La fine di Hammurabi

Nella Repubblica italiana il legislatore è il Parlamento. Vista la sua latitanza ne fanno le veci gli organi di informazione

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Nella Repubblica italiana il legislatore è il Parlamento. Vista la sua latitanza ne fanno le veci gli organi di informazione.

Prima dei codici di Hammurabi, le leggi non venivano scritte ma erano patrimonio comune della cultura di un popolo e venivano trasmesse come precetti da una persona all’altra.
La cosa principale quando si visitava un luogo sconosciuto era di informarsi su usi e costumi in modo da uniformarsi al sistema di leggi non scritte che governava la comunità ospite.

In una comunità la forza principale di pressione è esercitata dalle persone della comunità stessa: ciò che non viene ritenuto legittimo non viene consentito.
Spesso non c’è bisogno neppure dell’autorità perché normalmente ci si autoregola: si rispettano usi, costumi e leggi non scritte per un principio di armonia di vita con gli altri.

In passato l’attività di lobby avveniva muovendo i mezzi di comunicazione su governo e parlamento in modo che venissero introdotte determinate leggi. Nella situazione attuale è come se si fosse scavalcato questo passaggio, facendo diventare le informazioni diffuse dai media già delle leggi a tutti gli effetti.

In particolare durante questa emergenza spesso sono stati adottati dai cittadini dei comportamenti, che non erano imposti da una legge o erano in contrasto con norme vigenti di valore più alto, solo perché venivano percepiti come obbligatori.
Così come spesso si sono attivate delle modalità di controllo e di repressione da parte di cittadini contro altri cittadini che in realtà stavano rispettando la legge ma erano tuttavia percepiti come dei trasgressori.

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Mai come in questo periodo il quarto potere dell’informazione sta sostituendo quello legislativo del Parlamento.

Continua la lettura con: Le fiammate del Salvator Mundi

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