🛑 Inaugura il “MUSEO-NARRANTE” del DESIGN: sarà una nuova attrazione di Milano? Che cosa lo rende così unico

Dove si trova e che cosa lo rende straordinario

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Credits maart_milano IG - ADI, Museo del design

Andiamo alla scoperta del “museo-narrante” del design italiano che lancia la sfida alla Triennale. Ecco come è stato realizzato e perché diventerà una nuova meta per i milanesi e i turisti da tutto il mondo.

Inaugura il “MUSEO-NARRANTE” del DESIGN: sarà una nuova attrazione di Milano? Che cosa lo rende così unico

# L’ADI Design Museum lancia la sfida alla Triennale

Credits giacintacavagna IG – Adi, Esterno 1

L’Adi Design Museum – Compasso d’oro è stato realizzato all”interno in un edificio degli anni ’30 che veniva utilizzato come deposito di tram a cavallo e come impianto di distribuzione di energia elettrica. La sua inaugurazione aggiunge nuova linfa a una delle eccellenza milanesi nel mondo, il design. Nel museo è presente una selezione degli oggetti di design premiati dall’Associazione per il disegno industriale Compasso d’oro dal 1954, che sceglie il meglio del Made in Italy. Questo nuovo museo del Design lancia la sfida a quello della Triennale, come sottolinea il suo presidente Stefano Boeri: “E’ una caratteristica di Milano essere una città con più voci. Importante è coordinarsi, anche in vista del Salone che sarà imperdibile“. La biglietteria è totalmente contactless grazie a un’app sviluppata da Orbital Cultura – Gruppo Nexi.

# Un “museo narrante”, a metà strada tra “muso-chiodo” e “museo luna-park”

Credits matteochincarini IG – Interno Adi, Museo del design

Nella realizzazione del museo, che sorge in un’ex area industriale recuperata tra via Ceresio e via Bramante, si è scelto di preservare la suggestiva navata storica dell’ex-centrale elettrica dentro cui è stato sviluppato. Il progetto, a cura dello studio di architettura Migliore + Servetto Architects con Italo Lupi, si ispira al concetto di “museo narrante” “a metà strada tra il museo-chiodo, con i quadri attaccati alla parete o con gli oggetti esposti tout court, e il museo luna-park, ovvero forzatamente experience, tanto da stressare con troppi input il visitatore”. L’obiettivo è quello di stimolare la curiosità del pubblico, spiegando il significato e il valore del Made in Italy.

Fonte: Artribune

# L’edificio si estende su 5.000 mq di superficie e ospita ben 2.400 oggetti 

Il museo, che intende essere sia un museo permanente che flessibile, si estende per 5.135 mq di superficie e al suo interno sono presenti cinque mostre permanenti e tre temporanee, per un totale di 2.400 oggetti presenti. Oltre a questo si trovano anche laboratori per bambini.

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Tra le mostre permanenti ci sono 3 installazioni e videoinstallazioni:

  • Il design entra nella storia‘ realizzato dalle OffiCine (Ied e Anteo), Bios (com POLI.design – Sistema Design Politecnico di Milano;
  • Il “cucchiaio e la città” che mette in mostra le collezioni storiche con un racconto di tutte le edizioni e focus su 28 progetti premiati;
  • Manifesto alla carriera” è invece un omaggio ai 139 Compassi d’oro alla carriera da parte della grafica italiana.

Tra le esposizioni temporanee imperdibili troviamo:

  • Uno a uno. la specie degli oggetti” con accoppiamenti di oggetti vincitori come una Ferrari e la Fiat Zagato;
  • la personale dedicata alla prima vincitrice donna “Renata Bonfanti, tessere la gioia” personale, tra i primi designer di textile italiani;
  • “Giulio Castelli”, uno speciale tributo al creatore di Kartell e tra i fondatori dell’Adi.

Tra gli eventi in programma l’Adi Design Index 2020 a giugno e la quarta biennale dell’oggetto del libro, con mostra su Olivetti, a novembre sempre di quest’anno.

 

Fonte: Ansa

Continua la lettura con: Il QUARTIERE MUSEO che racconta la STORIA di MILANO (FotoGallery)

FABIO MARCOMIN

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Fabio Marcomin
Giornalista pubblicista. Laurea in Strategia e Comunicazione d’Impresa a Reggio Emilia. Il mio background: informatica, marketing e comunicazione. Curioso delle nuove tecnologie dalle criptovalute all'AI. Dal 2012 a Milano, per metà milanese da parte di madre, amante della città e appassionato di trasporti e architettura: ho scelto Milano per vivere e lavorare perché la ritengo la mia città ideale.