Il PALAZZO di Milano RISCALDATO con la PUPÙ

Il primo intervento pubblico di questo tipo in Italia

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Agenzia del Demanio

Si tratta del primo intervento pubblico di questo tipo in Italia. Ecco come funziona e quanto si riduce il consumo di gas.

Il PALAZZO di Milano RISCALDATO con la PUPÙ

# Il palazzo in stile liberty di corso Monforte

Agenzia del Demanio

Il primo edificio pubblico in Italia che per il riscaldamento prende il calore delle fogne. Il progetto vede coinvolti MM Spa e l’Agenzia regionale del Demanio: riguarda proprio la sua sede in Corso Monforte, un edificio di grande pregio storico-architettonico rielaborato in stile liberty dall’architetto Alfredo Campanini. Intervenuto a “Italia, direzione Nord” l’amministratore delegato della società di ingegneria partecipata del Comune, Francesco Mascolo, ha spiegato che “nelle fognature ci va un contenuto di calore elevatissimo dalle nostre case, ad esempio l’acqua calda delle docce o delle lavastoviglie. Ci sono dei tratti dove la temperatura non scende neanche in inverno sotto 18 gradi“.

# Un risparmio medio del consumo di gas del 40%

Fognatura MM

Nell’ambito di un progetto di riqualificazione complessiva dell’edificio è prevista l’installazione di un condotto fognario con una portata di circa 30 litri al secondo e temperature superiori a 18 gradi. Il calore residuo delle acque reflue alimenta poi una pompa di calore, dopo essere stato traferito in un circuito di acqua dolce, per integrare il riscaldamento fornito dalla caldaia a gas. Il risparmio medio del consumo di gas previsto è del 40%, con punte del 50%. 

# Obiettivo riduzione della CO2 del 60% entro il 2026

L’obiettivo dell’Agenzia del Demanio per la sede regionale è più ampio e infatti ne prevede il restauro, l’illuminazione della facciata principale, a cui si aggiungono le azioni di efficientamento energetico e decarbonizzazione, per abbandonare le fonti di energia climalteranti a vantaggio di quelle pulite. Le parole di Massimiliano Iannelli,  Direttore Regionale della Lombardia dell’Agenzia, in merito alla riqualificazione dell’edificio: “entro il 2026, data prevista per il termine dei lavori, puntiamo alla riduzione di oltre il 60% delle emissioni di Co2, in netto anticipo rispetto al target del 45% fissato dal Comune di Milano nel proprio piano Aria Milano Coal Free per il 2030”.

# Gli esempi in Europa: anche l’Eliseo viene scaldato con la “merde”

archi_urbainpage IG – Palazzo dell’Eliseo

Come detto si tratta del primo intervento pubblico di questo genere in Italia, ma non all’estero. In Francia troviamo ad esempio l’Eliseo che utilizza questo sistema e alcuni edifici scandinavi. 

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FABIO MARCOMIN

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Fabio Marcomin
Giornalista pubblicista. Laurea in Strategia e Comunicazione d’Impresa a Reggio Emilia. Il mio background: informatica, marketing e comunicazione. Curioso delle nuove tecnologie dalle criptovalute all'AI. Dal 2012 a Milano, per metà milanese da parte di madre, amante della città e appassionato di trasporti e architettura: ho scelto Milano per vivere e lavorare perché la ritengo la mia città ideale.