Milano in MENO TEMPO: raggiungere Milano con più velocità

Tra progetti sulla carta, in cantiere o solo nei sogni, quale sarà e quale dovrebbe essere la mobilità del futuro per raggiungere Milano in velocità?

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Tra progetti sulla carta, in cantiere o solo nei sogni, quale sarà e quale dovrebbe essere la mobilità del futuro per raggiungere Milano in velocità?

Milano in MENO TEMPO: raggiungere Milano con più velocità

#1 Le ESTENSIONI delle linee metropolitane in progetto e quelle in costruzione

# A nord M1 fino a Monza 

Rispetto alle previsioni iniziali, tra fallimenti e ritardi, è in fase di ultimazione il tunnel che collegherà il capolinea nord-est della linea M1 Sesto San Giovanni FS con le due future nuove fermate di Sesto Restellone e Monza Bettola. La nuova data di apertura fissata a fine 2021, sta però slittando di anno in anno.

Credits: Urbanfile – Prolungamento M1 Monza-Bettola

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# L’estensione ad ovest della M1 fino a Baggio 

Il prolungamento da Bisceglie a Baggio con la realizzazione di tre nuove fermate per un prolungamento di tre chilometri e mezzo, con nuovo capolinea in via degli Ulivi è già stato interamente finanziato. I lavori che sarebbero dovuti iniziare nel 2021, stanno però slittando di anno in anno.

fonte: Corriere
fonte: Corriere

# M2 fino a Vimercate: in attesa dei fondi per studio fattibilità

Approvato a fine 2017 il decreto per dare il via allo studio di fattibilità del prolungamento della M2 da Cologno Nord fino a Vimercate. Nel dicembre 2018 i tecnici di Metropolitana Milanese hanno presentato il primo stato di avanzamento degli studi relativi al prolungamento. Le nuove fermate sarebbero sei: Brugherio, Carugate, Agrate, Concorrezzo, Vimercate-Torre Bianche, Vimercate.
Una delle alternative ipotizzate, in sostituzione della metropolitana, è il sistema BRT (Bus Rapid Transit), che prevede l’utilizzo di bus a guida autonoma e/o filobus o bus elettrici su corsie riservate. Ad oggi manca un milione di euro per far partire lo studio di fattibilità dalla Regione Lombardia che pare intenzionata a far slittare lo stanziamento dei fondi.

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# M3 fino a Paderno a Nord e fino Paullo a sud-ovest 

Lo studio di fattibilità per la M3 fino a Paderno è stato già presentato e prevede 5 ipotesi, con un costo che varia tra i 400 e i 950 milioni di euro. Quattro delle cinque possibilità prevedono il capolinea al Parco Toti di Paderno Dugnano e di intercettare i flussi di traffico della Milano-Meda e della Rho-Monza riconnettendosi con gli altri prolungamenti della metro, in particolare quello della Metro 5 con lo sbinamento di Bresso subito dopo Bignami oppure direttamente al ramo diretto a Monza. Si attende la scelta del percorso definitivo e le date di inizio cantiere.

Per il prolungamento M3 in direzione Paullo (lungo la Statale 415 – Paullese), come abbiamo riportato all’inizio è già stato ultimato lo studio di fattibilità. Il Comune di Crema ha messo a disposizione gli ultimi 8.000 euro dei 260 mila euro per un progetto che vede coinvolti: Regione Lombardia, l’Agenzia del bacino TPL, la città metropolitana di Milano, le due province coinvolte (Milano e Cremona) e 11 comuni: Milano, San Donato Milanese, Peschiera Borromeo, Pantigliate, Mediglia, Settala, Tribiano, Paullo, Zelo Buon Persico e i due comuni cremaschi Crema e Spino d’Adda. La fase di fund raising sembra prossima all’arrivo. Rimane da scegliere la lunghezza del prolungamento della linea, quale sistema di trasporto utilizzare ovvero metro, BRT o metrotranvie leggera e le date di inizio lavori. 

 

# M4 conclusa nel 2024

Nel 2024 si dovrebbe completare l’intera linea.  Sono già stati redatti studi di fattibilità per estendere la linea a sud ovest da San Cristoforo a Buccinasco e lo studio preliminare per prolungarla ad est fino a Segrate, dove sarebbe dovuto sorgere Westfield Milano lo shopping center più grande d’Europa al momento al palo, con possibile fermata all’Idroscalo. 

