music Italy in piazza Gae Aulenti attira grandi e piccini. Si tratta di un albero interattivo con tante stanze in cui è possibile entrare e lasciarsi trasportare dall’atmosfera natalizia. Il percorso all’interno dell’installazione, infatti, si articola in sei diverse ambientazioni, dall’ufficio postale di Babbo Natale a un tunnel con pareti specchiate e cristalli di ghiaccio. Ovviamente, il tutto è accompagnato da una playlist composta dalle canzoni più belle del Natale.

Credits fanpage.it

 

# Il trittico in San Carlo: il più freddo

In piazza San Carlo è possibile ammirare un trittico di alberi realizzato da IG (azienda nel settore del trading online). L’installazione, composta da tre abeti creati con delle luci, è una metafora visiva dell’ascesa e della crescita. Il trittico, però, è spesso al centro di riflessioni poco edificanti poiché ritenuto troppo “freddo” e poco in linea con l’atmosfera accogliente del Natale.

Credits mondomilano.it

 

# L’abete di San Babila: il più tradizionale

E a proposito di atmosfera natalizia, l’abete in piazza San Babila quest’anno ha colto nel segno. Si tratta dell’albero realizzato da Dils alto ben 13 metri e decorato con oltre 36 mila luci led bianche e più di 200 palline di Natale. Non solo: a contribuire alla magia del Natale c’è anche una pista di pattinaggio che resterà aperta al pubblico fino al 7 gennaio.

Credits mondomilano.it

 

# L’Albero del Duomo: il più olimpionico

A illuminare la piazza più importante di Milano, piazza Duomo, c’è l’Albero dei Giochi di Milano Cortina 2026. Alla basa dell’abete è presente una hall of fame per omaggiare i 221 vincitori italiani di medaglie nella storia delle olimpiadi e delle paraolimpiadi invernali.

I ben 28 metri di altezza dell’albero sono decorati con circa 300 sfere natalizie rosse e argento che si intrecciano con medaglie decorative d’oro, d’argento e di bronzo. A tutto questo si aggiungono oltre 100 mila luci led che culminano nel brillante fiocco di neve posto in cima.

Credits @natipervivereamilano

E per chi volesse addentrarsi in un tour dei 22 alberi di Natale milanesi, ecco dove è possibile trovarli:

Credits: YesMilano

Continua la lettura con: La Ballerina Gigante sulla Scala

FRANCESCA MONTERISI

copyright milanocittastato.it

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/

 

 

 

#9 – La piccola “MONT SAINT MICHEL” italiana a 2 ORE da MILANO

1
Credits: Valter Joannas

Situata sulla via francigena che la collegava all’omonima abbazia francese in Normandia, si trova la “gemella piemontese” a quasi 1.000 metri di altezza. Nelle giornate nebbiose pare fluttuare nell’aria. Ecco la sua storia e alcune incredibili curiosità.

La piccola “MONT SAINT MICHEL” italiana a 2 ORE da MILANO

# L’abbazia della Sacra di San Michele si trova a quasi 1.000 metri d’altezza. Nelle giornate di nebbia sembra sospesa nel vuoto

Credits: wikipedia.org Elio Pallard – Sacra di San Michele

L’elemento particolare della Sacra di San Michele è la sua posizione alla sommità del monte Pirchiriano, uno sperone roccioso appartenente al gruppo del Rocciavré nelle Alpi Cozie a 962 metri s.l.m.: nelle giornate di nebbia sembra essere sospesa nel vuoto proprio come la celebre Mont Saint Michel in Francia rimane isolata in mezzo al mare quando ci sono le alte maree. Il complesso architettonico si trova in una posizione a dir poco panoramica, regalando una vista unica sul verde della val di Susa.

