In una Milano distopica replicanti dalle stesse sembianze dell’uomo vengono fabbricati e utilizzati come forza lavoro nelle colonie extra-terrestri. I replicanti che si danno alla fuga o tornano illegalmente sulla Terra vengono cacciati e “ritirati dal servizio”, cioè eliminati fisicamente, da agenti speciali chiamati blade runner. Il poliziotto Rick Deckard, ormai fuori servizio, accetta l’ultima missione per dare loro la caccia.
Via a Destinazione Nord. La diretta streaming degli eventi
La diretta streaming degli eventi di Destinazione Nord. Tra gli eventi segnaliamo sabato alle 10.30 “L’Italia del futuro” con Salvatore Aranzulla. Nel futuro dell’Italia ci sarà spazio per Milano Città Stato?
Al Palazzo delle Stelline.
7 piccole, irresistibili SFIZIOSITA’ che mi fanno gustare di più Milano
Ognuno ha le sue piccole passioni che gli rendono più deliziosa la vita. Anch’io ne ho. In questo periodo sono queste le sfiziosità che trovo irresistibili. Ho deciso di condividerle con voi.
7 piccole, irresistibili sfiziosità che mi fanno gustare di più Milano
#1 Marmellata alla pesca di Peck (via Spadari 9)
Peck è un’istituzione a Milano. Si trova in via Spadari, una delle vie simbolo del gusto a Milano. All’interno ci sono delle sfiziosità irresistibili. Personalmente sono dipendente della marmellata alla pesca, prodotta da un coltivatore di Sondrio appositamente per Peck. Tra le altre chicche segnalo i carciofini mignon a 800 e passa euro al chilo. Quasi come il caviale.
#2 La torta di mele dei Dolci di Namura (Via Castelvetro 16)
Scordatevi la classica torta di mele. Questa è un connubio di pastafrolla alla base. E quello ci siamo. Poi ci sono le mele ridotte a purea strabuonissima. E poi sopra c’è una copertura che ricorda un crumble, ma in realtà sembra fatto di pastafrolla setacciata.
Straordinarie anche la torta di pere e cioccolata e la crostata di fragoline di bosco.
#3 L’assaggio di sushi al Carrefour di piazza Gramsci
Dalle ore 18 fino alla chiusura. Appena entrati sulla sinistra una deliziosa signora giapponese offre un rotolino di sushi in salsa di soia, normale o piccante. A volte nel dubbio su quale supermercato scegliere, vado in piazza Gramsci solo per questo assaggio gratuito.
Nell’assortimento gourmet del supermercato segnalo il pesto Novella, di gran lunga il miglior pesto preconfezionato che si trova in città. Direttamente da Recco, quasi introvabile. Da abbinare agli gnocchi di patate della stessa marca.
#4 Gli avocado dell’Esselunga (Via Losanna 20)
Fino a qualche tempo fa si trovavano in prevalenza tipi di avocado di qualità perfettibile. Ma ultimamente gli avocado dell’Esselunga sono i migliori sulla piazza. Di qualità Haas o Gem sono perfetti per livello di maturazione e consistenza.
#5 Il Kinoa Really Veggie di Fatto Bene (Via Vincenzo Monti 56)
Un burger di quinoa e zucchine con melanzane e pomodori. Molto sfiziosa la crema di basilico che si amalgama alla perfezione. Superdelizioso, meglio di un hamburger di carne. Si rischia la dipendenza.
#6 Lo Smoothie DOC da Fruer (Via Fabio Filzi 14)
Un piccolo negozio già diventato cult nella zona della stazione. E’ ricavato da un pezzo del fioraio accanto: i figli del fioraio si sono fatti dare una parte del locale per gestire un bar fortemente orientato ai prodotti naturali. Ultimamente non riesco a fare a meno di prendere lo smoothie DOC, costituito da prugna, arancia ed erba di grano. Importante: prenderlo con il latte di riso (evitare quello di soia).
#7 La granita alla mandorla di VasaVasa (via Pietro Moscati 20)
Al confine con Chinatown, a due passi dalla Martesana di via Sarpi, dove si trovano dolcetti in stile francese, c’è questa gelateria siciliana. Piccolina con un paio di tavoli, ha ottimi gelati anche se il prodotto fuoriclasse è lei: granita di mandorle siciliane doc.
