Il giardino NASCOSTO di via Padova potrebbe SPARIRE per sempre

É online la petizione che mira a salvaguardare questo piccolo polmone verde

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credits: via padova viva su fb

Il piccolo parco che s’incunea tra viale Padova e via Jesi passerà di proprietà trasformandosi in area edificabile. Diremo dunque addio ad alberi e natura. Vediamo cosa sta succedendo e cosa stanno cercando di fare i cittadini per evitarlo.

Il giardino NASCOSTO di via Padova potrebbe SPARIRE per sempre

# Un’area privata di grande INTERESSE naturalistico

credits: via padova viva su fb
 
La proprietà, Fondazione Pio Istituto dei Sordi, ha confermato la prossima vendita e sembra non sarà possibile fermare un ulteriore schiaffo a un fazzoletto di natura che se ne andrà per sempre. Un’area che misura quanto due campi da calcio regolamentari rischia di svanire nel nulla, insieme ad alberi di alto fusto e a uccelli che dovranno trovare una nuova casa. Non essendo un bene pubblico sembra difficile che si potrà invertire la rotta ma un comitato di quartiere sto raccogliendo firme per presentare una petizione. Nel mentre, si possono vedere gli abitanti pennuti, compresi una coppia di picchi, svolazzare allegramente tra le fronde.
 

# I CITTADINI si stanno organizzando

credits: ig @viapadova_stateofmind

La petizione si rifà all’Agenda 2030, 17 obiettivi deficit dall’ONU che chiede sforzi congiunti per combattere il cambiamento climatico e orientarsi sempre più ad uno sviluppo sostenibile. Certo è che rinunciare a un parco per fare posto a nuove costruzioni risulta difficile da digerire specie se si pensa a quanti edifici abbandonati e fatiscenti attendono di essere recuperati.

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ROBERTO BINAGHI

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Roberto Binaghi
Nato a Milano il 25 agosto 1965. Sin da bambino frequento l’azienda di famiglia (allora una tipografia, ora azienda di comunicazione e stampa) dove entrerò ufficialmente a 17 anni. Diplomato Geometra all’Istituto Cattaneo a 27 anni e dopo aver abbandonato gli studi grafici a 17, mi iscrivo a Scienze Politiche ma lascio definitivamente 2 anni dopo per dedicare il mio tempo libero alla famiglia e allo sport. Sono padre di Matteo, 21 anni, e Luca, 19 anni. Sono stato accanito lettore di quotidiani e libri storico-politici, ho frequentato gruppi politici e di imprenditori senza mai tesserarmi, per anni ho seguito la situazione politica italiana collaborando anche con L’Indipendente allora diretto da Vittorio Feltri e Pialuisa Bianco (1992-1994). Per questioni di cuore ho iniziato a seguire il mondo del basket dilettantistico ricoprendo il ruolo di dirigente della società Ebro per oltre 10 anni e della Bocconi Basket FIP dal settembre 2019 (ruolo che ricoprirò anche per la prossima stagione). Nel corso degli anni ho contribuito allo sviluppo di alcune start-up e seguito alcuni progetti di mia ideazione che hanno come obiettivo la rivalutazione del patrimonio meneghino oltre che un chiaro interesse sociale.