# La linea sacra di San Michele Arcangelo

È uno dei monumenti simbolo del Piemonte, a sole 2 ore di macchina da Milano, la costruzione sacra è dedicata al culto dell’Arcangelo Michele e all’interno della chiesa sono sepolti i membri della famiglia reale di Casa Savoia. L’abbazia ha una valenza storica importante, in quanto da qui iniziavano o passavano alcuni dei percorsi storici più famosi, come il sentiero dei Franchi, la via Francigena che conduceva fino a Mont-Saint-Michel, sulle coste della Normandia francese partendo dal santuario pugliese di San Michele Arcangelo.

Uno dei misteri della storia è proprio questo: i santuari intitolati all’Arcangelo Michele sono perfettamente allineati, si possono unire con una linea retta immaginaria, la “linea sacra di San Michele Arcangelo”. Non solo: i tre siti più importanti, Mont Saint Michel in Francia, la Sacra di San Michele e il santuario di Monte Sant’Angelo nel Gargano sono tutti alla stessa distanza. Secondo la leggenda, la linea sacra rappresenta il colpo di spada che il Santo inflisse al Diavolo per rimandarlo all’inferno.

# Realizzata tra il 983 e il 987, l’abbazia ha ispirato Umberto Eco per la trasposizione cinematografica de “Il nome della Rosa”

Credits: unioneproloco.it

L’edificazione di questo luogo sacro è fatto risalire agli anni tra il 983 e il 987. Un colosso in pietra grigia con una facciata alta circa 40 metri, dal cui ingresso si raggiunge la chiesa attraverso un ripido e ampio scalone. Questa scala è soprannominata lo “Scalone dei Morti” poiché in passato vi erano custoditi gli scheletri di monaci.

Credits: wikipedia.org – Lo “Scalone dei Morti”

C’è una curiosità che riguarda l’abbazia: lo scrittore Umberto Eco si è parzialmente ispirato a questa abbazia benedettina per ambientare il riadattamento cinematografico del suo celebre romanzo “Il nome della rosa”.

# Meta prediletta dagli appassionati del turismo d’alta quota

Credits: ferrate365.it

Famosa come metà di pellegrinaggio, da anni è stata scelta dagli appassionati del turismo d’alta quota che hanno a disposizione alcuni percorsi per fare escursionismo. I più importanti sono quello che parte dall’abitato di Chiusa di San Michele e l’altro da quello di Sant’Ambrogio. Per gli appassionati di ascensioni c’è la via ferrata Carlo Giorda, un percorso attrezzato che parte da Sant’Ambrogio di Torino e raggiunge la cima del monte Pirchiriano: maggiori informazioni su come percorrere in sicurezza la ferrata sono disponibili a questo link.

Continua la lettura con: La gita più bella #10 – Il BORGO più BELLO d’Italia si trova a UN’ORA da Milano

BEATRICE BARAZZETTI

copyright milanocittastato.it

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/

 
 
 

#9 – La CASA più ANTICA di MILANO

0
Credits: wikiwand.it - Casa Fontana Silvestri

Tra affreschi spariti del Bramante, colonne degne della Certosa di Pavia, questo gioiello in pieno centro città è presente già dal XII secolo ed è uno dei pochissimi palazzi rinascimentali che sono stati risparmiati dalle demolizioni per far posto a nuove architetture. Scopriamolo in tutte le sue particolarità.

La CASA più ANTICA di MILANO

# Chiamata anche “Ca’ del Guardian” è uno dei pochissimi palazzi rinascimentali rimasti in città

Casa Fontana-Silvestri è uno dei pochissimi palazzi rinascimentali che sono stati risparmiati dalla distruzione per far spazio ad altre architetture in città. Si trova in Corso Venezia 10 dove fu costruita nel XII secolo.

Il suo aspetto misto gotico-rinascimentale lo si deve però ai lavori eseguiti alla fine del 1300. Ha avuto numerosi inquilini. Tra i più famosi Angelo Fontana custode della scomparsa Porta Orientale, attigua all’abitazione, che vi ha vissuto quasi fino alla fine del 1400 e motivo per cui la Casa Fontana-Silvestri era chiamata anche “Ca’ del Guardian” e Francesco Fontana, senatore degli Sforza. Tra i proprietari i Pirovano, gli Stampa i Castiglioni e il senatore Silvestri.