E voi, quali sono le vostre piccole, irresistibili sfiziosità che trovate a Milano?
DEBORA CANTARUTTI
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Quando Ravenna tolse a Milano il titolo di capitale
Dopo oltre un secolo, nel 402 dC Milano perse il titolo di capitale dell’impero romano d’occidente. Per la minaccia delle invasioni barbariche l’imperatore Onorio decise di spostare la capitale a Ravenna, più lontana dai confini e meglio collegata con Costantinopoli.
Milano era diventata capitale nel 286 su scelta di Diocleziano, a seguito della divisione dell’Impero romano da parte di Diocleziano. Milano fu eletta sede imperiale per l’importanza militare, politica ed economica che la città possedeva.
Una riforma a costo zero: poter pagare le MULTE IN UN MINUTO. Come in Francia
Facciamo un confronto: pagare una multa presa in Francia vs una multa presa a Milano.
FRANCIA
Mi arriva dalla Francia una raccomandata. E’ un verbale di contravvenzione per avere superato il limite di velocità sul tratto di autostrada Mentone- Nizza. Il bollettino è in italiano e mostra le possibilità di pagare la multa da casa mia con carta di credito, bonifico o via smartphone. Scelgo di farlo sul web. Ecco i passaggi (invito tutti a provare):
1. Vado sul sito: https://www.amendes.gouv.fr. Mi si apre la pagina italiana. Clicco la scritta in evidenza: “pagare la contravvenzione o effettuare il deposito”
2. Nella seconda schermata inserisco il numero di pagamento elettronico che trovo in evidenza sulla multa insieme al codice chiave
3. Terza schermata mi manda direttamente sul pagamento della carta di credito. Inserisco dati e click, il pagamento viene autorizzato.
Tempo impiegato: un minuto. Non ho dovuto neppure inserire miei dati personali o quelli dell’automobile. Presumo che allo Stato francese non interessi chi paga, l’importante è che la multa sia saldata.
RISULTATO: 1 MINUTO
MILANO
Mi è arrivata una multa per divieto di sosta. Di solito per pagare le multe vado con il bollettino, un po’ antiquato, in tabaccheria. Ma dopo l’esperimento francese, provo a vedere se si può fare lo stesso a Milano. Sembra di sì. Ecco in diretta cosa bisogna fare:
1. Trovo la pagina “Multe” sul sito del comune (non è facile, per farlo alla fine devo ricorrere a google)
2. A quel punto clicco per procedere ma mi chiedono lo SPID
3. Scopro che per ottenere lo SPID, bisogna registrarsi su un provider tra Aruba, InfoCert, Namirial, Poste Italiane, Register, Sielte e TIM
4. Mi dico bene!, sono già iscritto su Aruba.
5. Vado su Aruba, mi registro, ma non trovo nessuno SPID
6. Inserisco nel motore di ricerca SPID, ma non risulta nulla
7. Apro la chat e scrivo “Salve, vorrei attivare l’identità digitale, ma non riesco a trovare l’accesso. Dove posso andare?”
8. Dopo due minuti mi risponde Maurizio della chat: https://www.pec.it/richiedi-spid-aruba-id.aspx
9. Ringrazio Maurizio e accedo alla pagina Richiedi SPID
10. Vedo il tasto accedi al servizio. Clicco con fiducia, ma mi chiede i codici SPID.
11. Per il codice SPID Aruba mi propone l’opzione: “iscrizione da cittadino” o “impresa” più diversi servizi premium
12. Scelgo opzione cittadino. Prima schermata mi dice costo zero euro. Vado avanti
13. Nuova schermata mi dice che devo procedere con un riconoscimento. Le opzioni sono “riconoscimento de visu con webcam” (costo 14,90 euro), opzione con “TS-CNS, CNS, CIE”. Significa con un tesserino di riconoscimento (gratuita). Opzione con firma digitale (gratuita). Scelgo opzione con TS-CNS, CNS, CIE. Proseguo
14. Nuova schermata. Aruba mi chiede di nuovi i dati di accesso per completare l’iscrizione.
15. Accedo per completare l’ordine. Trovo schermata con miei dati. Devo solo aggiungere il numero di telefono. Proseguo
16. Schermata con riepilogo dati e autorizzazione al trattamento dati. Confermo
17. Schermata con “Ordine confermato”. I dati mi arriveranno sulla casella di posta elettronica.
18. Mail ricevuta, la apro. Mi dice di aprire un link e di seguire le istruzioni. Clicco
19. Entro e mi trovo una schermata in cui inserire le mie credenziali SPID di primo livello di cui serve un codice di verifica.
