21 fatti su Porta Romana che non conoscevi

Divenuto celebre in tutta Italia con la canzone di Gaber è uno dei quartieri del cuore dei milanesi

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porta romana
Porta Romana sotto la neve, nell’arte del pittore milanese contemporaneo Antonio Cazzamali

Divenuto celebre in tutta Italia con la canzone di Gaber è uno dei quartieri del cuore dei milanesi. Ma non tutti sanno quali sono le sue caratteristiche uniche. 

21 fatti su Porta Romana che non conoscevi

credits: beethecity.com
  1. Porta Romana è una delle sei porte che costituivano gli accessi principali di Milano. Si trova lungo i bastioni spagnoli ed è caratterizzata dalla presenza dell’arco monumentale che sorge al centro di piazza Medaglie d’Oro, su cui si chiude corso di Porta Romana.
  2. L’arco fu eretto nel 1596 in occasione dell’ingresso di Margherita d’Austria-Stiria, promessa sposa di Filippo III di Spagna. Le mura spagnole sono a forma di cuore con la punta rivolta verso la Porta Romana. Tale forma fu fatta dare apposta da Filippo III, come regalo di nozze alla sua futura sposa, e per i due secoli successivi quello di Porta Romana fu l’unico ingresso monumentale della città. 
  3. La Crocetta all’entrata del Corso. Dalla parte opposta rispetto all’arco si trova la piazzetta spartitraffico che divide Corso di Porta Romana da Corso di Porta Vigentina e dove si trova un obelisco con in cima la scultura di Santo Calimero. E’ considerato il punto di entrata nel quartiere da dove si diramano le strade principali che attraversano e delimitano la zona.
Credits: foursquare – Crocetta

4. Porta Romana identificava uno dei sei sestieri storici in cui era divisa la città: il Sestiere di Porta Romana. 

5. Corso di Porta Romana era l’antica via per Roma. Era la Via Porticata che ricalcava l’asse del decumano dell’antica Mediolanum.

6. Tra i molti suoi abitanti illustri svetta Satana. Nel palazzo al numero 3 del corso attuale abitava il marchese Ludovico Acerbi: incurante della peste che affliggeva Milano nel 1630 il marchese ospitò nel suo palazzo feste e ricevimenti senza che nessuno venisse contagiato. Per i milanesi questa era la prova che Acerbi fosse il diavolo in persona. 

7. La celebre canzone della “mala”. Alla porta è ispirata una famosa ballata della “mala” milanese: Porta Romana bella, interpretata da Nanni Svampa e resa celebre soprattutto nella versione di Giorgio Gaber che cantava “Ci stan le ragazzine che te la danno”.

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8. Delitto a Porta Romana. Il quartiere fu protagonista anche di un film del 1980, con la regia di Bruno Corbucci, e con Tomas Milian e Bombolo come attori. 

9. Mariposa, il tempio della musica. In Piazza Medaglie d’oro c’era una volta Mariposa, meta degli amanti dei dischi in in vinile, dove si ritrovavano i cantanti milanesi più rappresentativi degli anni ’60- ’70. Ora al suo posto si trova un punto vendita di Trapizzino.

10. Le Terme di Milano. In parte al coperto di un edificio in stile liberty e in parte all’aperto, con il celebre tram-sauna, sono delimitate dalle mura spagnole. Sorgono su spazi di proprietà ATM che in precedenza ospitavano la discoteca Il Ragno d’Oro.

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11. Il passato “macabro” delle Terme di Milano. Nel 1908 proprio in quel luogo venne realizzata una stazione funebre da cui partivano le salme dirette ai cimiteri Musocco, Monumentale e Maggiore.

12. Il bazar di Porta Romana. Più simile a un Suq che a un mercato rionale, su piazza Medaglia ogni settimana ci sono stand, in parte anche abusivi, che non sempre rispettano la raffinatezza e lo stile della zona. 

