5 titoli molto VOLATILI della Borsa di Milano: B&C Speakers, Clabo, D’Amico, Itway, Tesmec

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La volatilità piace poco agli investitori. Significa quanto oscilla l’investimento nel tempo. Di solito volatilità fa rima con rischio. Vediamo cinque titoli che anche se molto volatili presentano caratteristiche di rischio e potenzialità di crescita molto diverse tra loro. 

5 titoli molto VOLATILI della Borsa di Milano: analisi e prospettive

#1 B&C SPEAKERS: artisti fai da te e Safevoice potrebbero fare decollare il titolo


B&C Speakers è uno dei leader mondiali nel settore dei trasduttori elettroacustici ad uso professionale, ossia di casse acustiche e altoparlanti. Negli ultimi 5 anni il titolo è triplicato, guadagnando oltre 200 punti percentuali e lo scorso 8 ottobre ha fatto registrare il suo massimo storico a quota 14.09 euro (al momento il titolo è a quota 12.55 euro). L’azione continua a beneficiare di una crescita costante: i ricavi dal 2010 al 2017 sono passati da 23.4 a 40.3 milioni di euro, così anche l’utile netto da 2.6 a 6.4 mln di euro. L’anno scorso, grazie agli eccellenti risultati, il Consiglio ha proposto, in occasione del decennale dalla quotazione di proporre all’Assemblea anche lo stacco di un dividendo straordinario pari a 0,6 Euro per ciascuna azione ordinaria, modalità di erogazione uguali al dividendo ordinario. Le stime per il biennio 2018/2019 dovrebbero ulteriormente migliorare grazie anche alla recente acquisizione strategica di Eighteen Sound.

Il settore dell’audio professionale è in continua crescita, anche grazie al proliferare di band e di artisti fai-da-te lanciati dai social. Le esigenze di un audio eccellente sono all’ordine del giorno sia per quanto riguarda gli spettacoli dal vivo, teatri, cinema e disco sia per grandi stazioni, aeroporti ed in particolar modo in spazi commerciali. Nota negativa riguarda il costo delle materie utilizzate nella produzione di magneti: a causa delle politiche del Governo Cinese i prezzi sono aumentati e ciò potrebbe avere ripercussioni sui costi di approvvigionamento del Gruppo.

Come già accennato in precedenza, i ricavi sono previsti in ulteriore crescita, inoltre B&C Speakers vanta un solido bilancio ed è quindi in grado di sviluppare nuove applicazioni per altoparlanti. Inoltre, anche nel 2018 la società dovrebbe continuare a beneficiare dei nuovi prodotti Safevoice (sistemi di altoparlanti utilizzati nelle gallerie per scopi di sicurezza) che genereranno margini di profitto molto buoni e che probabilmente riceveranno trattamento fiscale favorevole grazie alla scatola dei brevetti, che dovrebbe dimezzare l’aliquota fiscale su questi prodotti.

Prospetto di Bilancio relativo all’esercizio 2017

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  • Ricavi consolidati pari a 40,31 milioni di Euro (+4,89% rispetto ai 38,43 milioni di Euro del 2016). EBITDA consolidato pari a 9,3 milioni di Euro (sostanzialmente invariato rispetto al 2016). Utile complessivo di Gruppo pari a 6,11 milioni di Euro (-2,56% rispetto ai 6,31 milioni di Euro del 2016). Posizione finanziaria netta di Gruppo pari a 6,72 milioni di Euro (positiva e pari a 7,07 milioni al 31 Dicembre 2016). Proposta di distribuzione ai soci di un dividendo ordinario pari ad euro 0,42 per ogni azione posseduta con data di stacco cedola al 30 aprile 2017.

#2 CLABO: l’unico vero player mondiale delle vetrine horeca (hote, ristoranti, caffetterie)


L’effetto Pir a Piazza Affari ha coinvolto anche il titolo Clabo, protagonista di buone performance (+150% in 2 anni). Clabo S.p.A. è leader mondiale nel settore delle vetrine espositive professionali per gelaterie, pasticcerie, bar, caffetterie ed hotel ed è quotata sul mercato AIM Italia di Piazza Affari.

