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Dove ci vediamo? I 10 posti più classici per darsi un appuntamento a Milano

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Ph. @antonio.garciacordoba IG

In un recente sondaggio: “Il luogo a Milano che preferisci dove dare appuntamento a qualcuno?”, queste sono state le risposte più gettonate. Foto cover: @antonio.garciacordoba IG

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Dove ci vediamo? I 10 posti più classici per darsi un appuntamento a Milano

# Al Magenta, per iniziare la serata

Andrea Cherchi – Bar Magenta

Il Magenta è uno dei locali più storici della città, aperto da oltre 100 anni. Il suo bancone retrò e quell’atmosfera della Milano che non c’è più lo rendono uno dei bar più apprezzati dai milanesi. Trovarsi qui per un appuntamento è sempre qualcosa di speciale. Non solo: il grande vantaggio è dato dalla posizione. Nei pressi di Cadorna, sulla circonvallazione interna, vicino alla Cattolica, molto ben raggiungibile e molto ben visibile con la sua iconica collocazione ad angolo. Ideale per incontrarsi all’ora dell’aperitivo per decidere poi se e dove proseguire assieme la serata.

Leggi anche: 5+1 cose che non sai sull’Università Cattolica

# In Darsena, per aspirare a qualcosa di più

@ksenia.merenkova IG

Un altro luogo classico scelto dai milanesi per incontrarsi è la Darsena rinnovata, con il suo molo e i bar all’aperto, e i Navigli in uno delle decine dei locali che vi affacciano oppure, in uno dei suoi scorci più romantici, come il Vicolo de’ Lavandai o qualcuno dei suoi bellissimi ponticelli pedonali. Luogo di incontro molto gettonato tra gli universitari, con ospiti stranieri e ideale per chi aspira già a qualcosa di più.  

Leggi anche: Dove andare sui Navigli la sera

# Davanti alla porta del Duomo (o sotto la statua di Vittorio Emanuele II)

touring club

Un superclassico, forse un po’ vintage. Chi non si è mai dato appuntamento davanti alla porta del Duomo o ai piedi della statua? Ha tutto ciò che serve per un primo appuntamento. Impossibile da confondersi, chiunque riesce a raggiungerlo anche se non conosce Milano, fuori dall’uscita dalla metropolitana, in pieno centro, ampie possibilità di fuga se qualcosa dovesse andare storto. 

# In Brera, per un appuntamento di classe

@sardiniamood – Brera

Non può mancare Brera tra i luoghi dove i milanesi amano incontrarsi. Seduti a un tavolino di uno dei locali di via Fiori Chiari e via Fiori Oscuri, oppure sotto la statua di Napoleone nel cortile della Pinacoteca o davanti al suo ingresso dopo gli orari di chiusura. Il quartiere perfetto per un appuntamento raffinato, per fare colpo con il fascino del quartiere più di classe di Milano.

# Al Castello Sforzesco, come Ludovico il Moro con Leonardo da Vinci

re_mi_el IG – Castello Sforzesco

Il Castello Sforzesco, sotto la Torre del Filarete o al centro della Corte Maggiore, è un altro dei punti strategici per un appuntamento a Milano. Uno dei più importati simboli della città, per un appuntamento culturale alla scoperta della storia della fortezza milanese, del museo egizio e della Pietà Rondanini, ma anche per una giornata in mezzo al verde del Parco Sempione. E per sentirsi come ai tempi di quando si incontravano qui personaggi come Ludovico Il Moro e Leonardo Da vinci. 

Leggi anche: La STELLA che ha reso il Castello Sforzesco INESPUGNABILE

# In piazza Gae Aulenti, nella “Milano del futuro”

Andrea Cherchi (c)
Andrea Cherchi 

Se il Castello fa troppo retrò, meglio puntare sulla “nuova Milano”, di cui piazza Gae Aulenti è il luogo centrale. . Al centro della Milano del futuro, tra i luoghi più gettonati per un appuntamento. All’ombra del grattacielo più alto d’Italia, tra le fontane a sfioro e giochi d’acqua, è perfetto per un incontro per pensare al futuro. Da qui si può passeggiare nella Biblioteca degli Alberi oppure puntare su corso Como.

# Alla Fontana di San Babila, per un incontro nel Quadrilatero

Fontana di Piazza San Babila

In pieno centro, ma fresco grazie all’acqua che scorre lungo le pareti della “piramide”, è il punto di partenza ideale per incontrarsi prima dello shopping oppure per incantare con le vetrine del quadrilatero. 

Leggi anche: La strana FONTANA di Piazza San Babila e il suo significato misterioso

# Al Bar Basso, per un appuntamento alcolico

@e15furniture
Bar Basso

Dal successo dell’invenzione per errore del “Negroni sbagliato”, con le bollicine al posto del gin, il Bar Basso è diventato forse il bar in città più amato e conosciuto dai milanesi e non solo. Scontato trovarlo tra i luoghi ideali per un appuntamento, soprattutto scelto da chi conosce bene Milano e che desidera andare subito al sodo. 

Leggi anche: I 10 BAR del CUORE dei MILANESI

# All’Arco della Pace, per un appuntamento “monumentale”

dimitrisvetsikas1969-pixabay – Arco della Pace

Altro grande classico. L’appuntamento all’Arco della Pace. Da qui si ha una vista magnifica sul Parco Sempione e il Castello Sforzesco da una parte e di Corso Sempione dall’altra, oltre a poter ammirare il monumento voluto da Napoleone. Qui poi si trovano anche alcuni dei migliori locali di Milano dove si può fare un aperitivo di un certo livello. Non guasta anche la facilità di arrivo in auto potendo contare sulla scorrevolezza di Corso Sempione e sui molti parcheggi disponibili. 

Leggi anche: Arco della Pace: una delle più grandi PRESE IN GIRO della storia

# In Piazza della Scala, seduti ai piedi di Leonardo da Vinci

Piazza della Scala

Ritornando in centro storico troviamo le panchine di piazza della Scala, attorno alla statua di Leonardo da Vinci. Un luogo perfetto dove incontrarsi. Tra il Teatro lirico più celebre al mondo e la sede del Comune, ai piedi della statua del più famoso genio d’Italia. Da qui si può puntare alla Galleria Vittorio Emanuele, dirigersi verso Brera, il Quadrilatero della Moda o puntare sui panzerotti di Luini. A voi la scelta. 

Continua la lettura con: Questi sono i 10 LUOGHI di MILANO per far esplodere la PASSIONE

FABIO MARCOMIN

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Il paradiso dei ciclisti: il percorso da fare in bici più bello d’Europa

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Credits: italiatravelworld.it Green Velo

La sfida alla pista ciclabile più bella del mondo è aperta da ormai qualche anno. Con l’obiettivo di rendere la mobilità più green e scoraggiare l’uso di mezzi privati inquinanti, in tutto il globo si stanno realizzando percorsi ciclabili per connettere più luoghi possibili. E per invogliare ad usare le bici e rendere le piste ancora più appetibili, queste vengono costruite anche in contesti paesaggistici degni di nota, facendo così nascere nuovi itinerari turistici.

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Il paradiso dei ciclisti: il percorso da fare in bici più bello d’Europa

Ma quindi qual è la pista ciclabile più bella in assoluto? Una delle candidate è sicuramente questa, almeno per l’Europa. 

# La Green Velo: 200km di panorami mozzafiato

Credits: @lookash.r
green velo

Quella che viene definita “la pista ciclabile più bella d’Europa” si chiama Green Velo e si trova in Polonia. Si snoda tra la natura incontaminata del versante orientale del Paese per 200km, incontrando anche qualche città storica da visitare. Tra borghi, foreste, fiumi e laghi dall’acqua cristallina i paesaggi che offre la rendono una delle piste ciclabili più bella d’Europa. Eppure il suo successo l’ha conquistato in poco tempo: la Green Velo è stata infatti inaugurata nel 2015, con l’obiettivo di far conoscere le bellezze della Polonia e creare un itinerario turistico alternativo. I percorsi della Green Velo sono in parte asfaltati e in parte no. Inoltre, essendo molto lunga, raramente viene percorsa per intero, bisogna scegliere quali tappe fare. Ecco quali sono le tappe più belle della pista ciclabile polacca.

# Le tappe più belle

Credits: @bialowieza_nationalpark
Parco di Białowieża

La Green Velo parte nella Terra dei Mille Laghi, ovvero dalla regione di Masuria, dove pedalando si possono ammirare moltissimi laghi dall’acqua cristallina. La pista passa poi per 5 parchi nazionali: il primo che si incontra è quello di Bialowieza, una riserva famosa perché protegge la specie animale dei bisonti europei, tra gli altri c’è poi il Parco Nazionale di Roztocze con le sue spettacolari scenografie d’acqua. Qui ci sono fiumi impetuosi e cascate che creano panorami assolutamente da vedere.

Ma la Green Velo vuole far conoscere tutta la Polonia, per questo lungo i 200km si incontrano anche centri abitati come Lublino, dove arte e storia fanno da padroni, e Zamosc, paese rinascimentale Patrimonio UNESCO. Infine, durante il percorso, tappa imperdibile è quella al Castello di Krzyztopor, dove, oltre ai resti della fortezza, si può vedere anche la quercia più vecchia della Polonia.