20. Mi dice che il codice di verifica è stato inviato al mio servizio di posta elettronica.
21. Mi mandano codice di verifica via mail mail. La apro e clicco
22. Mi chiedono conferma del numero di telefono. Clicco salvo e prosegui.
23. Mi dice che il codice di verifica è stato inviato al mio numero di telefono
24. Apro messaggio e trovo il codice di verifica. Inserisco il codice
25. Mi dicono che mi hanno inviato la seconda parte del codice via sms
26. La schermata mi dice che ora ho il codice di emergenza formato per la prima metà da quello inviato via mail, per la seconda quello inviato nel secondo sms. Clicco completa la registrazione
27. Confermo di nuovi i dati. Proseguo
28. Inserisco i dati del mio domicilio. Proseguo.
29. Devo inserire i dati del documento. Scelgo la carta di identità. Alla domanda sul numero, mi accorgo che ci sono due numeri sulla carta di identità elettronica. Uno in alto a destra, uno in basso a sinistra. Provo quello in alto a destra. Inserisco e proseguo
30. Mi chiedono di confermare tutti i dati. Confermo
31. Si passa al riconoscimento
32. Mi dicono:
33. Ahia, capisco che non ho questo tipo di documento. Quindi non mi resta che la identificazione facciale (ok sono 14,90 euro, ma a questo punto mi dico amen, facciamolo)
34. Torno indietro ma mi propone altre identificazioni.
“Se desideri cambiare modalità di Riconoscimento Con TS-CNS, puoi selezionare altre opzioni” Clicco su quella online
35. A questo punto appare il famigerato:
RISULTATO: DOPO UN’ORA SONO COSTRETTO AD ABBANDONARE. LA PROSSIMA MULTA CERCHERO’ DI PRENDERLA IN FRANCIA
ANDREA ZOPPOLATO
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Dumpling Nights at East Market Diner
Hai voglia di una cena diversa, gustosa e stuzzicante? O, più semplicemente, ami la cucina orientale? Oppure sei solo curioso di provare sapori nuovi?
Quale che sia il motivo, se invitato alle Dumpling Night dell’East Market Diner: da oggi fino a venerdì, potrai partecipare a tre serate dedicate ai ravioli cinesi e giapponesi, delle vere e proprie leccornie.
A partire dalle 18, si va di ravioli : che siano al vapore o alla piastra, di carne o verdura, shao mai o gyoza, potrai strafogarti di quest’ottima pietanza orientale.
Io ne mangerei a quintali, soprattutto se ad accompagnare il tutto si sono fiumi di birra by Brooklyn Brewery: cosa c’è di meglio di un pasto prelibato in terrazza durante un bel sabato sera (ovviamente, se c’è bel tempo)?
Una serata davvero da non perdere… anche perchè l’ingresso al ristorante è libero.
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I sette giorni dell’anno più BELLI di Milano
Nel resto dell’anno potete stare dove vi pare, ma in questi sette giorni dovete essere a Milano. Ad ogni costo.
I sette giorni dell’anno più belli di Milano
#1 7 dicembre
Di diritto acquisito.
#2. 15 agosto
Finalmente Milano come dovrebbe essere.

#3 La data del tuo compleanno
Vedi Milano con degli occhi diversi.
#4 Il primo giorno del Salone del Mobile
Tutti esaltati, vogliono andare in giro, ovunque.
#5 Sabato grasso
Si festeggia mentre nel resto del mondo si soffre la Quaresima.
#6 Il giorno dopo la chiusura delle scuole
Scompaiono magicamente i SUV in terza fila, mezzi pubblici liberi e non si sa più dove sono quei milioni di turisti piccolini che giravano con i trolley.
