La “BIRRA DELL’UNIVERSITÀ” e altri progetti avveniristici del Friuli, la BIONDALAND d’Italia

Friulani e giuliani sono tra i massimi estimatori della bevanda inventata 7000 anni fa dagli assiro-babilonesi

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In tempi passati Udine poteva essere considerata a buona regione la ‘capitale’ italiana della birra. La tradizione della birra nella regione autonoma del Friuli-Venezia Giulia costituisce una parte fondamentale della cultura del luogo. Friulani e giuliani sono tra i massimi estimatori della bevanda inventata 7000 anni fa dagli assiro-babilonesi. Stando alle statistiche Istat, nel 2013 il 48,7 per cento dei residenti del Fvg (539.000 persone) avevano consumato birra. E’ il quarto dato più alto, in Italia, dopo quello di Trentino Alto Adige, Abruzzo e Calabria.

La “BIRRA DELL’UNIVERSITÀ” e altri progetti avveniristici del Friuli, la BIONDALAND d’Italia

La cultura per la birra deriva direttamente da quella dell’Impero asburgico, che governò il Friuli fino al 1866 e la Venezia Giulia (compresi i territori di Istria e Dalmazia) fino alla conclusione della Grande Guerra.

Oggi, pur non avendo più i ‘colossi’ del passato (birre blasonate come Moretti e Dreher), il Friuli Venezia Giulia mantiene un rapporto tutto speciale con la birra: la regione ospita una delle due sole fabbriche di birra completamente italiane che producono all’interno dei nostri confini: la Birra Castello (l’altra è l’altoatesina Forst). Nata nel 1997, ha rilevato gli stabilimenti di San Giorgio di Nogaro già appartenuti alla Moretti e, quindi, alla Heineken. La sua capacità produttiva è di circa un milione di ettolitri, un dodicesimo di tutta la produzione industriale sul territorio nazionale.

Ma la cultura della birra, nella regione, negli ultimi anni sta cambiando rotta: accanto alla birra (non voglia essere un aggettivo negativo!) industriale, hanno cominciato a prendere piede numerosi birrifici artigianali locali (per ora circa una trentina, presenti nel portale www.microbirrifici.org). Attorno a queste realtà stanno nascendo alcuni progetti interessanti. Ve ne propongo alcuni.

# AndràTuttoBene

No, non è il tag più usato neggli ultimi 12 mesi, bensì il nome di un progetto ideato nel marzo del 2020 dal birrificio artigianale Forum Iulii di Cividale del Friuli. Con il progetto si è deciso di sostenere la Protezione Civile e l’Ospedale Santa Maria della Misericordia di Udine per l’emergenza da Coronavirus.

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Forum Iulii è un birrificio agricolo: l’orzo utilizzato (la materia prima più importante per la produzione di birra) è coltivato direttamente dall’azienda, che ha avviato un processo di conversione Biologica delle proprie colture. La sede del birrificio si trova all’interno di una vecchia falegnameria completamente ristrutturata che accoglie l’impianto di produzione, gli uffici e la sala degustazione.

Il nome sull’etichetta è #AndràTuttoBene ed è la “birra artigianale ad alto contenuto di fiducia“. Per ogni acquisto di una confezione da 12 birre da 33 cl (al costo di 30 euro), l’azienda donerà 5 euro per l’emergenza.

Credits: @andratuttobene_birra (INSTG): lo slogan del Progetto

# La Birra accademica di Udine

Progetto dal sapore decisamente più istituzionale, quello della “Birra dell’Università“.

Nel 2018 è nata la prima birra accademica presso l’Ateneo di Udine. Più precisamente, con il coinvolgimento di un nutrito gruppo di studenti dei corsi di laurea in Scienze e tecnologie alimentari e Viticoltura ed enologia del Dipartimento di Scienze agroalimentari, ambientali e animali (Di4a), è nata la “Birra dell’Università” di Udine. Questo è il risultato di un progetto didattico avviato grazie alla collaborazione con Baladin di Piozzo (Cuneo), il più prestigioso birrificio artigianale presente in Italia.

Uno dei principali obiettivi del progetto è quello di produrre birre diverse, di anno accademico in anno accademico, per caratteristiche compositive, di immagine, di materie prime. Tali, insomma, da poter essere abbinate alle diverse coorti di studenti coinvolti nella formulazione e caratterizzate da una variabilità che sarà il frutto delle competenze tecnologiche e della creatività degli studenti stessi. Questo il riassunto del progetto, per voce del suo referente Stefano Buiatti.

La prima birra, del tipo Amber Ale, è nata appunto nel 2018. La seconda birra, una bière blanche, di ispirazione belga, aromatizzata con bergamotto e coriandolo, è stata invece presentata in occasione dell’avvio del corso “Tecnico gestionale per imprenditori della birra”, nel maggio del 2019.

Le birre sono acquistabili presso l’Azienda agraria dell’ateneo o si possono degustare in due locali storici di Udine, l’Osteria Pieri Mortadele e l’Antica Osteria Da Pozzo.

I proventi derivanti dalla vendita della birra verranno interamente reinvestiti nella ricerca al fine di potenziare il settore e, in prospettiva, anche in borse di studio e assegni di ricerca.

# Progetto Melograno

La Comunità del Melograno, dal 1996, opera a sostegno della qualità della vita e dell’integrazione sociale di persone adulte con disabilità intellettive, ospitate presso la casa famiglia di Lovaria di Pradamano (Udine).

La casa, nello scorso mese di Marzo, è stata chiusa a causa del lockdown, ma in seguito è stata riaperta e le attività sono ripartite gradualmente.

Sono 13 i ragazzi che frequentano il centro diurno prendendo parte ad oltre 30 attività e laboratori appositamente predisposti da operatori specializzati con il supporto di volontari e dell’intera comunità. Tra questi, il laboratorio di chimica nell’ambito del quale è stata prodotta la birra per uso interno. La birra è stata battezzata con il nome di Long(Amore), anagrammando proprio la parola Melograno. Si è colta l’occasione per presentare il nuovo logo dell’associazione, utilizzandolo per l’etichetta della birra.

Al Melograno si festeggia il nuovo logo con la birra prodotta dai ragazzi
Credits: @Assmelograno: la Birra Long(Amore)

Credits: uniud.it, ilfriuli.it

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LUCIO BARDELLE

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Lucio Bardelle
Nasco a Dolo (VE) nel 1979. Padre padovano, mamma vicentina, cresco nella terraferma veneziana. Studio Economia a Venezia, poi viaggio, per lavoro e per piacere. Vivo una decina d'anni tra Bologna, Lombardia e Roma, poi torno a Venezia. Sono appassionato di musica rock, suono la chitarra e il basso. Scrivo per una associazione locale a sostegno del cittadino (Oltre il muro), creata da Pietro, uno dei miei migliori amici, infortunatosi 15 anni fa durante una partita di calcio.