A Intercettazioni Milano c’è Antonella Tagliabue, imprenditrice molto attiva nel mondo sociale e del volontariato (nel board di Aiesec, Volontari per un giorno, COOPI cooperazione internazionale). Vive e lavora tra Milano e Roma. Le abbiamo chiesto che cosa distingue di più le milanesi e, in particolare, quali sono le principali differenze che nota nelle donne romane.
– Delle donne milanesi? Cose che vengono poco considerate che però hanno un grande valore e che noti con grande frequenza nelle donne milanesi?
-Intanto la tenacia, sicuramente. La capacità di essere indipendenti, cosa non banale, non scontata. Anche la capacità di essere proattive, di provarci, anche se, voglio dire può non sempre essere facile, non sempre ti prendono sul serio, ma direi la capacità di dire la propria in un mondo che è di uomini, la capacità di dire la proprio e di fregarsene anche
– Dovessi dire le differenze che ti saltano agli occhi tra le donne romane e le donne di Milano?
– Le romane si truccano tantissimo.
– Ah, sì? Si truccano molto di più?
– Sono sempre pittate meravigliosamente, apparecchiatissime. Molto formali, molto più attente alla forma. Di solito c’è lo stereotipo della figa di gesso milanese, invece no, io lo noto tantissimo nelle donne romane. Sono sempre truccatissime, vestitissime e c’è un po’ questo atteggiamento soprattutto a certi livelli di essere un po’ signorine Rottermaier, se sei in certe posizioni devi essere un pochino fredda, sai, la maestrina con la penna rossa in mano.
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Una parola per definire gli anni tra il ’66 e il ’70? Rivoluzione.
Culturale, musicale, cinematografica e molto altro.
Sono gli anni in cui i Beatles, i Rolling Stones eJimi Hendrix hanno cominciato a far sentire la propria voce, cambiando per sempre l’universo musicale.
Gli anni in cui la minigonna ha cominciato a fare il suo ingresso nei negozi di tutto il mondo, suscitando fascino, stupore… e scandalo.
Sono gli anni in cui personaggi come Marthin Luther King ed Ernesto Che Guevara hanno smosso le masse con discorsi di amore, uguaglianza e rispetto.
Tutto il mondo seguiva la stessa moda, la discodance andava forte, il cinema stava diventando sempre più provocatorio…
Insomma, quattro anni di grandi cambiamenti sotto tantissimi punti di vista… e potrai goderteli tutti grazie alla mostra Revolutiondella Fabbrica del Vapore, che racconterà con abiti, foto, musica e tanto altro quegli anni rivoluzionari, quelli che hanno determinato lo stile di vita contemporaneo… e durante i quali i giovani pensavano di poter cambiare il mondo.
Se questo martedì deciderai di farci un salto, ricorda che l’orario di apertura è dalle 10 alle 20 e il biglietto costa 16 euro… ben spesi, aggiungerei.
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Nel 1837 Carlo Erba prese in gestione l’Antica Farmacia di Brera in via Fiori Chiari. Il suo primo successo fu una magnesia lassativa, seguita dall’estratto di Tamarindo.
Accanto alla farmacia costruisse anche il primo opificio d’Italia per produrre i suoi ritrovati. Tra i suoi esperimenti ci furono anche quelli sull’hashish e sulla canapa indiana che portarono al Micranol, medicina a base di cannabis per curare il mal di testa che venne prodotto fino all’inizio del Novecento. Carlo Erba fu filantropo e collaborò con Cesare Lombroso per debellare la pellagra. L’Antica Farmacia di Brera è ancora in funzione.
Fonte: Milano d’Italia, Alberto Pezzotta- Anna Gilardelli, Bompiani
Inauguriamo “città del mondo”, nuova rubrica che ha lo scopo di descrivere la vita in altre città attraverso gli occhi di italiani da esportazione. Per incuriosire, stimolare e, speriamo, anche sprovincializzare la nostra città inserendola in una prospettiva più ampia. Iniziamo questo giro del mondo dalla Silicon Valley con Adriano Farano, imprenditore nell’ambito media a Stanford. Originario di Cava de’ Tirreni, Farano ha fondato il giornale online CafeBabel.com e l’applicazione di video notizie Watchup (acquisita da Plex).
Adriano Farano @ Stanford
– Il cibo in California vs quello italiano: cosa ti manca di più? E quali sono invece le sorprese positive della cucina californiana?
Mi manca la pizza napoletana ma ho costruito un forno a legna, d’argilla, nel mio giardino! In California adoro il vino e sono membro di un’ottima cantina sulle colline di Santa Cruz che offre anche gite a cavallo con vista sulla valle di Santa Chiara, altresì nota come Silicon Valley.
– La tv: il programma/i programmi che porteresti d’Italia? E quali sono gli hobbies più in voga tra gli americani?
Per fortuna non guardo mai la TV tradizionale. Guardo però le notizie via Plex (la società che ha comprato la nostra app, Watchup). Come hobby credo che la cucina sia uno che sta crescendo molto. Il mio vicino fa il pane e l’altro giorno mi ha regalato un po’ di lievito madre. Un altro mio amico fa la torrefazione del caffè. Io la pizza. Insomma, la California si avvicina sempre di più all’Italia.
– La comunità italiana: quanto è attiva nella società californiana? Ci sono personaggi che si sono affermati?
Da Luca Maestri, CFO della Apple, a Marco Marinucci, fondatore dell’acceleratore per startup europee Mind the Bridge, ce ne sono molti. Luca è anche il tesoriere dello Juventus Club Silicon Valley che, con buona pace di milanisti ed interisti, è il più attivo in zona e serve anche come snodo delle attività imprenditoriali di tanti di noi.
– Cosa ti manca di più dell’Italia?
Gli affetti e l’umanità delle persone. Qui sono tutti troppo perfetti.
– Cosa apprezzi di più della SV?
Lo spirito di ottimismo viscerale che è poi quello che ha fatto e continua a fare la Silicon Valley.