#7 Il giorno perfetto
L’unico giorno preceduto da un nubifragio, con la bora, non è lunedì, temperatura dai 25 ai 26, la borsa ha fatto almeno +2%, senza scioperi, l’inquinamento quasi azzerato, senza gare podistiche, senza fiere, senza week della… ed è il giorno prima delle elezioni così il silenzio elettorale diventa musica per le tue orecchie.
MILANO CITTA’ STATO
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I romantici inizi di Milano International: la prima radio libera d’Italia
10 marzo 1975. Alle 5 del pomeriggio un giradischi iniziò a suonare «I’m Free» degli Who. La musica veniva trasmessa da un furgone che girava per le strade di Milano trasportando un trasmettitore militare sintonizzato sui 101 in fm. I’m free fu scelta proprio per annunciare la novità storica: la nascita della prima radio libera d’Italia: Radio Milano International.
Per la prima volta in Italia si poteva ascoltare la musica che la Rai non mandava in onda senza doversi sintonizzare con un’emittente straniera. L’idea fu di due coppie di fratelli milanesi, di età media sui venti anni: Angelo e Rino Borra, Piero e Nino Cozzi. Partirono con un investimento per l’attrezzatura di un milione di lire, come studio utilizzarono la camera da letto di Piero Cozzi in via Locatelli 1, dietro piazza della Repubblica. Il successo fu clamoroso: «A Milano non si parlava d’altro», ricorda Claudio Cecchetto che arrivò a Milano International un mese dopo l’apertura. Il primo brano da lui trasmesso fu «Foot Stompin’ Musi» di Hamilton Bohannon: «Durava 7 minuti e siccome fui mandato in diretta all’improvviso, quei 7 minuti mi servirono per prendere fiato e calmarmi», ricorda Cecchetto.
Pochi giorni dopo, il 14 aprile del 1975, intervenne la polizia sigillando il trasmettitore. Ma il pretore Cassara raccolse il ricorso presentato dai legali della radio e ripresero le trasmissioni. Nell’acceso clima politico di quegli anni si diffuse la voce che l’emittente fosse finanziata dalla Cia, in realtà i soldi arrivavano dalla pubblicità che aveva capito subito le potenzialità del mezzo.
Nel 1988 la radio iniziò a trasmettere in tutta Italia come 101 Network. Oggi si chiama R101 ed è di proprietà della Mondadori.
MILANO CITTA’ STATO
Incantesimi: il Teatro alla Scala a Palazzo Reale
Oggigiorno, Milano è famosa per molti motivi.
E’ il centro della moda, del design e dell’architettura, ma anche del lifestyle e dell’industria.
Qual era, però, quell’istituzione quasi sacra in ambito musicale?
Quel luogo talmente famoso da diventare il sogno di tanti professionisti anche all’estero?
Naturalmente il Teatro alla Scala.
In questo meraviglioso teatro, si sono esibiti i compositori, i musicisti e i ballerini più famosi di tutti i tempi e all’interno delle sue mura sono risuonate (e risuonano tutt’ora) le note delle opere più belle che siano mai state composte.
Chiunque venga alla Scala, sa che deve vestirsi in un certo modo per essere all’altezza almeno dei costumi di scena… ed è proprio di questi che ti voglio parlare, perchè, a partire da oggi fino al 28 gennaio, a Palazzo Reale potrai vedere “Incantesimi” l’esposizione dedicata, appunto, ai più bei costumi di scena del Teatro.
Potrai ammirare ben ventiquattro capolavori di sartoria teatrale utilizzati durante le opere rappresentate alla Scala: potrai sentire l’emozione di vivere “da vicino” le opere liriche più belle di sempre (… anche perchè 12 euro di biglietto sono comunque più economici della prima fila).
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Milano MULTICULTURALE? Qualche dato su residenti e turismo
Il sito del Comune di Milano mette a disposizione una sezione Open Data (qui) e un portale di informazioni statistiche (link).
