Il più grande CENTRO BUDDISTA d’Europa è alle porte di Milano

Le foto di Andrea Cherchi

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Credits Andrea Cherchi - Centro buddista

Alle porte di Milano c’è il più grande centro buddista d’Europa, in un mix tra antico e moderno. Vediamo come è fatto e alcune curiosità. Con le foto speciali di Andrea Cherchi.

Il più grande CENTRO BUDDISTA d’Europa è alle porte di Milano

# Il più grande centro buddista d’Europa

Credits Andrea Cherchi – Cascina Centro Buddista con vista auditorium

Nel 2014 è stato inaugurato a Corsico, alle porte di Milano, il Centro Ikeda della comunità Soka Gakkai ritenuto il più grande centro buddista d’Europa. Si sviluppa su un’area di 40.000 mq e si compone di due edifici, uno storico e l’altro moderno.

Credits Andrea Cherchi – Cascina Centro Buddista

Quello storico è la Cascina della Guardia di Sopra del Cinquecento, uno dei più antichi ed importanti esempi storici delle costruzioni di impronta rurale a Sud Ovest di Milano, sottoposta a restauro conservativo in collaborazione con la Soprintendenza di Milano.

Credits Andrea Cherchi – Corte Centro Buddista

Sono presenti le antiche stalle e scuderie, i portici recuperati con volumi vetrati e sale destinate alla rappresentanza e all’ospitalità. Passata dagli Sforza ai Padri di Simpliciano, nel 1975 è stata acquisita dal Comune di Corsico. 

# Il tempio ricoperto di metallo dorato

Credits Andrea Cherchi – Centro buddista

Alla cascina recuperata si aggiunge il cuore del centro: una struttura di design che funge da sala civica, sala di culto o auditorium per 1000 persone, il cui boccascena si apre ulteriormente sulla parte sacra che contiene il Gohonzon, l’oggetto di culto, che può essere separata dal palco più “laico” con un sistema di grandi paratie scorrevoli. Rivestita di metallo dorato all’esterno e legno all’interno, la sua forma è anche un riferimento alla carpa d’oro che nella tradizione buddista giapponese incarna la metafora della trasformazione.

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A completamento è presente infatti uno specchio d’acqua attraversato da passerelle che circonda il tempio-sala denominato Kaikan, castello in giapponese, con i fiori di loto bianchi e rosa. L’acqua rimanda anche al rapporto del territorio con il naviglio e l’acqua di falda e di superficie come risorsa di vita. 

Credits Andrea Cherchi – Portico tempio buddista

Dei padiglioni e un portico lungo 120 metri affiancano la struttura e un vialetto collega alla parte storica del complesso rurale recuperato.

 

Foto: Andrea Cherchi

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FABIO MARCOMIN

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Fabio Marcomin
Giornalista pubblicista. Laurea in Strategia e Comunicazione d’Impresa a Reggio Emilia. Il mio background: informatica, marketing e comunicazione. Curioso delle nuove tecnologie dalle criptovalute all'AI. Dal 2012 a Milano, per metà milanese da parte di madre, amante della città e appassionato di trasporti e architettura: ho scelto Milano per vivere e lavorare perché la ritengo la mia città ideale.