Continua la lettura con: Arriva in Lombardia la CICLOVIA DEL CIELO: la PISTA CICLABILE che percorre le montagne

BEATRICE BARAZZETTI

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Barolo, la chiesa delle fiabe a meno di due ore da Milano

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Foto: targatocn.it (c)
Foto: targatocn.it (c)

Una delle zone più interessanti da visitare da Milano in una giornata di festa sono le Langhe, la zona meridionale del Piemonte tra Cuneo e Asti, a nord della riviera del Ponente ligure. Le Langhe sono rinomate per il paesaggio, per i borghi e per la tradizione enogastronomica. Pochi sanno che sono anche la sede della chiesa più colorata d’Italia. Anzi, delle due chiese più colorate.

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Barolo, la chiesa delle fiabe a meno di due ore da Milano

Foto: Ceretto Aziende Vinicole (c)
Foto: Ceretto Aziende Vinicole (c)

# La cappella del Barolo a La Morra

Nel vigneto Brunate di La Morra, nelle Langhe cuneesi, c’è una cappella colorata.
Come mai uno dei luoghi più sobri e discreti di tutta Italia ospita una chiesa dai tratti così appariscenti?

Milano - Cappella Barolo
Milano – Cappella Barolo

La cappella, intitolata alla SS. Madonna delle Grazie, fu costruita nel 1914 come riparo per chi lavorava nelle vigne, in caso di temporali. Mai consacrata, la Cappella fu acquistata dalla famiglia Ceretto nel 1970. Dopo anni di abbandono che l’hanno resa un rudere, i Ceretto si sono rivolti a David Tremlett per decorarla. L’artista inglese decise di coinvolgere l’amico americano Solomon “Sol” LeWitt, che già aveva fatto opere variopinte in diverse parti del mondo, e gli affidò l’esterno, mentre l’interno lo prese per sé.

La nuova interpretazione venne inaugurata nel 1999 e la cappella divenne presto uno degli edifici più famosi non solo del territorio ma dell’intero Piemonte. Il fine ricercato dai due artisti era quello di inserire un elemento gioioso e stravagante nel caratteristico panorama naturale delle Langhe.

# Un nuovo tocco di colore: la chiesetta di Coazzolo

Il titolo di chiesa più colorata d’Italia è stato messo a rischio nel 2017 quando lo stesso Tremlett ha dato nuova veste alla chiesetta di Coazzolo, su invito dell’assessore locale Silvano Stella che ha finanziato l’opera.

Tragitto Cappella Barolo - Chiesetta Coazzolo
Tragitto Cappella Barolo – Chiesetta Coazzolo

La nuova opera sorge a una trentina di chilometri dalla cappella del Barolo. Si tratta della Chiesetta della Beata Maria Vergine del Carmine, questa sì consacrata ed edificata alla fine del Seicento, con una vista che spazia sulle colline del Moscato fino al Monviso.

Foto: Bruno Murialdo (c)

Questa volta l’artista inglese ha fatto tutto da solo, interno ed esterno, anche per la scomparsa del collega e amico Sol Lewitt nel 2007 a cui l’opera è stata dedicata.

Continua la lettura con: SFRECCIARE giù dalla MONTAGNA con un TRICICLO a poche ore da Milano

MILANO CITTA’ STATO

Le altre località del giorno (per una gita da Milano):

AddaArco, Biella, Brescia, BrunateGenova, ComoOrrido di NessoCrespi d’AddaTorrechiara, il parco speleologico di Dossena, il Castello Medievale, Civate e il lago più vicino a MilanoCassinetta di Lugagnano, Oasi Zegna, BormioLucchio, i Dolmen d’Italial’altra Santa MargheritaVal CavargnaLabirinto della MasoneCornello dei TassoBellano, il Giardino delle Grotte, il parco dei dinosauriMonte San Salvatore, la passeggiata dell’amore, la spiaggia più piccola del mondo, l’orrido di Nesso, il passaggio segreto sul lago di Como, il presepe sommersoIsola Comacina, la Mini Toscana della Brianza, Val Vestino, il ponte tibetano più alto d’EuropaRasigliaMerate e la piccola Lourdes, la piscina sul lagoVal Bavona, le Marmitte dei GigantiIsolino Virginia- l’isola di LotoLuganoil borgo superocolorato di PomponescoMeranoIsole Caraibiche della LombardiaMorcote il villaggio più bello della Svizzera, MantovaIncisioni Rupestri della ValcamonicaLeccoMandello del LarioPeccioli borgo medievale dell’arte contemporanea, lo Snow Chalet di LivignoTizzano Val Parma, il 09, l’AcquaworldGrotte di SoprasassoSankt Moritz, la Valle di Preda Rossa, la Casa dei Maghiil fiordo norvegese d’Italia di Crap de la ParèCiaspolate vicino a Milano, il lago alpino più bello del mondo, la strada del Prosecco, il Treno del Nataleil capolavoro del Cinquecento GualtieriLago di CarezzaMoltrasio “il borgo dell’amore”Villa SelvaticoCastel Savoia la reggia della Regina MargheritaGlacier ExpressCourmayeur, la Spa più divertente d’Europa, la Pozza di LeonardoMartello il Comune che non parla italianoLa funicolare cabriolet di Grimselwelt, Val SanagraGiardino RossiniNoli, le “FilippineItaliane”Lodi, PaviaVigevanoBobbio, La savana di Cumiana, MonzaValsassinaBardineto il villaggio dei funghiValle d’Intelvi, Maranello, La terrazza del brivido di Tremosine, Ricetto di Candelo, Madonna di CampiglioVal Vigezzo la valle dei pittoriPunta SassoBubble Room, Portofino, BellagioLegnanoSottomarinaLe 5 TerreBroloPreda Rossale grotte del CaglieronLomelloBergamoIl castello da fiaba di MadruzzoGaggioPusianoGera LarioChamoisLerici

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Le 10 cose che i romani invidiano di Milano (che ve lo dico a fà)

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L’Armageddon: alcuni romani doc ci hanno confessato ciò che invidiano di Milano.

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Le 10 cose che i romani invidiano di Milano (che ve lo dico a fà)

#1 Il display con i minuti che mancano all’arrivo del tram o del bus

“Sapere che leggi che tra due minuti passa il tram non c’avete idea di che gioia si prova”

#2 L’energia e la voglia di fare delle persone

“Sembra tutto più accelerato, tutti sono pieni di idee, di voglia di fare, è una cosa che mi fa impazzire”
“A Roma ti viene voglia, ma poi ti afflosci. Perché tutti ti smontano, ti scoraggiano. Mentre qui ti caricano a molla. Tutto sembra possibile”

#3 L’eleganza

fonte Ansa

“Quando sono arrivata mi bastava andare in giro per la città che godevo il senso dell’eleganza che mi dava Milano. Roma la ritengo una bellezza pornografica, perché è una bellezza sfacciata ma trascurata: non riesci a contenerla! Mentre qui la devi cercare. E’ elegante, raffinata e quindi è equilibrata nella sua bellezza”

#4 Le idee

Credits: fuorisalone.it
Corso Garibaldi Fuorisalone

“A Milano mi vengono le idee, mentre a Roma no, che ti devo dire? A Roma c’è troppo caos”

#5 L’organizzazione

 MAPPA RETE TRANVIARIA MILANESE

“Anche le strade sono organizzate, fin da come è nata la città, con queste strade a cerchio che si diramano dal centro. E dire che la prima volta che ho preso la macchina a Milano mi sono messa a piangere. Perché sono partita da Amendola Fiera per andare in centro e dopo un’ora mi sono ritrovata di nuovo ad Amendola Fiera. Avevo girato in tondo”

#6 Le persone

Amici miei

“Le persone sono molto aggiustate, apparecchiate. I romani sono molto più aperti, come la città anche loro sono sfacciati. Ma i milanesi li devi conoscere: all’inizio sono chiusi, poi scopri che sono di cuore”

#7 Gli eventi

week milanesi
Credits: fuorisalone.it

“Quando noi romani parliamo di Milano diciamo che è figo, che c’ha gli eventi più belli del mondo. Parliamo di Milano come di New York

#8 Il lavoro

Credits meeting Hub – Incontro di lavoro

“Da voi c’è ordine. Ti faccio un esempio: la mia amica lavora in televisione. Mi diceva, la mattina siamo a prenderci il caffè al bar, ce la prendiamo comoda e poi lavoriamo. Chiama il milanese e dice: ah vedi quegli stronzi prima delle 11 non rispondono”.

#9 I negozi

“A Milano c’è professionalità. Alla fine si arriva allo stesso risultato ma con modalità differenti. A Roma si fanno le cose con pressapochismo, l’atteggiamento è meno professionale. Però non è che non lavorino”

#10 Posizione

Credits Andrea Cherchi – Milano dal palazzo della Regione

“A Roma invidiamo che da Milano te ne vai in Svizzera, ai laghi, in montagna, e in un’ora e mezzo sei dovunque”

Ps. Però quasi tutti ci tengono a ricordare che… “Milano è grande come un municipio di Roma”.

Continua la lettura con: Il borgo celtico a un’ora da Milano

MILANO CITTA’ STATO

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Ma è vero che i cinesi a Milano “non muoiono mai”?

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Credits Andrea Cherchi - Festeggiamenti Capodanno cinese

E’ una delle domande più gettonate tra i milanesi, uno dei dubbi esistenziali maggiormente diffusi in città, un vero e proprio mito moderno della polis. Cerchiamo di scoprire come nasce e se c’è del vero dietro la leggenda metropolitana. 

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Ma è vero che i cinesi a Milano “non muoiono mai”?

