A New York puoi connetterti al Wi-Fi di un BIDONE DEI RIFIUTI. Arriveranno anche a Milano?

I cassonetti dell’immondizia potrebbero diventare i modem del futuro

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Un’iniziativa alquanto insolita anche per la città di New York: collegare alcuni bidoni dei rifiuti high tech alla rete Wi-Fi e distribuirli in giro per la città. Per alcuni potrebbe sembrare solamente una gran cavolata, invece dietro a questo bizzarro progetto potrebbe rivelarsi qualcosa di utile.

Vediamo a cosa servono questi cassonetti intelligenti.

A New York puoi connetterti al Wi-Fi di un BIDONE DEI RIFIUTI. Arriveranno anche a Milano?

# Wi-Fi GRATIS per tutti

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La compagnia newyorkese BigBelly che si occupa dell’ambiente ha promosso quest’iniziativa che prevede l’installazione di moduli Wi-Fi su alcuni bidoni dei rifiuti per poi distribuirli per le strade di New York con l’obiettivo di aumentare la connettività dei cittadini. Verranno messi a disposizione gratuitamente tanti hotspot Wi-Fi che potranno garantire una connessione di 75 megabit al secondo, al di poco inferiore ai 100 megabit delle connessioni in fibra.

# Doppiamente utili

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L’iniziativa, chiamata “Internet of Bins” (L’internet dei bidoni), non solo serve ad incentivare i cittadini ad utilizzare i bidoni per gettare i propri rifiuti, mantenendo così la città più pulita, ma anche fornire informazioni utili, come notizie e avvisi, meteo o situazioni d’emergenza, e dare la possibilità di usufruire di una rete internet a chi non la possiede o a persone che in quel momento non possono accedere ai dati mobili.

Questi cassonetti intelligenti saranno posizionati nelle aree meno servite della città e verranno implementate anche altre funzioni innovative. Grazie ai sensori installati, potranno notificare gli operatori ecologici una volta raggiunto il limite di capienza massima ed effettuare un controllo della qualità dell’aria se, a causa dei rifiuti, si sta spargendo un odore particolarmente sgradevole.

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# Potrebbero arrivare anche a Milano?

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Sono già stati testati due prototipi per controllarne l’attività e la stabilità del segnale. L’azienda si ritiene soddisfatta dei risultati ottenuti e si dichiara pronta per la distribuzione. Un’iniziativa simile è stata realizzata anche a Londra nel 2012 con gli “Smart Bins” e poi si è diffusa anche a Los Angeles e Tokyo. Anche in Italia, precisamente a Bari, c’è stato un tentativo di “smartizzare” i cassonetti dei rifiuti attraverso la geolocalizzazione.

A Milano sono già presenti dei cassonetti intelligenti. Si chiamano EcoIsole e sono state create proprio dal Politecnico di Milano, ma si limitano alla raccolta dei rifiuti elettronici e lampadine. Presto, dunque, potrebbero arrivare anche questo nuovo tipo di “smart bins” per rivoluzionare la raccolta dei rifiuti di tutti i giorni nella città più tecnologica d’Italia.

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SELENE MANGIAROTTI

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Selene Mangiarotti
Aspirante traduttrice, cerco il mio posto nel mondo un articolo alla volta