In arrivo i TRENI a LEVITAZIONE MAGNETICA su ROTAIE anche in Italia? Ecco il progetto

L'accordo per realizzare un treno a levitazione magnetica che viaggia sui binari esistenti al doppio della velocità

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Credit: ferrovie.info

RFI e Nevomo stipulano un accordo per realizzare un treno a levitazione magnetica che possa viaggiare sulle rotaie già esistenti al doppio della velocità. L’idea è di creare il primo progetto pilota in Italia, a Bologna.

Guardiamo insieme il progetto.

In arrivo i TRENI a LEVITAZIONE MAGNETICA su ROTAIE anche in Italia? Ecco il progetto

# I treni a levitazione magnetica

Credit: @hyperloopitalia

I treni a levitazione magnetica non sono una novità.

Si è infatti spesso parlato del famoso progetto di Hyperloop, il treno superveloce a levitazione magnetica che promette di viaggiare fino a 1.200 km/h e che ha già ottenuto degli ottimi risultati nei primi test negli Stati Uniti.

La promessa è che Hyperloop arrivi anche nel nostro paese. La data prevista è il 2030 e si parla di un tragitto Milano-Roma coperto in soli 30 minuti ma ci sono molte notizie su altri possibili tragitti come Milano Cadorna – Malpensa in 10 minuti.

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(Leggi anche: Compiuto il primo VIAGGIO con l’HYPERLOOP: obiettivo è una GRANDE METROPOLITANA tra le città del NORD)

Ma come funziona Hyperloop? Si tratta di una tecnologia per il trasporto ad alta velocità di passeggeri e merci che usa treni che si muovono attraverso tubi a bassa pressione magnetica all’interno di altri grossi tubi sottovuoto.

Il progetto richiede quindi la realizzazione di un’estesa infrastruttura di tunnel, impresa non semplice e soprattutto non veloce in un paese come l’Italia.

E se ci fosse un modo per eliminare la costruzione dei tunnel e far andare i treni a levitazione sui binari?

# L’accordo tra RFI e Nevomo: velocità doppia usando i binari esistenti

Credit: ferrovie.info

Questa è la domanda da cui è partita RFI – Rete Ferroviaria Italiana – azienda pubblica, partecipata al 100% da Ferrovie dello Stato Italiane, nata nel 2001 con la funzione di gestore dell’infrastruttura ferroviaria nazionale.

Per studiare le potenzialità e la fattibilità di questo sistema di trasporto, è stato firmato lo scorso 18 giugno un Memorandum of Understanding da Vera Fiorani, Amministratrice Delegata e Direttrice Generale di RFI, e Przemyslaw Paczek, CEO della società tecnologica polacco-svizzera Nevomo.

Lo scopo del progetto è di analizzare e verificare la fattibilità di un’evoluzione enorme per i treni a levitazione magnetica: far viaggiare i treni ad una velocità quasi doppia rispetto a quella attuale, senza però modificare le caratteristiche principali delle linee ferroviarie.

# La tecnologia Magrail

Credit: @nevomo_tech

Questo nuovo funzionamento sfrutterà la tecnologia Magrail, un sistema di levitazione magnetica passiva che opera su binari ferroviari esistenti a velocità fino a 550 km/h.

Questa tecnologica potrebbe consentire il passaggio sulla stessa linea sia dei treni convenzionali sia dei nuovi veicoli a levitazione magnetica, i quali potrebbero beneficiare di un aumento della velocità, rispetto all’attuale materiale rotabile, fino al 75%.

La stessa tecnologia può essere poi utilizzata per elevare la velocità fino a 1.000 km/h in tunnel a bassa pressione e fino a 1.200 km/h utilizzando binari dedicati.

# Il primo progetto pilota sarà a Bologna

Credit: hwupgrade.it

Come segnala il sito hwupgrade.it oltre ad avviare lo studio di fattibilità, le due aziende chiederanno un finanziamento all’Unione Europea per la realizzazione di un progetto pilota Magrail sul circuito di prova di proprietà di RFI a Bologna San Donato.

In caso di un esito positivo per lo studio, il circuito sarà poi utilizzato per i processi di certificazione e omologazione necessari per consentire l’implementazione commerciale della tecnologia.

La collaborazione tra RFI e Nevomo nasce da una comune attenzione al futuro che non perde mai di vista le sfide tecnologiche attuali.

I treni a levitazione magnetica su rotaie saranno il futuro della mobilità?

Continua la lettura con: Il progetto del TUNNEL SOTTOMARINO più LUNGO del mondo per collegare Emirati Arabi e India

ARIANNA BOTTINI  

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Arianna Bottini
Classe 1998, mi sto laureando in Scienze psicosociali della comunicazione. Sono alla ricerca del mio posto nel mondo; nel frattempo viaggio, leggo, cucino e compro piante.