Le 10 VIE più SORPRENDENTI di Milano

"La via più stretta", quella "più verde", la via che è una piazza o quella che ci fa sentire a Burano. Scopriamo quali sono e come raggiungerle

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La nostra città è capace sempre di stupirci: “la via più stretta”, quella “più verde”, la via che è una piazza o quella che ci fa sentire a Burano. Scopriamo quali sono e come raggiungerle.

Le 10 VIE più SORPRENDENTI di Milano

#1 Via Porlezza, la più bizzarra di Milano

Via Porlezza, una strada breve e stretta e sicuramente una delle più bizzarre di Milano, tra piazza Cairoli e via Dante. All’angolo con via Giulini si può vedere la Chiesa più “Corta” di Milano. C’è anche un piccolo anfiteatro, in abbandono e poco considerato, utilizzato come ritrovo collettivo dalla comunità russa, dopo la funzione domenicale. Infine c’è anche una casa tagliata a metà in orizzontale, nella parte più alta. Sull’ingresso principale è visibile il numero civico, e dal cancello è possibile osservare l’interno, oggi adibito a parcheggio.

 

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#2 Vicolo de’ Lavandai: dove si lavavano i panni sporchi dei milanesi

Vicolo Lavandai – Alzaia Naviglio Grande 14

Il Vicolo Lavandai è un luogo incantevole della vecchia Milano, sulla sponda del Naviglio Grande. Usato fino agli inizi del’900, quando i panni si lavavano solo a mano questo era il luogo dove gli uomini, non le donne, al contrario di quello che si potrebbe pensare, si occupavano di questo compito. Infatti, furono loro a fondare la Confraternita dei Lavandai nel ‘700. Lungo il vicolo scorre un ruscello, “el fosset”, un tempo alimentato direttamente dall’acqua proveniente dal Naviglio Grande.    

 

#3 Via Cavalieri del Santo Sepolcro: la via più verde del centro

Credits: mapio.net – Via dei Cavalieri del Santo Sepolcro

Una via piena di alberi e di verde, in pieno centro a Milano è quasi una rarità. Per questo non potete mancare una visita in Brera, dove oltre alla Pinacoteca e le vie più caratteristiche come Via Fiori Chiari e Via Fiori Oscuri, merita uno sguardo anche Via dei Cavalieri del Santo Sepolcro, tra Piazza Papa Paolo Sesto a Via Solferino, che percorre lateralmente i chiostri di San Simpliciano. Dove anche i palazzi sono ricoperti da edere e circondati dalla vegetazione.

 

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#4 Via Paolo Sarpi: sembra di essere in Cina

chinatown milano
La nuova faccia di via Paolo Sarpi

La via a vocazione commerciale con la più alta concentrazione di negozi gestiti dalla popolazione cinese, dà proprio l’impressione di trovarsi in un piccolo quartiere del paese del Dragone. Paolo Sarpi è una vera e propria Chinatown, che offre anche posticini deliziosi dove fermarsi a mangiare o provare qualche pietanza caratteristica: tra i più noti la Ravioleria Sarpi che collabora con la macelleria italiana accanto e la pittoresca pasticceria Maki.

 

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#5 Il quartiere Arcobaleno di Via Lincoln

Il villaggio operaio dell’800 di Via Lincoln è una piccola perla imperdibile nel quadrante est della città. Con la sua peculiarità, giardinetti pieni di fiori ed edere che si arrampicano quasi in modo fiabesco su muri di casette tutte colorate, che ricorda una piccola “Burano“, l’isola veneziana famosa per le case colorate. Non è molto distante dal centro città, tra via Archimede e Via Sottocorno.

#6 Viale delle Rimembranze: la via rotonda

Una piazza perfettamente circolare che prende il nome di viale. Le Rimembranze si riferiscono al “rimembrare”, ovvero al ricordo. Nello specifico si riferisce all’ingente numero di abitanti di Lambrate, 114, che persero la vita al fronte nella Grande Guerra. La piazza di Viale delle Rimembranze, definita da molti “la porta d’ingresso di Lambrate”, è allora da considerare come un giardino della memoria. Al suo interno ci transita il tram 33 mentre all’esterno il traffico veicolare.

 

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#7 Via Giovanni Pontano: la via della street art

A Nolo si trova una via letteralmente coperta di street art. È via Giovanni Pontano, dove ad ci sono centinaia di bellissimi murales che accompagnano ogni passeggiata, per un’immersione unica in questo particolare tipo di arte. Tra Turro e Rovereto la parete delle ferrovia ospita un carrellata di opere dei migliori writer in circolazione.

 

#8 Via Bagnera: la via più stretta (e macabra) di Milano

Via Bagnera oltre a essere la via più stretta della città e anche la memoria storica del passaggio del primo serial killer italiano. Qui infatti il tal Antonio Boggia, dopo averle blandite con i suo modi gentili, uccideva la sue vittime e per questo fu impiccato verso la fine del ‘1800. Se volete sentire correre un brivido lungo la schiena fate un salto nei pressi di Via Torino, all’altezza di Via Nerino, oppure prendete Via Santa Marta.

 

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#9 Via Cappuccini: a passeggio in compagnia dei fenicotteri

Tra le vie che lasciano a bocca aperta, c’è una nei pressi di Corso Venezia, che non ha eguali. Siamo in Via Cappuccini che tra le sue meraviglie annovera la magnifica Villa Invernizzi dove rimarrete certamente stupiti dai fenicotteri rosa al suo interno oppure Palazzo Berri Meregalli, esuberante esempio di architettura eclettica: un edificio che combina elementi romanici, gotici e liberty.

 

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#10 Via Montenapoleone: il regno dello shopping di lusso

Via Montenapoleone è il regno dello shopping di lusso in Italia e tra le vie più esclusive al mondo. Qui potete i negozi di tutti i brand della moda mondiali, tra Piazza San Babila e Corso Manzoni, una delle quattro strade che formano il quadrilatero della moda. Una curiosità: Montenapo, così come viene chiamata dagli aficionados, è la sola via di Milano che si può percorrere in auto solo dal suo centro in senso unico opposto verso le estremità.

 

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FABIO MARCOMIN

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Fabio Marcomin
Giornalista pubblicista. Laurea in Strategia e Comunicazione d’Impresa a Reggio Emilia. Il mio background: informatica, marketing e comunicazione. Curioso delle nuove tecnologie dalle criptovalute all'AI. Dal 2012 a Milano, per metà milanese da parte di madre, amante della città e appassionato di trasporti e architettura: ho scelto Milano per vivere e lavorare perché la ritengo la mia città ideale.