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Il TRENO degli SCIATORI: da ROMA alle PISTE di CORTINA (skipass compreso)

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Debutta il servizio di FS Treni Turistici Italiani. Tutti i servizi a bordo e quando è programmato il primo viaggio.

Il TRENO degli SCIATORI: da ROMA alle PISTE di CORTINA (skipass compreso)

# Debutta il servizio di FS Treni Turistici Italiani

Credits caimano025 YT – Treni turistici italiani

La presentazione della nuova società del Gruppo Ferrovie dello Stato, FS Treni Turistici Italiani, è avvenuta al Museo Nazionale Ferroviario di Pietrarsa a Napoli. Così l’Amministratore Delegato di Ferrovie dello Stato, Luigi Ferraris, ha spiegato la missione della nuova compagnia ferroviaria: “Intendiamo così contribuire al rilancio e allo sviluppo di un turismo di qualità, sostenibile e consapevole, pronto ad apprezzare le ricchezze dei nostri territori, riscoprendo anche località meno conosciute” ma anche “rendere il viaggio in treno parte integrante dell’esperienza del cliente e creare sinergie con altre attività turistiche”.

I servizi proposti a regime sono: lusso, espressi e treni storici e omnibus-regionali. 

Leggi anche: Treni LUXURY, STORICI e nuove tratte NOTTURNE: la nuova compagnia FERROVIARIA per il TURISMO in Italia

# Si va a letto a Roma e ci si sveglia davanti allo skilift

Credits: cose_da_ferrovia IG – Roma Termini

Il primo servizio a partire è quello degli Espressi e dei Treni Storici, itinerari pensati per mettere in comunicazione le principali città italiane e località di rilevante attrazione turistica, spesso in notturna. I treni utilizzati sono vetture anni ‘80 e ‘90 riammodernate. Il debutto è affidato all’Espresso Cadore da Roma Termini a Cortina d’Ampezzo

Leaflet Trenitalia

Il convoglio è dotato di 220 posti letto con servizio di prima e seconda classe e cuccette da 4 e 6 unità, ospita un vagone ristorante che propone piatti della cucina italiana, un bar-buffet aperto tutta la notte e dispone di spazi dedicati al trasporto di bici e sci. A bordo si può anche noleggiare e ricaricare le ebike o acquistare lo skipass, per essere pronti a lanciarsi sulle piste da sci una volta arrivati a destinazione.

# Prima partenza il 15 dicembre

Trenitalia – Treni Turistici Italiani

Il primo viaggio è il 15 dicembre 2023, mentre le prenotazioni sono possibili dal 18 novembre 2023 sul sito dedicato www.fstrenituristici.it. L’itinerario parte da Roma Termini, con fermate intermedie a Treviso, Ponte nelle Alpi e Longarone-Zoldo, e arriva alla stazione di Calalzo-Pieve di Cadore-Cortina d’Ampezzo da dove parte un autobus di Busitalia diretto a Cortina d’Ampezzo. 

Fonte: Siviaggia

Continua la lettura con: Lo SKYWAY, il TRAM-TRENO per andare a sciare sul MONTE BIANCO: il progetto

FABIO MARCOMIN

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#54 – Il TRENO del FOLIAGE: a un’ora da Milano uno dei “10 percorsi più belli del mondo”

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Credits: akropolismilano.it - Treno del foliage

Lungo un percorso di 52 km, il treno incrocia 83 ponti e 31 gallerie collegando l’Italia con la Svizzera attraverso paesaggi mozzafiato, con i boschi che si accendono di tutte le tonalità del rosso, giallo e arancione. Un’esperienza imperdibile che si può fare solo un mese all’anno.

 

Il TRENO del FOLIAGE: a un’ora da Milano uno dei “10 percorsi più belli del mondo”

# Lonely Planet l’ha incoronata tra le dieci ferrovie più belle del mondo

La Lonely Planet l’ha incoronata tra le dieci ferrovie più belle del mondo e a ragione. Lungo il viaggio dal finestrino sarà possibile ammirare il paesaggio dai mille colori e alcuni dei paesini più caratteristici dell’alto Piemonte. In autunno, il percorso della ferrovia diventa un quadro multicolore, con i boschi che si tingono di tutte le tonalità del rosso, giallo e arancione. Uno spettacolo della natura da vivere viaggiando sui nostri treni attraverso boschi e vallate selvagge.

Il famoso Treno del foliage porta, anche quest’anno, i passeggeri a bordo dei propri convogli panoramici che percorrono la tratta che parte da Domodossola in Piemonte e arriva a Locarno in Svizzera, attraversando i passeggi infiammati dalle sfumature autunnali. I viaggi sono previsti tutti lungo un percorso i 52 km con vedute spettacolari e scorci panoramici infiammati dai colori autunnali in paesaggio mozzafiato.

# Il treno attraversa 83 ponti e 31 gallerie, tra Italia e Svizzera

La storica linea del percorso della Vigezzina – Centovalli presente dal 1923, attraversa la Val d’Ossola, la Valle Vigezzo, detta anche Valle dei pittori, e le Centovalli, così chiamate per via delle numerose valli laterali molto amate dagli escursionisti. Oltre a entrare in un dipinto romantico, un viaggio a bordo del Treno del foliage è anche un’esperienza di pura adrenalina: il convoglio attraversa ben 83 ponti e 31 gallerie in poco meno di due ore lungo un percorso di 52 chilometri di binari con vedute a dir poco spettacolari.

# Una visita ai due capolinea: Domodossola e Locarno

Piazza Mercato – Domodossola

Domodossola non è solo celebre per “nomi, cose, animali”, l’unica città italiana che inizia per la “D”. E’ anche città dall’antico fascino medievale, con un centro storico di pregevole fattura, adagiata nel fondovalle del fiume Toce, all’imbocco di sette valli alpine.

Piazza Grande – Locarno (Ph. Hermann – pixabay)

Locarno celebre per il Festival del Cinema, è posta sulla parte svizzera del lago Maggiore. Circondata dalle montagne ha una deliziosa città vecchia con le sue pittoresche viuzze e la suggestiva Piazza Grande. Raggiungibile a piedi c’è anche Ascona, soprannominata la St. Tropez della Svizzera. 

# Le date e la novità del 2023

Il treno del foliage è in partenza dal 14 ottobre all’11 novembre 2023. Il biglietto del treno, al costo per la seconda classe da € 36 (feriale) a € 40 (festivo) ha queste caratteristiche:

  • Il biglietto è valido uno o due giorni
  • include un viaggio di andata e uno di ritorno sull’intera linea
  • offre la possibilità di effettuare una sola fermata intermedia (all’andata o al ritorno), per poter visitare anche una delle pittoresche località che costellano il percorso ferroviario.
  • include la prenotazione del posto a sedere (obbligatoria)
  • i bambini sotto i 6 anni viaggiano gratis
  • Il viaggio può iniziare, a libera scelta, da uno dei due capolinea, la piemontese Domodossola o la ticinese Locarno: per i viaggiatori in arrivo dalla Lombardia, è consigliabile intraprendere il viaggio della Ferrovia Vigezzina-Centovalli partendo dal capolinea svizzero di Locarno, la cui stazione è raggiungibile con il treno diretto TILO RE80 che collega quotidianamente Milano Centrale a Locarno.

Considerando l’elevata affluenza la prenotazione è obbligatoria.

 Qui trovate tutte le informazioni necessarie. Oppure si può contattare:

LOCARNO
+41 91 7518731
labiglietteria@centovalli.ch

DOMODOSSOLA
+39 0324 242055
info@vigezzinacentovalli.com

Continua la lettura con: #55 – Dormire dentro una BOTTE DI VINO in Lombardia

MILANO CITTA’ STATO

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Le città più internazionali e aperte al mondo sono delle città stato come #Amburgo #Madrid #Berlino #Ginevra #Basilea #SanPietroburgo #Bruxelles #Budapest #Amsterdam #Praga #Londra #Mosca #Vienna #Tokyo #Seoul  #Manila #KualaLumpur #Washington #NuovaDelhi #HongKong   #CittàDelMessico #BuenosAires #Singapore

 

 

#54 – Il VICOLO dei MISTERI

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Ph. @nebulosa_simonastucchi IG

Una piccola stradina a fondo chiuso cela storie, leggende e una tragica vicenda. Foto cover: @nebulosa_simonastucchi IG

Il VICOLO dei MISTERI

# Il Vicolo Pusterla: l’origine del nome

 

Questa corta stradina di circa 36 metri a fondo chiuso, in Piazza Sant’Alessandro all’incrocio con Via della Palla, prende il nome da una nobile e potente famiglia di origine longobarda, i Pusterla, dove avevano la propria abitazione nel bel palazzo in mattoni sulla sinistra del vicolo. La famiglia composta da Margherita Visconti e Francesco Pusterla, oltre a quattro figli, fu al centro di un’intrigata e drammatica vicenda. Ma procediamo un passo alla volta. 

