Si dice che chi è di Milano sia molto esigente, a tratti snob. Abbiamo chiesto ai milanesi cosa non riescono a mandare giù. Ecco la classifica delle risposte più votate.
Le 10 cose che chi è di Milano non riuscirà mai ad accettare
#10 “La cotoletta vegana”
Trattoria San Filippo Neri
#9 “Che Roma sia la capitale d’Italia”
#8 “La chiusura dei bellissimi cinema in centro. Una grande perdita della cultura”
The Space Cinema
#7 “I binari dei tram abbandonati”
#6 “La metro che chiude a mezzanotte, anche il sabato”
#5 “Tutti gli scrocconi che salgono sui mezzi senza fare il biglietto”
#4 “Le piste ciclabili fatte male ed inutili“
#3 “Quelli che dicono che è brutta senza poi nemmeno aver visto tutto.”
#2 “Quelli che si lamentano di Milano e son sempre qui”
#1 “Quelli che sulle scale mobili stanno fermi sul lato sinistro”
Continua la lettura con: 7 milanesi atipici: c’è chi non crede alla loro esistenza
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Permettete a un vecchio milanese di dire la sua. Personalmente detesto:
– Lo slogan Milano da bere. Ridurre la mia città a un amaro sarà divertente per qualcuno ma
a me sembra solo stupido. Quanti Ramazzotti avranno venduto in più?
– La parola movida. Nacque in Spagna per indicare i fermenti sociali e culturali dopo la fine
della dittatura negli anni ’80. Non ha nulla a che fare con la vita notturna, meneghina e
non.
– Quelli che quando vedono qualcosa di bello come il quartiere Lincoln dicono “non sembra
neanche di essere a Milano”. Da daspo.
– Quelli che sparlano di Milano guardandosi bene dall’andarsene. In questo trovo conforto in
Carlo Porta che ne fece un suo cavallo di battaglia. In certi casi con un fulmineo “foeura di
ball”. Ma per un abate fiorentino che pur stando a Milano esaltava solo la Toscana squader-
nò un elenco formidabile di persone di ogni categoria attive a Milano in tutti i campi. Alcuni
son famosi anche per noi ma i più sono tanti Carneade però uno più in gamba dell’altro.
Quanto alla metropolitana prolungata nei fine settimana fu l’allora direttore generale del comune a bloccare l’iniziativa dalla giunta Moratti. Si chiamava Giuseppe Sala e giustificò la decisione col fatto che c’erano pochi passeggeri.
Infine la cotoletta vegana: ma se non ti piace la carne perché la imiti? Questa però è un’altra storia non certo solo ambrosiana.
Milano é una non grande ma grandissima cittá. Ha una energia speciale che la rende unica. Purtroppo la decadenza generale del mondo non ha risparmiato nemmeno lei. Tra le cose che aggiungerei è vedere nei “fiorai” tanto tipici e caratteristici della nostra cittá in cui ti aspetti un milanese doc che ti risponde in dialetto, persone immigranti che non capiscono neanche l’italiano.
Mi ha fatto sorridere quella del “lato sinistro” del metrò…. Vorrei ricordare che le scale “mobili” si chiamano cosí perché la gente stia lí tranquilla e venga trasportata….. Se la tua ansia o fretta é cosí grande fatti le scale normali che sono state fatte per questo. Altrimenti si costringe la scala mobile a diventare piccola la metá creando anche code per poter salire.
Milano é una non grande ma grandissima cittá. Ha una energia speciale che la rende unica. Purtroppo la decadenza globale del mondo non ha risparmiato nemmeno lei. Tra le cose della lista aggiungerei : Vedere nei bellissimi “fiorai” tanto tipici e caratteristici delle vie della nostra cittá in cui ti aspetti un milanese doc che ti riaponde in dialetto , immigranti che non capiscono neanche l’italiano…
Mi ha fatto sorridere quella “del lato sinistro” delle scale mobili… Vorrei ricordare che le scale mobili si chiamano cosí perché le persone se ne stiano lí tranquille ad essere trasportate. Se la tua Ansia o la tua fretta é cosí grande fatti le scale normali che sono lí per questo. Altrimenti la scala mobile si vede ridotta alla metá e si creano code per poter salire…