– Il luogo comune dei californiani che smitizzeresti?
La spiaggia: contrariamente a quanto si possa pensare vedendo Baywatch, in spiaggia qui fa davvero freddo. Come mi manca il Mediterraneo!
– Come è amministrata la città?
Io vivo a Menlo Park, un paesino di 30.000 abitanti che fa parte della cosiddetta Silicon Valley, con Palo Alto, Stanford, Mountain View eccetera. La politica è qui abbastanza trasparente nel senso che l’economia tira, la scuola pubblica è indipendente e la sanità è privata. Le infrastrutture per noi europei risultano antidiluviane: fino all’anno scorso avevo 1.5 mega di Internet a casa e il trenino “Caltrain” è un po’ ammaccato, di alta velocità non ne vogliono sentir parlare, attaccati come sono alle loro auto…
– La PA: dovessi dire qual è la principale differenza?
Molto efficiente, tutto online con interfaccia d’uso molto “antica” ma sempre funzionale.
– Cosa porteresti da noi della SV?
L’ottimismo! E’ quello che fa la differenza. Qui tutti si danno da fare, mai nessuno che si lamenta o che chieda qualcosa alla politica.
– Cose più strane che ti sono successe? Uno scoiattolo nero che mi attraversava la strada, non sapevo se fare gli scongiuri!
– Cosa fatichi a capire degli abitanti della SV?
Ormai mi sento a casa, ma a volte più chiarezza e meno fronzoli nei rapporti umani sarebbero i benvenuti.
– Come ci vedono veramente, al di là dei luoghi comuni?
Italiani brava gente, lavoratori e buongustai. Io sono molto grato alla strada che ci è stata spianata dagli italoamericani, davvero!
– Personaggi celebri più amati dai californiani?
Qui nella Valley, Zuck è senz’altro visto come un genio dell’execution, ovvero dell’implementazione. E lo è. Per quanto riguarda poi l’impatto sociale di Facebook ci sarebbe da ridire…
– Quali locali vanno di più?
Uno su tutti: Terùn. Fanno la migliore pizza di tutti, davvero terrona. E sono il punto di ritrovo di tutti gli startuppari della zona. Anche i grandi capi di Google e Facebook ci vanno spesso.
– Business e startup interessanti?
C’è la corsa al big data con società quali Databricks, le criptovalute con startup quali Filecoin e Coinalpha, e poi sta cambiando il modo in cui lavoriamo con strumenti quali Slack e l’ecosistema che si sta creando intorno ad esempio con Ellipsis, fondata dal milanesissimo Matteo Melani. Sono tutte tendenze da tenere d’occhio. Ma quella che a me preme è la lotta per un’informazione di qualità, sotto assedio con l’avvento dei bot politici e delle fake news.
Nel 1947, l’Inghilterra decide di rinunciare all’India e l’ultimo incarico politico nella futura ex colonia viene affidato a Lord Mountenbatten da parte di Sua Maestà, che lo veste della carica di viceré.
Il lord è incaricato di gestire la delicata transizione del Paese verso la propria autonomia e l’aspetto più complesso è rappresentato dal conflitto apparentemente insolubile fra induisti, musulmani e sikh: questi gruppi, infatti, si rifiutano di convivere pacificamente in una stessa nazione, nonostante gli insegnamenti di Ghandi.
L’opzione sfocia nella cosiddetta “Partition” fra India e Pakistan: una separazione dolorosa e fatale per milioni di famiglie indiane, incluse le 500 persone a servizio nell’immensa dimora del vicerè.
Questa è un accenno di quello che potrai vedere durante la visione di “Il palazzo del vicerè”, il film che potrai vedere questo lunedìalle 21.15 al Cinema Ariosto: il biglietto costa 10 euro, ma per un film così ne vale la pena.
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13 ottobre 1820. Silvio Pellico si trova nel palazzo di Luigi Porro Lambertenghi in via Monte di Pietà 15 quando viene arrestato dagli austriaci perché iscritto alla Carboneria. A tradirlo è stato Pietro Maroncelli.
Inizialmente condannato a morte, la sua pena viene trasformata in vent’anni di carcere da scontare nel terribile carcere dello Spielberg. Le sue memorie “Le mie prigioni” diventeranno uno dei più grandi best seller dell’epoca e per l’impatto sulle istanze risorgimentali venne definito da Metternich “più dannoso per l’Austria di una battaglia persa”.
Fonte: Milano d’Italia, Alberto Pezzotta- Anna Gilardelli, Bompiani
Da quel luccichio che ti illumina gli occhi quando dai il primo morso e ti accorgi di stare assaporando qualcosa di gustoso e speciale.
Eh sì, perchè quando si parla di qualità, fantasia e ricercatezzaTramè è al primo posto: dal momento in cui varcherai la porta della sede di Via Pisani al momento di dover andare via, sarai talmente indeciso sugli abbinamenti da provare che ti verrà voglia di assaggiare tutto quello che leggerai sulla fornitissima lista.
Ti do un suggerimento: il più richiesto è il numero 7, con salmone, avocado, semi di papavero e creamcheese, magari potresti iniziare con quello e poi, si sa, la fame vien mangiando.
Ma mangiando viene anche sete… e anche qui Tramè non delude, perchè questo giovedì, dalle ore 17.30, ti propone il celebre aperitivo veneziano a base dell’autentico Spritz, preparato secondo la tradizione, a 3.50 euro.
Hai capito bene… e io ho capito cosa farete tu e i tuoi amici questo giovedì: passare in Via Pisani per godervi il vostro Spritz nella variante che preferite (eh sì, ce ne sono di vari tipi… sorpresa!) al caldo del dehor esterno.
So a cosa stai pensando: ho parlato di Via Pisani… e il Tramè di Via Simpliciano? Niente paura: è in fase di ristrutturazione per essere ancora più bello agli occhi dei suoi clienti… e sei disperato perchè si trattava della sede più vicina a te, non temere: puoi sempre curiosare sul sito internet e ordinare direttamente da casa tua.
