I PALAZZI più BELLI in VIA MELZO e dintorni

Una delle più curiose strade di Milano ricca di edifici di rara bellezza

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the_darknife IG - Casa del Rabbino/ Casa 770

A pochi passi dalla fermata della metropolitana di Porta Venezia, inizia da Corso Buenos Aires e finisce all’incrocio con Via Nino Bixio: è Via Melzo, una delle più particolari di Milano. Famosa per i suoi locali etnici e i cocktail bar, nelle sue vicinanze ci sono anche alcuni palazzi di rara bellezza. Ecco quali sono.

 

I PALAZZI più BELLI in VIA MELZO e dintorni

# Casa Guazzoni, la grande elle

Credits Milano Città Stato – Casa Guazzoni

Casa Guazzoni si trova in Via Marcello Malpighi 12. Impossibile non notarla: percorrendo via Melzo verso Via Nino Bixio (partendo dall’incrocio con Corso Buenos Aires) la strada incrocia Via Malpighi. A questo punto è sufficiente alzare lo sguardo per rimanere stupefatti. Giovanni Battista Bossi, famoso architetto dell’epoca, progettò la Casa su commissione del Cavaliere Giacomo Guazzoni, esperto capomastro che, in virtù delle sue capacità, collaborò anche alla realizzazione della costruzione, terminata nel 1906.

La Casa è sorta dove in passato si trovava la rimessa Società Anonima Omnibus, che gestiva il trasporto pubblico per mezzo delle carrozze trainate da cavalli. Dopo che il Comune di Milano decise di passare al trasporto di persone con i tram elettrici, la società mise in vendita parte dei terreni lasciando lo spazio per l’opera. Dall’inaugurazione, la struttura ha subito alcuni interventi di restauro: nel 1982, nel 1997 e nel 2022.

La Casa ha un corpo doppio a forma di “L” ed è composta da murature portanti in mattoni. Il solaio che si trova tra cantina e piano terra è in cemento armato. A contribuire particolarmente a rendere così caratteristica la facciata sono i balconi in pregevole ferro battuto e le decorazioni, che creano un incredibile effetto di chiaro-scuro. Il corpo delle scale è di forma esagonale, la ringhiera interna è realizzata in ferro battuto, così come il portone d’ingresso che riporta le stesse decorazioni e i motivi visibili sui balconi, mentre i gradini sono in marmo.

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# Casa Galimberti, un manifesto del liberty milanese

Credits Redazione Milano Città Stato – Casa Galimberti

Casa Galimberti condivide molte cose in comune con Casa Guazzoni: in primo luogo si trova in Via Malpighi, ma al civico 3. Anche questo progetto è nato dove in precedenza si trovava la Società Anonima Omnibus. Il progetto, inoltre, è stato realizzato dal 1903 al 1905 da Giovanni Battista Bossi lo stesso di Casa Guazzoni, ma questa volta i commissionari sono stati i due fratelli Galimberti.

Per raggiungere Casa Galimberti è necessario partire dall’inizio di Via Melzo in direzione Via Nino Bixio, arrivare all’incrocio con via Malpighi, svoltare a destra e camminare qualche decina di metri. La costruzione è composta di due parti: una su via Malpighi e una perpendicolare su Via Sirtori, sono lunghe rispettivamente 32 e 33 metri. Sotto l’angolo tra le due vie passa la Roggia Gerenzana, che porta l’acqua dal Naviglio della Martesana a Rogoredo. Nel cortile dell’edificio di via Spallanzani 10 (dove c’è la Unes) è ancora possibile ammirare il corso d’acqua, scoperto per circa 20 metri.

Esternamente il palazzo presenta delle decorazioni molto caratteristiche: al primo piano si possono vedere delle rappresentazioni femminili molto eleganti, mentre ai piani superiori il motivo diventa floreale. Le decorazioni, realizzate in ceramica dall’architetto Bossi, sono tutte dipinte con ceramica a fuoco. Al momento della sua costruzione, Casa Galimberti non rappresentava un unicum solamente per il suo fascino, ma anche per l’innovativa tipologia impiantistica che presentava internamente: era infatti uno dei primi palazzi a disporre del riscaldamento centralizzato e dell’ascensore.

# Biblioteca Venezia, l’ex Dumont, il primo cinema di Milano

Credits Redazione Milano Città Stato – Biblioteca Venezia

La Biblioteca Venezia oggi ha preso il posto dell’ex cinema Dumont. Si trova in Via Frisi 2 ed è possibile vederla percorrendo via Melzo verso Via Nino Bixio (partendo da Corso Buenos Aires). L’edificio fu costruito tra il 1908 e il 1910 e progettato da Ferdinando Tettamanzi e Giovanni Mainetti. A commissionarlo furono i fratelli Giuseppe e Alfredo Galli, che nell’immobile realizzarono il primo cinematografo di Milano.

Per il nome, i due scelsero un cognome molto comune in Francia, con l’obiettivo di donare al luogo un tono internazionale e ricercato. Oggi della costruzione originale è rimasta la facciata in stile Liberty molto caratteristica, mentre la sala cinematografica, nonostante una lunga battaglia per conservarla, nel 1994 è stata in parte trasformata in un’autorimessa multipiano privata. Dal 2001, nell’ex cinema Dumont ha sede la biblioteca di Porta Venezia, dove è tutt’ora possibile recarsi per lavorare o studiare. 