Il 2017 è stato un anno di crescita e investimenti per Clabo che ha notevolmente consolidato la presenza internazionale aumentando la quota di export ad oltre il 60% delle vendite complessive. L’acquisizione di Howard McCray si è rilevata un’arma vincente che segnerà una svolta nel piano di internazionalizzazione poiché permetterà a Clabo di diventare l’unico vero player globale del settore con l’obiettivo (nel medio termine) di raggiungere i 100 milioni di euro di ricavi. Altra importante acquisizione è quella di Easy Best (leader nel mercato cinese ed asiatico) che permetterà al gruppo di espandersi nei mercati esteri in cui il food e ristorazione sono strategici e primari per volumi e tassi di crescita. Il Gruppo prevede un significativo sviluppo attraverso un processo di internazionalizzazione, diversificazione, innovazione ed efficientamento produttivo. La società prevede che l’acquisizione, in particolar modo, di Howard McCray e l’introduzione di nuove gamme prodotti (il gruppo sta sviluppando modelli innovativi a risparmio energetico) consentiranno un significativo aumento dei ricavi a partire dall’esercizio in corso e, in misura crescente, fino al termine del piano 2018-2022. Il valore della produzione dovrebbe attestarsi a 96 mln di euro nel 2022, con un EBITDA consolidato a 14 mln di euro nel 2022 ed una posizione finanziaria netta consolidata a 15,1 mln di euro al 2022. Inoltre, dal 2020 è prevista l’introduzione di una nuova gamma di prodotti dedicata alla conservazione, che consentiranno di incrementare il livello dei ricavi, a regime, di circa € 20 milioni grazie anche ai costi di produzione competitivi dello stabilimento cinese.

Principali risultati consolidati al 31/12/2017:

  • Valore della produzione pari a Euro 44,8 mln (Euro 37,3 mln al 31/12/2016). Ricavi realizzati all’estero per Euro 24,9 mln pari al 60,7% (nel 2016 Euro 18,3 mln, 53,7% rispetto al totale dei ricavi di Euro 34,0 mln). EBITDA adjusted pari a Euro 5,0 mln (Euro 4,1 mln al 31/12/2016) ed EBITDA consolidato pari a Euro 4,7 mln. Utile Netto pari a Euro 0,5 mln (Euro 0,7 mln al 31/12/2016). Posizione Finanziaria Netta pari a Euro 19,0 mln (16,8 mln al 31/12/2016).

 

#3 D’AMICO INTERNATIONAL SHIPPING: per chi non soffre il mal di mare


D’Amico International Shipping è azienda leader mondiale nella produzione di navi cisterna, ma continua a perdere terreno a Piazza Affari ed i corsi non hanno trovato ancora la forza per allontanarsi dai minimi storici. Al momento non si sono ancora visti i benefici dell’aumento di capitale del 2017.

Il 2017 è stato un anno difficile per il mercato delle navi cisterna e questo ha portato d’Amico International Shipping a registrare una perdita di 38.1 milioni di dollari a causa di un mercato molto più debole del previsto. La società ritiene che la ripresa possa arrivare presto poiché il mercato sta finalmente risalendo a galla. Per l’esercizio in corso è infatti previsto un crescente consumo di petrolio e di questo dovrebbe beneficiare anche la domanda per trasporto marittimo di prodotti petroliferi raffinati. Il livello elevato di scorte di prodotti raffinati, che ha contribuito a deprimere la domanda negli ultimi due anni, sembra essersi finalmente assestato su livelli più normali. L’IEA ha recentemente rivisto lievemente al rialzo le proiezioni di crescita della domanda petrolifera nel 2018 a 1,4 milioni di barili al giorno, sulla base delle stime di crescita del PIL rilasciate dal FMI più ottimistiche per il 2018.