Credits Andrea Cherchi – Chinatown

# La bassa età media dei cinesi di Milano

Indagando i numeri della comunità del Celeste Impero la spiegazione di questa diceria appare semplice: su circa 27.000 cinesi residenti a Milano, ad oggi solo il 5% di loro ha più di 65 anni, percentuale che nelle proiezioni salirà al 27% entro i prossimi vent’anni.
L’età media dei cinesi meneghini è di 29 anni, ben al di sotto di quella dei milanesi italiani, attestata sui 45 anni.

# Per tradizione i cinesi cercano di trascorrere gli ultimi anni nella terra d’origine

Non solo il fattore anagrafico. Va poi tenuto conto del fatto che è usanza per i cinesi scegliere di morire nei luoghi natii, quindi molti ritornano a casa al sopraggiungere della vecchiaia, o esplicitano nel loro testamento il desiderio del rimpatrio della salma.
Insomma, in effetti, c’è del vero: i cinesi non muoiono a Milano.

# La “prova” che sì, i cinesi non muoiono a Milano

Essendo la Cina così vasta e popolata, risulta essere una nazione che ha ovviamente una variegata tradizione di riti funebri, dai più modesti ai più pittoreschi: nello Zhejiang, provincia d’origine del 90% dei cinesi in Italia, si usa appiccare un falò attorno a un manichino che indossa i vestiti del defunto.
Un quadro folkloristico che a Milano, fino a prova contraria, non abbiamo mai visto.

Continua la lettura con: 10 cose che non sapevi dei parrucchieri cinesi di Milano

HARI DE MIRANDA

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Area B, come prima più di prima: l’ingresso a Milano si fa più semplice

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Come si può ENTRARE in AREA B anche con diesel euro 4 e 5?
Area B Milano

Il Comune tende ancora la mano agli automobilisti. Dopo aver fatto slittare i nuovi divieti per le ZTL, semplifica le cose per chi vuole entrare in città. Per ottenere il pass giornaliero gli aventi diritto non dovranno più registrarsi ogni volta allegando libretto di circolazione. 

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Area B, come prima più di prima: l’ingresso a Milano si fa più semplice

# Crisi da area B

Telecamere Area B

Fino a ottobre 2023 l’utilizzo del bonus accessi per i residenti era semplice. Facevano tutto le telecamere. Se si entrava o usciva, automaticamente le telecamere registravano l’ingresso e conteggiavano il numero di accessi. Dall’ultimo ottobre le cose sono cambiate. Creando molti disagi: sono stati molti a ricevere una multa pur avendo il bonus accessi. Da ottobre, infatti, cambiava non solo il numero di accessi garantiti ai residenti (da 50 scesi a 25) ma soprattutto la modalità per ottenerli è diventata farraginosa. Bisognava accedere con Spid alla propria sezione sul sito del Comune per poi fare richiesta del permesso ogni volta che lo si voleva utilizzare, allegando anche fronte e retro del libretto di circolazione. Questo ogni volta. Ma ora è arrivata la comunicazione che tutto torna come prima. 

Leggi anche: Pioggia di multe per la “nuova” area B

# Si torna a come era prima

E’ lo stesso Comune di Milano ad annunciarlo. Dal 16 giugno 2024 sarà semplificata la modalità di richiesta delle giornate di accesso e circolazione in Area B per i veicoli in divieto. Chi ha diritto alle 25 giornate annue (i residenti a Milano o aziende con sede operativa a Milano) o alle 5 giornate (i residenti fuori Milano o aziende con sede operativa fuori Milano) potrà attivare una sola volta la rilevazione automatica.

Per semplificare le modalità di fruizione della deroga, infatti, è stata sviluppata la nuova funzionalità «rilevazione automatica giornate deroga», che funziona come nel primo anno di attivazione. A differenza del primo anno, però, bisogna in questo caso attivare la rilevazione automatica sul servizio online Area B del Comune associando la targa. 
L’attivazione va fatta una sola volta ed è necessaria per avviare la rilevazione automatizzata dei transiti. 

# Le azioni da seguire a partire dal 16 giugno 2024

area c e b
Area B Milano

Di seguito le azioni da eseguire per chiedere il permesso la prima volta:

  • accedere al sito https://areab.atm.it/ mediante SPID/CIE/id azienda
  • registrare la targa del veicolo per cui è necessario chiedere la deroga mediante la funzionalità “Le tue Targhe”
  • chiedere il permesso mediante la funzionalità “Richiesta permessi” – “Rilevazione automatica giornate deroga”.

Continua la lettura con: Area B e area C: slittano i nuovi divieti

MILANO CITTA’ STATO

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Senstation Summer, il villaggio dello sport di Milano

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Senstation Summer

Il luogo perfetto in città per assistere alle partite della Nazionale Italiana, impegnata nel Campionato di Calcio UEFA Euro 2024, con aree divertimento, ristoro e per praticare sport. Le date, gli orari di apertura, come accedere al villaggio e come ottenere uno sconto del 50% sul menu pinsa più bibita.

Senstation Summer, il villaggio dello sport di Milano

# Partono gli Europei, arriva il villaggio dello sport a Milano

Locandina Senstation Summer 2024

Inizia l’Europeo di Calcio 2024 e debutta la Senstation Summer nell’area antistante la stazione di Milano Centrale, progetto concepito e realizzato da AADV Entertainment. Un villaggio dedicato allo sport di Grandi Stazioni Retail aperto dal 13 giugno al 14 luglio, un grande salotto open air a Milano dove assistere alle partite di uno degli eventi sportivi più attesi dai tifosi di calcio e della Nazionale. Si suddivide in quattro aree: Area FIGC, Area Heroes Battle Cup, Area Coca-Cola e Area Eni Plenitude. L’ingresso è gratuito, fino ad esaurimento posti. Nelle aree ristoro è disponibile il menu combo (pinsa +più bibita) al prezzo di 10 euro. I primi 200 nostri lettori possono usufruire dello sconto del 50% inserendo il codice omaggio MILANOCITTASTATO nella pagina a questo link. In fondo all’articolo trovate la procedura di acquisto.

# Casa Azzurri con la mostra interattiva sulla Nazionale italiana

Mostra Nazionale italiana

Non ci sono solo le partite. Nell’Area FIGC (Federazione Italiana Giuoco Calcio) c’è l’unica Casa Azzurri in Italia, l’altra è in Germania, dove si può celebrare la squadra italiana e la sua storia attraverso una mostra interattiva e gratuita. Presente anche un
temporary store
dove acquistare gadget e merchandising della Nazionale, un’area ristoro e intrattenimento. 

# La Fan Zone di Coca Cola

Senstation Summer

Mentre si attende il fischio d’inizio o durante i match ci si può rifrescare con Coca-Cola, sponsor ufficiale di UEFA EURO 2024™, che ha creato una Fan Zone dove vivere le emozioni di tutte le partite e divertirsi con attività all’insegna dei rituali tipici dei tifosi. Per assicurare il riciclo delle confezioni distribuite durante le serata è prevista la consueta collaborazione con il consorzio CIAL e l’attivazione del progetto Ogni Lattina Vale.

# Lo skatepark di Plenitude e i mondiali di Pattinaggio Inline Freestyle

Skate Park

Per chi vuole anche praticare sport, in particolare lo skateboard, Plenitude ha installato uno Skate Park. Dal 15 giugno al 13 luglio sarà invece possibile partecipare a lezioni gratuite di Skateboard e Surfskate tenute da istruttori certificati e assistere a skate shows. Plenitude contribuisce all’alimentazione del villaggio con energia rinnovabile, attraverso pannelli fotovoltaici installati presso la manifestazione.

È inoltre presente una pista di pattinaggio a rotelle che ospita i campionati di Pattinaggio Inline Freestyle, promossi da Fisr e Word Skate (Federazioni italiana e internazionale Sport Rotellistici), dal 13 al 16 giugnoLa Milano – Hero Battle Cup è la prima delle due tappe italiane ed è valida per il Ranking World Skate 3 stelle, la più importante al mondo, in cui partecipano oltre 260 atleti da 20 Nazioni in sei diverse specialità: Speed, Classic, Battle, Pairs, Slide and Jump. 

# Radio Italia solomusicaitaliana è radio ufficiale dell’evento

Radio italia Casa Azzurri

La radio ufficiale dell’evento è Radio Italia solomusicaitaliana, presente durante l’evento con intrattenimento e dj set tutti i giorni.

# Come accedere al Senstation Summer e degustare uno speciale menù con pinsa più bibita a soli 5 euro

Il villaggio inaugura il 13 giugno, con orario 14.30-18.00, poi rimane aperto tutti i giorni fino al 14 luglio dalle 14.30 alle 23.30. Le gare della Hero Battle Cup si tengono dal 13 al 16 giugno dalle 08.00 alle 20.00.

L’accesso al Senstation Summer è gratuito, fino ad esaurimento posti. Per i primi 200 nostri lettori è invece possibile degustare a soli 5 euro lo speciale menu combo del valore di 10 euro (pinsa+bibita). La procedura da seguire è la seguente: andate su questo link e cliccate sulla “combo pinsa + bibita a 10 euro” (max 2 biglietti a transazione). Una volta messi in carrello e indirizzati al checkout inserite il seguente codice MILANOCITTASTATO per usufruire dello sconto del 50%. Al termine riceverete un regolare biglietto con QR Code da mostrare all’ingresso dell’evento. L’acquisto del menu non garantisce l’accesso all’evento.