Magari non sarà come immergersi nell’atmosfera del locale, ma sono certa che il primo morso spazzerà via tutta la tristezza.
Quindi ricordati: prenotandoti con Spotlime, avrai uno Spritz a 3,50 euro.
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Sei mai stato in un Cinema… a bordo di un battello sui Navigli?
E’ un’esperienza unica, che potrai provare ogni volta che vuoi nel cuore della città meneghina: salirai a bordo di un battello coperto e riscaldato e potrai goderti tantissimi grandi film gustando una calda tisana e dolci amaretti Panarello.
Il Cinema Bianchini, insomma, garantisce tante emozioni che vanno oltre la semplice visione dei lungometraggi in programmazione: quello che vivrai saranno serate diverse e speciali, da passare con le tue persone speciali.
Vuoi salire a bordo? Ecco come fare: arrivato nella Darsena di Milano, raggiungi il locale Vista Darsena (in viale Gabriele D’Annunzio) e imbarcati sul suggestivo battello chiuso simile alle antiche chiatte che navigavano i Navigli fino a metà del 900.
Il Comandante mollerà gli ormeggi e ti porterà nel centro della Darsena, dove avrà inizio il film. Durante la serata, sarai coccolato dalle tante piccole attenzioni che renderanno la tua serata unica e indimenticabile.
Per visionare la programmazione e per acquistare il biglietto al costo di 14€, visita il sitohttps://www.cinemabianchini.it/.
La magia del grande Cinema sulla Darsena è a portata di… click.
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1848. L’Europa è in subbuglio. Ovunque si rivendicano i diritti dei popoli e i sovrani cercano di calmare le acque promulgando statuti più liberali. Anche a Milano il popolo morde il freno finchè guidato da Cesare Correnti e dal federalista Carlo Cattaneo la mattina del 18 prende d’assalto il Palazzo del Governo di corso Monforte.
Radetzkyprova a mettersi al riparo all’interno del Castello Sforzesco ma alla fine è costretto a fuggire con le sue truppe. Il 23 marzo Milano è libera.
Il 7 aprile arriva a Milano Mazzini che si oppone all’unione tra Lombardia e Piemonte che sarà però votata dal plebiscito del 12 maggio. Il 14 luglio arriva anche Garibaldi.
I giochi sembrano fatti ma Carlo Alberto tradisce i milanesi: il 6 agosto firma l’armistizio con gli austriaci riconsegnando così Milano. Si dice che il detto sui torinesi “falsi ma cortesi” sia nato dopo quelle misere vicende.
A me la musica indie non fa impazzire (per non dire altro…)
Una cosa che, però, mi lascia particolarmente basita ogni volta che devo scrivere di un concerto del genere è scoprire I NOMI di questi musicisti.
Sono uno più strano dell’altro, non so se sia una cosa volutamente originale o boh…
Fatto sta che.
Siamo alla seconda settimana di gennaio e bisogna fare qualcosa per distogliere la mente da tutti i grammi su grammi che si sono accumulati durante i vari cenoni delle feste e a causa dei dolci dell’Epifania, right?
Quindi ti propongo il concerto di un cantautore che… beh, in un certo senso fa pensare al cibo, ma tralasciamo questo dettaglio.
Tornando al live. Spero che il concerto di Colapesce al Santeria Social Club di questo giovedì, alle ore 21.00 riesca a farti iniziare bene quest’anno: il biglietto costa 15 euro più i diritti di prevendita… bah, mi voglio fidare.
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Con oltre 15 milioni di utenti attivi in Italia ogni mese, Instagram ha ormai un ruolo centrale nella comunicazione dei brand, non ultimo quelli delle città, che vengono raccontate e si raccontano per immagini sul celebre social media.
Siamo andati a curiosare come si rappresentino Milano e Roma, analizzando 18269 post con hashtag #milano e 16039 post con hashtag #roma durante il mese di dicembre.
Per ciascun post abbiamo analizzato quali altri hashtag siano utilizzati insieme a quelli delle due città, in modo da poter mappare che tipo di temi siano associati e come si caratterizzino le due realtà.
#Milano su Instagram
Partendo da Milano, l’immagine mostra gruppi di hashtag che troviamo frequentemente insieme. Emergono 12 “comunità” e già da un primo sguardo si vede come, un po’ per la natura del social, un po’ per le caratteristiche di Milano, la moda la faccia da padrone.
Hashtag come #glamour, #fashion, #moda, #outfit, #style risultano frequentemente associati a #milano.
Milano è moda, anche su Instagram
Un gruppo di hashtag russi è invece più focalizzato sulla celebrazione di accessori, gioielli e cristalli Swarovski.
C’è poi il racconto della città, dominato a dicembre dalle immagini del Duomo e dell’albero di Natale, ma, oltre al centro illuminato, fanno capolino anche i Navigli, Piazza San Marco e la novità CityLife.
Un giro turistico di Milano su Instagram
Saranno anche luoghi comuni, ma a Milano su Instagram fa freddo e c’è la nebbia: #freddo, #cold e #fog sono tra gli hashtag più frequenti. Con loro anche #sky: il cielo di Milano che spesso sorprende.
Il Duomo di Milano raccontato dal nostro algoritmo per trovare foto simili
#Roma su Instagram
Passando a #Roma, vediamo 11 gruppi di hashtag frequentemente utilizzati insieme: c’è spazio per turismo, cibo e shopping, tre delle stelle polari dell’immagine dell’Italia nel mondo.
La #cittàeterna e i famosi monumenti #colosseo, #pantheon, #sanpietro, #fontanaditrevi, #piazzanavona sono ovviamente tra gli hashtag più presenti.
La città eterna su Instagram
Una meta che affascina gli amanti dell’architettura, ma in cui anche il #Tevere si becca la sua buona dose di visibilità.
