38 MURALES nel VILLAGGIO dei FIORI: così MILANO cambierà volto per le OLIMPIADI

Stradedarts e il progetto dei 38 murales

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credits: citymilanonews.it

Un progetto artistico e di riqualificazione urbana, “collaterale” alle Olimpiadi del 2026 Milano-Cortina, coinvolgerà un intero quartiere con l’intento di creare una galleria d’arte moderna a cielo aperto. L’idea è stata proposta dal Stradedarts Urban Gallery Milano e prevede la realizzazione di 38 murales nel quartiere del Villaggio dei Fiori, nella zona di Lorenteggio. Scopriamo insieme questa proposta!

🛑 38 MURALES nel VILLAGGIO dei FIORI: così MILANO cambierà volto per le OLIMPIADI

# Stradedarts e il progetto dei 38 murales

credits: stradedarts IG

La proposta prevede di realizzare 38 grandi murales a tema olimpico sulle facciate libere delle case di via Oleandri, via Ortensie e via Gigli, la zona vicino a Lorenteggio chiamata Villaggio dei Fiori proprio per i nomi di queste vie. Le abitazioni del quartiere si prestano bene come “tele” perché sono basse ed hanno facciate cieche.

Il luogo non è stato scelto a caso: in via dei Ciclamini sorge infatti il Pala Agorà, il palazzetto del ghiaccio che nel 2026 sarà utilizzato come pista di allenamento per gli atleti che dovranno gareggiare. L’idea, inoltre, è stata lanciata da Stradedarts, un’associazione nata nel 1988 che ha sede proprio in questo quartiere. L’organizzazione si occupa di rigenerazione urbana attraverso il writing, la street art e la creazione di musei urbani a cielo aperto. Tra i loro ultimi progetti realizzati possiamo per esempio citare il murales che rappresenta la recente lite tra Ibrahimovic e Lukaku.

# Una galleria d’arte a cielo aperto: arte e riqualificazione urbana si intrecciano

credits: ilgiorno.it

Le prime dieci facciate dovrebbero essere realizzate tra luglio e agosto 2021 e il progetto coinvolge numerosi artisti milanesi, italiani e persino internazionali, tra questi l’americano Kool Koor, attivo nella street art dal 1979. L’obiettivo è quello di riuscire a completare tutte le 38 facciate entro l’inizio delle Olimpiadi Invernali 2026, così da creare una mostra d’arte contemporanea a cielo aperto. Il progetto nasce per essere, da un lato, un elemento decorativo in occasione dell’evento e dall’altro, uno strumento di riqualificazione urbana. Proprio il presidente del Municipio 6, Santo Minniti, ha affermato che “il progetto ci piace e si inserisce in un quartiere che ha bisogno di riqualificazione dello spazio pubblico”.

È così che, dopo aver ricevuto l’approvazione dei residenti e del palazzetto, il progetto è stato presentato qualche giorno fa alla Commissione Olimpiadi e parteciperà ad un bando del Ministero dei Beni Culturali, in modo da non pesare economicamente sul Comune di Milano.

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# Il progetto che unisce anche la politica

credits: milano.today.it

La proposta sembra raccogliere il consenso favorevole di tutte le forze politiche. Enrico Marcora di Fratelli d’Italia ha proposto di coinvolgere nella realizzazione anche il carcere minorile Beccaria, sia come spazio da decorare che facendo partecipare i giovani detenuti. Alcuni esponenti di Forza Italia hanno suggerito l’utilizzo di vernici che assorbono lo smog e incoraggiato il coinvolgimento di writers milanesi, prevedendo però che chi ha realizzato graffiti abusivi in città non possa partecipare. Il PD, infine, ha affermato che il progetto è un bel modo per accompagnare i cittadini verso l’evento che “non deve essere legato solo al mese in cui si realizzerà”.

Se tutto andrà liscio quindi gli edifici del Villaggio dei Fiori si coloreranno di graffiti in onore delle Olimpiadi, un’importantissima occasione che vedrà gli occhi di tutto il mondo puntati su Milano.

Fonte: milanotoday.it 

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CHIARA BARONE

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Chiara Barone
Nata e cresciuta a Milano, sono una studentessa all'ultimo anno di Sociologia. Sogno un mondo più inclusivo dove cultura, passione e curiosità siano motore di innovazione e miglioramento.