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# M5 a nord-ovest fino a Monza entro il 2030

Per il prolungamento della linea lilla a Monza, di fatto lunga come un’intera linea, si attende solo la data ufficiale per i cantieri: l’anno previsto era inizialmente il 2021, ma si dovrà attendere ancora. Il prolungamento sarà fino a Monza Polo istituzionale che comporterà un raddoppio del chilometraggio della linea attuale e 12 fermate in più. L’orizzonte di apertura della linea rimane comunque il 2030, con Milano che diventerà così la prima città d’Italia a collegare con la metro il capoluogo di un’altra provincia.

M5 a Monza: il tracciato definitivo
M5 a Monza: il tracciato definitivo

Sempre in direzione nord, è stato completato lo studio di fattibilità sul possibile prolungamento della metropolitana M5 verso i territori di Bresso, Cusano Milanino e Cinisello. Il progetto prevede la biforcazione dei binari da Bignami: da un lato proseguendo verso Monza, dall’altro in direzione Bresso con l’ipotesi di 5 nuove fermate: Parco Nord, Bresso, Cusano e due fermate a Cinisello. Il progetto è in attesa di ricevere i finanziamenti per realizzare la progettazione esecutive, nel caso si decidesse di costruire la linea ci vorrebbero 4 anni per realizzarla.

A Ovest è ancora in attesa di partire lo studio fattibilità per il prolungamento da San Siro Stadio verso Settimo Milanese. Le nuove fermate sarebbero 5: Caldera, Quinto Romano, San Romanello, Figino, Settimo Milanese. Passata anche delibera regionale per ulteriore studio di fattibilità su estensione supplementare da Settimo Milanese a Magenta, i tempi però non saranno brevi in quanto l’orizzonte sarà tra il 2030 e il 2050.

# La semi-circle line

 

Circle line Milano
Credits: wikipedia.org – Circle line Milano

L’accordo raggiunto nel 2017 tra Fs e Comune di Milano porterà alla realizzazione di un arco di circle line sul percorso della S9 (da Rho Fiera a San Cristoforo Fs-M4) con nuove fermate (Mind, Stephenson, Tibaldi) già progettate e altre da progettare (Istria) con frequenza a regime di 15 minuti. La linea semi-circolare prevede in tutto l’aggiunta di 12 fermate: Tibaldi, già inaugurata, Porta Romana, Istria con M5, Dergano con M3, Stephenson e MIND-Cascina Merlata, San Cristoforo, Romolo, Forlanini, Lambrate, Certosa, Rho Fiera con una rifunzionalizzazione del tracciato ferroviario su cui transita la linea suburbana S9, l’acquisto di 20 treni dedicati e una cadenza di 15′.

# Le linee che servirebbero

# La M6

La linea M6 con le varianti previste nel PUMS
La linea M6 con le varianti previste nel PUMS

La linea è stata inserita nel Pums, ma solo come ipotesi possibile in caso che i flussi di persone lo richiedano, questo significa che non se ne parlerà prima del 2030. Il percorso dovrebbe essere tra Certosa a Tibaldi, riprendendo quello originario della giunta Moratti che comprendeva 37 fermate, tra le quali Quarto Oggiaro, viale Certosa, Pagano, Porta Genova, piazza XXIV Maggio, Porta Romana, via Lombroso, Ponte Lambro. Come ipotesi di eventuali prolungamenti l’arrivo della linea a Baranzate e Noverasco. 

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# Le estensioni che potrebbero servire i 4 milioni dell’area metropolitana

Milano è però carente di fermate metropolitane in altri settori esterni ai suoi confini comunali e oltre, per questo motivo servirebbero dei prolungamenti di linee metropolitane che spostino tutti i capolinea molto più esternamente, ad esempio:

  • M1 FINO A LAINATE E ABBIATEGRASSO
  • M2 FINO A TREZZO SULL’ADDA E BINASCO
  • M3 FINO A SAN ZENONE AL LAMBRO
  • M4 FINO A TRUCAZZANO
  • M5 FINO CASTANO PRIMO

# La Circle Line

Credits: Chiara Quinzii, Diego Terna, Milano a pezzi, 2004 - Progetto Circle line
Credits: Chiara Quinzii, Diego Terna, Milano a pezzi, 2004 – Progetto Circle line

La linea circolare così come progettata è monca e con un frequenza, di 15 minuti, troppo bassa per le esigenze dei cittadini: servirebbe una vera linea metropolitana circolare, sempre su parte del percorso della linea S9, ma con 36 fermate chiudendo l’anello ad ovest come nel progetto in alto nelle due immagini, una linea alla pari alle circle line di Londra, Berlino, Parigi e Mosca.