Curioso come l’#asroma, ma anche gli internazionali di tennis emergano come temi centrali per l’immagine della città.
Il Natale a Roma è anche #shopping. Non troviamo #spelacchio tra gli hashtag più usati, ma c’è spazio per foto di luci e addobbi: tra Piazza di Spagna, Piazza Venezia l’Altare della Patria, non si resiste alle foto natalizie, nonostante le polemiche.
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Se cerchi quel locale elegante, ma familiare, che soddisfi il tuo palato, ma che ti appaghi esteticamente (perchè “anche l’occhio vuole la sua parte”), allora stai proprio parlando del Babouche.
La sua produzione artigianale è di alta qualità e le sue materie prime di stagione sono selezionate per garantire dei pasti genuini. Come i suoi pranzi in grado di rallegrare anche le giornate più nere: qui potrai concederti delle pause a base di ottime insalatone, quiche, mozzarelle e salumi Dop.
Ma il Babouche non si ferma ai sapori salati e accontenta i golosi a tutte le ore: la mattina ti delizia con i suoi croissant accompagnati da centrifughe freschissime, il pomeriggio ti tenta con i suoi gelati (un vero toccasana per la stagione estiva) e viene in soccorso nei momenti di sconforto per tutto il giorno con la sua incantevole pasticceria, bella a vedersi e soprattutto buona.
Un luogo perfetto per appagare qualsiasi appetito, ma anche per trascorrere il tempo libero.
Per la serata di mercoledì, per esempio, dalle 18 il Babouche propone un aperitivo buffet con frittini, salumi, orzo e farro da accompagnare con un drink a 8 euro.
Già è fantastico così.
In più se dopo l’aperitivo hai ancora fame, avrai la possibilità di ordinare anche dei piatti freddi, come burrate e bufale campane, prosciutto e melone, vitello tonnato e roast-beef (che, però, non sono inclusi nel prezzo iniziale).
Quindi ricorda: prenotandoti con Spotlime, dalle 18 fino alle 24 di mercoledì per te un ape buffet con drink a 8 euro al Babouche.
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Milano Città Stato non è un tema di politica locale, ma dovrebbe essere una priorità nazionale del governo. Perchè Milano Città Stato sarebbe un bene soprattutto per l’Italia, per due ragioni fondamentali.
Perchè Milano Città Stato sarebbe un bene soprattutto per l’Italia
1. La sindrome della Dinamo Berlino
la Dinamo Berlino vince il campionato 1987-88 della DDR
Ai tempi della Germania Est dal 1978 al 1988, fino alla caduta del muro, tutti i campionati di calcio furono vinti dalla Dinamo Berlino. Ma mentre in patria non c’era partita con nessuno, appena usciva fuori dai confini nazionali la squadra prendeva gli schiaffi.
Milano sta facendo come la Dinamo Berlino della guerra fredda: sta drenando risorse dal resto del Paese ma non lo fa a livello internazionale. E questo accade per lo stesso motivo della squadra che vinceva i campionati della Germania Est: perché appartiene a un sistema perdente.
Basta un dato a dimostrarlo: gli investimenti esteri in Italia nel 2016 sono pari all’8% di quelli in Germania. E’ un rapporto superiore di 12 a 1 che indica che la Germania è un sistema di oltre 12 volte più attrattivo dell’Italia per un investitore internazionale.
In questo contesto Milano toglie ricchezza dal resto dell’Italia perché se un’impresa o un lavoratore capace scelgono di restare in Italia probabilmente andranno a Milano, perché offre le migliori opportunità professionali rispetto ad altre aree nazionali. Ma difficilmente un’impresa o un bravo lavoratore europeo sceglieranno di trasferirsi a Milano, perché l’Italia è un sistema penalizzante a livello di burocrazia, di tassazione, di libertà economica o di normative sul lavoro.
Quindi lasciare Milano con delle regole che la tagliano fuori dalla competizione internazionale non le consente di attirare risorse dall’estero che aumenterebbero la ricchezza di tutto il Paese. Nella situazione attuale, maggiore ricchezza di Milano significa più povertà per il resto dell’Italia perché è un gioco a somma zero, anzi a somma meno di zero perchè molti se ne vanno via.
Nella situazione attuale, maggiore ricchezza di Milano significa più povertà per il resto dell’Italia perché è un gioco a somma zero, anzi a somma meno di zero perchè molti se ne vanno via.
2. La logica dell’area test
La seconda ragione è che l’Italia ha bisogno di riforme radicali. A livello politico il nostro Paese appare diviso in tutto ma c’è una cosa su cui tutte le parti concordano: che l’Italia così non va. Non va a livello economico, con una crescita misera e un debito pubblico colossale, non va a livello giudiziario, con processi lunghi quattro volte la media europea, non va a livello di burocrazia, con un reticolo di leggi che irrigidiscono ogni aspetto del vivere comune. Sono talmente tante e complesse le cose che non vanno che chiunque abbia provato a fare dei cambiamenti è andato a sbattere contro un muro. L’Italia è affetta da elefantiasi, la cui forza trainante è lo status quo: è costituita da una serie di automatismi perfetti che impediscono qualunque modifica strutturale.
L’Italia è affetta da elefantiasi, la cui forza trainante è lo status quo: è costituita da una serie di automatismi perfetti che impediscono qualunque modifica strutturale.
In una situazione del genere l’unica possibilità di un rinnovamento è di realizzarlo in una dimensione più piccola. Come nel mondo delle imprese: quando c’è un settore con un’azienda dominante che fatica a tenere il passo del progresso è sempre una piccola impresa che rinnova il mercato con innovazioni gradite ai consumatori. Succede così perché una piccola azienda può essere più agile e scattante a rispondere alle dinamiche del mercato. Ma non solo. Una piccola azienda può anche sperimentare delle soluzioni che se non funzionano possono essere cambiate con facilità, senza i danni che ci sarebbero per una grossa azienda.