DIS terminerà il proprio piano di investimenti di lungo termine a gennaio 2019, posizionandosi sul mercato con una delle flotte di navi cisterna più moderne, inoltre si continuerà a lavorare al fine di rafforzare competitività della società, posizionandola tra le aziende leader dell’industria. Dis si concentrerà sul rafforzamento del proprio bilancio e della sua posizione di liquidità, in vista del completamento del piano di investimenti di 755 milioni di dollari su nuove navi. La società ritiene che il mercato delle navi cisterna dovrebbe continuare a migliorare grazie al rallentamento della crescita dell’offerta di navi e all’aumento dei volumi trasportati, trainati da una forte domanda petrolifera, dall’aumento delle esportazioni statunitensi e da elevati margini di raffinazione e utilizzo negli USA.

Lo scorso 21 marzo Banca Imi ha limato il prezzo obiettivo di d’Amico portandolo da 0.41 a 0.39 euro, in seguito alla riduzione delle stime sui ricavi e sulla redditività per il 2018. Gli analisti prevedono che la società possa chiudere l’esercizio in corso con ricavi per 282.6 mln di dollari ed un risultato negativo per 2.6 milioni. Mentre hanno migliorato la previsione sull’utile netto per il 2019 che dovrebbe essere intorno ai 17.9 mln di dollari. Anche Equita Sim ha ridotto il target price sul titolo portandolo da 0.30 a 0.270 euro in seguito alla riduzione delle stime per i prossimi trimestri.

RISULTATI DELL’ESERCIZIO 2017

  • Ricavi base time charter (TCE) – US$ 257,4 milioni. EBITDA – US$ 36,8 milioni (14,3% on TCE). Risultato netto – US$ (38,1) milioni. Flussi di cassa da attività operative – US$ (11,3) milioni. Indebitamento Netto – US$ 510,2 milioni al 31 dicembre 2017.

#4 ITWAY: da seguire il piano strategico su controllate e startup


Dopo l’ennesimo fuoco di paglia, il titolo ha ripreso la via delle vendite tornando al punto di partenza in area 1.20 euro (-30% in 2 anni).

Itway società quotata al segmento Star di Borsa Italiana, attiva nel settore dell’IT, prevede un contesto di mercato favorevole nel 2018. Il mercato digitale in Italia ha archiviato il 2017 con una crescita pari al +2,3% (rispetto all’1,8% del 2016) dell’intero comparto, in particolar modo nel settore Digital Enablers dove il Gruppo ha fatto importanti investimenti negli ultimi 5 anni ed è ben posizionato.

Il Piano Industriale 2018-2022 prevede di sviluppare il settore della sicurezza con una maggiore focalizzazione della partecipata Be Innova e delle start-up iNebula e 4Science. Si continuerà lo sviluppo delle operazioni VAD in Grecia e Turchia che consentiranno alla Capogruppo di incassare dividendi da tali controllate (le attività VAD di Grecia e Turchia proseguono con il loro posizionamento di leader della sicurezza dei rispettivi Paesi, continuando con i tassi di crescita previsti, diventando supporto allo sviluppo estero anche in area MEA.  Inoltre, lo sviluppo attuato ed in corso nell’area Middle East Africa riguarda le ASA VAR e VAS; con tipologia di prodotti e competenze distintive esportabili). Inoltre, ItWay ha completato il suo programma di disinvestimento delle attività VAD attraverso la vendita del 100% di ITWAY HELLAS SA e ITWAY TURKYIE LTD, società controllate al 100% da Itway per un valore di 10 mln di euro.

RISULTATI DELL’ESERCIZIO 2017

  • Ricavi complessivi pari a 44.6 milioni di Euro, al netto della cessione di “Business-e” a 31.1 milioni di Euro
  • Risultato netto di esercizio pari a 717 mila Euro rispetto ai -62 mila Euro dell’esercizio precedente
  • EBITDA consolidato -1.4 milioni di Euro, dei quali -1.3 milioni di Euro relativi alla partecipata ceduta Business-e;
  • Migliora la PFN di Gruppo: -6.8 milioni di Euro Vs. -21.3 milioni di Euro al 31.12.2016
  • Risultato netto della Capogruppo Itway pari a 717 mila Euro rispetto ai -64 mila Euro dello stesso periodo 2016.
  • Miglioramento della PFN della Capogruppo Itway Spa: -7.0 milioni di Euro Vs. -16.3 milioni di euro.