# L’usanza della “Facchinata del cavallazzo”

Cavallo di Troia

La “Facchinata del cavallazzo” era una stravagante usanza della famiglia Pusterla: consisteva nel farsi trasportare in Piazza del Duomo, all’interno di un enorme cavallo di legno, come nell’Iliade di Omero. Il cavallo una volta arrivato a destinazione, come quello di Troia, si apriva e ne uscivano felici i componenti della famiglia con in mano doni per tutti i milanesi presenti.⁣ Si trattava di una famiglia molto appariscente. Forse troppo. 

# La sterminio dei Pusterla

Fi_decorso tripadvisor – Vicolo Pusterla

La famiglia ebbe una fine disgraziata. Non per l’usanza del cavallo ma per motivi di cuore. Il Signore di Milano Luchino Visconti si innamorò di Margherita, la moglie di Francesco Pusterla. Lei lo rifiutò e informò di questo il marito il quale avrebbe tentato, secondo le cronache, di mettere in atto una congiura contro Luchino Visconti. Quest’ultimo venne a conoscenza del piano e per vendicarsi fece incarcerare i due sposi prima di ucciderli con un’orrenda decapitazione. Non solo: fece fare la stessa fine a chiunque facesse parte della famiglia dei Pusterla, sequestrando anche i beni in loro possesso.

# La Vergine del Facchini, l’antico affresco abbandonato

milanosuitacchi.it – Vicolo Pusterla

Questo vicolo intitolato alla storica famiglia oggi è utilizzato come retro delle attività di Via Torino e imbruttito dagli impianti di climatizzazione. Si può comunque ammirare un antico affresco di Madonna con Bambino che la tradizione ha soprannominato “La Vergine dei facchini”, pare risalente al Cinquecento. Si trova in uno stato di apparente abbandono a cui si aggiunge, a peggiorare la situazione, un inutile cartello di divieto di sosta dato che nessuno lo rispetta.

Continua la lettura con: Luogo nascosto #55 – Il PRIMO CASTELLO di Milano

FABIO MARCOMIN

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A Milano anche i CESTINI sono INTELLIGENTI: energia solare, mega capienza e sensori laser

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Credits cambioclima.it - Cestini intelligenti Milano

I primi cestini supertecnologici sono stati installati. Vediamo come sono fatti e il piano previsto dal Comune di Milano.

A Milano anche i CESTINI sono INTELLIGENTI: energia solare, mega capienza e sensori laser

# La sperimentazione dei nuovi cestini intelligenti

Credits Urbanfile – Cestino intelligente

Il Comune di Milano è partito da alcuni mesi con la sperimentazione dei nuovi cestini intelligenti. Le zone prescelte sono state quelle del divertimento serale: corso Como, Porta Venezia tra via Lecco e largo Bellintani, corso Buenos Aires e piazza Argentina, con otto cestini compattatori. L’obiettivo è evitare i cumuli di rifiuti per le strade.

Si attende da Amsa un progetto per sostituire alcuni bidoni della raccolta stradale indifferenziata, soprattutto nelle zone più critiche. L’assessore all’Ambiente Elena Grandi aveva così commentato l’innovazione: “Si tratta di una buona idea in attesa di andare verso la raccolta differenziata anche per strada, indicazione che abbiamo inserito nel nuovo bando“, la gara europea per l’affidamento dei servizi di igiene ambientale del Comune. 

# Come funzionano

Cestini intelligenti A2A

I nuovi cestini funzionano ad energia solare, con un piccolo pannello fotovoltaico incastonato sulla sommità, e per ricaricarsi durante il giorno devono essere ben esposti. Sono dotati di un sistema di compattazione interno e hanno una capienza fino a cinque volte superiore rispetto ai tradizionali in ferro. Inoltre, il sensore laser è in grado di leggere il livello di riempimento del cestino e avvisa la centrale operativa quando è il momento di svuotarlo.

# Gli altri cestini contro le “mini discariche condominiali”

Credits viveremilano – Cestini pieni

A questi si affiancano 800 nuovi cestini tradizionali, distribuiti in tutti i quartieri, dotati di una croce sulla bocca del contenitore, un sistema che impedisce la formazione di mini discariche condominiali e dovrebbe evitare attività di smaltimento aggiuntive che sono costate 675.000 euro negli ultimi 4 anni al Comune di Milano.

Continua la lettura con: NUOVE CASE a PREZZI BASSI: il piano del comune per 4 MUNICIPI

FABIO MARCOMIN

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DOVE si va a OGNISSANTI? Le METE più DESIDERATE in LOMBARDIA (e nel resto d’ITALIA)

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pexels-cristian rossa - Lombardia

La classifica delle mete più ricercate dagli italiani per il ponte di inizio Novembre calcolate da Holidu, tra i più noti portali di prenotazione di case e appartamenti vacanza d’Europa. Scopriamo quali sono.

DOVE si va a OGNISSANTI? Le METE più DESIDERATE in LOMBARDIA (e nel resto d’ITALIA)

# Un appuntamento tradizionale per le gite di stagione

pexels-troy squillaci – Italia

Il Ponte di Ognissanti 2023 è un appuntamento tradizionale per una gita di stagione. Ma dove vanno gli italiani? A stilare una classifica con le 30 mete preferite ci ha pensato Holidu, tra i più noti portali di prenotazione di case e appartamenti vacanza d’Europa. Nella graduatoria sono state indicate le destinazioni più cercate sul sito per soggiorni compresi tra il 28 ottobre e il 5 novembre. Ma quali sono le preferite?

Leggi anche: I 7 LUOGHI TOP per andare a CASTAGNE nei dintorni di Milano

# Roma al primo posto, Milano entra nella top 5

pexels-skitterphoto – Roma

Al primo posto si conferma la regina del 2022: Roma. Si conferma al secondo Lucca grazie soprattutto al famoso evento dedicato ai fumetti, il Lucca Comics. Chiude il podio la prima località estera, Parigi, che è anche quella dove è prevista una spesa maggiore per una notte: 339 euro. Al quarto posto Firenze, davanti a Milano che sale di tre gradini rispetto all’anno precedente. La top ten è completata nell’ordine da Barcellona, Napoli, Livigno, Londra e Bergamo.

L’Italia risulta la più ricercata dai nostri connazionali, 24 mete su 30 sono italiane 6 solo sei estere: oltre a quelle in top ten ci sono Dublino in 11ma piazza, Valencia alla 15ma e Madrid alla 28ma. Tra le regioni a farla da padrona è la nostra. 

Leggi anche: Lavorare in SVIZZERA abitando in ITALIA: le 5 “CAPITALI” dei FRONTALIERI

# La regione più gettonata è la Lombardia con 6 località

pexels-cristian rossa – Lombardia

Tra le regioni la preferita è la Lombardia con 6 località. A Milano, Livigno e Bergamo si aggiungono Como, Brescia e Lecco rispettivamente 14ma, 20ma e 29ma. Segue la Toscana con cinque, oltre alle due in top five anche Empoli 19ma, Prato 26ma e Pisa 30ma. A tre località il Veneto con Venezia, Bardolino e Peschiera del Garda, a due Lazio, Sicilia ed Emilia-Romagna. Tutte le altre regioni in classifica – Umbria, Puglia e Piemonte – sono presenti con una sola destinazione.

Leggi anche: Vacanze in LOMBARDIA: 10 METE “ALTERNATIVE” per vivere l’estate senza cercare un altro mondo

Continua la lettura con: I 10 MERCATINI di NATALE più belli d’Europa: le info per raggiungerli da Milano

FABIO MARCOMIN

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La MILANO in TAVOLA che vorrei 

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amilanopuoi IG - Trattoria milanese

Milano è una città eccezionale per varietà di locali e ristoranti dove ritrovarsi in un attimo in qualunque città d’Italia o in qualsiasi parte del mondo. Lo stesso vale anche per lo street food che è sia di derivazione italiana e sia internazionale, basti pensare al quartiere di Chinatown per fare un esempio. 

C’è un ma…manca probabilmente una cucina con una più marcata identità, che sia più di sostanza e meno patinata ed instagrammabile. 

La MILANO in TAVOLA che vorrei 

# Più trattorie stile vecchia Milano 

Credits: @amilanopuoi
Trattoria milano

Non che non ne manchino, si può benissimo mangiare milanese a Milano e anche bene, ma ultimamente vanno di moda le tratto-osterie contemporanee, che riattualizzano, rivisitano in chiave moderna e reinterpretano in un’ottica contemporanea, lo so… Lo so che non siamo negli anni ’50, ma è troppo pretendere più tradizione e meno interpretazione, un risotto che sia risotto, più rustin negaa e meno fiorellini edibili, più piatti bianchi e meno ciotoline dalle forme più strampalate, più tovaglie a quadretti e meno runners?