# La facciata era coperta da affreschi del Bramante fino all’800

Credits: tripadvisor – Affreschi Bramante

Fino alla fine dell’800 era possibile vedere gli affreschi del Bramante o Bramantino, a seconda delle fonti, ora non rimane che qualche testimonianza nel fregio sotto il cornicione dove si possono scorgere: le vestigia di un baccanale di putti, sirene, tritoni, capre e agnelli alternati tondi con all’interno dei busti virili.

Aperture gotiche

Tra la metà dell’800 e del ‘900 l’edificio venne restaurato per ripristinare l’aspetto rinascimentale ed è così che furono scoperte delle aperture datate a una precedente costruzione gotica, ancora oggi visibili.

# Il cortile interno con le colonne che rimandano alla Certosa di Pavia

La casa si sviluppa attorno a cortile porticato su tre lati perchè il quarto lato è costituito da un semplice muro di confine. I capitelli presenti sulla sommità delle colonne che riportano targhe araldiche dei Fontana e le snelle candelabre con base classica, fusto a bulbo decorato, capitellino a foglie e volute, che reggono arcate a tutto sesto del loggiato al primo piano, sono tra i manufatti più belli del rinascimento lombardo e rimandano ad esempi presenti nella Certosa di Pavia.

Cortile interno

Continua la lettura con: Luogo nascosto #10 – Gli ATTICI da SOGNO di Milano: le FOTO

FABIO MARCOMIN

copyright milanocittastato.it

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/

 

 

FOCACCIA LIGURE e PESTO GENOVESE GRATIS a MILANO

0
Ph. @focacciadirecco_igp IG

Ma non erano tirchi? E ostili ai milanesi? Si sfatano tutti i luoghi comuni oggi a Milano: alle ore 13 di lunedì 18 Dicembre, in piazza Città di Lombardia, tra i grattacieli della Regione, vengono regalati assaggi di focaccia ligure e di pesto genovese, fino a esaurimento scorte.

FOCACCIA LIGURE e PESTO GENOVESE GRATIS a MILANO

Credits @ricetta.it IG – Focaccia di Recco

L’evento si chiama “Dalla Liguria alla Lombardia, la focaccia di Natale”. Per l’occasione a chiunque è presente vengono regalati assaggi di focaccia genovese e pesto, fino a esaurimento scorte. Siglano l’appuntamento i due presidenti di regione, Attilio Fontana e Giovanni Toti, che si incontrano per suggellare il “patto di amicizia” tra le due regioni nell’igloo allestito in occasione delle festività natalizie.

Come da tradizione, la Lombardia offre alla Liguria l’albero di Natale proveniente da Ponte di Legno che si trova in Piazza De Ferrari a Genova. E la Liguria ricambia con ciò che i milanesi amano di più della regione, insieme al mare: i suoi prodotti tipici. 

Continua la lettura con: La sala dell’evoluzione umana è visitabile GRATIS

MILANO CITTA’ STATO

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/

 

MILANO – LONDRA in 5 ore e mezza in TRENO: un sogno che si realizzerà?

2
Frecciarossa - Eurostare Parigi Londra

Il treno batterà l’aereo? Nel prossimo futuro si potrebbe andare da Milano a Londra a bordo di treni veloci. Il piano allo studio e i passi che sono stati compiuti.

MILANO – LONDRA in 5 ore e mezza in TRENO: un sogno che si realizzerà?

# Da Milano a Londra con l’alta velocità per battere l’aereo 

Credits frecciarossaofficial IG – Frecciarossa a Parigi

Colazione a Brera e pranzo a Notting Hill? Tutto parte nell’estate del 2020 con l’annuncio del progetto Green Speed di Eurostar per collegare con l’alta velocità la capitale britannica con altre grandi città del continente europeo. Il servizio connette al momento Londra a Amsterdam, Parigi, Bruxelles, Lione, Marsiglia, Avignone e Rotterdam, attraverso il tunnel della Manica.  