Per introdurre innovazioni il modo più semplice e conveniente è di sperimentarle su scala locale. Milano Città Stato in questo senso può essere perfetta: dotandosi della necessaria autonomia può avere la funzione riconosciuta di sperimentare iniziative legislative che possono poi essere estese al resto del Paese.
Poter attrarre risorse dall’estero e poter sperimentare politiche innovative sono le due ragioni perché Milano Città Stato sia il punto di partenza per il rilancio dell’Italia.
Poter attrarre risorse dall’estero e poter sperimentare politiche innovative sono le due ragioni perché Milano città stato sia il punto di partenza per il rilancio dell’Italia.
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Quando nel 1840 Alessandro Manzoni mandò il suo libro alle stampe e a sue spese, sperava di “non iscapitarci” e se possibile di “farci guadagni”. Tutto avrebbe pensato tranne che sarebbe diventato il più celebre romanzo italiano: I promessi sposi.
Uscì in 108 fascicoli, ognuno in vendita a 40 centesimi, corredati da 472 illustrazioni di Francesco Gonin che per realizzare visse per un periodo a casa del Manzoni. La prima edizione ebbe 4600 lettori, non un grande successo ma innescò un grande passaparola, soprattutto per le tavole del Gonin.
Milano d’Italia, Alberto Pezzotta- Anna Gilardelli, Bompiani
Diciamocelo: ci sono quei momenti in cui il Duca David Bowie ci manca da morire.
Puntualmente, cerchiamo di essere noi gli Heroes della situazione per far finta di nulla, ma la sua musica era quel “qualcosa in più” che rendeva tutto più magico e soave… e che ora, purtroppo, non può più rinnovarsi.
Manca proprio a tutti… anche a Andy Fluon, il coofondatore dei Bluvertigo.
Gli manca talmente tanto che questo mercoledì, dalle 19.00, ha deciso di portare all’Alcatraz un omaggio alla straordinaria vita di David Bowie tramite lo spettacolo musicale “Andy & White Dukes”.
Sono certa che sarà una performance esplosiva, piena di musica scoppiettante, colori sgargianti e luci accecanti.
Io sarò in prima fila, soprattutto perchè il biglietto costa solo 10 euro.
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Intercettazioni Milano con Filippo Barberis, Presidente del Gruppo Consiliare per il Partito Democratico, che svela quali saranno i principali progetti nel prossimo futuro a Milano.
-Un altro spazio che sarà interessante restituire alla città è lo Scalo Porta Romanache andrebbe a collegare la parte di corso di Porta Romana con quella esterna dove c’è la Fondazione Prada e altre istituzioni che sono adesso più sganciate rispetto allo sviluppo urbanistico più centrale
-Lo scalo diPorta Genova. Anche lì ci sono questi mix di funzioni per cui noi avremo in tutti gli scali il 60% della superficie a verde, ok, una parte costruita per un terzo dovranno essere servizi, una parte sarà edilizia convenzionata, con canoni sotto quelli che sono i valori di mercato e una parte di edilizia libera.
-Un’altra area molto interessante è l’area dei mercati generali che attualmente è un’area utilizzata al 30%. Una delle progettualità più interessanti è quella di andare a costruire una sorta di cittadella del cibo
-Un’altra zona molto interessante sono i magazzini della stazione Centrale. Anche qua è interessante pensare a funzioni di mercato con un’attenzione alla qualità di tutti e due gli assi ai lati della stazione centrale.
-Poi c’è la sfida se vogliamo di innovazione massima che è la riqualificazione di un milione di metri quadri dell’area del post Expo dove nel 2018 comincerà a entrare in funzione lo Human Technopole che è questo centro sulle scienze della vita e che dialogherà con le altre due grandi funzioni dell’area che saranno il polo
universitario nuovo dell’Università degli studi di Milano, il polo scientifico, e questo polo invece tecnologico industriale che andrà a comporre questo tridente di ricerca, alta formazione e imprese tecnologicamente avanzate che vuole testimoniare l’investimento per i prossimi 20-30 anni di Milano sull’economia della conoscenza. Obiettivo che diventi un polo scientifico tecnologico di livello internazionale.
-E poi c’è anche il pezzo di Città Studi perchè le preoccupazioni anche le tensioni che ci sono state porterà a un accordo di programma per riqualificare gli spazi cercando di non compromettere la vocazione universitaria della zona migliorando da un lato i servizi, le residenze degli studenti, dall’altra il quartiere attraverso la riqualificazione delle aree verdi. Questo spostamento può attirare nuove risorse sull’area e rendere città studi ancora più interessante.
La Mediateca Santa Teresa di via Moscova 28 ha diverse particolarità. Sorge nell’antica chiesa dei Santi Giuseppe e Teresa e offre la possibilità di rivedere tutti i programmi della Rai dal 1950 ad oggi, oltre a quelli di Mediaset de La7.
Chi lo desidera può ricevere come servizio gratuito la conversione dei propri vecchi filmati di famiglia in DVD. In cambio la Mediateca si riserva di poterne fare una copia per realizzare un immenso archivio di filmati di vita quotidiana.
Fonte: Milano insolita e segreta di Massimo Polidoro (Jonglez editore)
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#4 Scacco a Milano: Tirana annuncia il suo “Parco Orbitale“, progetto presentato da Boeri
#5 Il 27 gennaio Zero, storica rivista di eventi, festeggia i 20 anni di attività
#6 Il 5 febbraio viene presentato il progetto vincitore per rifare Piazza Castello
#7 «Roma è un disastro e Milano no? Certo, è grande quanto l’Eur». Fanno scalpore le parole di Sabrina Ferilli sul paragone Roma Milano
#8 Milano seconda Best Destination d’Europa: il voto online premia Porto. Seconda Milano che supera città come Roma, Parigi o Londra.
#9 Ristrutturazione della Torre Galfa a dieci anni dell’occupazione di Macao
#10 Viene imbrattato l’Arco della Pace con scritte vandaliche.