Ipotesi delle 3 Circle line
Ipotesi delle 3 Circle line

Inoltre più a lungo termine potrebbero essere previsti altri tre anelli circolari a coprire tutta l’area metropolitana, come nell’ipotesi in basso e nello specifico:

  • trasformazione la circolare filoviaria 90-91 in una vera linea di forza con corsie totalmente preferenziali e asservimento semaforico
  • Circolare Interna: seguendo il percorso delle tangenziali nord, est e ovest.
  • Circolare Esterna: seguendo il percorso della TEEM e della superstrada che sostituisce il progetto della TOEM.

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# Parcheggi d’interscambio ai confini della Città Metropolitana

 

Con tutte le linee metropolitane prolungate ai confini della Città Metropolitana e le circle line che percorrono i confini più esterni andrebbero realizzati dei mega parcheggi di interscambio per intercettare tutte le auto provenienti dal resto della Regione Lombardia e oltre. Nel dettaglio si avrebbero questi parcheggi:

  • A nord-ovest quelli di Castano Primo con capolinea M5 e Lainate con capolinea M1
  • A nord quelli di Paderno Dugnano che interscambia con M3 e Monza Polo Istituzionale con M5
  • A nord-est quello di Trezzo sull’Adda con il capolinea della M2
  • A ovest quelli di Magenta con M5 e Abbiategrasso con M1
  • A est il parcheggio di Trucazzano che serve capolinea M4 e quello di Paullo con il capolinea di M3
  • A sud i parcheggi di San Zenone al Lambro per accogliere auto dei fruitori della M3 e a Binasco quelli che prenderanno la M2 

Tutti i parcheggi dovranno essere gratuiti e prenotabili tramite app prima dell’avvio, con accesso 24H, mentre quelli localizzati negli attuali capolinea potrebbe essere parzialmente dismessi per le auto e messi a servizio di biciclette e velocipedi.

# Metro in servizio 24H, passante integrato con il sistema di metropolitane e implementazione nuove tratte

passante ferroviario

# Metropolitana in servizio anche di notte

I parcheggi d’interscambio gratuiti ad accesso 24 ore al giorno devono prevedere che anche le linee metropolitane funzionino anche di notte, come nelle principali città europee e mondiali. La conseguenza di minor traffico, incidente e inquinamento avrebbe ricadute economiche, sociali e ambientali su tutto il territorio.

# Secondo passante direzione nord-est sud-ovest

Il progetto del secondo passante è abbandonato nei cassetti da tempo, dopo che il primo è entrato in funzione nel 2008, e visto l’aumento nel suo utilizzo anche se poco pubblicizzato e integrato servirebbe realizzarne uno che attraversi la città da nord-est sud-ovest incrociando l’attuale che sottopassa Milano da nord-ovest a sud-est. Il passante è una struttura relativamente sconosciuta e non adeguatamente sfruttata da pendolari e milanesi, forse anche perché risulta quasi un “corpo estraneo”: una soluzione potrebbe essere il passaggio della gestione in capo ad ATM con relativo adeguamento di tornelli, segnaletica, grafica e colori che richiamino alle linee metropolitane, oltre all’indicazione sulla cartina dei trasporti per farla riconoscere a tutti come un’altra linea a tutti gli effetti.

Per migliorare e aumentare l’offerta del trasporto suburbano, nell’ottica dei due passanti, si potrebbe pensare a nuove linee per attirare il traffico da tutta le Regione e quelle limitrofe. Alcune ipotesi:

SA: SARONNO-MI BOVISA-MI ROGOREDO-LODI/PAVIA (LINEA NERA)

SB: TREVIGLIO-PIOLTELLO-RHO-VARESE/NOVARA (LINEA GRIGIA)

SC: MI CADORNA-PALAZZOLO M-SEVESO-MARIANO C/CAMNAGO L (LINEA AMARANTO)

SD: RHO-MONZA-CARNATE-LECCO/BERGAMO (LINEA AZZURRA)

SE: ALBAIRATE-SEREGNO-SARONNO/CHIASSO (LINEA FUCSIA)

In sintesi tutto il sistema di trasporto pubblico dell’area metropolitana milanese dovrebbe avere 3 punti cardinali: linee circolari, radiali e passanti che servano tutte le aree urbanizzate integrati in un unico sistema, parcheggi d’interscambio gratuiti ai confini della Città Metropolitana, servizio di trasporto pubblico in funzione 24h.

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FABIO MARCOMIN

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Fabio Marcomin
Giornalista pubblicista. Laurea in Strategia e Comunicazione d’Impresa a Reggio Emilia. Il mio background: informatica, marketing e comunicazione. Curioso delle nuove tecnologie dalle criptovalute all'AI. Dal 2012 a Milano, per metà milanese da parte di madre, amante della città e appassionato di trasporti e architettura: ho scelto Milano per vivere e lavorare perché la ritengo la mia città ideale.