L’ACQUARIO sarà privatizzato?

La storica istituzione zoologica nel Parco Sempione sta nuotando in acque agitate. All'orizzonte si intravede la privatizzazione

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Acquario Civico Milano

L’acquario civico di Milano naviga in acque agitate. Diversi segnali e indiscrezioni suggeriscono una privatizzazione imminente con il Comune di Milano stranamente disinteressato alla vicenda, quasi non lo riguardasse affatto. Ma procediamo con ordine.

Storia e futuro del terzo acquario più antico d’Europa

Vasca Acquario Civico

La vicenda che sta vivendo questa istituzione è di particolare interesse se si considera la sua storia. L’Acquario civico di Milano risale al 1906, terzo acquario più antico d’Europa, quando fu costruito in occasione  dell’Esposizione Internazionale di Milano, in architettura liberty, con maioliche e fregi. E’ rimasto l’unico padiglione realizzato nel parco Sempione a non essere stato smantellato e quindi a testimoniare l’evento.

Donato al Comune di Milano dopo l’EXPO, le vasche ospitano oltre cento specie di pesci, crostacei, molluschi ed echinodermi del Mediterraneo, del Mar Rosso e delle nostre acque dolci, una biblioteca e una Stazione Idrobiologica e ha subito varie ristrutturazioni tra cui la prima dopo il bombardamento nel 1943 e l’ultimo nel 2006 per festeggiare il centenario di attività.

Un processo di svalorizzazione ai limiti dell’autosabotaggio

Negli ultimi anni l’acquario di Milano sta assistendo a una progressiva svalorizzazione da parte delle istituzioni locali e nazionali, forse considerato di “Serie B” rispetto ad altri acquari più famosi come quello di Genova, pur essendo più antico. 

Oltre a una manutenzione che per molti risulta insufficiente, sembra siano in atto diversi tentativi di escludere alcune specie ittiche, essendo presenti sia animali di acqua dolce sia animali di acqua salata, che potrebbero portare alla trasformazione in un luogo meramente espositivo o addirittura alla chiusura.

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All’orizzonte c’è Genova

Molti indizi fanno pensare che il Comune voglia disfarsi dell’Acquario e che stia cercando una strada per cederne la proprietà e gestione a enti più strutturati. Enti che potrebbero rilanciarlo per gestirlo direttamente oppure rivenderlo a loro volta per ottenere un guadagno di intermediazione. Il principale indiziato a rilevarne la proprietà in ultima istanza è ovviamente l’Acquario di Genova che potrebbe creare delle sinergie e ottimizzare il personale con spostamenti tra le due strutture.

Restiamo in attesa di una presa posizione ufficiale da parte del Comune che faccia chiarezza sul futuro di un’istituzione che appartiene da oltre un secolo ai milanesi.

RETTIFICA A NOME DELL’ASSESSORE ALLA CULTURA DEL COMUNE DI MILANO FILIPPO DEL CORNO

“L’ipotesi di privatizzazione non è mai stata neanche presa in considerazione”

L’intervista a Del Corno con la smentita delle indiscrezioni sulla privatizzazione dell’Acquario

FABIO MARCOMIN

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Fabio Marcomin
Giornalista pubblicista. Laurea in Strategia e Comunicazione d’Impresa a Reggio Emilia. Il mio background: informatica, marketing e comunicazione. Curioso delle nuove tecnologie dalle criptovalute all'AI. Dal 2012 a Milano, per metà milanese da parte di madre, amante della città e appassionato di trasporti e architettura: ho scelto Milano per vivere e lavorare perché la ritengo la mia città ideale.