REDAZIONE

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“Il Miglio”: la strada che sogna di diventare la più bella e colorata di Milano

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Massimiliano Tonelli Fb - Miglio Farfalle

Un progetto nato qualche anno fa su iniziativa di alcune associazioni e trasformato in realtà grazie a molti volontari. Cosa manca per completarlo e come si potrebbe migliorare.

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“Il Miglio”: la strada che sogna di diventare la più bella e colorata di Milano

# Quando nasce e l’obiettivo del progetto

credit: Facebook @Bonvini 1909

Il progetto “Il Miglio delle farfalle” nasce nel 2021 con l’obiettivo di riportare un po’ di campagna in città, creando un paradiso per la biodiversità grazie a una molteplicità di piante capace di attirare farfalle, api e altri insetti. Un corridoio verde di collegamento tra città e campagna. La strada interessata dall’iniziativa è Corso Lodi nel tratto tra via Tagliamento e Corvetto. La trafficata arteria conduce dal centro alle campagne milanesi, fino all’Abbazia di Chiaravalle proseguendo da Piazzale Corvetto su Viale Omero, oltre che fuori città in direzione di tangenziale e autostrade.

# I promotori del “Miglio delle farfalle”

L’iniziativa si sviluppa sotto il coordinamento di Labsus – Laboratorio per la sussidiarietà e con il supporto della social street di Piazza San Luigi e dintorni, della casa editrice Topipittori e de Lacittàintorno. Tra i promotori del progetto spicca anche la storica bottega Bonvini 1909, specializzata in stampe e prodotti di cartoleria. Poco alla volta associazioni e volontari hanno dato vita a una piccola “Amazzonia” lungo il corso ma resta ancora molto da fare, ci sono infatti diversi tratti ancora non completati.

# “Non è più Corso Lodi ma Il Miglio”: cosa rimane da fare e come si potrebbe migliorare

Massimilano Tonelli, direttore editoriale di Artribune e Cibo Today, sottolinea in un post sulla sua pagina facebook la bontà del progetto, capace di migliorare l’aspetto e la vivibilità della strada. Spiega come sia “Una strada che ormai per molti non è più “Corso Lodi” bensì “Il Miglio”, ma che “il progetto va avanti troppo lentamente anche a causa di finanziamenti scarsi. Progetti come questo dovrebbero beneficiare di fonti ben maggiori da parte non già del Comune, ma di aziende e società private.”

Fa quindi un appello alle multinazionali, che hanno costruito o stanno costruendo il proprio quartier generale nella vicina zona di Symbiosis-ex Scalo Romana, a contribuire all’iniziativa date le grandi disponibilità di capitali per estenderla anche lungo Viale Omero, arrivando quindi alle campagne. Alla fine del viale parte infatti il tratto di Via San Dionigi che conduce al Parco della Vettabbia e all’Abbazia di Chiaravalle.

Continua la lettura con: Un angolo di AMAZZONIA a Milano con il MIGLIO DELLE FARFALLE

FABIO MARCOMIN

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21 fatti sui tram di Milano che non sapevi

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Ph. @atm_milano IG

Sono uno dei simboli di Milano. E presentano curiosità e caratteristiche che li rendono unici al mondo. Foto cover: @atm_milano IG

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21 fatti sui tram di Milano che non sapevi

1. I primi tram erano trainati da cavalli. Alla fine dell’Ottocento a Milano non c’erano ancora i tram come li intendiamo oggi: le strade erano percorse dagli omnibus, carrozze simili a quelle del Far West americano, trainate da due o quattro cavalli, capaci di trasportare una decina di persone per viaggio. 

curiosità mezzi pubblici

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

2. La prima linea tranviaria milanese portava a Monza. Venne inaugurata l’8 luglio 1876 con il capolinea all’inizio dell’attuale corso Buenos Airesper un percorso complessivo di circa 13 chilometri. L’anno successivo, il 24 giugno 1877, si inaugurò la seconda linea: la Milano-Saronno, con capolinea all’Arco della Pace.

3. Il primo tram d’Italia fu il “Gamb de Legn”. Dopo vari esperimenti, nel 1890 vennero realizzati i “Gamba de legn”, carrozze che percorrevano le linee interurbane grazie a piccole locomotive a vapore. E’ il primo tram a vapore di Milano e d’Italia, e resterà in funzione sulla linea Milano Magenta per 80 anni, fino al 1957. Prese questo soprannome perché con il suo andare lento e zoppicante sembrava avesse una gamba di legno e il suo incedere produceva il tipico “To-Toc To-Toc”. Il Gamba de Legn aveva anche un altro soprannome: veniva chiamato anche s’gich o s’giccherlìn che in dialetto dava proprio l’idea onomatopeica di un qualcosa che si muove traballando.

Milano-GambaDeLegn
Milano-GambaDeLegn

4. Un tempo sui binari giravano le “foche”. Le “foche barbise”, come poi le soprannominarono i milanesi, erano dei tram speciali che, a partire dal 1908, pulivano le strade della città. I loro getti d’acqua ricordavano agli abitanti i baffi di un tricheco: da qui l’insolito soprannome.

curiosità mezzi pubblici5. L’ultimo viaggio sulla “Gioconda”. Nel 1895, con l’inaugurazione del Cimitero Maggiore, nacque il bisogno di trasportare le salme dalla città a Musocco. La soluzione fu il tram funebre, con vetture nere e finestrini in vetro smerigliato, soprannominato dai milanesi “La Gioconda”.

curiosità mezzi pubblici6. Per 20 anni hanno circolato a Milano anche tram a due piani. Londra ha il bus ha due piani… e a Milano c’era il tram a due piani. Circolarono per la città meneghina tra il 1900 e il 1919 e accompagnavano i pendolari della linea Milano-Monza. Non solo erano a due piani: in estate il secondo piano diventava “panoramico”.

curiosità mezzi pubblici7. “Vietato sputare”. Su alcuni tram si legge ancora questo avviso: “Vietato sputare”. Agli inizi del XX secolo, questa cattiva abitudine era davvero un problema: per fortuna oggi questi sono solo dei curiosi cartelli, più che dei veri e propri divieti.

curiosità mezzi pubblici

8. Il tram più antico del mondo è a Milano. La linea tramviaria di Milano è composta da diciassette linee urbane. La serie più antica ancora in circolo a Milano e nel mondo è il “tram tipo 1928”, 502 tram costruiti tra il 1928 e il 1932, di cui 150 solcano ancora le vie centrali della città. Oggi la linea 1 ospita questi mezzi di trasporto, colorati con i caratteristici giallo e panna, con strutture interne in legno, forme spigolose e una cabina sollevata da terra, accessibile solo tramite tre gradini.

Credits ufficio stampa Atm – tram Milano1928 o Carrelli

9. La sauna sul tram. A Milano il tram non è solo un mezzo di trasporto. Esistono anche dei mezzi utilizzati per altri fini. Alle Terme di Porta Romana in piazza Medaglie d’Oro si può usarlo per fare una sauna. Si tratta anche della prima bio-sauna al mondo. Il modello di tram è sempre lo storico Carrelli, nato sul finire degli anni 20 del ‘900.

Tram sauna

10. A cena sul tram. Non solo sauna. La notte circola ATMosfera, un tram ristorante sempre sold out. I due tram di ATMosfera, gli storici Carrelli riadattati, sono i primi ristoranti itineranti d’Italia, entrambi con 24 posti a sedere. Si può scegliere tra una cena di gusto o un brunch, con tre menu differenti: carne, pesce e vegetariano. La partenza è davanti al Castello Sforzesco e l’esperienza dura circa due ore e mezza, durante le quali si possono ammirare i luoghi e i monumenti più iconici di Milano.

11. Il tram trasformato in bar. Tranvai è un bar ricavato da un tram degli anni Venti. Numero di matricola 1522, dotato di un grande dehor dove poter fermarsi per pause pranzo, merende e aperitivi. Terminata la sua ultima corsa nel 1995 è stato acquistato dall’Atm e trasformato in luogo di convivialità. Si trova portato lungo il Naviglio della Martesana, vicino al Parco di Cassina de’ Pomm, all’incrocio con via Tirano e via Gianfranco Zuretti 63.

Credits saragregorio97 IG – Tranvai

12. A teatro sul tram. Gli storici “Carrelli” vengono utilizzati anche per raccontare la storia di Milano in modo creativo. Uno di questi è Dramatram, una visita teatrale a bordo di un tram storico dove i protagonisti sono rimasti intrappolati nel passato. Mentre la città che passa fuori dai finestrini diventa la scenografia, un gruppo di attori utilizza il tram come palcoscenico da cui raccontarne la sua storia.

Credits stemel_ IG – Dramatrà

13. La triste sorte dell’erede del “ventotto”. Fu realizzato a fine degli anni ’80 del Novecento: il tram ATM 5001 a cassa singola, conosciuto come anche Socimino perché prodotto dall’azienda milanese Socimini, fu tra i primi prototipi al mondo di tram a pianale interamente ribassato. Avrebbe dovuto essere l’erede delle vetture storiche “ventotto” ma è stato testato nel 1989 sulla rete tranviaria di Milano, senza però mai entrare ufficialmente in servizio. Il pianale è stato però usato come base per i tram serie 9000 usati sulle rete di Roma, prodotti nelle fabbrica di Binasco, che ancora circolano su alcune linee tranviarie della capitale.