In giunta, forse unico caso in Italia (ma accettiamo smentite), siede un assessore con delega proprio agli open data e alla partecipazione, Lorenzo Lipparini, un motivo in più per aspettarsi che nei prossimi mesi queste sezioni diventino sempre più approfondite e utili.
Intanto, abbiamo utilizzato alcuni di questi dati per valutare la multiculturalità di Milano, proprio nei giorni in cui è uscito anche l’ennesimo report sul turismo globale che certifica che Milano nel 2016 è stata la prima città d’Italia, la sesta in Europa, la quattordicesima al mondo per numero di presenze (8.17 milioni).
I residenti stranieri a Milano
Qui partiamo però dai residenti di cittadinanza straniera (una realtà che conoscono bene in YouMilan.it, startup che ha recentemente vinto Expop): il grafico ci mostra la provenienza dei cittadini stranieri a Milano (mostriamo le 8 nazionalità più numerose) e l’andamento della loro presenza a partire dal 1999.

In testa e in crescita le Filippine (41.557 presenze del 2016) e l’Egitto (37.013), ma la Cina è in forte riavvicinamento (28.414).
Stanno diminuendo invece i peruviani (nel 2016 19.024), in calo dal 2012, mentre l’Ecuador dopo l’impennata del 2003 si è stabilizzato (12.941), così come la Romania, cresciuta molto tra il 2006 e il 2009 e che nel 2016 conta 15.105 residenti.
In totale nel 2016 i residenti di cittadinanza straniera sono stati 260.421 (nel 1999 erano meno della metà, 105.082).
I turisti stranieri a Milano
Per quanto riguarda le presenze turistiche, abbiamo invece preso in considerazione i numeri che il portale mette a disposizione per il 2016 rispetto agli arrivi nelle strutture ricettive della città.

Gli Stati Uniti la fanno da padrone soprattutto nei mesi primaverili e estivi (gli arrivi a Luglio 2016 sono stati 33.306), lasciando ad Agosto il primato alla Francia (28.628 arrivi). I turisti tedeschi amano Milano quasi tutto l’anno (picco di 25.423 ad Agosto), mentre i turisti cinesi la preferiscono in estate (24.824 arrivi a Luglio).
La permanenza media oscilla tra i 2 giorni a Giugno e Luglio e i 2,3 di Gennaio per i turisti provenienti dai Paesi Europei e tra i 2,1 di Agosto e i 2,5 di Febbraio per quelli provenienti da fuori Europa. Sono soprattutto i turisti indiani a fermarsi a lungo, superando nei mesi invernali i 4 giorni di permanenza media.
I turisti italiani a Milano
Il turismo non è ovviamente solo oltre i confini statali. La mappa ci mostra come molti turisti arrivino dalla stessa Lombardia (435.779 presenze durante l’anno), ma anche da Lazio (252.653), Veneto (138.682) e Campania (135.801).

Permanenza media dei turisti italiani in città? Tra i 2 e i 2,2 giorni. Come prevedibile chi viene dal sud e dalle isole si ferma di più, con la media più alta a Marzo, di 2,9 giorni.
Gli open data ci mostrano quindi una città “open”, che continua a fare numeri importanti anche in questa stagione post Expo.
ELIF LAB
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Fino al 1913 città studi aveva un altro nome: Cascine Doppie
Fino al 1913 il quartiere città studi aveva un altro nome. Si chiamava infatti Cascine Doppie, definite dal Gadda “una distesa dei prati di Lambrate“.
Il cambiamento di nome venne deciso tramite un accordo tra Stato, Comune e Camera di Commercio con la decisione di spostare in questa zona la nuova sede centrale del Politecnico che fu completata nel 1927 dopo l’interruzione dovuta alla prima guerra mondiale.
Famiglia all’improvviso – istruzioni non incluse
Samuel conduce un’esistenza senza legami o responsabilità nel soleggiato sud della Francia, vicino a gente che ama e con cui lavora: tutta la sua vita è condotta senza troppa fatica.
… Fino a quando una delle sue ex conquiste gli lascia una bimba di pochi mesi, dicendogli che si tratta di sua figlia Gloria.
Determinato a riportarla alla madre perchè incapace di prendersene cura, Samuel si precipita a Londra per cercare la sua ex, ma senza successo.
