VIA GAGGIO, a un’ora da Milano il museo a cielo aperto più “colorato” della Lombardia

3 chilometri in mezzo alla storia e ai colori

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Via Gaggio nel comune di Lonate Pozzolo, in provincia di Varese, nei pressi dell’aeroporto di Malpensa per tre chilometri offre una splendida passeggiata nella brughiera. Ma non solo questo è motivo d’attrazione: è anche un museo a cielo aperto. Chi la percorre può trovare informazioni sugli antichi costumi contadini di un tempo nella zona e di fare un salto nel passato, in particolare ai tempi della permanenza delle truppe tedesche durante la Seconda Guerra Mondiale.

VIA GAGGIO, a un’ora da Milano il museo a cielo aperto più “colorato” della Lombardia

# Le trasformazioni di via Gaggio: da strada di connessione ad attrazione per turisti

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Per lungo tempo, Via Gaggio è stata la strada di connessione tra le valli del Ticino. Dal Medioevo in poi la strada è stata ricostruita e distrutta diverse volte a causa di conflitti e cambi di gestione dei territori.

Dalla fine dell’Ottocento, la brughiera è diventata un importante centro militare, di cui è possibile percorrere la storia tra le due guerre che hanno danneggiato Milano, fino agli anni Novanta del Novecento, quando è diventata un’attrazione per turisti. Perché via Gaggio attrae turisti? Non certo per il cemento e la pietra che per anni hanno ricoperto le erbe del Ticino.

# Cos’è la Brughiera?

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La brughiera è un ambiente tipico della Lombardia, il cui terreno è argilloso e sabbioso, non ottimale per la crescita di fiori ed erbe colorate. In primavera e in estate il paesaggio della via di Gaggio si tinge di colori sgargianti, mentre il verde brillante imperversa durante tutto l’inverno. Questo luogo, privato di terreno dalla costruzione dell’aeroporto di Malpensa, riesce a catturare l’attenzione con le sue fioriture stagionali che si stagliano in mezzo alle strade della metropoli milanese.

# La bellezza della natura e il simbolo di Gallarate

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La biodiversità della Brughiera di Gaggio si colora con tinte diverse a seconda delle stagioni, ciò che garantisce la fioritura e la crescita delle differenti piante è la vicinanza del Ticino. In primavera, specificatamente a fine maggio, cresce il fiore caratteristico del terreno gallaratese, la Ginestra dei Carbonai: il fiore giallo che si diffonde in tutto il territorio portando luce laddove si intravedono ancora le ombre della Seconda Guerra Mondiale.

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A fine estate invece ricopre il terreno un fiore dalle tinte viola il cui nome, Brugo, è strettamente legato alla natura del territorio. Ma Gaggio non perde i suoi colori neppure d’inverno grazie alla presenza della Brughiera boscata, animata dalla betulla a corteccia bianca e colorata di verde smeraldo dalle conifere del Pino silvestre.

# Dove parcheggiare

In particolare sono tre i luoghi dove lasciare l’auto:

  • una all’inizio di Via Gaggio nel comune di Lonate Pozzolo;
  • una in corrispondenza del Centro Parco;
  • una in Piemonte nei pressi del Ponte di Ferro sul Ticino.

Da tutte queste aree è possibile imboccare il percorso della Strada del Gaggio e godersi una splendida passeggiata tra la brughiera del Parco del Ticino.

Continua la lettura con: Pusiano, “il lago di Milano”

SARAH IORI

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Sarah Iori
Milanese di nascita e di tradizione, laureata in Beni culturali con la missione di valorizzare la cultura italiana per il mondo