# Più cotolette a porter

Credits: milanopost.info – Trattoria San Filippo Neri

Si lo so, Milano pullula di una miriade di locali dedicati allo street food, da quello romano a quello asiatico, da quello pugliese a quello siciliano da quello argentino a quello newyorchese, lo so.. Ma è troppo pretendere una costoletta a porter da gustare a passeggio, un vassoietto di mondeghili, un piattino con una bella fetta di panettone profumato, anche a colazione perché no, una fragrante michetta col salame Milano, una mini terrina con una fresca insalatina di nervetti? 

# Aperitivo… ma milanese 

Credits: @mariolanzarone
negroni sbagliato

E qui, attenzione, siamo all’argomento clou, l’eccellenza, la Milano da bere, l’istituzione, lo so. Ma è troppo pretendere di fare aperitivo con un metro di tagliere ricco di salumi e formaggi nostrani sorseggiando un drink made in Milano, che già ce ne sono vedi il Negroni sbagliato che è nato qui, e magari dal nome italiano, anziché trovare sempre liste di cocktails dai nomi astrusi “che non si capisce nulla e per sembrare figo lo ordino lo stesso che poi sembra che non capisco nulla di cocktails”? 

# Anche il legame con la tradizione può essere figo

Riso e latte

Si lo so, siamo in una città cosmopolita, internazionale che deve stare al passo coi tempi e le ultime novità anche nel campo della ristorazione. Resta però la convinzione che riscoprire il passato culinario, le sue tradizioni, le ricette della nonna o i cibi dimenticati che non facciamo più, non sia meno figo di mangiare il “che ne so” scritto in qualunque lingua eccetto l’italiano.

E voi che ne pensate? 

Continua la lettura con: SHOPPING d’AUTUNNO a Milano: 5 INDIRIZZI tra ABBIGLIAMENTO di LUSSO e di TENDENZA

ALESSANDRA GURRIERI

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I 10 MERCATINI di NATALE più belli d’Europa: le info per raggiungerli da Milano

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viaggilowcost.info - Mercatino Haga a Goteborg

Si “scaldano i motori” dei mercatini dove trovare regali e prelibatezze dolci e salate. Questi sono considerati i più belli di questo Natale.

I 10 MERCATINI di NATALE più belli d’Europa: le info per raggiungerli da Milano

#1 Vienna

_.doretta._ IG – Mercatini di Natale Vienna

I mercatini di Natale a Vienna sono una tradizione secolare, fin dalla fine del ‘200, e quest’anno si tengono dal 10 novembre al 26 dicembre. Nella Rathausplatz c’è il Christkindlmarkt, che trasformerà la piazza in un luogo magico, mentre sulla piazza Freyung nella città vecchia c’è l’antico mercatino dove trovare oggetti artistici artigianali, decorazioni di vetro, presepi tradizionali e ceramiche. Si raggiunge in auto, in treno o in aereo con RyanAir o con Austrian a partire da 51 euro in un’ora e mezza. 

#2 Colonia

salcurcio78_ IG – Mercatini di Natale Colonia

Al Colonia il mercatino più antico è il Neumarkt, vicino alla Chiesa dei Santi Apostoli, con 100 banchi in stile anni ’70 che offrono i prodotti dell’artigianato, Kolner Spekulatius e piatti decorativi. Dal 24 novembre al 23 dicembre. Si vola diretti da Milano con Eurowings a partire da 34,99€

#3 Tallin

leepee25 IG – Mercatini di Natale Tallin

A Tallin, capitale dell’Estonia, il tipico mercatino natalizio si svolge come tradizione nella piazza principale della città dall’1 dicembre al 7 gennaio. Nelle bancarelle esposte nella città dal cuore medievale si posso trovare manufatti in legno, candele realizzate a mano, maglioni i cui colori e tessuti ricordano la tradizione del luogo. Si vola diretti da Milano con Wizzair a partire da 56€ in poco più di tre ore.

#4 Strasburgo

americansinalsace IG – Mercatini di Strasburgo

Tra i mercatini di Strasburgo da non perdere quello di Place Broglie, ai piedi del teatro dell’Opera. Il Christkindelsmärik è qui dal 1570, nel 2023 si tiene dal 24 novembre al 24 dicembre. Sulle bancarelle sono presenti ricchi addobbi natalizi e pezzi unici di artigianato ma tutta la città vive il Natale con passione, il suo soprannome è infatti “Capital de Noël”. Il prezzo più economico del volo di andata da Milano è di 99.99 € con Brussels Airlines.

#5 Bruxelles

amoureuse_nature IG – Mercatini Bruxelles

A Bruxelles dal 24 novembre al 31 dicembre ci sarà il mercatino di Natale Winter Wonders, uno dei più famosi d’Europa. 250 chalet in legno riempiranno il centro della città, tra Grand-Place e lungo le altre stradine con luci, colori e addobbi del Natale. Si vola diretti con ITA o con Brussels Airlines a partire da 125 euro in un’ora e mezzo. 

#6 Salisburgo

salzburgerchristkindlmarkt IG

Dal 23 novembre all’1 gennaio va in scena il tradizionale mercatino di Natale di Salisburgo, menzionato già nel XV secolo, ai piedi della Fortezza Hohensalzburg e intorno alla Cattedrale di Salisburgo. Nel cuore della città vecchia, Patrimonio dell’Unesco, trovano spazio circa 100 bancarelle con prodotti tradizionali e specialità austriache, regali e decorazioni natalizie. Si arriva da Milano in auto o in treno in circa 7 ore di viaggio. 

#7 Berlino

senye_huimei IG – Mercatini Berlino

Nella capitale tedesca da non perdere il mercatino di Natale di Alexanderplatz dal 20 novembre all’1 gennaio. L’attrazione principale è più grande piramide dei Monti Metalliferi d’Europa illuminata di rosa insieme ai 100 stand in legno dove comprare prodotti artigianali locali e prelibatezze culinarie dolci e salate. Si vola diretti da Milano con Ryan Air e Easy Jet a partire da 52 euro in un’ora e quaranta. 

#8 Budapest

steveistvangal IG – Mercatini Budapest

In Piazza Vörösmarty si tiene il mercatino di Natale tradizionale di Budapest. Dal 18 novembre all’1 gennaio gli espositori di legno addobbati con le luci natalizie venderanno prodotti di artigianato fatti con materiali naturali mentre un forno tradizionale preparerà le tipiche leccornie di stagione ungheresi, tra cui il langos, una specie di pizza fritta condita con panna acida e salumi. Si vola diretti con Ryan Air a partire da 106 euro in un’ora e 35 minuti. 

#9 Praga

ryanmackenziemusic IG – Mercatini di Praga

Dal 3 dicembre al 6 gennaio Praga ospita il mercatino di Natale nella Piazza della Città Vecchia, il vero cuore della capitale ceca. Il principale della città che oltre alle classiche bancarelle e il grande albero illuminato verrà reso ancora più interessante da eventi natalizi e spettacoli dal vivo come concerti o esibizioni di danza. Si vola diretti da Milano con Wizz, Ryan e EasyJet a partire da 41 euro in un’ora e mezzo. 

#10 Göteborg

viaggilowcost.info – Mercatino Haga a Goteborg

Anche a Göteborg si trovano diversi mercatini natalizi. Dal 19 novembre al 30 dicembre è allestito quello di Haga, nel quartiere vecchio tra le stradine dell’800, il più famoso e importante, seguito dal mercatino di Natale a Kronhuset, l’edificio più antico della città. Si vola diretti con RyanAir a partire da 30 euro in 2 ore e 20.

Continua la lettura con: A Milano arriva il VILLAGGIO delle MERAVIGLIE (ingresso gratuito)

FABIO MARCOMIN

copyright milanocittastato.it

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Il “metodo Milano”: come si COSTRUISCE una METROPOLITANA?

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METRO4SPA - Area cantieri

Dalla fase di progettazione alla messa in esercizio di una linea metropolitana.

Il “metodo Milano”: come si COSTRUISCE una METROPOLITANA?

# Le fasi di progettazione

Tutto parte dalla fase di progettazione preliminare, nella quale hanno luogo le indagini preventive per verificare la fattibilità dell’opera, partendo dallo stato del sottosuolo e degli edifici intorno. A questo segue poi la stesura del progetto definitivo che, se approvato e finanziato, consente poi di procedere con le prime lavorazioni.

# Cantierizzazione e spostamento delle reti di servizio

METRO4SPA – Area cantieri

Le prime operazioni lungo il futuro tracciato della metropolitana riguardano la recinzione delle aree destinate ad ospitare il cantiere a cui si aggiunge lo spostamento delle reti di servizio di acqua, luce, gas, internet in modo da non creare interferenze e interruzioni nell’erogazione del servizio a cittadini e imprese durante le fasi di scavo.