Otto anni dopo, Samuel e Gloria diventati inseparabili e conducono una vita da vera famiglia a Londra, ma proprio quando tutto sembra andare per il verso giusto, la madre della bambina si rifà viva per riprendersi la figlia…
Questa è un accenno della trama di ” Famiglia all’improvviso – istruzioni non incluse “, il film che potrai vedere alle 21.15 di questo lunedì al Cinema Ariosto: il biglietto costa solo 8 euro, io ti aspetto alla cassa.
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9 abitudini ALIMENTARI che ti miglioreranno la vita
E’ noto che chi vive nelle grandi città a causa di stress, vita sedentaria, alimentazione sbilanciata povera di ingredienti alcalinizzanti, alti livelli di inquinanti nell’aria, tende ad avere un eccesso di acidità nell’organismo.
Numerosi studi mostrano come un organismo acido è alla base di un gran numero di disturbi, anche molto gravi.
Ecco alcune semplici abitudini alimentari che se messe in pratica con regolarità possono elevare il benessere dell’organismo. In particolare già dopo tre settimane si potranno verificare:
– miglioramento della salute intestinale con conseguente senso di benessere e di energia
– riduzione dello stress e della pressione
– riduzione del livello di colesterolo cattivo
– riduzione della massa grassa
– potenziamento del sistema immunitario
– miglioramento dell’umore
– riduzione di sintomi fastidiosi come alitosi e/o cattivi odori
– aumento dell’energia
9 abitudini alimentari quotidiane che ti miglioreranno la vita (a Milano)
#1 Bere acqua e limone
Al mattino appena svegli, possibilmente in acqua tiepida. Questo tipo di abitudine, noto nella tradizione cinese, consente di depurare l’intestino dalle scorie acide.
#2 Smoothie alla spirulina
Prima colazione con uno smoothie alla spirulina. La spirulina è una microalga ricchissima di clorofilla, di vitamine del gruppo B e si altre sostanze alcalinizzanti. Aiuta a: rinforzare il sistema immunitario, trattare eventuali sintomi di anemia in quanto portatrice di ferro organico e cofattori che ne agevolano l’assorbimento, ha effetti antinfiammatori e antiaging grazie alla presenza di speciali pigmenti definiti ficocianine.
La spirulina si trova in polvere nei negozi di alimentazione naturale. La ricetta per lo smmothie è: una banana, un cucchiaino di spirulina, mezzo cucchiaio di proteine vegane (es. proteine del riso, della canapa, del pisello) che si trovano nei negozi bio, latte di mandorla.
#3 Insalata all’inizio dei pasti
L’insalata all’inizio dei pasti agevola il benessere intestinale perchè i fitonutrienti presenti modulano l’espressione genica dei batteri intestinali e soprattutto aiutano a controllare l’assorbimento di colesterolo, grassi e zuccheri.
#4 Bere due litri d’acqua naturale (meglio se con PH maggiore di 7,4) lontano dai pasti
Per togliere scorie acide derivanti da abitudini alimentari o ambientali uno degli aspetti che viene più sottovalutato è la disidratazione dei tessuti. Proprio per questo diviene fondamentale bere durante l’arco della giornata, in particolare nelle prime ore del mattino che coincidono con il ciclo di depurazione intestinale, e lontano o prima dei pasti.
In commercio esistono anche delle caraffe e degli apparecchi capaci di aumentare il PH dell’acqua, neutralizzando i minerali acidi. Io li consiglio.
#5 Masticazione prolungata
La digestione inizia in bocca. Nella saliva sono presenti gli enzimi necessari a rendere disponibili per lo stomaco i nutrienti presenti nel cibo. Questo consente di inviare allo stomaco sostanze che sono allo stato semiliquido e soprattutto ricche di saliva che consente una più facile digestione. Ideale è masticare almeno 30 volte ogni singolo boccone.
#6 La regola aurea dell’80/20
Per ottenere livelli equilibrati nell’organismo, la regola ideale da seguire è quella dell’80/20. Cercare in ogni pasto di avere l’80% di ingredienti alcalinizzanti (verdura e gran parte della frutta) o, almeno neutri, e il 20% di ingredienti acidificanti (zuccheri, carne, latticini, focaccia, pasta, pizza).