#11Le palme in piazza Duomo: inaugurate le nuove aiuole di piazza Duomo con le palme. Progetto finanziato da Starbucks in vista della prossima apertura in Cordusio. Il 18 febbraio viene dato fuoco a una delle palme.
#12 «Non capitale, ma centrale. Milano è già una città stato» (Giangiacomo Schiavi, Corriere della Sera, 11 marzo)
#13 L’associazione VIVAIO compie 5 anni. Li festeggia il 21 marzo con una cena di gala nel Salone d’Onore della Triennale.
#14 Awesome Foundation a Milano: il 23 marzo all’Ostello Bello ilprimo evento in Italia della Awesome Foundation
#15 Il Papa a Milano: il 25 marzo il Papa arriva a Milano.
#16 Milano a Londra. 29 marzo: Padoan, Alfano, Sala e Maroni presentano da Bloomberg a Londra Milano come attrattiva per la Brexit
#17 Manet e la Parigi Moderna: mostra a Palazzo Reale
#18 Lo stesso giorno, domenica 2 aprile, si corrono la maratona di Milano e quella di Roma. Scambio di accuse tra i due sindaci.
#19 Dal 4 al 9 aprile Milano torna al centro del mondo con il Fuorisalone
#20 Milano Food City: l’eredità di Expo, dal 4 all’11 maggio il primo Fuorisalone del cibo per promuovere l’alimentazione sana e di qualità
#21 Obama al Seeds and Chips: il 9 maggio Barack Obama tiene una relazione durante Seeds and Chips, summit sull’innovazione in campo alimentare
#22 La Fake News dell’anno: Milano supera Roma per numero di turisti.
#23 Il 16 maggio al teatro Franco Parenti sono di scena gli Stati Generali di Milano Città Stato con rappresentanti della società milanese
#24 Prima edizione del Vivaio Visionary Forum: il 19 maggio alla Triennale.
#25 Alla GAM inaugura Piano City. Tra i concerti più suggestivi quello di Michael Nyman all’alba nel Parco Sempione
#26 Si apre all’Idroscalo il 25 maggio la tredicesima edizione del MI AMI, il festival della musica italiana indipendente
#27 Quinta edizione del Wired Next Fest: dal 26 maggio ai giardini Montanelli, con il tema dell’identità
#28 Apple in piazza Liberty: iniziano i lavori di rifacimento della piazza Liberty finanziati dalla Apple che nel 2018 aprirà il suo nuovo store
#29 Sesta edizione di Expop, la vetrina dei progetti visionari organizzata da Vivaio. Vince You Milan, il portale delle comunità internazionali.
#30 Prima edizione della Arch Week. Inaugurata il 12 giugno la settimana dedicata all’architettura e alla trasformazione urbana
#31 Presentato il progetto per il nuovo Policlinico: “sarà la più grande opera architettonica degli ultimi 90 anni con il più grande giardino pensile del mondo”. Progetto di Boeri previsto per il 2022
#32 Enjoy dice addio allo scooter sharing
#33 Cinema sui tetti:5 mesi di proiezione sulla Highline Galleria, sopra la Galleria Vittorio Emanuele
#34 Guai di bilancio per la Città Metropolitana. I consiglieri minacciano di non approvare il bilancio di previsione
#35 Fa scalpore la campagna acquisti del Milan. Dopo il rocambolesco rinnovo di Donnarunna il club si scatena sul calcio mercato acquistando Bonucci e altri campioni. Tifosi in delirio.
#36 Concerto dei Depeche Mode a San Siro il 27 giugno
#37 Per il settimo anno di fila i Seamen Milano si laureano campioni d’Italia di Football Americano. In finale l’8 luglio superano l’altra squadra di Milano: i Rhinos.
#38 Dopo due live a San Siro, fa scalpore il concerto improvvisato di Chris Martin dei Coldplay il 5 luglio per i bambini della clinica De Marchi
#39 Con 34 voti favorevoli, 4 contrari e nessun astenuto, il Consiglio Comunale ha ratificato l’Accordo di Programma per gli scali ferroviari sottoscritto tra Comune di Milano, Regione Lombardia e Ferrovie dello Stato Italiane
#40 Concerto dei Red Hot Chili Peppers il 21 luglio all’Ippodromo di San Siro
#41 Affidamento a Italia Nostra la riqualificazione del Parco “disastrato” di Porto di Mare. Dopo il Bosco in Città e Parco delle Cave un’altra grande sfida
#42 I Jersey antiterrorismo: dopo la strage di Barcellona vengono sistemate delle barriere di cemento per proteggere i punti più affollati. Dei writer vengono incaricati di abbellirli
#43 Roma Exit!fuga delle aziende da Roma a Milano: diverse aziende decidono di trasferire le sedi centrali da Roma a Milano, come Sky, Tg5 e Unicredit
#44 1 agosto. Presentato “Yes Milano“, il nuovo brand di Milano per la promozione degli eventi
#45 Presentato il “Colosseo Verde“: presentato il progetto per ricostruire la vecchia arena romana all’interno del parco archeologico
#46 Palazzo del Cinema: l’8 settembre inaugura la nuova sede dello storico cinema Anteo, ora trasformato in Palazzo del Cinema
#47 Visita a Milano del sindaco di Chicago
#48 La procura di Milano chiede il processo per Beppe Sala per falso ideologico e abuso d’ufficio su fatti legati a Expo
#49 A CityLife è di scena la seconda edizione del Fuoricinema
#50 Inaugurato il 23 settembre il primo negozio di Chiara Ferragniin via Capelli, tra corso Como e Gae Aulenti
#51 La ventiduesima edizione del Milano Film Festival si apre il 28 settembre. 11 giorni dedicati al cinema indipendente
#52 La mostra di Caravaggio dal 29 settembre a Palazzo Reale
#53 Esce la guida su Milano della prestigiosa rivista internazionale Monocle
#54 Ha luogo il 4 ottobre la prima conferenza in Italia TED@BCG in collaborazione con Boston Consulting Group
#55 I nuovi bike sharing “volanti”(Mobike/Ofo): Milano diventa la prima città italiana ad avere il “free floating”, il bike sharing senza postazioni fisse
#56 Via a Destinazione Nord: il 14 ottobre inaugura un nuovo evento di dibattito politico al palazzo delle Stelline. L’iniziativa di Fabio Massa porta sul palco numerosi protagonisti della politica locale, tra cui Gori, Maroni e Sala.