Grant Shapps, l’allora Segretario ai trasporti del Regno Unito, apriva la strada al progetto  confermando il pieno appoggio del Parlamento di Londra:  “Tra le destinazioni da aggiungere in futuro ci sono Bordeaux, la Spagna, il Portogallo, Ginevra e Svizzera, l’Italia, l’Austria e Francoforte. In definitiva, vogliamo vedere connessioni senza soluzione di continuità con reti continentali ad alta velocità verso moltissime destinazioni europee”. 

# Nel 2022 l’annuncio della fusione tra Eurostar e AV Thalys

Credits jolienvgaalen IG – Eurostar

Una delle premesse fondamentali per raggiungere l’obiettivo era la fusione di Eurostar con la società ferroviaria AV Thalys, cosa che è avvenuta nei primi mesi del 2022 in seguito all’approvazione da parte della Commissione Europea. Nello specifico Thalys è entrata a far parte nel gruppo Eurostar. Ad oggi una data di lancio effettiva per i nuovi collegamenti rapidi non è stata ipotizzata, anche perché mancano ancora lunghi tratti di binari adatti all’alta velocità in direzione di Francia e Svizzera dopo Torino e Milano e tra Lione e Lilla, ma il progetto non si è fermato.

Non c’è però solo Eurostar nella gara per il futuro servizio di alta velocità ferroviaria. Potrebbero infatti entrare in gioco anche altri operatori, visto che E Getlink precedentemente noto come Eurotunnel ha aperto ad altre aziende: Trenitalia si è già dimostrata interessata e quanto pare anche Renfe, la compagnia spagnola, potrebbe farsi avanti.

# Questi sarebbero i tempi di percorrenza 

Frecciarossa – Eurostar Parigi Londra

Nel caso il progetto diventasse realtà questi sarebbero i tempi di viaggio previsti per arrivare a Londra da:

  • Roma: 11 h e 30’
  • Lisbona: 9 h e 30’
  • Barcellona: 6 h e 30’
  • Milano: 5 h e 30’
  • Marsiglia: 5 h e 30’
  • Bordeaux: 4 h e 30’
  • Ginevra: 4 h e 20’
  • Francoforte: 3 h 20’
  • Colonia: 2 h e 30’

Continua la lettura: I TRENI LOWCOST stanno conquistando l’EUROPA

FABIO MARCOMIN

copyright milanocittastato.it

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/

La GRONDA NORD e le altre METROTRANVIE: i 5 PROGETTI che rivoluzioneranno la mobilità fuori Milano

0
Ipotesi Linee T Pums

Una rete di metrotranvie accerchieranno Milano, un sistema veloce di trasporto su rotaia che può beneficiare di corsie riservate e dell’asservimento semaforico.

Tra cantieri in corso, progetti previsti nel prossimo futuro e altri allo studio, vediamo come si trasformerà la mobilità intorno alla città e quali altre linee potrebbero essere realizzate per completare il piano dei trasporti dell’area metropolitana.

La GRONDA NORD e le altre METROTRANVIE: i 5 PROGETTI che rivoluzioneranno la mobilità fuori Milano

I cantieri in corso e quelli previsti

#1 La metrotranvia nord (o Gronda Nord) dovrebbe inaugurare per intero nel 2030: sarà una “tangenziale Nord” sui binari

Metrotranvia nord
Metrotranvia nord

La prima linea già in funzione in una parte del tracciato è la metrotranvia nord, soprannominata anche “Gronda Nord”, che corrisponde all’odierno tram 7 da Precotto a Piazzale Lagosta. I lavori in corso riguardano il tratto dal capolinea ad est fino all’interno del quartiere Adriano, operativo secondo le previsioni tra le fine del 2023 e l’inizio del 2024.  