#7 Semidigiuni giornalieri
L’apparato digerente, in particolare l’intestino, ha bisogno di prendersi delle vacanze per smaltire il carico accumulato e per attivare le operazioni di depurazione. Bisogna cercare di tenere un intervallo di almeno 4 ore tra un pasto e il successivo. Durante questo intervallo bisogna evitare qualunque tipo di spuntino, limitandosi in caso di fame unicamente a bere acqua. Ottimo effetto anche quello del mezzo digiuno, saltando un pasto per consentire 12 ore di riposo al sistema digestivo.
#8 Il detto russo
In Russia si dice che a colazione devi essere da solo, il pranzo lo devi dividere con un amico, la cena la devi offrire a un nemico. In tutte le culture ci sono detti simili, nella nostra c’è colazione da re, pranzo da principe, cena da povero. La regola è di cercare di abbondare nei primi pasti del giorno e ridurre al minimo in quello ultimo. Meglio se consumato prima delle otto di sera.
#9 Tisana depurativa prima di dormire
Ortica, cardo mariano, tarassaco e un pizzico di Curcuma. La combinazione di queste straordinarie erbe consente di ottenere una tisana altamente depurativa soprattutto sul fegato. Il cardo mariano, in particolare, ha dimostrato in diversi studi di essere in grado di rigenerare le delicate cellule dell’epatocita. Mentre il tarassaco agevola l’attività della cistifellea e ha un marcato effetto drenante.
Suggerisco infine di misurare il ph dell’urina ogni mattina con una cartina tornasole acquistabile in farmacia. E verificare la sua evoluzione nel corso dei giorni in base alle abitudini adottate.
Questi sono i consigli frutto da sperimentazione in prima persona, da studi e dall’attività professionale. Chi volesse condividere altri tipi di consigli sarò felice di riceverli.
www.cibobuonochefabene.it
Articolo scritto da DEBORA CANTARUTTI insieme ad Andrea Zoppolato
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L’ultima cena fu l’ultima opera di Andy Warhol
Non solo Leonardo da Vinci. Anche Andy Warhol realizzò la sua versione pop dell’Ultima cena. Venne presentata nel 1987 al Palazzo delle Stelline. Fu l’ultima opera realizzata dal grande artista americano. L’opera dal nome ‘Sixty Last Suppers’ rappresenta 60 rielaborazioni in xilografia dei tanti dipinti che numerosi artisti hanno dedicato al capolavoro leonardesco, su una tela di dieci metri per tre. L’opera è stata di recente esposta anche nel Museo del Novecento (immagine sotto).
Il duo Carnovsky: da Fabio Filzi alla conquista di Singapore
Persino a Singapore, la città-stato per antonomasia, Milano gioca un ruolo da protagonista.
Nel JW Marriott Singapore South Beach Hotel, da poco inaugurato nel cuore pulsante della città e fiore all’occhiello dell’architettura cittadina, i muri, i soffitti e i pavimenti degli ascensori sono completamente ricoperti da immagini di un gigantesco calamaro (leggendario spauracchio dei mari di tutti i tempi e i luoghi), realizzate dal duo Carnovsky.
Tutto il fascino e l’eleganza dell’ascensore firmato Carnovsky
Il nome non vi dice niente? Il duo creativo Carnovsky è autenticamente milanese: con sede in via Fabio Filzi, è il nome d’arte scelto per la rivoluzione del bolognese Francesco Rugi e della colombiana Silvia Quintanilla, esponenti del cosmopolitismo meneghino, giovani talenti e pionieristici esploratori dell’iride umana e dei giochi che la luce può giocarle, e giocarci.
Gli interni degli ascensori del Marriott viaggiano per tutto lo spettro del visibile, ammaliando i suoi passeggeri che, assicurano, non vedono l’ora di ripetere l’esperienza.
I loro foulard RGB, che sta per Red Green Blue e sono i colori di uno dei filtri per la codifica delle immagini più usati nei nostri computer, sono stampati di modo che al variare della luce che li illumina cambia il colore percepito della loro superficie.
