La PRIMA PIETRA dell’”ARENA ONIRICA” di Milano

Sospesa da terra grazie a dei pilastri e con tre anelli di altezze diverse ricoperti di led che sembrano fluttuare l’uno sull’altro

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Credits Urbanfile - Posa prima pietra

Inizia la costruzione vera e propria del palazzetto sportivo destinato a ospitare le gare di hockey maschile alle Olimpiadi Invernali di Milano Cortina 2026.

La PRIMA PIETRA dell’”ARENA ONIRICA” di Milano

# Parte l’edificazione dell’arena per le gare di hockey di Milano Cortina 2026

Credits Urbanfile – Posa prima pietra PalaItalia

Il cantiere attivo dall’estate 2023 ha visto il 28 novembre la posa della prima pietra del PalaItalia alla presenza del Sindaco Beppe Sala e del Ceo di Eventim CTS, Klaus-Peter Schulenberg. Inizia così l’edificazione vera e propria della struttura, al momento dal terreno si vedono sbucare solo le fondamenta, il cui completamento è previsto entro la fine 2025. Le parole del Sindaco Sala a riguardo: “Deve essere pronta entro il 2025 e, da quello che capiamo fino ad oggi, siamo fiduciosi di poterci riuscire. Capisco la prudenza nell’uso del condizionale, ma io sarei più categorico. Tuttavia, come sempre, le opere si scontrano con costi che spesso superano le previsioni iniziali.

Credits Urbanfile – Fondamenta PalaItalia

Dovrà infatti essere realizzata in tempo per l’ispezione del Comitato Olimpico per consentire la disputa delle gare di hockey maschile di Milano Cortina 2026. L’evento sportivo è programmato dal 6 al 22 febbraio 2026.

# Una struttura di design e sostenibilità

davidchipperfield.com – Area Santa Giulia

Il progetto dell’arena olimpica è stato curato da Sir David Chipperfield dal suo Onirism Studio, mentre la gestione è affidata Eventim CTS, leader mondiale nell’ambito degli eventi e che ha acquisito la piattaforma di biglietteria online di Ticketone. La struttura si presenta con una forma ellittica ispirata all’archetipo dell’anfiteatro, sospesa da terra grazie a dei pilastri e con tre anelli di altezze diverse ricoperti di led che sembrano fluttuare l’uno sull’altro. Previste ampie hall all’interno che precedono l’accesso al parterre, una zona “premium”, con sky box e sale lounge, per un totale di 16.000 posti a sedere, e servizi di ristorazione.    

All’esterno una spaziosa piazza di oltre 10.000 mq, pensata per ospitare eventi, mentre sul tetto pannelli fotovoltaici. Per facilitare chi arriva in auto sotto l’area è previsto un parcheggio multipiano per 2.750 veicoli.

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# Extra costi su del 50%

Rispetto ai 180 milioni di euro delle previsioni iniziali l’opera vede un aumento dei costi del 50%, dovuti alla necessità di recuperare il tempo perduto e dal lavoro su tre turni, tutti a carico dei privati. Il Sindaco Sala non esclude però un intervento del governo a sostegno delle imprese coinvolte: “sono a carico della società costruttrice e nell’impresa iniziale non dovevano esserci fondi pubblici. Da Milano non possono arrivare, non abbiamo disponibilità. Vediamo se al di là del grande impegno privato il governo potrà collaborare“.

# La “metro 13” più no che sì

Progetto Metrotranvia 13

Una conferma in negativo arriva invece per la metrotranvia 13, la nuova infrastruttura pensata per collegare Repetti M4 a Rogoredo M3 con fermata proprio nei pressi del PalaItalia e quindi utile per i tifosi durante le Olimpiadi Invernali 2026. Con molta probabilità l’inaugurazione solo dopo l’evento, come spiega Sala: “Non siamo sicuri se sarà pronta in tempo, sarebbe certo molto utile, ma non indispensabile“.

Continua la lettura con: La “METRO 13” di MILANO: arriverà in tempo?

FABIO MARCOMIN

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Fabio Marcomin
Giornalista pubblicista. Laurea in Strategia e Comunicazione d’Impresa a Reggio Emilia. Il mio background: informatica, marketing e comunicazione. Curioso delle nuove tecnologie dalle criptovalute all'AI. Dal 2012 a Milano, per metà milanese da parte di madre, amante della città e appassionato di trasporti e architettura: ho scelto Milano per vivere e lavorare perché la ritengo la mia città ideale.