La guerra dell’informazione: esercito contro guerriglia

Giornali e telegiornali hanno dichiarato che le proteste sono state un flop. Ma è stato davvero un flop?

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1 settembre. Alla mattina tutti i giornali tradizionalmente più vicini al governo hanno titolato in prima pagina del rischio di blocco dei treni per le proteste.
Però nessuno si è presentato e giornali e telegiornali hanno dichiarato che le proteste sono state un flop.

Ma è stato davvero un flop?

Uno degli aspetti più interessanti della realtà che stiamo vivendo è il tipo di scontro che sta avvenendo nella società. È come se fosse divampato un conflitto per ora a livello solamente informativo.
Dove le due parti contrapposte stanno adottando due strategie profondamente diverse e che assomigliano a quelle adottate in ambito bellico.

La storia insegna che spesso sono accaduti dei conflitti interni alle nazioni che vedevano da una parte un esercito ufficiale molto superiore per mezzi e capacità, dall’altra delle forze organizzate come una guerriglia.

Una delle caratteristiche strategiche della guerriglia è di agire con azioni di disturbo apparentemente scollegate e di dileguarsi nel momento in cui l’esercito ufficiale dispiega le sue forze.

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Forse quello che è accaduto ieri non è stato un flop ma un’azione tipica della guerriglia. Il sabato hanno riempito le piazze e dopo l’annuncio della controffensiva del governo si sono ritirati evitando di soccombere per la sproporzione delle forze.

Non è facile per un esercito strutturato affrontare dei guerriglieri perché non danno alcun punto di presa. Come hanno insegnato i Vietcong, i Talebani e anche i nostri partigiani.

Anche l’idea che si sta delineando di chiudere i luoghi sui social di informazione non allineata visti i precedenti può anch’esso essere un buco nell’acqua perché potrebbe portare questi guerriglieri dell’informazione a un livello di clandestinità e quindi ancor più su un terreno a loro più consono e fuori controllo da parte dell’autorità.

Per sconfiggere un esercito occorre che ci sia un esercito da sconfiggere. Se questo non accade quasi sempre a finire sconfitto è l’unico degli eserciti presenti.

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