La parola d’ordine è metamorfosi, a partire dal nome: Carnovsky è l’alter-ego letterario di Zuckerman che è a sua volta l’alter-ego dello scrittore Philip Roth nel suo romanzo Zuckerman Unbound. Giochi di specchi e trasformazioni. I due, poi, sono affascinati dall’idea del mutamento, del perenne scorrere ed evolversi delle cose, dalla sottile linea rossa che univa reale e fantastico nelle antiche incisioni di storia naturale. D’altronde, se fossero un museo sarebbero il rinomato American Museum of Natural History di New York, parola loro.

“La Giungla”, la loro psichedelica installazione per la mostra “Colore” al MUBA di Milano
Degno di nota è anche il progetto Love ’60, dove radiatori industriali vengono sviluppati come fossero insegne al neon di altri tempi, la massima funzionalità con il massimo dell’ornamento.
Tornando al Marriott, il Carnovsky ha lavorato ad un progetto che ha richiamato professionisti alla stregua di Sir Norman Foster: siamo ai massimi livelli.
Singapore è una realtà a cui Milano deve ispirarsi, ma già oggi ospitiamo impulsi creativi che richiamano l’attenzione delle migliori città del mondo. Qui abbiamo raccontato solo un piccolo esempio, nel mondo senza confine dei dettagli, ma al contempo una prova di quanto valore l’atmosfera milanese sia in grado di generare e di quanta qualità si nasconda nei suoi meandri.
Africa in Darsena
Sabato 7 ottobre 2017, YearOut, associazione che promuove il volontariato internazionale in Africa, India e CentroAmerica, a sostegno di progetti sociali ed ambientali, festeggia i suoi primi 10 anni.
Era l’ottobre di un decennio fa quando Alice Riva, Lucrezia Terzi e Sarì Calabrese, le fondatrici, si incontrarono davanti ad una biretta e si posero la domanda: perché non costruire dall’inizio un’organizzazione che possa permettere ai giovani di partire per esperienze di volontariato internazionale?
Da quel momento ad oggi sono passati: 10 diversi progetti, in Kenya, Camerun, Tanzania, Uganda, Etiopia, Namibia, SudAfrica, Costa Rica, Nepal ed India, e 500 volontari, tutti diversi tra loro per età, esperienza, ambizioni, ma tutti accomunati dal coraggio di varcare i confini di casa per spostarsi in paesi lontani e confrontarsi con il non-conosciuto. Il cosiddetto ‘Terzo Mondo’.
E così, dormendo nelle tende Masai, pattugliando di notte le spiagge, abbracciando i bambini di tutti colori, YearOut ha instillato un briciolo di curiosità e la grande speranza alle comunità locali che un’alternativa di vita c’è; che i grandi sogni arrivano anche nel cuore perduto di Africa, India, e ora Centro America. E che quei sogni si possono realizzare.
“Forse un aperitivo non riesce ad abbracciare tutto questo. Un mondo fatto di terre lontane, avventure straordinarie, emozioni che rimarranno nel cuore di tutti per sempre”, spiega Alice Riva, “Vi aspettiamo per festeggiare insieme un viaggio speciale durato 10 anni per ricominciare un altro decennio!”.
Per dare a tutti un assaggio, YearOut ha organizzato una serata di incontro, a partire dalle 18,30, con chiacchiere, danze, assaggi – per l’occasione saranno serviti piatti africani, sulle note dei drums di Balla Nar – e fiabe. Quelle raccolte dalla volontaria Paola Perfetti nella sua pubblicazione “Our African Tales”. Parte del ricavato delle donazioni dall’acquisto di questo libri di racconti illustrati dai bambini del Kenya andrà a sostenere la scuola primaria di Rombo, villaggio rurale incastonato sotto le sontuose vette del Kilimangiaro (donazione minima: 10 euro).
Per informazioni: https://www.facebook.com/events/114552082627527/
PROGRAMMA COMPLETO
18.00: inizio aperitivo
20.00: spettacolo percussioni
20.30: presentazione del volume “Our African Tales” di Paola Perfetti (volontaria YearOut)
22.00- till late: cocktail and afro lounge music
L’aperitivo sarà servito dalle 18 alle 21,30 ad un costo di € 10.