Credits tranvieri di Milano – Socimino 1989

14. L’anello al capolinea. I tram in servizio sulla rete di Milano sono ancora oggi monodirezionali. Sono stati acquistati così perché la vetusta rete tranviaria milanese presenta capolinea con l’anello che consente l’inversione di marcia, una sorta di “cappio” che percorso per intero fa ritornare il mezzo indietro per dirigersi al capolinea opposto. Lo si può vedere ad esempio in Piazzale Negrelli dove arriva la linea 2, al Vigentino con la linea 24 o nel piazzale Axum a San Siro con la linea 16.

15. Il tram dehor. In via Stoppani 15 all’esterno del Consorzio Stoppani si trova un tram dehor, che replica le fattezze del tram storico 28 . Senza ruote e finestrini ma con sedie e tavoli dove sedersi a gustare uno dei piatti della tradizione italiana, in compagnia di Leonardo di Caprio o Beyonce. Proprio così. Per rendere ancora più bizzarro questo dehor sono state posizionate delle sagome raffiguranti alcuni personaggi “in attesa dell’ordinazione”.

16. Il tram che si crede una metro. Un’eccezione per il sistema tranviario di Milano: il tram che viaggia in sotterranea. Il tram 7 percorre 17 fermate, da Piazzale Lagosta a Precotto, e corre in superficie come tutte le altre linee tranviarie della città. Ad eccezione di un breve tratto in sotterranea: dalla fermata di Largo Mattei, nel quartiere Bicocca, i mezzi su rotaia iniziano una discesa che li porta a infilarsi sotto i binari ferroviari che arrivano dalle stazioni di Porta Garibaldi Fs e Centrale.

@combat tram YT – Tram 7 in sotterranea
@combat tram YT – Tram 7 in sotterranea

17. Il tram milanese disperso nei boschi della Liguria. Immersi nella vegetazione sopra Rapallo, tra edera e rovi, si nascondono due tram e due bus abbandonati. Si tratta di due motrici tranviarie interurbane milanesi (n. 111 e 112) nonché due autobus, uno urbano, FIAT 411, sempre di provenienza milanese, e uno genovese, il vecchio 62 XX dell’azienda AMT. La loro presenza nel bosco ligure è dovuta al tentativo di una coppia ligure di aprire a inizio anni ’90 un locale con il nome di Capolinea. Il locale ebbe fortuna ma solo nei primi anni. Poi fu chiuso lasciando arrugginire nel bosco le carcasse di tram e autobus. 

Leggi anche: Che ci fanno TRAM e BUS milanesi in mezzo a un BOSCO della Liguria?

credits: foto Davide Calloni – ascosilasciti.com
credits: foto Davide Calloni – ascosilasciti.com

18. A Milano il tram è maschile ma l’autobus è femminile. Ci sono il 23 e il 12 ma poi ci sono la 60, la 62, la 90 e la 91. A Milano il tram è identificato al maschile mentre gli autobus sono al femminile. Questo perché i tram sono sempre stati contraddistinti dai numeri, mentre gli autobus fino al 1969 erano identificate da lettere.

19. L’unico tram di Milano senza passeggeri. Da ottobre a marzo il “tram sabbiera” sparge sabbia sulle rotaie di tutte le linee di tram milanesi per evitare le perdite di attrito ruota-rotaia.

Credits ufficio stampa Atm – sabbiera deposito messina

20. Il tram di Milano sulle strade della California. I tram di Milano si possono trovare anche all’estero. Il più iconico è certamente il 28 che circola sulle strade di San Francisco. L’Azienda di Trasporti di Milano decise di donarne dieci alla San Francisco Market Street Railway e ancora oggi svolgono la loro normale attività di linea. Ma non è l’unico caso: Melbourne, Madrid, Bruxelles, Iowa, Mount Pleasant, San Josè e Francoforte sono le fermate raggiunte dai tram meneghini. Senza contare città più vicine, come Cologno Monzese, Vigevano e Pavia.

San Francisco – @Jaeyoung1962
IG

21. Milano è una delle città del mondo con la rete di tram più estesa. Se la rete metropolitana Milano si piazza al 50esimo posto a livello mondiale come estensione, la sua rete tranviaria è invece una delle più lunghe in assoluto. Con le sue 17 linee supera i 180 km di tracciato con 17 linee, ponendo Milano al quinto posto al mondo. 

Continua la lettura con: 21 fatti su Lambrate che non conoscevi

ANDREA ZOPPOLATO

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Le 10 isole più belle del mondo secondo Bounce: una è in Italia

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Il Bounce Magazine ha pubblicato l’elenco delle 10 isole dove andare questa estate. C’è anche l’Italia. E molte sorprese. 

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Le 10 isole più belle del mondo secondo Bounce: una è in Italia

#10 Ibiza e Sardegna (a pari merito)

credits: IG @vistanetsardegna

La Sardegna sgomita al decimo posto con un’isola che prima di Sandy Marton la conoscevano solo gli scoppiati. 

#9 Bali, Indonesia

Credits mdarl670 -pixabay – Bali

Tu vedi nero io vedo Bali. Un tormentone insopportabile. Molti capivano Bari. 

#8 Aruba

Credits: costacrociere.it

Secondo Bounce uno dei migliori posti dove trascorrere le prossime vacanze è una società di web hosting

#7 Mauritius

Ph. wurliburli

In Italiano si dovrebbe chiamare Maurizio. Pochi sanno che, oltre a essere un nome proprio di persona, è anche un paradiso fiscale: il settore finanziario da solo rappresenta il 50% del prodotto interno lordo (PIL) del paese

#6 Cozumel, Messico

Ph. Russmanj

Famosa in Messico per dare un’identità propria a diversi animali, come lo scricciolo di Cozumel, il colibrì di Cozumel, il procione di Cozumel, la volpe di Cozumel, il coati di Cozumel e la grande attrazione per i bambini: il mimo di Cozumel.

#5 Majorca, Spagna

Ph. kimberley517407

L’unica classifica al mondo che mette Majorca davanti a Ibiza (e alla Sardegna). 

#4 Porto Rico

Ph. AndPon

Unico caso di territorio i cui abitanti chiedono con un referendum di essere parte degli Stati Uniti d’America ma gli USA dicono no, grazie. 

#3 Creta, Grecia

Credits: @secretagent_wesanderson IG – Ses Illetes

La svolta commerciale fu l’uccisione del Monitauro. Prima i turisti la evitavano come la peste. 

#2 Zanzibar, Tanzania

Ph. Koseb

Sitcom italiana di successo negli anni Ottanta con un meccanico comunista, un emigrato pachistano e un tranviere napoletano. Sembrava sparita dai radar, ma non per Bounce. 

#1 Phuket, Thailandia

credits: ig @morethanphuket

Considerata da molti l’emblema della vacanza al mare nel Sud Est Asiatico, non tutti sanno però che su quest’isola mettono il ghiaccio nella birra.

Continua la lettura con: Questi sono i Paesi più belli del mondo

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Da Bolzano a Lecce in treno: le novità estive di Trenitalia

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Trenitalia aumenta le offerte in vista dell’estate per collegare l’Alto Adige a Milano, Roma e Puglia.

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Da Bolzano a Lecce in treno: le novità estive di Trenitalia

Da domenica 9 giugno, Trenitalia ha aggiunto delle novità interessanti per l’estate, al fine di collegare l’Alto Adige al resto d’Italia con le Frecce e i treni a lunga percorrenza Intercity.

Credits: trenitalia.com

#Da Bolzano a Lecce con Trenitalia

Domenica scorsa, innanzitutto, è partito l’Intercity Bolzano – Lecce, che dall’Alto Adige permetterà di raggiungere la Puglia ogni sabato e domenica. Da venerdì prossimo, 14 giugno, verrà percorsa anche la tratta di “rientro”: partirà infatti l’Intercity Lecce – Bolzano, previsto appunto ogni venerdì e sabato.

Credits: trenitalia.com

Tecnicamente, la tratta è il prolungamento del percorso dell’Intercity Lecce – Bologna che, destinato per l’estate al capoluogo atesino, avrà anche delle fermate intermedie a Verona Porta Nuova, Rovereto, Trento, Mezzocorona e Ora.

# Roma, Milano e Pescara

Per l’estate aumenteranno anche i collegamenti con le principali città italiane. Sono infatti previsti ben 10 Frecciarossa al giorno diretti a o provenienti da Roma, due Frecciarossa aggiuntivi Milano – Bolzano (il sabato e la domenica), oltre a due collegamenti nel fine settimana tra Bolzano e Pescara per raggiungere le località balneari del mare Adriatico.

Credits: trenitalia.com

Inoltre, tutti i fine settimana, dal 7 giugno al 15 settembre, con il comodo Intercity Notte si potrà raggiungere Roma partendo da San Candido con un collegamento diretto notturno.

Credits: trenitalia.com

Continua la lettura con: Frecciarossa in Spagna: via alla vendita dei biglietti

LUCIO BARDELLE

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A 71 anni Radetzky si innamorò di una lavandaia milanese di 29 anni (che gli diede 4 figli)

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Un ricordo in chiaroscuro quello per Radetzky a Milano. Per gli amanti del Risorgimento è il diavolo, per i nostalgici della Milano asburgica è invece una grande figura dell’Ottocento, tanto da dedicargli uno dei locali più alla moda. Quello che non tutti sanno è il suo amore per Milano e per le milanesi. 

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A 71 anni Radetzky si innamorò di una lavandaia milanese di 29 anni (che gli diede 4 figli)

Radetzky fu molto attaccato a Milano, dove visse una buona parte della sua vita e dove morì a 91 anni nel 1859.