#57 Inaugura il 17 ottobre a Palazzo Reale la mostra Toulouse-Lautrec – La Belle Epoque
#58 Sì al referendum sui Navigli. A distanza di sei anni si voterà di nuovo sulla riapertura dei navigli. Lo ha stabilito il Consiglio comunale con 26 voti a favore e 11 contrari.
#60 «Milano deve rallentare». In un’intervista del 23 ottobre Beppe Sala auspica per Milano la “rivoluzione del rallentamento”
#61 «Milano si sente come una Città Stato. Parla col mondo intero. Non ha bisogno delle mediazioni regionali» (Philippe Daverio, 24 ottobre)
#62 Il cielo rosso: la sera del 29 ottobre nel cielo di Milano appare uno spettacolo stupefacente con il cielo che si colora di rosso.
#63 Nuovi iscritti al Famedio. 14 grandi milanesi recentemente scomparsi vengono iscritti al Famedio, la lista dei milanesi illustri al Cimitero Monumentali. Tra di loro ci sono: Claudio De Albertis, Bernardo Caprotti, Paolo Limiti, Dionigi Tettamanzi
#64 Area Expo: gli australiani di Lend Lease si aggiudicano la gestione dei terreni dell’area dell’esposizione internazionale
#65 La campagna no profit #hosceltomilano di Mattia Mor: il 6 novembre viene presentata al Franco Parenti
#66 Viene presentato il 6 novembre un nuovo movimento politico: 10 volte meglio di Andrea Dusi che dichiara: “Rivoluzioneremo l’Italia”
#67 Inaugura il 7 novembre in Piazzale Accursio il Garage Italia di Lapo Elkann
#68 Inizia il processo a Marco Cappato per l’aiuto dato a Dj Fabo nel suo suicidio assistito in Svizzera. Le vicende e la morte di Dj Fabo contribuiscono all’approvazione della legge sul bio testamento approvata a dicembre
#69 MiMoto: dopo le bici parte anche il nuovo servizio di scooter sharing a flusso libero
#70 Dopo un anno di tentativi a sinistra Pisapia abbandona la scena politica. Milano perde un politico e ritrova un grande avvocato
#71 Finalmente completata la BreBeMi: collegata con la A4 nei pressi di Brescia e inaugurata la prima area di servizio
#72 13 novembre: a San Siro l’Italia pareggia zero a zero contro la Svezia. Dopo 60 anni l’Italia resta esclusa dai mondiali di calcio. E’ l’ “Armageddon”: Tavecchio si dimette, Ventura viene cacciato.
#73 Inaugura il 16 novembre una nuova edizione di BookCity la tre giorni di eventi dedicati ai libri
#74 Vivaio Awards III edizione. Al teatro Franco Parenti il 20 novembre vengono assegnati i Vivaio Awards, i “premi per chi fa grande Milano”. Tra i vincitori di quest’anno ci sono: il servizio di bike sharing volante, Radio 105, il Milanese Imbruttito, Giorgio Armani, la comunità cinese e il video flash mob della Traviata sulla metropolitana.
#75 Milano perde l’EMA: il 20 novembre dopo un ballottaggio concluso con un sorteggio Amsterdam supera Milano aggiudicandosi la sede dell’Agenzia Europea per il Farmaco. Polemiche sul dossier presentato e sulla scarsa rappresentanza del Governo (presente solo un sottosegretario)
#76 Dal 21 al 26 novembre è di scena la Milano Music Week
#77 24 novembre: inaugura alla Fabbrica del Vapore il primo festival internazionale delle polpette
#78 Nella classifica annuale de Il Sole 24 ore sulla qualità della vita Milano perde sei posizioni, passando dal secondo all’ottavo posto.
#79 La pagina facebook di #milanocittastato supera quota 50.000 fans
#80 28 novembre: alle 11 parte il primo treno Milano-Cina. Il convoglio, composto di 17 vagoni e 34 container lascia il polo logistico di Mortara. Arriverà a Chengdu dopo 18 giorni
#81 Il 30 novembre apre il Jova Pop Store di Jovanotti in Gae Aulenti per il lancio del suo nuovo album
#82 CityLife Shopping District: il 30 novembre inaugura il più grande distretto commerciale d’Italia con 32mila metri quadri, 100 esercizi commerciali e una capienza di 700mila persone. Nella festa di inaugurazione i laser illuminano la torre Hadid
#83 Durante i lavori per la M4 vengono trovate sponde dei navigli ottocenteschi
#84 Boom dei Bitcoin. La criptovaluta più celebre passa da 800 a 18.000 dollari in un anno. Il massimo numero di contrattazioni in Italia avviene a Milano.
#85 Con un grande show il 6 dicembre viene acceso il nuovo albero di Natale in piazza Duomo: l’albero è alto oltre 30 metri ed è dotato di 100mila luci a led e 700 palline colorate
#86 Consegnati gli Ambrogini. La grande medaglia d’oro viene assegnata ad Angelo Scola. Tra gli altri premiati ci sono: Benedetta Barzini, Michele Salvati, Linus e Radio Lombardia
#87 L’Andrea Chenier diretto da Chailly inaugura la nuova stagione della Scala. Tra i presenti quest’anno spicca Maria Elena Boschi. Nessun ministro, nessuna polemica.