Gli 86,3 milioni di euro necessari per costruire le altre tratte, da piazzale Bausan a Villapizzone, da Fulvio Testi a Niguarda e dal Quartiere Adriano a Cascina Gobba M2, sono stati messi a disposizione tramite il PNRR. Al termine dei lavori la Gronda Nord costituirà un collegamento tangenziale nel nord milanese tra Cascina Gobba M2 e Certosa FS, intercettando quindi anche la linea M3, utilizzando il canale urbano già previsto per il progetto, ora abbandonato, della strada interquartiere. La conclusione dei cantieri è programmata per il 2030.

#2 A marzo 2023 l’avvio dei primi cantieri per la metrotranvia Milano-Seregno

Metrotranvia Milano Seregno
Credits: MM – Metrotranvia Milano Seregno

Il 10 gennaio 2023 è stato sottoscritto l’atto integrativo tra la Città Metropolitana e l’appaltatore, l’impresa di costruzioni Cmc di Ravenna, per l’avvio dei cantieri della metrotranvia tra Milano e Seregno. Entro il 15 marzo 2023 è prevista la consegna complessiva dei lavori su tutta la linea. La linea sostituirà la dismessa tranvia extraurbana Milano-Desio prolungando il suo percorso con interventi sulle vie di corsa, la tecnologia impiantistica, la tipologia dei treni e i criteri di esercizio.

Sarà lunga 14 km, avrà 25 fermate e attraverserà 8 comuni:  Milano, Bresso, Cormano, Cusano Milanino, Paderno Dugnano, Nova Milanese, Desio e Seregno fino alla stazione per i collegamenti con Saronno, Como, Carnate e Monza. La prima parte fino a Paderno Dugnano (loc. Calderara) sarà a doppio binario e la seconda (da Calderara a Seregno) a binario singolo con raddoppi per gli incroci. L’investimento complessivo è di circa 264 milioni di euro e l’inaugurazione è prevista nel 2026.

Leggi anche: La nuova METROTRANVIA MILANO-BRIANZA: gli otto comuni del percorso

#3 Approvato il progetto definitivo per la metrotranvia Milano-Limbiate. Fine lavori prevista per il 2028 al netto di ulteriori intoppi

Milano-Limbiate

La storica linea tranviaria che ha collegato da fine ‘800 alla fine del 2022 il quartiere Comasina a Limbiate, e che ha corso seriamente il rischio di essere smantellata per via dell’obsolescenza dell’infrastruttura e dei mezzi di trasporto che la percorrono, si prepara ad a rinascere come metrotranvia.

Dopo i problemi burocratici e finanziari, la scadenza per l’affidamento dei lavori e infine lo stop al servizio avvenuto nel settembre del 2022, dopo 140 anni di servizio, a dicembre dello stesso anno è stato dato via libera al progetto definitivo per la riqualificazione della metrotranvia Milano-Limbiate. Il costo dell’opera è di circa 180 milioni di euro, e fatto salvo il reperimento dei fondi mancanti, i cantieri potrebbero partire nel 2024 e terminare nel 2028.

Leggi anche: Anche il MONDO si STUPISCE: perché Milano CHIUDE le METROTRANVIE?

I progetti futuri

#1 La metrotranvia 13 pronta per le Olimpiadi del 2026

Credits: artecna.it – Tracciato e fermate

La metrotranvia 13, che collegherà la stazione di Repetti M4 e quella di Rogoredo M3/FS , si estenderà per 4,7 km e avrà complessivamente 17 fermate, di cui 9 già esistenti e in condivisione con il tram 27. La linea sarà uno dei lasciti delle Olimpiadi Invernali Milano-Cortina, servirà infatti anche l’area del nuovo nuovo Palitalia. Partendo da viale Forlanini proseguirà sullo stesso percorso del tram 27, poi verso le vie Monlué e Bonfaldini, attraverserà il quartiere nuovo di Santa Giulia fino alla nuova piazza davanti a Sky Italia e terminerà al capolinea nel piazzale dinanzi all’entrata delle Stazioni FS e Metropolitana linea 3 di Rogoredo. Il 2026 è l’anno previsto per l’entrata in funzione con l’utilizzo dei nuovi tram bidirezionali.