# Sconfitto alle Cinque Giornate

Nel marzo del 1848 il feldmaresciallo austriaco Joseph Radetzky era a capo delle forze austriache che occupavano Milano, allora parte del Regno Lombardo-Veneto controllato dall’Impero austriaco. Il 18 marzo 1848, scoppiò la celebre rivolta popolare, con gli insorti che si scontrarono con le truppe austriache per cinque giorni. La rivolta culminò nella battaglia finale del 22 marzo, quando i milanesi riuscirono a cacciare da Milano  le truppe austriache. Dopo il “tradimento” dei torinesi, però, gli austriaci e Radetzky fecero ritorno a Milano. Durante l’insurrezione Radetzky scelse il ritiro piuttosto che usare le armi pesanti contro i milanesi. Una decisione su cui sembra aver influito l’amore. Non solo per Milano. 

# La milanese e la Schnitzel

Credits yara65smile IG – Cotoletta

Si narra infatti che la sua compagna lo indusse a evitare di utilizzare le potenti artiglierie contro gli insorti delle cinque giornate del 1848.

A quasi settant’anni il feldmaresciallo si era invaghito di Giuditta Meregalli, lavandaia di 29 anni di Sesto San Giovanni. Per oltre vent’anni furono amanti e la donna gli diede quattro figli.

Oltre a influenzarlo nelle scelte militari, la Meregalli era anche un’ottima cuoca e riuscì a convincere il generale della superiorità della cotoletta sulla Wiener Schnitzel.

Chissà se il generale avrebbe mai immaginato di restare nell’immaginario dei milanesi come locale culto per gli aperitivi.

Continua la lettura con: 10 cose in cui Milano è rimasta asburgica

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In che cosa le milanesi sono uniche al mondo

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Se si cerca su Google “le donne milanesi” le prime risposte indicano che sono “stronze”, “pazze” e “intelligenti ma stressate”. Ma soprattutto che sono “belle”. Ciò che è sicuro è che sono uniche al mondo.

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In che cosa le milanesi sono uniche al mondo

#1. Nell’utilizzo dell’espressione “figo”, “figa” per definire l’universo

#2. Nell’abilità di riconoscere la marca da un microdettaglio

#3. Nella capacità di identificare da un particolare del look il potere di acquisto di una persona

#4. Nell’abilità di individuare ciò che è di moda: luogo, evento, oggetto, programma tv

#5. Nella capacità di dissimulare la scarsa intelligenza/cultura

#6. Nella capacità di ostentare nevrosi o ossessioni rendendole interessanti

#7. Nel fatto che mangiano di meno delle donne del resto del mondo

#8. Nel modo di usare il cellulare come una borsetta

#9. Nell’abilità di definire la loro professione in modo cool

#10. Nella capacità di mostrarsi al top anche se sono in pieno esaurimento

Continua la lettura con: 7 cose che le milanesi detestano nelle milanesi

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Questi sono i migliori siti per cercare casa online a Milano: quale scegliere a seconda dell’esigenza?

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PetrPodlesak-pixabay - Appartamento

In un mercato immobiliare veloce e pieno di insidie come quello milanese è opportuno conoscere i migliori portali dove cercare la soluzione abitativa più adatta alle proprie esigenze e disponibilità economiche. 

Questi sono i migliori siti per cercare casa online a Milano: quale scegliere a seconda dell’esigenza?

# Come trovare l’abitazione ideale

PetrPodlesak-pixabay – Appartamento

Trovare l’appartamento più adatto alle proprie esigenze è sempre più difficile, soprattutto a Milano. I motivi sono la costante crescita dei prezzi, la velocità delle trattative e le numerose possibilità di ricerca disponibili sul web. Gli annunci immobiliari sono spesso disponibili su più piattaforme e portali differenti, oltre a quelli della singola agenzia o catena di agenzie, e quindi è opportuno sapere dove effettuare una ricerca efficace.

# Tra le categorie di siti per la ricerca immobiliare conviene puntare sui portali verticali

Portali immobiliari verticali

I siti o portali chi si possono trovare sul web sono sostanzialmente di tre tipologie: verticali, orizzontali e aggregatori. Se si vuole avere più possibilità di trovare l’abitazione che si sta cercando nel minor tempo possibile è meglio puntare direttamente su quelli verticali.  Al loro interno vengono infatti proposti solo annunci immobiliari, risultato della raccolta di inserzioni di venditori e che includono quelli di agenzie, privati o costruttori, maggiori garanzie in termini di quantità, aggiornamento e affidabilità degli annunci. Tra questi troviamo Immobiliare.it, il più conosciuto in Italia, Wikicasa.it, portale di riferimento per le agenzie immobiliari italiane, Casa.it, il primo sito italiano nel settore e infine Idealista.it, nato in Spagna e da diversi anni presente anche in Italia.

# Per soluzioni in affitto ci si può affidare anche ai portali più generalisti

affitti brevi
Affitti

Se la necessità è quella di trovare una casa per viverci in affitto possono andare bene anche portali più generalisti, quelli orizzontali, e che quindi mostrano annunci anche di altre categorie merceologiche. In questo elenco si possono citare Subito.it e Bakeca.it. L’ultima via è offerta dagli aggregatori, che danno una visione d’insieme del mercato e che quindi non servono per mettere in contatto la domanda con l’offerta.

Continua la lettura con: Le strade di Milano dove si trovano le case meno care

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Il quartiere del futuro di Milano avrà le ali: il progetto

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Pensavo fosse un aeroporto, invece sarà un quartiere. Un district, per la precisione. Questo il progetto.

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Il quartiere del futuro di Milano avrà le ali: il progetto

# Il Linate Airport District: il nuovo quartiere green di Milano 

L’obiettivo strategico è la riqualificazione di un’area oggi inaccessibile ai cittadini. Sea ha scelto come partner Costim che investirà oltre 130 milioni di euro nella realizzazione dell’intero progetto e lo gestirà sino al termine della concessione, prevista per il 2042. 

# L’ultimo tassello del restyling di Linate 

“Con questo progetto completiamo il restyling di Linate“, ha dichiarato l’amministratore delegato di Sea Milan Airports, Armando Brunini, “Inoltre, quest’area permetterà il collegamento diretto fra l’Idroscalo e la città che, grazie alla metro, sarà raggiungibile anche senz’auto”. Il Linate Airport District, precisa Il Sole 24 Ore, sarà inserito nelle opere devolute allo Stato a fine concessione.

“L’avvio delle attività preliminari avverrà già entro il 2024″, ha detto il ceo di Costim, Davide Albertini Petroni, “e contiamo di aprire i cantieri nel primo trimestre del 2025, per completare i lavori in un arco di 30-36 mesi”.

Continua la lettura con: Le 20 PRIME PAROLE che ti vengono in mente quando pensi a Milano

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Dove l’italiano è più bello? L’accento più amato dai milanesi

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Boldi si finge romano in Tifosi (1999). Credits: @romanzogiallorosso (INSTG)

In un recente sondaggio abbiamo posto questa domanda ai milanesi: “L’accento italiano che ti piace di più?”. Vediamo la classifica dei più votati.

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Dove l’italiano è più bello? L’accento più amato dai milanesi

#10 Il ligure

Credits berlui65 IG – Crozza

I milanesi sembrano ricambiare con amore il mugugno tipico con cui i liguri li accolgono in vacanza. L’accento di Crozza e di Beppe Grillo è tra i più apprezzati da chi vive a Milano. Forse il migliore per fare ridere. 

#9 Il marchigiano

vale.vezzali IG – Valentina Vezzali

Un mix tra il romagnolo e l’abruzzese rende questa dolce cantilena molto amata, anche se meno nota tra gli italiani. Tipica di una regione tra le più sottovalutate del Bel Paese. 

#8 Il napoletano

Alessandro Siani e Bisio

All’ottavo posto si spazza via il cliché del milanese che ce l’avrebbe con i napoletani. In realtà quel modo di parlare inconfondibile, forse il più celebre nel mondo tra gli accenti italiani, riscuote molto consenso sotto la Madonnina. Trasmette simpatia, leggerezza, voglia di stare assieme. 

#7 Il siciliano

Credits ninofrassicaoff IG – Nino Frassica

Si va ancora più a Sud per trovare un altro accento molto amato dai milanesi. Le “e” finali che diventano “a” sono il marchio di fabbrica del modo di parlare forse più raffinato ed elegante del meridione italiano. 

#6 Il pugliese

Credits: pressreader.com Che bella giornata con Checco Zalone

Forse quello più allegro di tutti. Anche grazie al comico più nazional popolare del momento, Checco Zalone, non può che risultare tra i più amati a Milano dove sono pochi ormai quelli che non vantano almeno un lontano parente che arriva dalla Puglia. “I dialetti pugliesi (che sono peraltro molto diversi tra loro): li trovo spassosi“, sintetizza Lorenzo V. 

#5 Il veneto

teatrostabilebolzano IG – Natalino Balasso

Quinto posto per l’accento “cugino”, forse il più vicino a quello lombardo, soprattutto dalle parti del bresciano. Un accento che trasmette concretezza, voglia di lavorare ma insieme a un’aria di libertà quanto mai desiderata di questi tempi a Milano. 