#88 10 dicembre: dopo un paio d’anni di assenza a Milano si rivede la neve
#89 10 dicembre. Fa scalpore articolo di Gillo Dorfles sul Corriere della Sera: “Non riaprite i Navigli in centro a Milano”
#90 Finale di X Factor: si conclude al Forum l’undicesima edizione del talent show più famoso della musica. Vince Lorenzo Licitra davanti ai favoriti Maneskin
#91 Annunciato il primo volo intercontinentale low cost da Milano a Los Angeles della Norwegian
#92 Inaugura a Base Milano il MAUA, il museo d’arte urbana aumentata
#93 Il 16 dicembre apre Citylife Anteo dopo l’epic fail della inaugurazione bloccata per la mancanza di cartelli per l’uscita d’emergenza
#94 Arrivo del Malpensa Express al Terminale 2. Il 18 dicembre parte il primo treno da Cadorna al secondo terminale di Malpensa.
#95 L’ultimo profugo lascia l’ex caserma Montello che aveva accolto 300 migranti
#96 Al Forum di Assago concerto d’addio di Elio e le storie tese, storica band milanese
#97 In Galleria Vittorio Emanuele è di scena il panettone più grande del mondo. Le sue fette vengono distribuite gratuitamente ai passanti
#98 A Milano il barcone dei migranti. La Camera approva lo stanziamento di 500 milioni per portare a Città Studi il barcone affondato al largo della Libia. Diventerà un museo dei migranti
#99 Tiziano a Palazzo Marino: quest’anno l’opera esposta in Comune sarà di Tiziano.
#100 Dopo oltre un secolo il 31 dicembre su decisione del Comune chiude un luogo storico di Milano: il Vivaio Riva
– Le classifiche che ormai dicono che la qualità della vita è precipitata, la Boccassini che dice che la corruzione è ovunque, Striscia la Notizia manda servizi ogni settimana con i lavoratori che hanno paura della notte (zzz) però se su internet tu ti azzardi a dire “ma, ragazzi a Milano c’è qualche problema…”, ti ammazzano.
(zzz)
– Cos’è che Milano dovrebbe mettere seriamente in discussione?
– Intanto il provincialismo culturale. Milano non può permettersi di dare una propria piazza a Apple che la chiude per anni, una piazza rifatta, liberty, bella, dove c’era un cinema dove andava un sacco di gente (zzz) Milano non può permettersi di perdere una roba così (zzz) Oppure non ci si può gasare perchè Starbucks apre un punto vendita e dà lavoro a 40 persone. C’è un libro che si chiama Vanishing New York, che è un best seller adesso a New York , parla dei difetti della gentrification e il primo nemico che cita è Starbucks che con metodi di concorrenza molto discutibili ha fatto chiudere uno dopo l’altro i locali storici che costituivano il substrato culturale della città di New York. Noi viviamo nel provincialismo culturale per cui ringraziamo Starbucks che apre un punto vendita… Ma chi se ne frega! Voglio dire: tu vuoi mettere le palme in Duomo? Metti le palme in Duomo (zzz) ma non mettere le palme in Duomo perchè le paga Starbucks!
E’ una logica sbagliata. E’ la logica dell’evento, non è la logica della cultura, non c’è scambio, interazione, dialettica (zzz)
-Cos’è che ama I Hate Milano, invece, di Milano?
-A me manca la sobrietà calvinista dei milanesi, dei milanesi che non ci sono più. La Milano dei miei nonni e dei miei genitori. (zzz) Milano adesso è diventata il contrario. Sono diventati nell’immaginario considerati come dei milanesi dei modi di fare che sono la cosa più lontana da quello che sono i milanesi. L’esagerazione, lo sborone, il “milanese imbruttito” è sempre stato il brianzolo. Il milanese ha sempre riso in faccia al brianzolo che ostentava, che si faceva la lampada, che prende la camicia fighetta e si arrotola le maniche, quello che dice ué, dai, quella roba lì al milanese ha sempre fatto schifo. Noi adesso viviamo nel dramma per cui questa roba qua è diventata quello in cui si identifica Milano. (zzz)
Basta vedere la campagna Yes Milano. Vai a San Babila, c’è la foto di un attore da cinepattone invecchiato, brutto, che nessuno sa chi è, pensa a uno straniero che passa di lì, un norvegese, no, un australiano, un arabo, un turista, vede la faccia di uno di un cinepanettone che dice Yes Milano. Ma… Yes Milano che cosa? (taglio) Il milanese di una volta avrebbe detto: ma chi è sto pirla? E’ intollerabile che il testimonial di Milano sia l’attore del cinepanettone. (taglio)
– c’è una soluzione per Milano o no? Per questo imbruttimento?
– (zzz) Da una parte al peggio non c’è mai fine, mi ricordo una volta Andrea Pezzi, nel 2001 c’erano candidati Berlusconi e Rutelli e lui diceva: “io tra questi due non posso votare, è come se qualcuno mi dicesse preferisco la pipì o l’altra roba, io posso anche non preferire niente”. 17 anni dopo Berlusconi c’è ancora, Rutelli vabbé c’è sua moglie che va in giro a fare danni a dire cose strane e i candidati che sono contro Berlusconi sono peggio di Rutelli del 2001. E anche Berlusconi è Tutankamon. Al peggio in Italia non c’è mai fine. Anche la retorica di Bossi del ’92 se adesso senti parlare Bossi e senti parlare Di Maio, Bossi ti sembra un filosofo colorito ma con una certa profondità di pensiero. Visti gli sviluppi uno perde la fiducia.
D’altra parte a Milano ci sono stati momenti peggiori, Milano è veramente una città medaglia d’oro della resistenza, Milano è stata l’unica città che è stata rasa al suolo nel ’43 (taglio) nessuna città d’Italia ha passato quello che ha passato Milano. Eppure Milano dopo la seconda guerra mondiale, è diventata, certo quando c’era Strehler non c’era quello che ha la foto in piazza San Babila. (taglio) Quando la città è stata molto in difficoltà ha saputo rialzarsi. Quando invece si è montata la testa è stata sempre punita. Bisogna capire a che punto siamo veramente.
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