Vista allargata bancarelle Porta Romana

13. I “tre ubriachi”: la statua simbolo della Movida. Nello spartitraffico di via Tiraboschi, c’è un monumento in onore delle vittime della grande guerra che è però entrato nell’immaginario cittadino con un soprannome che fa ridere: viene infatti comunemente chiamato I Tri Ciucc, ovvero “I tre ubriachi”. Questo soprannome deriva dal fatto perché sembrano due persone che sorreggono un terzo ubriaco, all’uscita dell’osteria.

14. Era uno dei quartieri poveri di Milano. Il quartiere di porta Romana, il quartiere di porta Ticinese e, in generale, i quartieri poveri della città erano quelli posti a sud. C’era una motivazione molto pratica: la vicinanza con le risaie che rendeva l’aria poco salubre, a differenza invece dei quartieri a nord della città che ricevevano l’aria fresca dei monti. Aria poco salubre che significava nebbia fitta d’inverno e nuvole di zanzare d’estate.

15. La Cascina Cuccagna. Nel quartiere si trova una vecchia villa settecentesca che dopo anni di abbandono, ha ritrovato vita come luogo di aggregazione ad uso pubblico. Si trova nella via privata Cuccagna ed è, grazie all’iniziativa di una rete di cittadini e associazioni, l’Associazione Consorzio Cantiere Cuccagna, uno spazio in cui ogni anno si organizzano e tengono eventi di ogni tipo, privati e pubblici. 

Credits: cuccagna.org – Cascina Cuccagna

16. Il Cinemino. Una piccola sala proiezione da 74 posti e un piccolo bar che “vuole essere crocevia di cultura, di scambio e di interazione”. La sala proiezioni può essere inoltre affittata per proiezioni private, rough cut, presentazioni ed eventi. Si trova in via Seneca 6.

17. Casa Lisio, l’edificio “fiorentino” di Milano. In via Silio Italico 3, all’angolo con Piazzale Libia, si trova un grande edificio storico, costruito negli anni ’30 del 900. Con i suoi grandi portoni e le bellissime finestre ad arco, richiama molto i palazzi fiorentini rinascimentali. Una delle cose più particolari e curiose che si possono osservare da fuori di questo palazzo sono le decorazioni in ferro battuto poste alle finestre del piano terreno, che raccontano le fasi della lavorazione della seta, partendo dalla raccolta dei bozzoli fino alla filatura.

https://www.tripadvisor.it/LocationPhotoDirectLink-g187849-d23162807-i480761156-Casa_Lisio-Milan_Lombardy.html

18. Casa Sartorio, il piccolo Flatiron Building. In via Piacenza 13 c’è Casa Sartorio, edificio progettato da Enrico Provasi nel 1910, con la forma da “ferro da stiro”, ricorda in piccolo il celebre Flatiron Building di New York.

Credits anaehb IG – Casa Sartorio

19. I polli di Giannasi 1967. Su corso Lodi, in Piazza Bruno Buozzi, si affaccia la storica Rosticceria “on the road” di Milano.

Credits: @mauriziotentella
Giannasi

20. I Bagni Misteriosi. L’intuizione di Andree Ruth Shammah che nel 2016 ha trasformato la piscina storica di via Carlo Botta integrandola al Franco Parenti, rendendolo uno spazio multifunzionale di cultura e intrattenimento unico nel suo genere. 

bagnimisteriosi - Teatro Parenti
bagnimisteriosi – Teatro Parenti

21. Scalo Romana, the next big thing di Milano. E’ a Sud la nuova frontiera di Milano con il vasto cantiere della zona dell’ex scalo romana. Qui stanno venendo costruite opere come il Villaggio Olimpico, un nuovo studentato e il grattacielo A2A. 

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ANDREA ZOPPOLATO

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Andrea Zoppolato
Più che in destra e sinistra (categorie ottocentesche) credo nel rispetto della natura e nel diritto-dovere di ogni essere umano di realizzare le sue potenzialità, contribuendo a rendere migliore il mondo di cui fa parte.

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