#4 Il romano

Boldi si finge romano in Tifosi (1999). Credits: @romanzogiallorosso (INSTG)

Altro stereotipo che si infrange. La rivalità Milano – Roma? Non esiste, almeno se si parla dell’accento. I milanesi forse non amano alcuni modi romani di gestire la capitale o l’intero Paese, ma sicuramente apprezzano quel modo di parlare inconfondibile, un po’ Totti un po’ Alberto Sordi, comunque sia divertente ed esplosivo nelle sue battute fulminanti. 

#3 L’emiliano e il romagnolo

hostnonpercaso.it

Forse il più dolce e scanzonato di tutti. Allegria allo stato puro, invitante sia nella sua versione più raffinata a Bologna, Modena o Parma, sia nella variante godereccia lungo la costa. Come illustra in sintesi Barbara Q.: “In generale gli accenti emiliani e romagnoli perché mi mettono buonumore“.

#2 Il toscano

giorgiopanarielloreal IG – Giorgio Panariello

Dall’altra parte dell’alto Appennino troviamo la seconda piazza. Dove in teoria si è data origine la lingua italiana, l’accento con le inconfondibili aspirate, infarcito di toscanismi che qui non si riescono a distinguere dalla grammatica italiana. Lingua molto usata dai comici e, per una breve stagione, anche dai governanti. “Il toscano. Solo a scrivere la parola già sorrido” ci spiega Barbara del G.

#1 Il milanese

Credits zowie.bardelli.zowie IG – Celentano e Pozzetto

Ha vinto facile anche perché giocava in casa. L’accento più amato da chi vive a Milano è il loro. Forse quello più vicino alla lingua italiana corretta, reso più simpatico dal Dogui e dai grandi comici del Derby, con le vette di Pozzetto e Celentano. La vocale finale allungata è una delle caratteristiche più evidenti e di successo ormai a ogni latitudine. “Il milanese è il più bello in assoluto. Musicale, gradevole.” sintetizza al meglioMarta G.

Continua la lettura con: Le 20 PRIME PAROLE che ti vengono in mente quando pensi a Milano

FABIO MARCOMIN

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Il passante vien di notte: con l’estate arrivano a Milano i treni della mezzanotte

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Linea S12

I treni suburbani aumentano le corse ed estendono il loro servizio, alcune linee oltre la mezzanotte. Queste le novità più importanti sulle linee ferroviarie da e per Milano con il  nuovo orario estivo di Trenord.

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Il passante vien di notte: con l’estate arrivano a Milano i treni della mezzanotte

# Il nuovo capolinea della S12 sulla tratta Cormano-Cusano Milanino, che diventa una “metropolitana leggera”

Linea S12

Importanti novità per il trasporto ferroviario delle linee suburbane con l’introduzione dell’orario estivo in vigore del 9 giugno 2024. L’attivazione del nuovo capolinea di Cormano-Cusano Milanino sulla linea S12, con relativo potenziamento delle corse salite a 22 nei giorni feriali , consente la trasformazione della tratta in una “metropolitana leggera”: un treno ogni 15 minuti grazie all’alternarsi degli orari con la linea S1 Saronno-Lodi.

# S13 prolungata a Garbagnate Milanese, raggiunta ora da 180 corse giornaliere

Credits: youpavia – S13 Milano Pavia

La linea S13 Pavia-Milano Bovisa allunga il suo percorso fino a Garbagnate Milanese. In questo modo fra le ore 7.30 e le ore 19.30 ci sono due corse in più all’ora per direzione da e per Milano, in totale 48 giornaliere, con fermate intermedie a Quarto Oggiaro, Novate Milanese, Bollate Centro, Bollate Nord, Garbagnate Groane. La stazione di Garbagnate Milanese viene così raggiunta da più di 180 corse al giorno.

# Esteso il servizio notturno sulle linee S3 e S4 fino all’1 di notte

La novità più interessante riguarda l’estensione del servizio notturno di due linee fino all’1 di notte.

Linea S3

Sulla S3 Milano Cadorna-Saronno sono state aggiunte quattro corse serali attive tutti i giorni:

  • 801 Milano Cadorna 00.02-Saronno 00.37
  • 803 Milano Cadorna 00.32-Saronno 1.07
  • 892 Saronno 23.53-Milano Cadorna 00.28
  • 802 Saronno 00.23-Milano Cadorna 00.58
Linea S4

Sulla S4 Milano Cadorna-Camnago Lentate sono invece due le corse in più: 

  • 701 Milano Cadorna 00.23-Camnago L. 1.05
  • 792 Camnago L. 23.25-Milano Cadorna 00.07

Su entrambe le linee aumenta anche il numero di nuovi treni Caravaggio: da 2 a 26 al giorno sulla S3, mentre salgono a 16 sulla S4. Inseriti in servizio nuovi convogli anche sulla Milano Cadorna-Novara Nord e sul collegamento fra Milano e la Valtellina. Aggiunte inoltre nuove corse per il servizio regionale tra Milano e Colico, due da Milano di sabato e nei festivi, una tutti i giorni e due di sabato e festivi da Colico.

Leggi anche: La nuova fermata ferroviaria di Milano: sarà la stazione più futurista della città (Immagini)

Fonte: lombardianotizie.online

Continua la lettura con: Il Gran Milan Express: la super metro circolare della Grande Milano

FABIO MARCOMIN

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Il Gran Milan Express: la super metro circolare della Grande Milano

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Gran Milan Express con fermate

La linea M6, secondo le intenzioni di Palazzo Marino, sarà l’ultima di Milano e andrà a chiudere idealmente la “circle line” ferroviaria ad ovest: insomma, una ”scarpa e una ciabatta”. All’estero invece realizzano progetti grandiosi di linee circolari: dalla Big Circle Line di Mosca al Grand Paris Express, la più grande opera di trasporti cittadina in costruzione nel mondo. Perché non prendere spunto per costruire una vera linea circolare per l’area metropolitana?

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Il Gran Milan Express: la super metro circolare della Grande Milano

# A Milano prevista solo una mezza circle line ferroviaria: Napoli sta invece costruendo una metro circolare

Credits Urbanfile – M6 lato ovest

Il Sindaco Beppe Sala e l’Assessore alla mobilità Arianna Censi lo hanno ripetuto a più riprese: la linea M6 sarà l’ultima linea metropolitana milanese. Non solo, andrà a chiudere idealmente la “circle line” ferroviaria ad ovest, quindi un intervento che si potrebbe definire “una scarpa e una ciabatta”.

Circle Line

Pertanto l’unica linea circolare di Milano sarebbe composta da un ramo di una metropolitana e un semicerchio di una linea ferroviaria, che vede al momento costruita la stazione di Tibaldi, in rifacimento quella di Porta Romana Fs e in progetto quella di MIND-Merlata, l’ultima aggiunta sul tracciato, e Stephenson.

Nuove stazioni circle line Milano MIND-Merlata e Milano Stephenson

Per la parte ferroviaria si tratterebbe comunque di un servizio svolto da due linee di treni che usano gli stessi binari, la S9 e la prevista S16 nel tratto compreso tra Rho Fiera e San Cristoforo FS. 

valutazionecoesione.it – L1 Napoli

Altre città fanno diversamente, anche in Italia: Napoli avrà una metropolitana circolare che sarà completata nei prossimi anni, la prima in Italia. All’estero ci sono casi ancora più eclatanti. 

Leggi anche: La prima circle line d’Italia non sarà a Milano

# A Mosca c’è la Big Circle Line 

Big Circle Line

Se si guarda all’estero hanno realizzato o stanno realizzando progetti grandiosi di linee circolari, pensati per servire l’area vasta attorno alle città. A Mosca nel 2023 ha inaugurato la Big Circle Line, la terza linea circolare della capitale russa oltre che la più estesa de mondo, un tracciato di 70 km con 31 stazioni, tre depositi e 47 interscambi tra metropolitane radiali, linee suburbane e stazioni ferroviarie. A regime agevolerà gli spostamenti di 3,3 milioni di persone che vivono in 34 distretti metropolitani.

Leggi anche: La “BIG CIRCLE LINE”, il più GRANDE ANELLO METRO del MONDO

# A Parigi c’è il Grand Paris Express

Credits: wikipedia.org – Grand Paris Express

A Parigi è in costruzione in il Grand Paris Express, un sistema di metropolitane di 200 km composto da 4 linee con 68 stazioni più estensione della linea 14 e che si inserisce nella rete attuale andando a servire quasi tutti i comuni della Île-de-France.  La linea 15 ha un percorso circolare esterno al territorio comunale, la 16 e la 18 compiono due semicerchi che si intersecano con la prima. L’opera è la naturale evoluzione della metro parigina, la cui prima linea è stata inaugurata nel 1900, e della RER poi, il treno regionale che collega il centro della città con le aree esterne. Ci sono 40 cantieri attivi in contemporanea e la sua costruzione è talmente imponente da essere considerato il più grande progetto mai realizzato al mondo. Alcuni tratti aprono nel 2024, la conclusione è prevista nel 2030.

# Gran Milan Express, la super metro circolare della Grande Milano

ar-architettiroma.it – Estensioni metro a Milano

Anche Milano ha bisogno come il pane di un’infrastruttura di questo genere. Non basta la M6 più semi-circle line ferroviaria, come non basterebbe ad esempio realizzare una metropolitana sotto la circonvallazione dove ora viaggia in superficie la filovia la 90-91. Occorre una metropolitana circolare della Grande Milano che serva tutta l’area dell’ex provincia oltre a quella in cui in futuro sono previste o ipotizzate delle fermate della rete attuale. Si potrebbe chiamare Gran Milan Express, per richiamare il progetto parigino ma anche il ritornello dell’inno dei milanesi “O mia bèla Madunina”: Tucc el mond a l’è paes e semm d’accord – Ma Milan, l’è on gran Milan. 