Leggi anche: OLIMPIADI: ci sarà anche la METRO 13

#2 Linea E o T Sud: l’attuale 24 prima fino allo IEO e poi a Locate Triulzi

Ipotesi Linee T Pums

Le cosiddette linee T sono quelle linee previste dal PUMS che beneficeranno di: asservimento semaforico, adeguamento delle banchine e fermate (in parte già realizzato) e impiego di mezzi ad alta efficienza. La linea 24, pur non diventando una metrotranvia, rientrerebbe tra la linee di forza programmate e infatti tra le ipotesi allo studio c’è il suo prolungamento fino a Locate Triulzi passando per Noverasco e Opera.

In previsione di questo tracciato viale Ripamonti è stata riqualificata attraverso uno spartitraffico centrale alberato ai lati e adatto ad ospitare i binari, oltre a piste ciclabili e messa in sicurezza degli incroci tramite realizzazione di rotatorie.

Comune di Milano – Tram 24 IEO

Intanto a fine dicembre 2022 è stato finanziato il progetto di fattibilità tecnico-economica con fondi complementari al PNRR, per un importo pari a 25,82 milioni di euro, per realizzarne un primo tratto: la lunghezza sarà di 1,3 km e ci sarà una sola fermata in prossimità dello IEO e un anello di inversione a Selvanesco. Il percorso sarà tutto in sede protetta, il parterre centrale manca solo nel primo tratto mentre nel secondo è stato appunto realizzato in seguito alla riqualificazione di viale Ripamonti. La programmazione della gara d’appalto è prevista nel 2023 e i primi tram dovrebbero iniziare a viaggiare dal 2026.

# Le altre metrotranvie che servirebbero a Milano

Tutte le linee in cantiere, in programma e allo studio dovrebbero apportare benefici a tutta la mobilità interna ed esterna alla città e ai cittadini dell’area metropolitana, favorendo una riduzione del traffico veicolare e di conseguenza dell’inquinamento atmosferico.

Pensando in modo un po’ più ambizioso si potrebbero per immaginare altri tracciati utili a completare il lavoro di programmazione trasportistica. Questi potrebbero essere alcuni:

  • Metrotranvia Est tra Cascina Gobba M2/futuro capolinea Metrotranvia Nord e il capolinea a Quartiere Forlanini della metrotranvia sud-est;
  • Metrotranvia Sud che colleghi l’altro capolinea della metrotranvia sud-est a Rogoredo M3/FS e intercetti le linee tranviarie 24, 15 e 5 oltre alla linea metropolitana M2 e la futura M4;
  • Metrotranvia Ovest che partendo dalla metrotranvia sud intersechi le linee metropolitane M1 e M5, ai limiti dei confini comunali, per poi ricongiungersi a Certosa FS, capolinea della futura metrotranvia nord per realizzare così una “metrotranvia circolare”, anticipo di una futura circle line sul tipo della S-bahn berlinese.Queste ultime due ipotesi di metrotranvie potrebbero diventare realtà come linea metropolitana, la numero 6 o linea rosa, in base a a quanto immaginato dall’attuale amministrazione del Comune di Milano.

Il progetto potrà non essere magari realizzabile così come sommariamente ipotizzato, ma è una visione d’insieme che dovrebbe portare a dei seri ragionamenti per il futuro dei trasporti circolari di superficie a Milano.

Leggi anche: METRO ROSA: come immaginare il LATO NORD

Continua la lettura con: 5 progetti di NUOVE LINEE della METRO più d’AVANGUARDIA nel mondo

FABIO MARCOMIN

copyright milanocittastato.it

Clicca qui per il libro di Milano Città Stato

Clicca qui per la guida: 50 LUOGHI ALTERNATIVI da vedere in ITALIA almeno una volta nella vita

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/


TLAPSE | Your Project in Motion