7 cose che POCHISSIMI sanno delle UNIVERSITÀ MILANESI

Università che vai, curiosità e superstizione che trovi

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“Ci sono città di evidente bellezza che si danno a tutti, e altre segrete che amano essere scoperte. Milano appartiene a questa specie…”

Parlava così il poeta milanese Carlo Castellaneta della sua città amata e non si può che dargli ragione. Milano è affascinante e seducente, ma sa essere anche molto misteriosa e discreta in tutte le sue romantiche sfaccettature. Di seguito un paio di chicche sugli Atenei meneghini.

7 cose che POCHISSIMI sanno delle UNIVERSITÀ MILANESI

#1 Cattolica: la base della Resistenza milanese

https://www.radiolombardia.it/

Durante il periodo del secondo conflitto mondiale, l’Ateneo ha ospitato all’interno delle sue mura universitarie il Corpo volontari della libertà, struttura di coordinamento partigiano ed un centro di espatrio clandestino del cappuccino padre Carlo da Milano, per convogliare oltralpe perseguitati politici o prigionieri di guerra.

Ezio Franchescini e Concetto Marchesi, professori dell’Università, fondarono il Gruppo Frama, nome nato dall’unione delle prime lettere dei due cognomi. A causa delle numerose perquisizioni tedesche, se Marchesi è costretto a bruciare preventivamente i documenti segreti, Franceschini raccoglie il tutto e lo seppellisce in una scatola metallica sotto un cumulo di scheletri di vittime della peste settecentesca. Ad assistere alla sepoltura per esserne testimone dell’ubicazione, solamente Marisa Scolari, segretaria del fondatore della Cattolica, padre Agostino Gemelli.

Che fine ha fatto la scatola? Dissotterrata soltanto alla fine della Guerra, ne conserva perfettamente il contenuto, che sarà successivamente pubblicato, divenendo così materiale di storica importanza.

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#2 Bocconi: una guerra e un Presidente della Repubblica nella sua storia

https://www.unibocconi.it/wps/wcm/connect/bocconi/sitopubblico_it/albero+di+navigazione/home

1896. Battaglia di Adua. In quella che è una delle più grandi disfatte del Regio Esercito, si contano più di 6 000 vittime italiane. Tra queste vi è anche Luigi Bocconi, a cui il padre Ferdinando intitolerà l’Università fondata ad imperitura memoria del figlio scomparso, con l’intento di creare una Scuola Superiore di Commercio da affiancare al Politecnico di Milano per “dotare gli ingegneri di una solida base commerciale e […] promuovere socialmente i ragionieri attraverso un diploma universitario.”

Ma non è tutto. Rispettivamente Direttore e Presidente della Bocconi, Luigi Einaudi sarò eletto primo Capo dello Stato, mentre Giovanni Spadolini Presidente del Consiglio dei Ministri. Chissà che la Bocconi non porti la stessa fortuna anche agli studenti. Forse è per questo che la leggenda vuole che tre edifici della sede di Via Röntgen abbiano una struttura particolare a formare la dicitura “30L”.

#3 Conservatorio: per fare musica bisogna leggere

https://www.artribune.com/

In che città si trova la più grande biblioteca italiana per la ricerca storica e scientifica in ambito musicale? A Milano ovviamente. La Biblioteca del Conservatorio Giuseppe Verdi, fondata nel 1808, conta circa 30 mila volumi a carattere musicale, 50 mila manoscritti e circa 400 testate di periodici musicali.

Nel 2007 nasce anche la Biblioteca Digitale del Conservatorio di Milano per preservare in forma computerizzata il ricco patrimonio culturale posseduto. In bocca al lupo a chi deve scannerizzare tutto quel materiale…

#4 Statale: dai neonati agli universitari

https://beethecity.com/it/milano/guida-punti-d-interesse/universita-statale-di-milano

Luigi Mangiagalli le ha fatte proprie tutte. Medico ostetrico, accademico, senatore del Regno di Italia, sindaco di Milano, filantropo, rettore dell’Università Statale. È lui il promotore della UniMi, progetto a cui lavorava da tempo e di cui assumerà la massima carica.
Grazie ai suoi lavori in ambito medico ed universitario, gli verranno intitolate la Clinica del Policlinico in Via della Commenda ed una via, oggi sede del Dipartimento di Scienze Farmaceutiche della Sua Statale. Bello pensare che in questo modo possa sempre stare accanto ai suoi studenti.

#5 IED:  “Aria” nuova dall’ex macello


L’ultimissima novità riguardo lo IED? È stato approvato il progetto del nuovo Campus internazionale di 30.000 mq nella zona nord dell’ex macello di Porta Vittoria. Arriverà ad ospitare 4.500 studenti ed uno studentato da 400 posti. Il tutto si inserisce nel disegno di riqualificazione dell’area in disuso con la realizzazione del nuovo quartiere Aria, caratterizzato da sostenibilità, social housing e numerosi spazi verdi.

#6 Politecnico: i record di velocità di droni e guida autonoma

https://www.indyautonomouschallenge.com/media-all

Record del mondo per i ragazzi del PoliMOVE Team, squadra di automobili a guida autonoma. Arrivando a battere il proprio primato conseguito nel 2021, sono stati in grado di far sfrecciare il bolide alla bellezza di circa 280 kmh, velocità massima mai raggiunta prima d’ora da un veicolo della categoria all’interno di un circuito ovale. Ma non finisce qui.

Sventola infatti la bandiera a scacchi per il PoliMi nella prima e seconda edizione del “Leonardo Drone Contest”, svolte rispettivamente nel 2020 e nel 2021 e finalizzate allo sviluppo della AI nei sistemi senza pilota.
Speriamo di non dover essere mai inseguiti dagli ingegneri dell’Ateneo milanese…

#7 Università che vai, superstizione che trovi

Superstiziosi o meno che siano i milanesi, sicuramente lo sono i suoi universitari. Se in Cattolica è “scaramanticamente” vietato attraversare in linea retta i cortili e passare in mezzo alla scalinata con le colonne ai lati, allo stesso modo in Bocconi vige il detto “chi passa tra i leoni, non si laurea in Bocconi”, in riferimento alle statue feline poste all’ingresso della sede storica.

In Statale, per accedere al cortile di Filarete secondo alcuni è proibito attraversare la porta centrale, secondo altri quelle laterali. Un consiglio per non sbagliare? Non passate proprio per il cortile di Filarete, cambiate strada.

Non si sentano però al sicuro gli studenti delle altre università. Guai, infatti, ad accedere alla Terrazza del Duomo, pena ovviamente il mancato conseguimento della tanta agognata laurea. Ci sarà sicuramente altra occasione per farsi i selfie con una bella vista.

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CARLO VITTORIO MATRONE

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Carlo Vittorio Matrone
Creativo. Curioso. Innamorato follemente di Milano. Appassionato di digital marketing e quiz di logica, studioso di storia contemporanea e di geopolitica, ascoltatore di musica rap. Mi piacciono le situazioni sfidanti e ritengo che ci si debba mettere sempre in discussione. Credo fermamente nel volontariato e penso che un sorriso di riconoscimento sia il più grande ed unico ringraziamento che si possa e debba ricevere. Il mio motto? “Siamo in ballo, balliamo”. Il mio segreto? Guardo i video su YouTube solamente a velocità 2x.