# Una linea di 140 km e 11 fermate

Gran Milan Express con fermate

Si potrebbe realizzare una circle line per unire tutti i nuovi capolinea con una lunghezza di circa 125 km più una diramazione verso l’Aeroporto di Malpensa di 15 km: in totale 140 km.  

Le fermate potrebbero essere 11:

  • Legnano con interscambio della linea M1 oltre Rho Fiera, servendo anche Arese, e con la diramazione verso l’Aeroporto di Malpensa;
  • Magenta con interscambio con la linea M5 prolungata da San Siro;
  • Abbiategrasso con interscambio con la M1 allungata dal Quartiere Olmi, capolinea fra circa 6 anni, come immaginato qualche anno fa dal Sindaco Sala e con la M4 allungata da San Cristoforo Fs, non solo quindi fino a Buccinasco o Trezzano sul Naviglio;
  • Binasco con interscambio con la M2 prolungata da Assago Forum;
  • Opera con interscambio con M6 e stazione dell’Alta Velocità della linea Milano-Genova;
  • Paullo con interscambio con la linea M3, prevista mista metro e metrotranvia;
  • Gessate con interscambio con M2;
  • Vimercate con interscambio con M2, prevista come metrotranvia da Cologno Nord;
  • Monza Polo Istituzionale con interscambio con la M5;
  • Limbiate con interscambio con M3 o con la metrotranvia che si collega con la M3;
  • Saronno FS per servire il basso varesotto, area nell’orbita milanese.

# Vantaggi e possibili costi dell’infrastruttura

L’area interessata dall’infrastruttura servirebbe almeno 5 milioni di abitanti, contando la Città Metropolitana di Milano, la provincia di Monza e Brianza e il basso varesotto, senza contare chi arriva da fuori regione o altre province e gli utenti dell’Aeroporto di Malpensa. Un servizio del genere consentirebbe di:

  • ridurre drasticamente gli spostamenti in auto, con conseguente diminuzione di congestione e inquinamento, consentendo quindi di attuare politiche di mobilità dolce più efficaci. Milano potrebbe avvicinarsi alle percentuali delle grandi metropoli, a Mosca ad esempio il 70% dei cittadini usa il trasporto pubblico;
  • rispetto ai treni regionali o linee suburbane potrebbe offrire un servizio ad alta frequenza avendo una sola linea lungo il tracciato, puntuale dato il minor rischio di incidenti o interruzioni grazie al percorso in sotterranea e alle barriere anti suicidio e con un orario più esteso, potenzialmente H24, optando per treni driverless.

I costi sarebbero inferiori rispetto alla costruzione di una metropolitana cittadina, per i maggiori spazi disponibili e per il numero ridotto di stazioni. Parametrando al costo del Gran Paris Express, circa 30 miliardi di euro per 200 km di linee, l’importo necessario potrebbe attestarsi a poco più di 20 miliardi di euro.  

Per farlo probabilmente l’unica soluzione è dare compimento al progetto lasciato a metà della Città Metropolitana di Milano o trasformare la stessa in città stato o città regione, come consentito dalla Costituzione Italiana.

Leggi anche: ROMA ACCELERA per la “CITTÀ STATO”. MILANO ancora al PALO

Continua la lettura con: Le 5 fermate da accorpare per rendere più veloce la metro di Milano

FABIO MARCOMIN

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Il medico che cura con lo yoga (video)

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Spesso i medici suggeriscono meditazione, attività fisica o alimentazione per stare meglio. Ma c’è un medico che ha fatto di più. Dopo un lungo percorso che lo ha portato a vivere anche in India ha deciso di fare qualcosa di più drastico: curare le persone con lo yoga. Lo fa con i suoi video tutorial gratis su youtube. 

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Il medico che cura con lo yoga (video)

“Sono grato al guru e alla tecnologia, per la possibilità di creare uno spazio in cui possiate imparare e praticare il Kundalini Yoga come insegnato da Yogi Bhajan, comodamente ovunque vi troviate, per aumentare la vostra salute, energia, prosperità e, cosa più importante di tutte, trovare un aiuto a compiere un passo in avanti sulla strada del vostro destino”. Così si presenta il dottor Ram Rattan Singh sul suo canale Yoga e Salute su Youtube. Ma chi è Ram Rattan Singh?

# Da medico a yoga terapeuta

Il suo nome di nascita è Claudio Martinotti. Dopo la laurea in medicina per 14 anni cura le persone come medico chirurgo (chirurgia ricostruttiva). Durante la pratica clinica scopre il Kundalini Yoga e in particolare la sua capacità di contribuire alla salute e alla vitalità dell’organismo. Con il tempo “la visione di utilizzare questa disciplina come potente strumento di supporto alla normale pratica medica”, scrive Martinotti, “diventa il sogno della mia vita”.

Decide quindi di approfondire l’esperienza del Kundalini Yoga studiando per sette anni a diretto contatto con il suo Maestro Yogi Bhajan. Nel 1998 lascia la professione di chirurgo e diventa insegnante di Kundalini Yoga, in particolare come Yoga terapeuta.
Nel 2006 inizia il progetto di Yoga e Salute con lo scopo di insegnare al più largo numero di persone possibile come utilizzare il Kundalini Yoga “per vivere una vita sana, felice e ricca di significato”. 

# Come cura: le tecniche di guarigione nei suoi video su Youtube

Sul suo canale si trovano i suoi video che in parte consistono in tecniche di cura con il Kundalini Yoga di svariati disturbi fisici o psichici, insieme a modalità per accrescere il benessere psicofisico. Il principio da lui illustrato è che “nella visione dei maestri, l’essere umano, è una creatura nata a immagine e somiglianza di Dio. Ciò significa che, per natura, siamo destinati a vivere nella gioia e liberi dalla malattia. Vuol dire che abbiamo la capacità di non decadere con il passare degli anni”. Per questo si avvale delle tecniche di Kundalini Yoga e dell’Umanologia apprese da Yogi Bhajan. Ma cos’è il Kundalini Yoga?

# Il Kundalini Yoga in breve

Il Kundalini Yoga ha lo scopo di liberare il potenziale creativo che risiede in ogni essere umano. Il Kundalini Yoga come insegnato da Yogi Bhajan, è conosciuto anche come lo “Yoga di chi è capofamiglia” e consiste in una combinazione di esercizi fisici, tecniche di respirazione (pranayamas), ripetizione di mantra e meditazioni. 

Continua la lettura con: La scuola degli dei di Elio D’Anna: “il mondo è una tua invenzione”

ANDREA ZOPPOLATO

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10 cose da fare sulla metro di Milano

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La metropolitana di Milano è una necessità. Ti permette di evitare il traffico, la pioggia, l’afa, il pavé e i memorabilia lasciati a ciglio della strada da padroni di cani disattenti. L’importante è affrontare i viaggi in metro nel migliore dei modi.

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10 cose da fare sulla metro di Milano

metropolitana

#1 Guardare il cellulare

La connessione in metro non dà problemi, anche per la connessione sui mezzi Milano è un’avanguardia Milano. Più che un obbligo è una consuetudine impossibile da evitare sulla metro.

Leggi anche: Connessione sulla metro: il record di velocità di Milano


#2 Prendere bibite e snack

I distributori automatici sono come una mamma a pagamento il cui seno rilascia latte fresco per pochi spiccioli. Ottimo passatempo per chi non ha superato la fase orale.


#3 Guardare le persone

L’umanità è un passatempo molto divertente, perché sono tutti un po’ diversi e tutti un po’ uguali. Quando si sbirciano le stranezze della gente è importante non incrociare mai lo sguardo di nessuno. Alternativa timida: guardare le persone riflesse sul finestrino. 

#4 Guardare la mappa di Milano

Strategia molto efficace se volete attaccare bottone con qualcuno. Se vi mostrate sbigottiti davanti al cartellone sui binari, qualcuno vi chiederà se avete bisogno di una mano. Ideale per i single.

#5 Guardare la rete di fermate

Mappa metro Milano

Come una beautiful mind allenatevi a imparare a memoria l’intera trama della metropolitana. Poi a casa stupite gli amici.

#6 Leggere un libro o un giornale cartaceo

Credits: illibraio.it
Leggere un libro in metropolitana

In barba al consumismo virtuale la cultura non passa mai di moda.

#7 Fare musica 

Se proprio non riuscite a smettere di lavorare nemmeno un istante, potete improvvisarvi suonatori di fisarmonica e racimolare qualche spicciolo.

#8 Scrivere articoli per Milano Città Stato

Con questo non voglio dire che gli articoli di questo sito vengano scritti tra una fermata e l’altra. Voglio solo dire che il desiderio di raccontare Milano è talmente forte che ogni momento è quello buono.

#9 Attaccare discorso con le persone vicine

Una divertente attività il cui unico rischio è quello di farvi passare per dei maniaci. 

#10 Ciondolare per vincere la forza d’urto alle fermate

Stare in piedi e cavalcare la forza motrice come dei surfisti metropolitani è un’attività molto appagante. Lo è un po’ meno per le persone a cui finite addosso.

Continua la lettura con: Le 5+1 regole non scritte sulla metropolitana di Milano

MILANO CITTA’ STATO

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