# La costruzione dei diaframmi, l’impermeabilizzazione e il “solettone di fondo”

quarryandcostructionweb.it – Lavori stazione M4

La costruzione vera e propria della metropolitana, dopo che sono state delimitate le aree di scavo ed è stato deviato il traffico, inizia con la realizzazione dei diaframmi, delle pareti in cemento che servono a contenere il terreno circostante lo scavo e a impedire i cedimenti. Durante la costruzione di questi diaframmi, per consolidare e stabilizzare il terreno impedire infiltrazioni e risalite d’acqua, viene utilizzato una tecnica chiamat jet grouting che consiste nell’iniettare nel terreno miscele cementizie consolidanti. Fondamentale per l’ultima linea metropolitana, la M4, tutta immersa nella falda acquifera.

Segue il posizionamento l’impermeabilizzazione multistrato esterna alla stazione e con il cemento armato viene costruito il “solettone di fondo”.

# Le TBM: le talpe che scavano le gallerie

webuild – Tbm

Sopra il “solettone di fondo” si troveranno poi binari su cui si muoveranno le TBM o tunnel boring machine, le cosiddette “talpe” che hanno il comito di scavare e di realizzare il rivestimento delle gallerie direttamente nel sottosuolo. Ce ne sono di diversi diametri, per la M4 ne sono state usate 5 di cui le più grandi nella tratta centrale per realizzare anche le banchine, e vengono montate sottoterra. Mentre scavano le gallerie, attraverso la loro testa rotante, il materiale di scavo viene portato in superficie da nastri trasportatori. 

# Il “metodo Milano”

Webuild – Scavo tricolore

Per scavare le gallerie il metodo di scavo utilizzato per tutte le metropolitane milanesi, e non solo, è il cosiddetto “metodo Milano”, conosciuto anche come “cut and cover”. Questa modalità di scavo a “foro cieco” è stata studiata durante la realizzazione della M1, verso la fine degli anni ’50, ed è indicata soprattutto in ambienti urbani congestionati in quanto meno invasiva. 

# L’ultima fase con la costruzione delle stazioni e la messa in esercizio

Credits Urbanfile – Stazione Tricolore M4

Quando le gallerie sono state scavate si può procedere alla costruzione della stazione vera e propria. Nello specifico è prevista la realizzazione delle pareti interne, dei pavimenti e delle scale fisse e l’installazione di impianti, scale mobili, ascensori, pavimenti e finiture. A questo punto non rimane che procedere con l’armamento della linea, che comprende la stesa dei binari e delle linee di alimentazione elettrica, e infine al collaudo propedutico alla messa in esercizio. 

Fonte: Webuildgroup

Continua la lettura con: EFFETTO METRO sulla CASA: le NUOVE FERMATE che hanno fatto AUMENTARE di più i PREZZI

FABIO MARCOMIN

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E se PORTASSIMO a Milano i BYTTERUM DANESI? Ecco a cosa servono

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emmem_ph IG - Bytterum

Un po’ di aria del Nord farebbe bene anche a Milano. 

E se PORTASSIMO a Milano i BYTTERUM DANESI? Ecco a cosa servono

# I centri per la raccolta di mobili, vestiti, giochi o elettrodomestici usati: dove si portano e si prendono liberamente

emmem_ph IG – Bytterum

In Italia abbiamo i centri di raccolta differenziata e come a Milano anche la riciclerie dove vengono portati rifiuti di ogni genere e oggetti non più utilizzati. Una volta consegnati vengono smaltiti o rientrano nel ciclo di produzione grazie appunto al riciclo di materiali quali plastica, alluminio, vetro e carta. In Danimarca c’è un’altra tipologia di centri ecologici per la raccolta: i Bytterum. In questi luoghi si possono consegnare mobili, vestiti, giochi o elettrodomestici che non servono più e chiunque può andarci per prendere quello di cui ha bisogno in modo gratuito.

# Per aiutare chi è in difficoltà e valorizzare gli oggetti che non servono più

emmem_ph IG – Oggetti usati al Bytterum

Gli obiettivi di questi centri sono molteplici. Il primo fra tutti è quello di aiutare le persone in difficoltà in quanto impossibilitate a comprarsi un oggetto o un elettrodomestico nuovo di uso quotidiano e che invece possono portarsi a casa gratuitamente dai Bytterum. Il secondo è quello di consentire di trovare pezzi di mobilio per arredare casa in modo sostenibile, quindi senza dover abbattere nuovi alberi, e il terzo quello di valorizzare gli oggetti magari un po’ rovinati e che con cura e manutenzione possono essere pienamente recuperati.

# Li replichiamo a Milano?

Credits paola.girardi IG – Fila al Pane Quotidiano

Milano fa tanto per aiutare le persone in stato di povertà, con i numerosi punti di consegna del cibo come il Pane Quotidiano o con i centri di ascolto e accoglienza di enti quali la Caritas o l’Opera di San Francesco. Ricreare anche nella nostra città dei luoghi simili ai Bytterum potrebbe essere un’ulteriore dimostrazione di vicinanza ai meno fortunati della società e allo stesso tempo un’azione concreta in risposta alla tanto decantata sostenibilità.

Continua la lettura con: La città dove si paga il BUS con i rifiuti di PLASTICA

FABIO MARCOMIN

copyright milanocittastato.it

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SHOPPING SECOND HAND a Milano

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humanavintageitalia IG

Il vintage non ha età. I milanesi, di qualunque generazione, amano girare per mercatini e negozi dell’usato. L’ultimo trend, capeggiato dalla Generazione Z, è quello di cercare e/o postare sui Social recensioni sui migliori thrift shop in città.

A Milano, quindi, dove si va a fare i migliori acquisti di seconda mano?

SHOPPING SECOND HAND a Milano

# All you can… wear

dimanoinmanovintage IG

La formula “all you can eat” che, negli ultimi anni, abbiamo imparato a conoscere principalmente attraverso i ristoranti asiatici, indica quell’esperienza in cui puoi consumare tutto ciò che desideri a un prezzo fisso. Lo stesso format è stato trasportato anche nel settore vestiario e sono diversi i negozi che, in determinati periodi dell’anno, lo applicano:

  • Mercatino Franchising (viale Certosa)
    Qui, in alcuni weekend, viene proposto l’evento “All you can Kilo”: non si paga ogni capo preso, ma con € 25 puoi portare a casa un chilo di vestiti a tua scelta.
  • Di mano in mano (viale Carlo Espinasse)
    Le regole sono solo due: prendere la tote bag che ti fornisce il negozio e riempirla fino all’orlo (dei capi che vuoi). Alla cassa, il tutto, ti costerà € 18.

Leggi anche: Il BOOM di “All You Can Wear”: tutti gli abiti che riesci a mettere nella borsa a soli 18 EURO

# I più conosciuti

humanavintageitalia IG

Una selezione accurata e locali sparsi in tutto il mondo: Humana Vintage è, per eccellenza, il punto di riferimento del second hand. A Milano lo troviamo in diverse zone, ma quello più frequentato è il negozio di via Cappellari.

Secondo a Humana Vintage, c’è solo The Cloister Store (via Valpetrosa): qui, puoi comprare tutto ciò che vedi. Mobili ed esposizioni comprese. The Cloister, per questo suo carattere alternativo, ospita anche mostre ed eventi del mondo dell’arte, del design e della moda.

Leggi anche: 7 NEGOZI VINTAGE da non perdere a Milano 

# Second hand di lusso

Credits: @yolostoremilano
Yolo

Gli appassionati dell’usato, sanno che con esso si possono fare ottimi affari. È questo il caso dei negozi che propongono abiti second hand firmati, per assicurarsi un armadio di lusso non solo a prezzi vantaggiosi ma anche composto da pezzi ricercati e vintage.

A Milano, il second hand di lusso, lo possiamo trovare da Usato Firmato (piazza De Angeli), che oggi conta oltre novanta corner in tutta Italia. Più particolare è, invece, Yolo Store, un negozio in cui sull’etichetta non vi è riportato il brand del capo per far sì che le persone si concentrino solo sulla sua qualità, apprezzando l’idea di pagare questa e non la sola firma.

Leggi anche: Aperto a Milano il primo NEGOZIO UNBRANDED d’Italia: GRANDI MARCHI a PREZZI BASSI ma senza etichetta

# Appuntamento fisso: il mercato

Il Mercatone dell’antiquariato sui Navigli

Riscoperti dalle nuove generazioni, i mercati rionali stanno diventando veri e propri appuntamenti fissi per la caccia al pezzo vintage più particolare. I più recensiti?

