Come sarebbe STUPENDA Milano senza queste cose

Quali sono le cose che se tolte possono rendere Milano ancora migliore? Questi i risultati ricavati da un sondaggio condotto tra i milanesi

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ph. dimitrisvetsikas1969

Si dice che la vera ricchezza non è aggiungere, ma togliere. Eliminare il superfluo, ciò che non è necessario, quello che non si è più capaci di migliorare. Quali sono le cose che se tolte possono rendere Milano ancora migliore? Questi i risultati ricavati da un sondaggio condotto tra i milanesi. 

Come sarebbe STUPENDA Milano senza queste cose

#10 I limiti di orario della metropolitana

Un classico di Milano. Amici, devo andare perché altrimenti chiude la metro. Spesso usata come scusa elegante per filare via, ma comunque la questione dell’orario limitato della metro tarpa le ali alla città che non dorme mai. Almeno nel fine settimana si potrebbe osare di più per rendere più simile a città come Berlino, Londra, Parigi o Copenaghen che mostra che ATM riesce a gestire anche una metro 24h.

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#9 Gli imbruttiti

il dogui, il principe, (anche se non era di Milano)

Anche se a molti fanno ridere, al nono posto tra le cose da eliminare secondo i milanesi ci sono gli sbruffoni, i maleducati, gli arroganti, in una parola gli “imbruttiti”. Quella macchietta di milanese superficiale, spaccone, che vive pensando solo a fatturare rappresenta una Milano provinciale ma lontana per fortuna dal reale spirito di Milano. Il milanese vero è con il cuore in mano, sobrio, raffinato, gentile. 

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#8 La guerra ideologica sulla viabilità

Credit: @pisteciclabilimilano

Da qualche tempo sulla mobilità infuria un derby. Più che un derby si rasenta la guerra civile. Bici contro auto, automobilisti contro ciclabili, tutti contro i monopattini. Ci verrebbe da dire: diamoci una calmata!

La logica di una città è la capacità di far convivere in uno spazio limitato persone che si odiano. Quindi bisogna prima di tutto sopportare che ci siano persone diverse da noi che fanno cose diverse da noi. Abbandonando i toni da papà, è indubbio però che molte delle ciclabili non hanno senso: intasano il traffico e sono pericolose per i ciclisti che spesso preferiscono correre sui marciapiedi. Così come è vero che non si possa lasciare la città ingolfata dalle auto è anche vero che non si può fare la guerra a chi deve usare l’automobile per muoversi o per raggiungere Milano. La soluzione? Forse un piano strategico sulla mobilità che cerchi soluzioni ottimali per tutti evitando guerre di religione. 

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#7 La povertà

credits: ilfattoquotidiano

Molti preferiscono girare la testa dall’altra parte. Ma è indubbio che la miseria stia aumentando in città. Basta camminare la sera tardi o la mattina presto per vedere il gran numero di persone che dormono in strada. Così come le code fuori dalle sedi di distribuzione di pasti gratuiti fanno male al cuore. Sappiamo di molte famiglie in difficoltà. Si tratta di un problema nazionale ma la città con il residuo fiscale più alto del mondo dovrebbe pretendere più autonomia e più soldi da trattenere sul suo territorio per evitare il dilagare della povertà. Una povertà che incombe come spettro anche sulla fascia media. 

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#6 La cattiva politica

Credits: peopleforplanet.it/

Non è un mistero. Anche se è stato eletto con una percentuale record il primo cittadino attira su di sé insoddisfazione tra molti milanesi. Molti milanesi che hanno risposto al sondaggio indicano Sala come elemento da togliere per migliorare Milano. Lamentano una certa ipocrisia, la sua sensibilità ideologica verso cause molto amate dall’intellighenzia e dalla ricca borghesia che si accompagna a un’indifferenza verso dei bisogni reali dei cittadini, specie di chi fa parte di categorie poco considerate dai riflettori dei media. Ma quello che emerge in generale dalle risposte al sondaggio c’è un evidente malcontento dei milanesi verso una “cattiva politica”: quella politica imperante in Italia, ancora più simile all’epoca borbonica che a una moderna democrazia europea, quella politica dove l’eletto si sente un privilegiato da onorare invece che un funzionario al servizio della comunità. 

