I 10 PARADOSSI del Covid

La gestione dell'emergenza Coronavirus ha messo in scacco alcuni pilastri del buonsenso e della razionalità occidentale. Questi sono i 10 più curiosi e, forse, più irrazionali

0

La gestione dell’emergenza Coronavirus ha messo in luce una serie di paradossi davvero singolari e in discussione alcuni dei principi basilari del nostro comune modo di pensare. Vediamo quali sono i 10 più curiosi.

I 10 PARADOSSI del Covid

#1 Paradosso della plastica

Credits: oceanasian.org – Mascherine recuperate in mare

Greta Thunberg è ormai un lontano ricordo, la guerra alla plastica pure. Ora ogni occasione è buona, a causa del Covid, per utilizzare prodotti inquinanti: guanti, bicchieri, mascherine usa e getta, tubetti di gel igienizzante. Tutti oggetti che stanno già inquinando le nostra città e i nostri mari e che a lungo andare rischiano di provocare più danni ambientali dei decenni precedenti.

#2 Paradosso dei tamponi

Gli italiani che tornano dalle vacanze da diversi paesi stranieri sono obbligati a fare il tampone all’arrivo, gli stranieri che arrivano dagli stessi paesi per motivi di lavoro in Italia invece no. Il virus colpisce solo chi ha la residenza nel nostro Paese?

#3 Paradosso degli assembramenti

Fuori dai luoghi chiusi si possono fare assembramenti, dentro tutti correttamente distanziati.

 

I Libri di Milano Città Stato a casa tua: scopri come fare

#4 Paradosso della mascherina

Per entrare al ristorante e andare al tavolo va indossata anche se distanziati, come per andare al bagno e alla cassa. Al tavolo la mascherine si possono togliere per tutto il tempo anche se si è vicini ad altre persone che mangiano, parlano e hanno più probabilità di diffondere il virus nell’ambiente.

Leggi anche: La politica delle mascherine in Italia ha senso come creare in una piscina un’area dove fare la pipì

#5 Paradosso dei salutisti affumicati

Ci sono gli integralisti della mascherina anche all’aperto che la abbassano solo quando devono fumare. Quindi alla larga dal virus, ma non da altri mali forse molto peggiori.

#6 Paradosso dei malati di serie B

Malati sintomatici di malattie gravi sono trattati peggio degli asintomatici del Covid. Mentre un asintomatico lo si rincorre per un’analisi ci sono altri tipi di controlli che richiedono settimane se non mesi prima di essere eseguiti. Uno studio in Inghilterra ha individuato in 170 mila le persone con gravi patologie che non sono state curate adeguatamente negli ospedali durante i mesi dell’emergenza Covid. In Italia numerose visite per la altre malattie sono state rinviate a data da definirsi.

#7 Paradosso dell’asintomatico

Il primo sintomo è non avere sintomi. 

#8 Paradosso del malato ricercato 

Il Covid è la prima malattia dove spesso non è il malato che cerca il medico ma viceversa: è il dottore che cerca il malato, con tamponi e test sierologici.

#9 Paradosso del congiunto

Si può andare in auto con parenti che non si vedevano da secoli ma non con compagni, amici e colleghi di lavoro con cui ci si incontra di frequente.

#10 Paradosso del 37.4

Termoscanner

La temperatura ai 37,4° C è il nuovo limite del bene e del male. Al di sotto è la libertà, sopra il divieto di uscire di casa, il pericolo di una quarantena infinita e della condanna sociale.  

MILANO CITTA’ STATO

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

🍾 ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle nuove newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/
Ti manderemo anche notizie che non pubblichiamo sui social

Le città più internazionali e aperte al mondo sono delle città stato come #Amburgo #Madrid #Berlino #Ginevra #Basilea #SanPietroburgo #Bruxelles #Budapest #Amsterdam #Praga #Londra #Mosca #Vienna #Tokyo #Seoul  #Manila #KualaLumpur #Washington #NuovaDelhi #HongKong   #CittàDelMessico #BuenosAires #Singapore

SOSTIENI MILANO CITTÀ STATO

Sostieni Milano Città Stato

 


Articolo precedenteIl CENTRO di Milano ha detto NO
Articolo successivoMILANO 2120: come sarà Milano tra un SECOLO