  • Il Mercatone dell’Antiquariato sul Naviglio Grande: tutti i sabati mattina.
  • Il mercato di Viale Papiniano (lo si può raggiungere scendendo a Sant’Agostino con la metro): gli estimatori di questo appuntamento, avvisano solo di porre un’attenzione in più per evitare di comprare i contraffatti. Per il resto, è uno dei mercati più amati. Anche questo, si svolge il sabato mattina.
  • Il mercato di Lambrate (via Valvassori Peroni): un altro sabato mattina libero è da passare qui, dove l’abbigliamento usato spazia dal vintage allo stile Capri.

Leggi anche: I 10 migliori MERCATI RIONALI da provare a Milano: cosa si trova e quando visitarli

# Un evento dedicato al second hand

Credits: @eastmarketmilano
East Market

La terza domenica di ogni mese c’è East Market Milano: l’appuntamento di via Mecenate in cui trovare di tutto. In perfetto stile mercato delle pulci londinese, si tratta del primo market dedicato ai privati, tra vintage e second hand decisamente creativo, dove tutti possono vendere, acquistare o scambiare qualsiasi genere di merce. Non solo: a ogni edizione, è presente anche un Food Market che propone cibi di tutto il mondo. L’ingresso all’East Market ha un costo di € 5.

# Una vera e propria strada del vintage

Credit: @cavallienastri

Come se non bastassero i negozi, a Milano esiste un’intera via dedicata al mondo vintage: una volta arrivati alle colonne di San Lorenzo (corso di Porta Ticinese), girate in Gian Giacomo Mora e date via al vostro shopping. Segnaliamo tre negozi:

  • Bivio
  • Cavalli e Nastri
  • Groupies

Il consiglio in più: dopo lo shopping, dato che siete in zona, fermatevi per l’aperitivo al Raboucer, una caffetteria in pieno stile vintage che, da amanti del genere, non potete perdervi.

Leggi anche: La VIA del VINTAGE di Milano: 5 negozi old fashion nella strada

Continua la lettura con: TIPI da FASHION WEEK: il FOTOREPORTAGE

SABRINA FALANGA

copyright milanocittastato.it

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#55 – Dormire dentro una BOTTE DI VINO in Lombardia

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Credit: @alsilter

Ci piace dormire in posti stravaganti, non ci basta la vacanza piacevole e tranquilla, vogliamo qualcosa in più.  

Dormire dentro una BOTTE DI VINO in Lombardia

# La Cantina Al Silter 

Credit: @alsilter

Siamo a Capriate San Gervasio, in provincia di Bergamo, e quello che all’apparenza sembra un palazzo moderno nel centro del paese, nasconde al suo interno una vera e propria perla lombarda: la Cantina Al Silter. 

La Cantina nasce dall’accurato recupero di un autentico Silter (tipico locale adibito per la stagionatura dei formaggi) della bassa Bergamasca.  

È una struttura unica ed esclusiva risalente al 1800 che può ospitare un massimo di 2 persone. 

La cantina è un connubio perfetto di tradizione e innovazione, tutta la struttura è infatti realizzata in mattoni pieni con una tipica costruzione a volte ma l’intera opera di ristrutturazione è stata realizzata con materiali di recupero, riciclati e riutilizzati. 

# Dormire in una botte 

Credit: @alsilter

Dormire in una botte è un’esperienza insolita e particolare da provare almeno una volta nella vita. 

La location stravagante ma essenziale è infatti famosa per la possibilità di dormire in un’autentica botte di vino da 30 quintali, recuperata e rimontata in loco dove vi è stato ricavato un letto. 

# Solo due posti

Credit: @alsilter

Questa struttura è perfetta per una serata romantica, la Cantina Al Silter consta infatti di un unico ambiente per due persone dove, oltre alla botte, si trovano una vasca da bagno in ghisa e una vera e propria cantina con etichette pregiate. 

Niente è lasciato al caso, come il rubinetto del bagno dove l’acqua esce da una bottiglia per poi proseguire lungo un’autentica “canala” del ‘700, fino ad arrivare al lavandino in pietra, risalente al 1500. 

Durante questo soggiorno c’è la possibilità di ordinare un aperitivo a base di tagliere con prodotti tipici ed è inutile dire che vino, spumante e champagne non mancheranno.  

Al mattino, invece, al risveglio c’è una prima colazione servita all’interno di un cestino da pic nic con prodotti locali e fatti in casa come yogurt, marmellate e brioches. 

# Un’esperienza bella ma non per tutti 

Dormire in una botte di vino probabilmente non è un’esperienza per tutti. Per alcuni dormire in questa botte di legno senza finestre che danno su un grande panorama, senza connessione internet o senza tv non è il sogno della vita. 

Potrebbe non essere il sogno di tutti ma dormire in un’originale botte di vino è sicuramente un’esperienza curiosa e unica.

La Cantina Al Silter regala una notte che torna un po’ indietro nel tempo, al profumo del legno e alla tranquillità delle vecchie case di campagna.

Ed è proprio per questo viaggio indietro nel tempo, che molte persone ogni settimana prenotano la loro botte di vino in Lombardia. 

Fonti: montagnadiviaggi.it

Continua la lettura con: La gita più bella #56 – MORIMONDO: atmosfere metafisiche nel piccolo tesoro della Grande Milano

ARIANNA BOTTINI

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Le città più internazionali e aperte al mondo sono delle città stato come #Amburgo#Madrid#Berlino#Ginevra#Basilea#SanPietroburgo#Bruxelles #Budapest#Amsterdam#Praga#Londra#Mosca#Vienna#Tokyo#Seoul#Manila #KualaLumpur#Washington#NuovaDelhi#HongKong #CittàDelMessico#BuenosAires#Singapore

Il nostro sogno per l’Italia? Un’Italia federale, con forte autonomia per le aree urbane e i territori omogenei. Un Paese che premi il fare rispetto al non fare, con una forte propensione all’innovazione, che valorizzi le sue eccellenze distintive e che miri a essere sempre migliore, mettendo al centro il cittadino libero e responsabile verso la comunità.

Video: Come e dove si DIVERTONO i GIOVANI OGGI a MILANO

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Si sta dicendo in giro che Milano non è più una città per giovani. Proviamo a sfatare questa diceria, scoprendo se i giovani a Milano si divertono ancora. 

Il nuovo video di Milano Città Stato: interviste di Sabrina Falanga e Silvia Arosio. Iscriviti al canale su YouTube per i video esclusivi. In coda al video le risposte alla domanda “Che cosa ami di Milano?”

Hai un video di Milano da inviarci o segnalarci? Scrivici su info@milanocittastato.it (video del giorno)

SILVIA AROSIO

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Credit combat tram YT – Tram 7 in sotterranea

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Lezioni di danza in Piazza Duomo

Lo spot della Milano da Bere

LA CODA per la FAME

UN ROMANTICO A MILANO

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SHOPPING d’AUTUNNO a Milano: 5 INDIRIZZI tra ABBIGLIAMENTO di LUSSO e di TENDENZA

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makikosuzuki1 IG - End

Con l’arrivo della stagione autunnale è il momento di rinnovare il guardaroba. Per gli amanti dei capi firmati di lusso ecco qualche spunto per uno shopping esclusivo e di tendenza.

SHOPPING d’AUTUNNO a Milano: 5 INDIRIZZI tra ABBIGLIAMENTO di LUSSO e di TENDENZA

#1 Antonia in via Cusani 5: le marche più esclusive e alla moda 

antoniamilano IG

Qui si trovano le marche di tendenza e più esclusive dell’abbigliamento maschile e femminile. All’interno di un bellissimo palazzo ottocentesco si può trovare il meglio dei capi alla moda e di tendenza in un ambiente elegante e raffinato. Un punto di riferimento indiscusso per gli amanti del ben vestire di lusso in un negozio multimarca very chic.

#2 End in via Mercanti 21: il meglio dello street style 

makikosuzuki1 IG – End

Suddiviso in tre piani qui si trova abbigliamento da uomo ma anche sneakers ed oggettistica di tendenza. L’abbigliamento in particolare gioca in un perfetto equilibrio tra marche già conosciute e proposte nuove ed emergenti tutte da scoprire, provare ed indossare in uno stile tutto nuovo. 

#3 Antonioli in via Paoli 1: la galleria d’arte dell’abbigliamento 

kayzeesees IG – Antonioli

Negozio dedicato alle migliori marche dell’abbigliamento di lusso. I capi sono esposti come in una galleria d’arte: da ammirare, toccare e poi provare, per trovare in loco lo stile più adatto alla propria personalità ed in linea con le più recenti tendenze fashion. 