#5 La divisione in caste

Credits: milanopost.info
Area B

Altra spaccatura che crea divisione tra i cittadini e tra cittadini e chi viene da fuori. Iniziative molto amate da chi vive nel centro storico che dagli altri vengono già giudicati dei privilegiati. L’area B e l’area C rappresentano qualcosa che va oltre uno strumento contro l’inquinamento. Mostrano una tendenza purtroppo molto diffusa nel nostro paese di dividere il mondo in due, da una parte i privilegiati e dall’altra i reietti, da isolare o estromettere, spesso solo perché non hanno i mezzi o le stesse idee di chi è più amato dal potere. Forse Milano dovrebbe guidare una vera rivoluzione culturale: invece che creare muri e steccati, specie contro chi arriva da fuori città, creando caste di privilegiati, dovrebbe perseguire qualcosa di più proattivo per contrastare il traffico, come tunnel stradali, parcheggi vasti e gratuiti presso i capolinea della metro, più coraggio sui mezzi pubblici premendo per una circle line esterna come avviene nelle grandi città europee. Forse si dovrebbe battere di più i pugni sul tavolo nelle trattative con i forti (il governo di Roma), specie in tempi di PNRR, invece di prendersela con i deboli (i cittadini meno ricchi). 

#4 Il traffico

credit: cicloriparo.wordpress.com

Come scritto sopra è il problema dei problemi. Anche se forse la situazione è migliorata negli ultimi anni, è ancora qualcosa che si vorrebbe eliminare del tutto. I miglioramenti sono stati determinati dalla diffusione dei mezzi in sharing, dal potenziamento dei mezzi e, in generale, dal fatto, che a Milano si sia diffusa la cultura di evitare se possibile di usare l’auto. Anche perché tra traffico e mancanza di parcheggi girare in città con la propria auto è un incubo soprattutto per chi la guida. 

#3 Lo smog

Ormai lo hanno capito anche i sassi. Milano è al centro di una conca che nei mesi invernali condensa l’aria più inquinata d’Europa. Forse è una piaga irrisolvibile, ma come spesso abbiamo scritto ci piacerebbe che almeno fossimo all’avanguardia per trovare soluzioni per depurare l’aria o per aumentarne la circolazione. Considerando quanto la cattiva aria incida su salute e qualità della vita auspichiamo maggiori sforzi che non possono limitarsi a blocchi del traffico nelle giornate da bollino rosso. Dopo decenni di tentativi a vuoto di migliorare il problema riducendo le emissioni forse è il caso di cambiare strategia, puntando alla depurazione dell’aria. 

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#2 Gli affitti alti

Credits: newsicilia.it
Case del futuro

Uno dei temoni della città. Il prezzo degli affitti in rapporto agli stipendi è tra i più alti in Europa. Uno dei fattori che rischia di tenere lontani da Milano giovani e chi è a inizio carriera ma con le spalle scoperte. Come allontanare questo problema? Da anni si ripropongono diverse proposte in auge in altre città: 

  • Assegnare gli appartamenti sfitti (oltre centomila in città) a prezzi calmierati
  • Costruire campus e case a equo canone
  • Espropriare gli appartamenti sfitti alle multinazionali (come proposto a Berlino)

Anche se forse la cosa migliore sarebbe portare gli stipendi di Milano all’altezza delle grandi città europee. La bacchetta magica esiste: si chiama Milano Città Stato. 

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#1 Imbrattamenti e sporcizia

Una cosa che tutti vorremmo via da Milano: la sporcizia. Purtroppo è ancora molto diffusa, con una responsabilità comune tra cittadini e amministrazione. Al di sopra delle Alpi infatti la cura degli spazi comuni è spesso maggiore, assicurata anche da amministrazioni molto efficienti nell’occuparsene. Ci vorrebbe un patto tra amministrazione e cittadini: più responsabilità, fiducia e premi potrebbero agevolare una maggiore presa di coscienza nelle persone. 

 

# Premio della critica (menzioni speciali)

Fontana di Piazza San Babila

Sopra sono state rielaborate le proposte più gettonate tra quelle che si vogliono eliminare dalla città. Meritano però una menzione ad hoc le idee più pittoresche segnalate da alcuni lettori. Alcune fanno sorridere, altre fanno pensare: 

  • “l’ articolo prima del nome proprio”
  • “I lamentosi”
  • “La fontana di San Babila
  • “l’umidità”
  • “Gli artisti di strada con gli altoparlanti a palla
  • “I cani”
  • “Le palme
  • “I milanesi”

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