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# Casa del Rabbino, una delle 12 “770” del mondo

Credits Redazione Milano Città Stato – Casa del Rabbino

Per vedere la Casa del Rabbino, conosciuta anche come Casa 770, si parte dall’inizio di Via Melzo e ci si dirige verso via Bixio. Una volta giunti all’incrocio tra le due vie, è necessario proseguire ancora qualche metro a diritto, dopodiché la casa si troverà sulla destra, in via Carlo Poerio 35. La Casa 770, che ricorda le palazzine tipiche di Amsterdam, è oggi sede del movimento ebraico ortodosso Chabad-Lubavitch.

La peculiarità di questa casa è rappresentata dal fatto che ne esistono altre 12 uguali in giro per il mondo. La prima di questo genere fu acquistata a Brooklyn – al civico 770 di Eastern Parkway a Crown Heights – da una famiglia di ebrei ortodossi, i Lubuvitcher, con l’obiettivo di far sentire meno solo il rabbino Yoseph Yitzchak Schneerson, giunto negli Stati Uniti per sfuggire alle persecuzioni naziste. Con l’arrivo del rabbino, la sua casa-sinagoga divenne un punto di ritrovo e preghiera per altri fedeli come lui. La ricca famiglia Lubuvitcher decise quindi di aprire altre case 770 in giro per il mondo, così da far avere ad altri fedeli un luogo per incontrarsi. Altre copie si trovano negli Stati Uniti, in Israele, Canada, Brasile e Argentina.

Tutte le case hanno una forma molto simile: tre torrette realizzate con mattoni rossi e con il tetto a cuspide, l’ingresso principale sovrastato da un balcone a baldacchino e una fascia decorativa realizzata in marmo alla base della prima fila di finestre. La casa milanese ospita spesso eventi ed esposizioni artistiche inerenti alla tradizione dell’ebraismo chassidico. L’edificio di via Poerio, ristrutturato parzialmente negli Anni ’90, dispone di un giardino interno e una facciata ricca di decorazioni che rimandano alla Cabala ebraica.

# Chiesa di Santa Francesca Romana e le sue decorazioni meravigliose

Credits Milano Città Stato – Chiesa di Santa Francesca Romana

Per ammirare la chiesa di Santa Francesca Romana partendo dall’inizio di Via Melzo è necessario camminare in direzione via Bixio e girare a sinistra all’incrocio con Via Spallanzani. Una volta giunti su Via Regina Giovanna è necessario attraversare la strada e prendere la Piazza Santa Francesca Romana, che ospita la Chiesa. Questa è stata costruita tra il 1662 e il 1720 e consacrata nel 1748. Da un punto di vista architettonico presenta un’unica navata e delle piccole cappelle ai lati. La facciata principale, già oggetto di alcuni restauri nel corso dell’800 e del ‘900, è stata realizzata in stile dorico e corinzio. Sopra la porta centrale si trova un timpano. 

La Chiesa merita di essere vista non soltanto dall’esterno, ma anche internamente. Questa infatti presenta alcune decorazioni meravigliose realizzate dal pittore torinese Luigi Morgari, come l’intradosso della cupola navata, che rappresenta la Gloria di Santa Francesca romana. La Chiesa può essere visitata liberamente negli orari di apertura (dalle 7:30 alle 12 e dalle 15.30 alle 19 nei giorni feriali e dalle 7:30 alle 13 e dalle 15:30 alle 19 nei festivi).

# Residenza Carola e i tipici terrazzini con fioriere

Credits Redazione Milano Città Stato – Residenza Carola

Percorrendo pochi passi dall’inizio di Via Melzo partendo da Corso Buenos Aires e girando a destra al primo incrocio, è possibile ammirare la Residenza Carola, che si trova in Via Spallanzani 10.  Questo palazzo si distingue da quelli circostanti prevalentemente per i suoi terrazzi situati al primo piano, che ospitano meravigliose fioriere e delle caratteristiche finestre centinate.

# Via Melzo n. 36 e il terrazzo con le colonne

Credits Redazione Milano Città Stato – Via Melzo 36

Il civico numero 36 di Via Melzo si trova all’inizio della via ed è visibile appena arrivati da Corso Buenos Aires. Questo palazzo ospita al suo interno molte anime diverse: al piano terreno si trovano delle attività commerciali (Guess, Bikingdays) e l’accesso al condominio residenziale. Alzando lo sguardo, invece, è possibile ammirare la bellezza del palazzo. Sulla facciata del primo piano, per esempio, si trovano dei pregiati ornamenti che ricordano degli scrigni in marmo. Al piano superiore, invece, si trova un grande terrazzo con due colonne ai lati che affaccia su via Melzo.

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NICCOLÒ ELLENA

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Niccolò Ellena
Fiorentino di nascita, milanese di adozione. Ho una laurea magistrale in lingue e relazioni internazionali e sono un aspirante giornalista. Amo Milano, perciò voglio provare a raccontarla a 360 gradi e senza filtri. Nel tempo libero mi piace leggere e viaggiare.