#4 10 Corso Como: il meglio delle tendenze moda milanesi

10corsocomo IG

È un negozio dove si può trovare tutto ma proprio tutto ciò che riguarda l’abbigliamento alla moda per uomo o donna. Moltissimi i brand proposti all’interno di uno spazio dove dominano il bianco e la luce, e dove scegliere il meglio dell’abbigliamento di lusso e di tendenza. Si può anche fare una sosta presso il bar o il ristorante posti al piano terra, fra le piante del giardino che accoglie il visitatore all’ingresso. 

#5 Tearose boutique in via Croce Rossa 2: abiti di lusso, piante e fiori 

hebe1324 IG – Tearose boutique

Location estremamente particolare e romantica tra fiori, vasi e fragranze profumate delle migliori marche. Qui inoltre si possono trovare brand di abbigliamento ricercati e di nicchia per uno stile altrettanto ricercato ed esclusivo. Un vero e proprio viaggio nella bellezza, una esperienza che risveglia i sensi e che non si dimentica facilmente.

Continua la lettura con: LOCALI, BOTTEGHE e MERCATI: dove andare in zona Porta Vittoria, Dateo e Cinque giornate

ALESSANDRA GURRIERI

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La CICLABILI di MILANO: sono utili o sono un MAQUILLAGE POLITICO?

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Via Dezza - Ph. giannicongiu_IG

Da infrastruttura di mobilità sono state trasformate in un manifesto ideologico. Non solo. Per l’amministrazione di Milano sono diventate un’autentica priorità: meglio una ciclabile su tutto, strade, parcheggi, perfino marciapiedi. Prendendo atto della direzione intrapresa, però, molti cittadini, anche quelli che si muovono su due ruote, percorrendo le molte ciclabili incompiute o mal tenute, si pongono una domanda: se non sono tenute bene, ha senso usarle?

La CICLABILI di MILANO: sono utili o sono un MAQUILLAGE POLITICO? 

#1 Disconnessione della rete: il pericoloso dentro-fuori sulla carreggiata stradale

percorsi ciclabili

La rete di piste ciclabili di Milano è tratteggiata, abbozzata, senza un piano strategico d’insieme. In breve, non è connessa, il che rende difficile per i ciclisti spostarsi in città in modo sicuro e conveniente. In particolare, ci sono numerose aree della città in cui le piste ciclabili sono interrotte o non connesse a quelle esistenti, rendendo difficile per i ciclisti pianificare i loro percorsi muovendosi interamente nelle piste o corsie a loro dedicate. Non solo. L’interruzione continua porta il ciclista a entrare e uscire, a volte all’improvviso, sulla carreggiata determinando un pericolo potenzialmente maggiore perfino rispetto a chi pedala sempre all’interno della carreggiata. 

#2 Si costruiscono ma poi ci si dimentica della manutenzione

Un male endemico in Italia: la scarsa manutenzione. Si costruisce e poi, spesso, si lascia che le cose degenerino nel degrado. Questo capita per l’asfalto ma ancor più per le ciclabili che vengono lasciate a se stesse dopo la loro realizzazione. Segnaletica stradale sbiadita, buche, intralci, allagamenti, alberi, pavimentazione irregolare. Ciò può rendere le piste ciclabili pericolose o poco attraenti per i ciclisti che spesso preferiscono i marciapiedi o perfino l’asfalto stradale, sicuramente meglio curato. Guardate qui: 

Via Dezza – Ph. giannicongiu_IG
Stefano dall’Aglio FB – Ciclabile su marciapiede
Repubblica Milano – Ciclabile Idroscalo con i buchi

#3 Scarsa protezione e mancata illuminazione notturna

Molte piste ciclabili di Milano non sono fisicamente protette dal traffico veicolare, il che può rendere i ciclisti vulnerabili agli incidenti stradali. Inoltre, alcune piste ciclabili non sono bene illuminate durante le ore notturne, aumentando il rischio di incidenti.

incidenti stradali

#4 Pochi parcheggi per le bici

Credits Melissa & Chris Bruntlett IG – Parcheggi bici e auto alla stazione di interscambio Paesi bassi

Nelle città bike friendly d’Europa spiccano i numerosi parcheggi per le bici che consentono di metterle in sicurezza arrivati a ogni destinazione. A Milano, la disponibilità di parcheggio per le biciclette è ancora limitata, il che può scoraggiare le persone dall’utilizzo delle biciclette come mezzo di trasporto. 

#5 La “guerra” con le auto

 
Credits Roberto Lorenzetti FB – Cordoli ciclabile Corso Buenos Aires

Le ciclabili a Milano sono un problema anche per il comportamento di alcuni automobilisti che utilizzano la ciclabili come una corsia di sorpasso o come parcheggio. Il rischio di trovarsi di colpo delle auto rende difficile per i ciclisti utilizzare le piste ciclabili in modo sicuro. Questo capita soprattutto come effetto paradossale delle stesse ciclabili: restringendo la carreggiata disponibile per le auto e aumentando così le occasioni di ingolfamento del traffico, al contempo riducendo gli spazi di parcheggio, può portare automobilisti a cercare vie di fuga infrangendo il codice della strada proprio utilizzando le ciclabili. 

Quindi, può avere un senso quest’ansia di realizzarne sempre di più, ma occhio a non perdere di vista quelle che ci sono. Manutenzione, questa la parola magica. Altrimenti, lasciate al degrado, possono avere un effetto boomerang: da manifesto di una politica a fotografia di un fallimento ideologico.

Continua la lettura con: a Milano la ciclabile più corta del mondo 

MILANO CITTA’ STATO

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CONCERTO nel CARCERE: la musica della libertà alle porte di Milano

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Associazione per MITO Onlus: Orchestra in Opera

L’ensemble del carcere più grande d’Italia si esibisce per raccogliere fondi. Quando e come partecipare.

CONCERTO nel CARCERE: la musica della libertà alle porte di Milano

# L’ensemble dei detenuti del carcere di Opera torna in scena

Associazione per MITO Onlus: Orchestra in Opera

L’ensemble interamente formato da detenuti del Carcere di Opera “Orchestra in Opera”, che nasce dal laboratorio musicale destinato ai detenuti del carcere, torna in scena per solidarietà. Finanziato dall’Associazione per MITO, nata nel 2016 con l’obiettivo di rendere la musica accessibile a tutti anche a chi si trova in condizione di disagio, a cadenza settimanale coinvolge un numeroso gruppo di detenuti dell’istituto penitenziario più grande d’Italia. Condotto dai Maestri Stefania Mormone e Alberto Serrapiglio del Conservatorio “G. Verdi” di Milano, si prepara ad esibirsi per raccogliere fondi.

# Il concerto in favore della Casa di Riposo per musicisti “Giuseppe Verdi”

Orchestra in opera

Il concerto è a offerta libera ed è programmato per il 25 novembre 2023 alle ore 20:00, con ingresso alle ore 19:15 da Via Camporgnago 40, all’interno della struttura carceraria. La raccolta fondi è finalizzata all’acquisto di presidi sanitari a sostegno della RSA Casa di Riposo per musicisti “Giuseppe Verdi”. I posti sono a numero limitato ed è necessaria la prenotazione sul sito www.xmito.org. Le iscrizioni terminano il 15 novembre 2023 e solo chi ottiene la conferma di partecipazione potrà entrare.

Continua la lettura con: 7 COSE da fare a MILANO nella seconda metà di OTTOBRE

FABIO MARCOMIN

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#56 – MORIMONDO: atmosfere metafisiche nel piccolo tesoro della Grande Milano

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Morimondo dista circa 5 chilometri da Abbiategrasso lungo la statale per Pavia e 30 da Milano, ai confini della città metropolitana. 
Uno dei borghi classificati come “più belli d’Italia” è posto sulla riva sinistra del Ticino e vanta diversi primati.

 

5 + 1 primati e curiosità su MORIMONDO, il comune del “distanziamento sociale”

#1 Un nome scelto per “marketing territoriale”

Morimondo
Morimondo

In origine si chiamava Coronate. Dal 1871 ha preso questo nome, anche per identificarlo con l’abbazia divenuta di interesse nazionale, mentre Coronate è diventata una sua frazione.

#2 E’ il comune del “distanziamento sociale”: il meno abitato della città metropolitana

Credits: cittaslow.it – Morimondo

Per chi vuole sfuggire dalla calca e si è affezionato al distanziamento sociale, Morimondo è il comune che fa per lui.
Con soli 41,69 abitanti per km quadrato, Morimondo è infatti il comune con la più bassa densità abitativa della città metropolitana di Milano.
Dopo di lui i comuni per chi non soffre di solitudine ci sono Ozzero, Besate, Mediglia, Abbiategrasso e Corbetta.

#3 E’ nella lista dei “borghi più belli d’Italia”

Morimondo. Credits: im_lost_in_vacation (INSTG)

Nella selezione ufficiale dell’associazione privata che promuove i piccoli centri.

