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Questa non è una pipa

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Credits: René Magritte

Una delle caratteristiche che hanno preso piede nell’universo della comunicazione è di trasmettere contenuti attraverso messaggi contraddittori.

Ad esempio alcuni slogan utilizzati nel corso dell’emergenza, tipo “il lasciapassare è strumento di libertà”, o nel mondo pubblicitario, “l’hamburger che nuoce gravemente alla salute” (pubblicità di una catena di negozi di hamburger).

L’autore più celebre che ha portato alla luce questa tecnica manipolatoria basata sulla figura retorica dell’ossimoro, ossia sull’abbinamento di due parole che esprimono idee opposte, è stato Orwell in 1984.

Il libro si apre proprio con i tre ossimori che sono gli slogan cardine del potere:
La libertà è schiavitù
La guerra è pace
L’ignoranza è forza

Tutta la manipolazione del potere totalitario rappresentato dallo scrittore inglese si basava su questa tecnica: se si abbina a un concetto positivo (es. libertà) un concetto negativo (es. schiavitù), la percezione del concetto positivo diventa negativa. All’opposto, se si abbina a un concetto negativo (es. la guerra) un concetto positivo (es. la pace) si può fare accettare al popolo qualcosa che altrimenti rifiuterebbe, con il risultato di capovolgere la percezione della realtà.

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La stessa PNL, la programmazione neuro linguistica, fa riferimento a questa tecnica che, tra l’altro, costituisce l’ossatura dei principi di Goebbels della propaganda del terzo Reich.

Uno dei meccanismi cardine della mente umana è che la negazione si trasforma in affermazione, perché il cervello umano vira al positivo qualunque affermazione negativa. Ad esempio, dire di non pensare a un albero porta automaticamente il soggetto a pensare all’albero.

Questo è il paradosso della pubblicità negativa: spesso delle campagne apparentemente realizzate per dissuadere da comportamenti pericolosi per sé o per gli altri, come fumare o guidare in stato di ebbrezza, finiscono per sortire l’effetto opposto.

Singolare che questa tecnica emerga proprio in un periodo di emergenza sanitaria.

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