M4 finirà in mani straniere? I FONDI INTERNAZIONALI all’attacco della linea blu

Ecco perché i continui ritardi potrebbero favorire la cessione della proprietà attuale

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Credits: primalamartesana.it - Metro M4

Prima dell’inaugurazione totale la Blu di Milano è già piena di corteggiatori. Vediamo chi sono i pretendenti e chi si appresta a vendere

M4 finirà in mani straniere? I FONDI INTERNAZIONALI all’attacco della linea blu

# La fila dei pretendenti

ph. weBuild Digital infopoint

Una fila di player prestigiosi ha manifestato interesse per impossessarsi di una quota rilevante di M4 S.p.A. Sono per lo più fondi finanziari e infrastrutturali che hanno presentato offerte, ancora non vincolanti.
Tra gli altri ci sono Vauban, audace fondo di investimento con sede a Londra,  2Fi sgr che ha tra i propri soci fondazioni bancarie e istituzioni pubbliche e il fondo americano Meridian.
L’oggetto del desiderio è la blu di Milano, la linea delle meraviglie che, ancor prima di entrare in esercizio da Sud-Ovest a Est, è già contesa da questi prestigiosi fondi finanziari.
Una delle ragioni che potrebbero favorire il loro ingresso potrebbero essere proprio i ritardi nei lavori, che non essendo conclusi, potrebbe spingere l’attuale socio di maggioranza alla vendita.

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# Gli attuali proprietari

ph. bebeez.it – I soci attuali di M4 SpA

La proprietà di M4 S.p.A. è suddivisa in quote: il 66,7% è appannaggio del Comune di Milano. La restante parte è in mano a soci privati: Hitachi con l’11,3%, WeBuild e la consociata Astaldi che detengono il 9,6% a testa,  ATM  per il 2,3%), Sirti  lo 0,3% e AnsaldoBreda lo 0,1%, per un totale del 33,3%.

Proprio le partecipazioni private hanno incaricato Natixis, corporate francese di finanza e investimento, di sondare il mercato e trovare buyer a cui cedere i propri stock.

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# I vincoli dello Statuto

Credits: primalamartesana.it – Metro M4

I soci sono vincolati dallo Statuto comunale, il quale impone come clausola per la cessione che i lavori siano conclusi.
La parte privata, però, dopo i clamorosi ritardi e infiniti rinvii che porteranno la Blu a sferragliare solo a dicembre 2024, si porta avanti e raccoglie manifestazioni di interesse. Se i proprietari del 33,3% di M4 dovessero insistere nella vendita, si renderebbe necessaria una modifica dello Statuto.
A quel punto anche il Comune di Milano potrebbe inserire le variazioni necessarie per poter anticipare la propria cessione di quote, rientrando del capitale esposto.

# Risanare le casse

ph. bebeez.it – Quote di investimento M4

Alla ricerca di soluzioni per risanare le casse comunali, quindi, Palazzo Marino potrebbe cedere al corteggiamento dei fondi internazionali interessati a M4 S.p.A.?
Il comune si rende garante per i soci di un rendimento minimo garantito del 6% annuo, su cifre stratosferiche.
La Blu ha esposto gli odierni proprietari per circa 380 milioni di Euro. Di questi 247 sono il capitale sociale, ma altri 132 provengono da un finanziamento subordinato erogato dai soci privati, i quali sembrano intenzionati a rientrare.
Se si aggiungono i contributi CIPE e addizionali comunali investiti per 1,35 miliardi, nonché un finanziamento bancario per altri 435 milioni, l’impegno totale assomma a 2,17 miliardi di Euro.

# I milanesi alla finestra

Foto: Andrea Cherchi (c)

I milanesi, le cui tasse hanno contribuito a finanziare i mastodontici cantieri della M4, rimangono ad osservare alla finestra.
Un eventuale cambio dello Statuto sarebbe una manna o il suo contrario?
Difficile prevederlo. Di sicuro la M4 è accreditata a trasportare 24.000 passeggeri all’ora. Il sito ufficiale di M4 prevede un traffico pari a 86 milioni di passeggeri l’anno,  che perfino per una città come Milano rappresenta un numero fantasmagorico.
Qualora queste aspettative dovessero essere rispettate, gli incassi giornalieri di M4, cui sottrarre i costi di esercizio, garantirebbero, in pochi anni un rientro economico ben superiore all’esposizione del 2022.
La sfortunata congiunzione di risanare il bilancio comunale oggi, potrebbe privare domani di una consistente fetta di introiti?

Fonte: BeBeez

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LAURA LIONTI

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Laura Lionti
Tecnico del suono milanese, nata da milanesi importati dalla Sicilia. Il mio quartier generale è sempre stato il Gallaratese con i suoi giardini e il verde, difeso a volte a spada tratta. Sogno che Milano si candidi a luogo ideale per creare un laboratorio a cielo aperto che ricerchi e trovi la soluzione per le Smart Cities, Città e comunità sostenibili: obiettivo 11 degli SDGs