#4 Prende il nome da un’abbazia francese

credits: @david.rossi.129

La fondazione della prima chiesa risale al 1134. I primi monaci giunsero dall’abbazia di Morimond, vicino a Digione. I monaci bonificarono l’area nei pressi del Ticino, realizzarono dei canali di irrigazione e impiantarono la coltivazione a marcite. Nel 1182 iniziò la costrizione dell’abbazia attuale, tutta in laterizio, con facciata a capanna e tiburio ottagonale sulla crociera. Secondo altre fonti il nome del luogo deriverebbe dalle parole francesi “moire mont”, cioè “monte nella palude”, poiché l’abbazia fu costruita su un rilievo in mezzo alle zone paludose.

#5 Napoleone soppresse il Monastero

Credits: meteoweb.eu

Nel 1798 con l’arrivo di Napoleone il monastero fu soppresso e il patrimonio culturale andò disperso. In tempi più recenti, grazie al supporto della comunità locale, l’attività religiosa e culturale dell’abbazia è rifiorita.

#5+1 Un set cinematografico 

Alcune scene del film Cado dalle nubi di Checco Zalone sono state girate a Morimondo. Qui sono stati girati anche alcuni spezzoni del film Papà dice messa di Renato Pozzetto, e, presso l’abbazia, è stato girato il telefilm mediaset “Benedetti dal Signore” con Ezio Greggio ed Enzo Iacchetti.

Continua la lettura con: La gita più bella #57 – La VALLE con CASCATE e BORGHI ANTICHI a due ore da Milano (che pochi milanesi conoscono)

Milano Città Stato

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#56 – La CASCINA NASCOSTA che ha ispirato il CASTELLO SFORZESCO

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Credits: milanodavedere.it

Forse non tutti sanno che questa cascina è stata fonte d’ispirazione per la ricostruzione del Castello Sforzesco.

La CASCINA NASCOSTA che ha ispirato il CASTELLO SFORZESCO

# La Cascina nata dalle ceneri di un convento

Credits: jamesmagazine.it

La Cascina Pozzobonelli fu costruita come villa suburbana per la villeggiatura da Gian Giacomo Pozzobonelli in epoca sforzesca. Antecedentemente alla costruzione della villa, si ipotizza che il terreno fosse occupato da un convento.

Situata oggi tra la fermata dei taxi e un locale notturno nei pressi della Stazione Centrale, grazie alla sua costruzione in mattoni e agli archetti del porticato riesce a contraddistinguersi dai palazzi moderni che la circondano.

# L’arte salvata dalle demolizioni per la viabilità

Credits: milanodavedere.it

L’architettura dell’edificio rimanda ai modi di Donato Bramante, architetto e pittore italiano tra i maggiori artisti del Rinascimento, ed in particolare al tiburio di Santa Maria delle Grazie.

A seguito delle demolizioni dovute a motivi viabilistici, alcune parti della cascina sono andate perdute, ma ancora oggi sono presenti parti del porticato e la cappella a forma di edicola, in cui è possibile osservare alcuni affreschi della scuola di Donato Bramante.

# La Cascina fonte d’ispirazione per la ricostruzione del Castello Sforzesco

Attualmente è visibile dal lato sud di Piazza Luigi di Savoia, l’originaria cappella della villa, con parte del portico che la collegava al palazzo. Caratteristiche del portico sono le colonne in pietra con capitelli a motivi vegetali, mentre la cappella presenta tre absidi semicilindriche, sormontate da un tamburo ottagonale aperto da oculi e concluso dalla lanterna.

Non molti sanno che nella ricostruzione del Castello Sforzesco, l’architetto e storico Beltrami prese ispirazione da uno degli affreschi custoditi all’interno della Cascina. 

Continua la lettura con: Luogo nascosto #57 – VILLA SIMONETTA: l’incredibile storia della casa più LUSSURIOSA di Milano

MARCO ABATE

copyright milanocittastato.it

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Il nostro sogno per l’Italia? Un’Italia federale, con forte autonomia per le aree urbane e i territori omogenei. Un Paese che premi il fare rispetto al non fare, con una forte propensione all’innovazione, che valorizzi le sue eccellenze distintive e che miri a essere sempre migliore, mettendo al centro il cittadino libero e responsabile verso la comunità.  

 

Il “GRATTACIELO più bello e innovativo del MONDO”: 7 cose che forse non sai sul BOSCO VERTICALE

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Ph. @milanographies IG

Progettato da Stefano Boeri e inaugurato nel 2014, il Bosco Verticale è il simbolo di sviluppo urbano green più conosciuto al mondo. Le sue due torri rappresentano una nuova architettura della biodiversità, icona di una Milano che punta al cielo nella sfida ai cambiamenti climatici.

Nonostante la sua fama, ecco 7 cose che forse non sai sul Bosco Verticale. Foto Cover:  @milanographies IG

Il “GRATTACIELO più bello e innovativo del MONDO”: 7 cose che forse non sai sul BOSCO VERTICALE

#1 L’equivalente di una piccola foresta

Credits: @chriscenaikotravels IG

Le due torri, alte 80 e 112 metri, sono adornate da oltre 15.000 piante e 90 diverse specie tra alberi, arbusti e vegetazione floreale. Pertanto, risultano essere l’equivalente di una foresta di 3 ettari, in grado di assorbire 30 tonnellate di anidride carbonica ogni anno.

Questo nuovo progetto ha attirato numerose specie di animali, tra cui 1.600 esemplari di uccelli, farfalle e insetti, che, trovando in questo doppio grattacielo verde il proprio habitat naturale, hanno dato inizio ad una ricolonizzazione vegetale e faunistica della grigia Milano.

#2 Un’idea che nasce dall’osservazione dei grattacieli di Dubai

Credits: siviaggia.it

L’architetto Stefano Boeri notò come gli edifici a Dubai fossero rivestiti di vetro, ceramica o metalli, riflettendo la luce solare e generando calore nell’aria e per la terra.

Da qui nacque l’input per progettare le due torri biologiche e sostenibili, in grado di ridurre i consumi energetici e di accumulare anidride carbonica, riducendo l’impatto ambientale di Milano.

#3 I “giardinieri volanti” curano la manutenzione delle piante

Credits: @lucyhall_01 IG

Come ogni pianta, questa struttura gigante ha bisogno di moltissime attenzioni per assicurarsi una crescita costante nel tempo.

Ecco perché ogni aspetto della vegetazione viene curato dai “Flying Gardeners”, una squadra specializzata di arboricoltori-scalatori che, una volta all’anno, si cala dal tetto degli edifici per eseguire la potatura e la verifica dello stato delle piante.

#4 Quanto costa abitarci? Fino a 16.000 al metro quadrato per l’acquisto, 3.500 euro l’affitto per 80 mq

Credits: www.elledecor.com

Per acquistare un appartamento in una delle due torri del Bosco Verticale il prezzo varia tra 12.500 e 16.500 euro al metro quadro. A questo si aggiunge anche la quota di spese condominiali pari a 1.500 euro al mese. È possibile anche affittare una di queste abitazioni, con un importo di 3.500 euro al mese per 80mq, in aggiunta a 6.500 euro all’anno di spese condominiali.

A causa di questi prezzi elevati, in questi grattacieli esclusivi si trovano ancora degli alloggi vuoti.

#5 Il Bosco Verticale è entrato a far parte di un gioco di società

Credits: www.milanotoday.it

Come descrivereste il rivoluzionario complesso residenziale senza utilizzare le parole “Milano”, “grattacielo”, “Boeri”, “alberi” e “foresta”? Se pensate che nessuno vi farà mai questa domanda, vi sbagliate.

Infatti, dal 2019, il Bosco Verticale è entrato a far parte del gioco di società Taboo. Ad annunciarlo sui social fu lo stesso Stefano Boeri, postando una foto della tessera Taboo.

#6 Il “grattacielo più bello e innovativo del mondo”

Credits: @elenagalysan IG

Nel 2015, il Council on Tall Buildings and Urban Habitat, promosso dell’Illinois Institute of Technology di Chicago, ha nominato il Bosco Verticale di Milano “grattacielo più bello e innovativo del mondo“.

Il progetto milanese batte il One World Trade Center di New York, il CapitaGreen di Singapore e il Burj Mohammes Bin Rashid Tower di Abu Dhabi, portando Milano come simbolo di un’architettura rivoluzionaria a livello mondiale.

#7 Un punto di riferimento per l’architettura sostenibile

Credits: @gianluca.lilli
IG

Il Bosco Verticale di Milano è diventato un nodo cardine nell’ambito dell’architettura sostenibile. Infatti, sono molti i progetti ispirati dalla costruzione “made in Italy”, primo tra tutti l’idea di un’intera città foresta che trova l’ideazione e, forse, la sua futura realizzazione in Cina.

