🛑 Positivi al Covid: ESPLODE il CASO MILANO. Il totale dei contagiati è passato da 13.680 a 2.475 in un solo giorno

Dati ballerini a Milano e in altri comuni. Sala: "Non so come si sia passati, da un giorno all’altro, da 13mila a 2mila contagiati"

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Credits: milanopost.info

Continuano a persistere i problemi nella gestione dei dati pandemici in Lombardia. Il focus ora è sulla città metropolitana di Milano: un’area che ha una popolazione da media regione italiana ma gestita da pochi funzionari dipendenti dalla Regione. Ecco cosa è successo qualche giorno fa.

🛑 Positivi al Covid: ESPLODE il CASO MILANO. Il totale dei contagiati è passato da 13.680 a 2.475 in un solo giorno

# Il sistema informatico regionale ha registrato un improvviso crollo del numero di persone positive al Covid del 75% nella città metropolitana

Credits: regione.lombardia.it – Andamento curva contagi Lombardia

Un’altra conferma della problematica gestione dei dati sui contagi è arrivata dal “caso Milano”. Tra il 20 e il 22 gennaio, secondo il sistema informatico regionale, la città metropolitana ha registrato un crollo del numero delle persone ancora contagiate dal Covid del 75%: da 13.680 a 2.475. Improvvisamente guariti tutti?Evidente che qualcosa non torna, così come era successo un paio di settimane fa in alcuni piccoli comuni che avevano denunciato falle nel sistema informatico lombardo nella disponibilità dei sindaci, che conteggiava molti più positivi del dovuto.

# Altri comuni in tilt: “vengono ancora erroneamente conteggiati coloro che sono guariti”

Un evento che si è verificato nuovamente il 27 gennaio: a Cesano Boscone le persone attualmente con Covid-19 sono passate in una notte da 56 a 416, a Cologno Al Serio in un giorno da 9 a 30. A Cornaredo come dichiara il Sindaco Yuri Santagostino: “non abbiamo 355 casi, vengono ancora erroneamente conteggiati coloro che sono guariti, come da protocollo, senza il tampone negativo poiché senza sintomi e positivi da più di 21 giorni.

Una situazione preoccupante visto che i dati, oltre a servire per determinare le zone di rischio da assegnare alla regione, sono utili ai primi cittadini per organizzare la sorveglianza sanitaria, programmare i controlli sulle quarantene e i servizi di supporto alla cittadinanza secondo l’andamento del contagio. 

# Sala: “Non so come si sia passati, da un giorno all’altro, da 13mila a 2mila contagiati”

Credits; fanpage.it

Il Sindaco di Milano non si capacita dell’accaduto: “La solidità dei dati gestiti in questo momento lascia dei dubbi. Non so come si sia passati, da un giorno all’altro, da 13mila a 2mila contagiati. Quello che si potrebbe fare è cercare di andare a vedere insieme dati e procedure perché questa pandemia ci accompagnerà ancora per parecchi mesi“. Ritiene inoltre preoccupante la querelle politica tra l’assessore al Welfare Moratti e l’Iss: “Io non capisco questa difesa a oltranza della Regione Lombardia e questa idea di dire non abbiamo sbagliato niente. È capitato anche a me di dire che ho sbagliato e credo che i cittadini quando ammetti che hai sbagliato, sapendo che sei sotto pressione dalla mattina alla sera, lo possono comprendere. Quindi francamente non lo capisco.

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# La situazione nelle Ats delle Città Metropolitana sembra fuori controllo

Credits: ats-milano.it

Uno dei fattori che potrebbe aver inciso nel disastro nella gestione dei dati e che sta ancora provocando errori a catena nella corretta comunicazione dei stessi sarebbe da imputare alla scarsità di funzionari responsabili del corretto caricamento e invio dei dati all’Istituto Superiore di Sanità. Le Ats della Città Metropolitana di Milano sono suddivise in 6 distretti che comprendono, oltre a quello cittadino, il Nord Milano, il Rhodense, l’Ovest Milanese, Melegnano e Martesana e Lodi: in quest’area insistono gli stessi abitanti della Regione Toscana. Con la differenza sostanziale che i dipendenti delle Ats milanesi sarebbero in un numero molto ridotto rispetto al necessario e incapaci quindi di gestire tutta la mole di lavoro.

Fonte: Il Manifesto

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FABIO MARCOMIN 

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Fabio Marcomin
Giornalista pubblicista. Laurea in Strategia e Comunicazione d’Impresa a Reggio Emilia. Il mio background: informatica, marketing e comunicazione. Curioso delle nuove tecnologie dalle criptovalute all'AI. Dal 2012 a Milano, per metà milanese da parte di madre, amante della città e appassionato di trasporti e architettura: ho scelto Milano per vivere e lavorare perché la ritengo la mia città ideale.