San Siro sì, San Siro no? Una grande opportunità per creare la GRANDE MILANO

Una scelta strategica e di ampio respiro per lo stadio del futuro

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San siro sì o no

Le sorti dello Stadio di San Siro hanno suscitato polemiche a non finire. C’è chi vi è troppo affezionato e chi invece crede che sia ormai troppo vecchio e che ci sia bisogno di un nuovo stadio milanese. Mentre sembra che il futuro di San Siro sia stato deciso (verrà demolito), come ci scrive Livio Brambilla, si potrebbero in realtà trovare nuove idee per il simbolo dello sport milanese.

San Siro sì, San Siro no? Una grande opportunità per creare la GRANDE MILANO

# La lettera di Livio: lasciamo San Siro dov’è e cerchiamo nuove idee

Credits Andrea Cherchi – Zona San Siro

La lettera di Livio Brambilla:

“Leggo in continuazione polemiche a non finire relative alla costruzione del nuovo stadio di Milano.

San Siro si, San Siro no. Lo demolisco, no, non lo demolisco. Lasciamo San Siro dov’è e cerchiamo di avere idee che escano dagli schemi. Sarà contento anche Sgarbi. Anzi, oltre al museo del volo che già esiste e credo sia il più importante in Italia, propongo la realizzazione coordinata con la costruzione dello stadio di un altro museo che possa ricomprendere vari aspetti. Dal territorio, con la civiltà di Golasecca, all’arte moderna. Perché non rivoluzionare completamente il progetto portando lo stadio nelle zone delocalizzate di Malpensa sistemando così una situazione di degrado e allargando la Città di Milano di 40 Km ?

# Lo Stadio a Malpensa?

Ci sono aree delocalizzate che la Regione non riesce a sfruttare (mancanza di idee o di interessi), altre aree già compromesse tipo aree dismesse o una cava parzialmente chiusa dove non si cava ma si fanno solo lavorazioni. Ci sono i collegamenti: una strada a scorrimento veloce  che collega l’aeroporto a due autostrade per non dire tre, treni, bus e ovviamente aerei. Volendo si potrebbe anche pensare a un collegamento fluviale. Canali, navigli e fiume sono vicini. Poi a Malpensa non era / è prevista la realizzazione di una Hydrogen Valley?

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# Nel Parco del Ticino?

credits: @lugano.region

Mettiamo insieme i vari pezzi di un puzzle e realizzeremo qualche cosa di importante. Partendo dal progetto di Boeri (lo stadio bosco-verticale) si potrebbe inserire lo stadio con tutte le sue infrastrutture perfettamente nel contesto del parco del Ticino migliorando ciò che adesso è fatiscente o malmesso.

Si potrebbe realizzare un centro commerciale (il progetto esiste già ed è già stato approvato); si potrebbe creare una viabilità interna al comparo con navette elettriche a guida autonoma che colleghino l’aeroporto, lo stadio, il centro commerciale, gli alberghi ed il museo di Volandia.

# Basta avere la voglia e il coraggio di realizzare progetti innovativi

Stadio San Siro demolito

Altro ancora si potrebbe fare, basta avere il coraggio e la volontà. Per esempio a breve, sembra, ci sanno collegamenti con velivoli a decollo verticale che dovrebbero collegare l’aeroporto con la città. Anche questo potrebbe essere uno stimolo a questo tipo di trasporto. Questa è una idea, sempre che non leda altri interessi consolidati. In questo caso non c’è idea che tenga.

Un’ultima osservazione: lasciamo perdere la distanza dal centro di Milano perché sarei curioso di sapere su 70.000 spettatori che vanno allo stadio quanti vengono da Milano e quanti da fuori.”

LETTERA DI LIVIO BRAMBILLA

Continua la lettura con: San Siro: 12 PROGETTI per rilanciare il QUARTIERE GREEN di Milano

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1 COMMENTO

  1. Io vedo sempre questo problema: mentre i comuni dell’Hinterland mostrano chiara insofferenza all’idea che il loro territorio serva per le infrastrutture di Milano città e in genere vogliono preservare la loro identità (per non dire del volerne il distacco come accaduto per lo smembramento della provincia che ha perso Lodi e Monza, 1 milione di abitanti in 20 anni, e si è pure parlato della provincia ” Olonia” che accorperebbe i comuni lungo la SS del Sempione), qui stiamo parlando di allargare il confine di Milano (comunale? città metropolitana?) invadendo la provincia di Varese. Per lo stadio e un centro commerciale. OK cerchiamo una statistica per capire quanti milanisti o interisti (ammesso che serva per entrambi…) vengono da Milano e quanti da fuori. Ma magari da fuori vengono pure da Bergamo, da Pavia, da Cremona, dal Piemonte…ma che viaggio dovrebbero farsi sti poveracci? Davvero può essere un sogno allargare i confini di Milano? Ma per chi? Forse la proposta è quella, che colpevolmente non colgo nella esposizione dell’amico autore dell’articolo, di definire una regione (un’area metropolitana con tutti i requisiti di questa definizione) supervisionata da un ente adeguatamente influente su tutti gli enti locali, dai comuni alle provincie. Questo decisamente si. Ma, restando nella realtà delle cose, occorrerebbe ben altro che uno stadio, un centro commerciale e qualche altra infrastruttura. Occorre un progetto che comporti il totale coinvolgimento dei comuni (sono centinaia), se non delle provincie; creare la consapevolezza dei benefici non solo per i milanesi che vogliono allargarsi, ma soprattutto dei non milanesi che magari nei loro piccoli già godono di alti standard di vita, e accetterebbero solo un ulteriore sviluppo.

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