Continua la lettura con: La TORRE BOTANICA: il nuovo grattacielo che cambia COLORE in ogni stagione

ARIANNA BOTTINI

copyright milanocittastato.it

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I LOCALI con MUSICA LIVE da non perdere a Milano

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Nidaba Theater

Qualche nostalgico della Milano degli anni novanta ricorda una città ricca di locali dove si suonava dal vivo. Poi, complice una nuova legge dello stato piuttosto repressiva e il cambiamento dei tempi, i musicisti si sono diradati dai locali di Milano. Restano comunque degli importanti baluardi sul palcoscenico della capitale della musica italiana.

 

I locali con MUSICA LIVE da non perdere a Milano

# NIDABA THEATER

Un palco, luce soffusa e tavolini di legno. Piccolo, magico, pieno di vita. Storico locale per chi ama la musica e la birra. Blues, rock, jazz, swing, folk tutte le sere. (Nel 2016 ha ricevuto l’Ambrogino d’Oro.)

Zona Naviglio Pavese

📌 Via Emilio Gola 12, Milano (mappa)

 

# BLUE NOTE

Elegante, storico e con una programmazione artistica tra le migliori in circolazione. Musica prevalentemente jazz, ma anche soul, pop e rock con doppi turni di spettacoli. C’è anche il ristorante per cenare ascoltando musica di qualità in un’intensa atmosfera.

Zona Isola

📌 Via Pietro Borsieri 37 Milano (mappa)

Credits antropodiario_temporalia IG – Blue Note

# NORDEST CAFFÈ

Dopo la chiusura delle Scimmie è il locale con musica live più longevo di Milano. Musica jazz dal vivo con una programmazione regolare da oltre 20 anni. Musica e aperitivi in un ambiente non troppo ricercato, giallo e blu.

Zona Isola

📌 Via Borsieri 35 Milano (mappa)

 

# BIRRIFICIO LA RIBALTA

Musica e birra. Birra e musica. Giovane birrificio con un ambiente particolare, tra il familiare e l’alternativo. Un piccolo palco interno e un cortile esterno estivo per la live music. Musica jazz, ma anche rock, soul e pop.

Zona Bovisa

📌 Via Cevedale 3 Milano (mappa)

#

IMPRONTA BIRRAIA

Gastropub con cucina e musica dal vivo: ogni fine settimana band live di diversissimi generi musicali. Desing industriale nel vero senso del termine.

Zona Ortica

📌 Via Tucidide 56 Milano (mappa)

 

# ALCATRAZ

Celebre discoteca-ex magazzino di Milano. Prima della disco, sempre musica dal vivo con live band di diverso genere: dal rock, al pop fino al jazz.

Zona Maciachini

📌 Via Valtellina 25 Milano (mappa)

Credits: @collederfomento.official
Alcatraz

# TEMAKINHO di via Magenta

Un ambiente colorato e tropicale, con richiami alla cultura brasiliana. Se il cibo è l’esperienza principale, nella sede di Cadorna, al piano interrato, si è accompagnati da musica dal vivo acustica con artisti brasiliani e non solo.

Zona Cadorna

📌 Via Giovanni Boccaccio 4 Milano (mappa)

 

# SPIRIT DE MILAN

Le ex Cristallerie Livellara ospitano da tempo uno dei locali più identitari di Milano. Lo Spirit de Milan è una pista da ballo, un palco, un ristorante, un luogo di ritrovo in autentico spirito milanese. 

Zona Bovisa

📌 Via Bovisasca 57/59 Milano (mappa)

Credits: @d.parisio
Spirit de Milan

# BACHELITE cLAB MILANO

Atmosfera rilassata e giovanile. Un concerto, una jam o una semplice selezione di vinili. Un locale in cui la musica è padrona e in cui ci si sente in famiglia.

Zona Porta Vittoria

📌 Via Vertoiba 3 Milano (mappa)

 

TRIBUTO ALLA MEMORIA (CHIUSI DA POCO)

# LA BUCA (DI SAN VINCENZO): chiuso nel 2021

Nato nei primi del ‘900 come osteria, fu ritrovo di gangster nel periodo in cui Fred Buscaglione, che ne era proprietario, lo regalò alla sua amante e, allo stesso tempo, fu punto d’incontro degli artisti della scena italiana. Ospitava concerti e jam session jazz di alto livello… un covo di musicisti che ha chiuso i battenti nella primavera del 2021.

Zona Sant’Ambrogio

📌 Via San Vincenzo 15 Milano (mappa)

# MEMO RESTAURANT: chiuso nel 2022

All’interno di un ex cinema-teatro con arredi vintage. Tavoli del ristorante in sala e al posto del film proiettato, il palco. Musica jazz e non solo finché ha abbassato il sipario nel 2022. Sembra che la chiusura sia solo temporanea. 

Zona Porta Vittoria

📌 Via Monte Ortigara 30 Milano (mappa)

Continua la lettura con: APERITIVHIT: la classifica dei posti al top per un APERITIVO a Milano

SILVIA BOCCARDELLI

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La “VIA dell’EST”, la CICLABILE San Babila-Idroscalo è stata completata. Anche se NON TUTTI fanno FESTA

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marinacicogna IG - Incrocio Corso Monforte-Visconti di Modrone

Un’infrastruttura ciclabile di cinque chilometri dal centro città al “mare dei milanesi” per far spostare chi si muove in bicicletta dal centro all’estremo Oriente di Milano. Molti milanesi però non sono contenti del risultato e degli effetti sulla mobilità.

La “VIA dell’EST”, la CICLABILE San Babila-Idroscalo è stata completata. Anche se NON TUTTI fanno FESTA

# Cinque chilometri dal centro città al “mare dei milanesi”

Monforte – Visconti di Modrone

Un tragitto lungo cinque chilometri di pista ciclabile che dal centro di Milano, la rinnovata Piazza San Babila dove arriva la linea M4, arriva direttamente all’Idroscalo. L’ultimo tassello è stato il tanto discusso incrocio tra Via Visconti di Modrone e Corso Monforte, nelle ultime settimane verrà rifinito l’ultimo pezzo. Il percorso è stato realizzato in gran parte in sede protetta e salvo qualche punto interrotto per lavori in corso, come all’altezza di Corso Indipendenza per le sistemazioni superficiali della metropolitana, e all’incrocio con Dateo dove è consigliabile scendere dalla bici e attraversare a piedi sulle strisce, si percorre abbastanza in sicurezza. La tratta che transita lungo il tracciato della M4, da Tricolore, è quella più sicura dato che passa sul parterre centrale o comunque sullo spazio dedicato sul marciapiede.

# La linea 6 del Biciplan Metropolitano

Biciplan

Nell’estate 2022 è stato inaugurato il primo tratto della linea 6 del Biciplan Metropolitano, una rete di 750 km di piste ciclabili, che da via Corelli prosegue lungo la Via Rivoltana costeggiando l’Europark fino a Via Mondadori a Segrate all’altezza di Punta dell’Est e che insieme al tratto in arrivo da San Babila consente ai milanesi di pedalare in circa 30 minuti fino all’Idroscalo. 

Leggi anche: Una RETE CICLABILE di 750 chilometri: il MAXI piano per collegare Milano e Hinterland

# Non tutti sono entusiasti della nuova pista ciclabile

Repubblica Milano – Ciclabile Idroscalo

Non tutti sembrano però entusiasti di questa nuova infrastruttura pensata per agevolare e rendere più sicuri gli spostamenti dei ciclisti. Ecco alcuni commenti al post dell’articolo sulla pagina facebook di Repubblica:

“Beh certo 30 minuti per arrivare all’Idroscalo wow fantastico, e poi 20 minuti per fare 100 metri su corso Monforte con l’auto” – Claudio Chieco

“Sabato ero in via Corelli, tratto finale. Avrò visto passare una decina di bici e molti podisti, perché NON HANNO COSTRUITO I MARCIAPIEDI !! Parcheggio luna park pieno di auto” – Mauro Sessa

“Almeno una decina di gaps della ciclabile lungo il percorso, tratti con ciclabile presente solo in un senso di marcia, tratti con cordoli che si interrompono in più punti, ancora cantieri incompleti e transenne di traverso sulla ciclabile che impediscono il passaggio…. Provare per credere!” – Marco Guida

“Si pedala in sicurezza: c’è un cratere nella foto, in mezzo alla pista ciclabile!” – Luca Mattei

“Ok le piste. Ma i parcheggi x le biciclette ?????” – Michele di Lillo
 
Peccato che poi nessuno la pulisca. Il tratto di via Corelli è invaso di vetri e rifiuti di ogni genere…..” – Mario Baronio
 

Fonte: Repubblica Milano

Continua la lettura con: La CICLABILE REBUS di MONFORTE superstar di MILANO: ma c’è chi la supera e… arriva la replica del Comune (FOTOGALLERY)

FABIO MARCOMIN

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