#5 TESMEC: si scommette sul Qatar


Il Gruppo Tesmec è leader nella progettazione, produzione e commercializzazione di sistemi per la costruzione e la manutenzione di infrastrutture relative al trasporto e alla distribuzione di energia elettrica, dati e materiali. Il titolo in due anni ha ceduto sul listino di Piazza Affari l’11%.

La raccolta ordini registrata nel 2017 (nell’esercizio 2017 il Gruppo ha realizzato più dell’80% dei ricavi all’estero) ed alcuni contratti di rilievo come quello in Qatar da 4.3 mln di dollari (Paese in forte ripresa economica e critico punto di snodo verso mercati strategici quali l’Oman e il Kuwait) permetteranno al Gruppo di raggiungere l’obiettivo di 200 mln di euro di ricavi nel 2018. Da sottolineare anche la riduzione dell’indebitamento finanziario (l’indeb. al 31 dicembre 2017 del Gruppo Tesmec è pari a 85,2 milioni di euro, in miglioramento dell’11,9% rispetto ai 96,7 milioni di euro al 31 dicembre 2016) e la significativa crescita dei ricavi (bilancio 2017). Una nota negativa potrebbe essere una ripresa dell’inflazione legata al costo delle materie prime ed il cambio euro dollaro che potrebbero pesare negativamente sulla marginalità. Nel quarto trimestre del 2017 è notevolmente migliorato il trend positivo dei risultati del Gruppo in termini di volumi, marginalità, generazione di cassa e raccolta ordini quindi nel 2018 sono previsti ulteriori miglioramenti.

A fine febbraio Mediobanca Securities ha confermato il rating Neutral con target price a 0,62 euro. Per i prossimi due anni si attende il potenziamento del business ferroviario e delle telecomunicazioni grazie alla controllata Marais Technologies (leader nei servizi di noleggio e costruzione di macchinari per infrastrutture nei settori telecomunicazioni, elettrico e gas) esposta in tre mercati ad alto potenziale nel settore, come la Nuova Zelanda, il Regno Unito e la Francia. Il gruppo sarebbe in grado di affrontare l’inflazione dei costi delle materie prime ma gli analisti si mantengono cauti in merito ai tassi di cambio.

 

Principali Risultati Consolidati dell’esercizio 2017 • Ricavi: 175,6 milioni di euro (+36,6% rispetto ai 128,5 milioni di euro al 31 dicembre 2016); • EBITDA Adj2: 22,9 milioni di euro (+97,4% rispetto agli 11,6 milioni di euro al 31 dicembre 2016). EBITDA3 pari a 20,7 milioni di euro (+143,5%); • EBIT: 6,1 milioni di euro (+241,7% rispetto ad un valore negativo per 4,3 milioni di euro al 31 dicembre 2016); • Risultato Netto: negativo per 1,4 milioni di euro (+63,7% rispetto ad un Risultato Netto negativo per 3,8 milioni di euro al 31 dicembre 2016); • Indebitamento Finanziario Netto: 85,2 milioni di euro (in miglioramento dell’11,9% rispetto ai 96,7 milioni di euro al 31 dicembre 2016); • Portafoglio Ordini Totale: 195,0 milioni di euro (+7,73% rispetto ai 181,0 milioni di euro al 31 dicembre 2016).

 PASQUALE FERRARO

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Pasquale Ferraro
Giornalista Pubblicista iscritto all’albo dei Giornalisti. Ha collaborato con Yahoo Finanza; trendonline, Alice Economia; Finanza rapisarda; 4Trading, cblive, Borsainvestimenti e La Gazzetta del Molise. Attualmente collabora con Investing.com ed altri siti online del settore.