IL MURO INVISIBILE ATTORNO A MILANO: come la nostra città sta venendo tagliata fuori DAL RESTO DEL MONDO

In questo ultimo periodo dopo la ripresa dal lockdown ci siamo resi conto che Milano è tagliata fuori non solo dal resto del mondo ma anche dal resto del Paese. Ecco le situazioni più critiche

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fonte: Ivg.it

In questo ultimo periodo dopo la ripresa dal lockdown ci siamo resi conto che Milano è tagliata fuori non solo dal resto del mondo ma anche dal resto del Paese e questo non è dovuto ai disordini del Covid ma soprattutto da qualcos’altro di mai risolto. Il virus ha messo in luce parecchi problemi cronici che abbiamo non solo a Milano ma in Italia, con assenza di programmazione nella manutenzione e scarsa trasparenza e le grandi infrastrutture sempre viste come uno strumento per attrarre voti, a differenza dei paesi più avanzati con fondi pensione e banche d’investimento che si stanno muovendo rapidamente con sempre più interesse su questo settore.

Ecco 5 situazioni che stanno letteralmente tagliando fuori la nostra città dal resto del mondo.

IL MURO INVISIBILE ATTORNO A MILANO: come la nostra città sta venendo tagliata fuori DAL RESTO DEL MONDO

#1 Il lento decollo degli aerei da Linate e Malpensa

Milano è sempre stata l’unica “capitale finanziaria” ad avere due aeroporti entrambi usati sotto la loro soglia massima di capacità operativa: Linate per ragioni politiche, vedi decreto Delrio, Malpensa perché non ospita alcun hub ma solo voli point-to-point. I due aeroporti si fanno concorrenza anche oggi e stiamo vedendo la ripresa del traffico aereo solo su Malpensa mentre Linate riapre dal 13 luglio, anche se a scartamente assai ridotto.

La maggioranza dei voli in partenza da Malpensa sono di Alitalia, che verranno trasferiti a Linate gradualmente da fine luglio e al momento sono operativi solo verso le principali città europee e il Sud Italia. In più, come voli internazionali sono solo disponibili voli per Doha, Dubai e Kuwait City.
Forse, data l’attuale situazione del mercato aereo sarebbe stato forse più saggio tenere aperto intanto uno dei due scali in quanto i costi di gestione di entrambe le strutture richiedono un notevole transito di persone, di decolli e atterraggi.

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#2 Autostrada in Liguria con lavori ovunque e autostrade ad una sola corsia

Viaggiare da Milano a Genova e in tutta la Liguria è diventato impossibile, tanto che ogni giorno vengono registrate decine di chilometri di code sulle autostrade, sia interne che quelle di collegamento con la Lombardia, a causa dell’unica corsia per senso di marcia dovuti agli innumerevoli lavori di manutenzione. Il ministro delle infrastrutture ha affermato che la situazione di disagio dovrebbe perdurare fino all’11 luglio dopodiché dovrebbero essere garantite almeno due corsie per senso di marcia.
Questa situazione è la diretta conseguenza della mancata cura programmata delle nostre infrastrutture che portano soltanto ritardi e danni economici rilevanti ed inutili. La sicurezza viene prima di tutto ma perché non è stato fatto prima? L’unica nota positiva è l’annuncio che il pagamento del pedaggio su 150 km di rete autostradale dovrebbe essere sospeso, almeno nel week end, mentre continuano gli scontri a livello politico quasi in clima da campagna elettorale tra il presidente di regione Toti e il Ministro delle infrastrutture De Micheli. 

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#3 L’odissea del trasporto di biciclette a bordo dei treni

Ipotizzare una pedalata in Valtellina usufruendo dei treni messi a disposizione di Trenord è un alquanto difficile: la prenotazione dei biglietti online con adibito trasporto biciclette è complicata e mancano le carrozze attrezzate. Un ostacolo che mette un freno al turismo regionale interno di prossimità soprattutto per chi parte da Milano.

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#4 Sospesi nuovi progetti di estensioni della metro o di nuove linee

Sembra ci siano problemi di natura economica per il prolungamento della linea M3 fino a Paullo e si pensa quindi ad una metro leggera di 4 km solo fino a Peschiera, la M2 verso Vimercate è stata bocciata dalla regione e dal Governo per mancanza di garanzia sui fondi e la situazione è in stallo, mentre per il prolungamento della M1 fino a Baggio sono state stanziate le risorse e pertanto verrà realizzato. Quindi per Baggio sì, mentre per Vimercate no.
Tornando sui recenti scandali avvenuti in ATM e alla mancata trasparenza di alcune situazioni, bisognerebbe porsi alcuni interrogativi sull’opportunità di strutturarla finanziariamente quotandola in borsa implementandone la trasparenza. Se l’azienda andasse effettivamente bene anche i privati sarebbero disposti ad investirci.

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#5 Progetti che forse non verranno mai realizzati

Tra i tanti progetti utili alla mobilità cittadina e internazionale, che forse non verranno mai realizzati, troviamo: il prolungamento della tangenziale Est fino ad Olginate con un costo stimato di 1.200 milioni di euro e nessuna risorsa disponibile, la Superstrada Vigevano-Malpensa con un impegno finanziario previsto di 419 milioni ma solo 220 messi a disposizione da parte di Anas, il mancato quadruplicamento ferroviario della Milano-Chiasso per agevolare il traffico merci e passeggeri non solo tra Milano e l’alta Brianza e il comasco, ma anche tra l’Italia e il Nord Europa, e una circle line metropolitana come hanno le principali città europee. 

In conclusione, Milano dovrebbe meritare qualcosa di più e sicuramente a livello infrastrutturale ed è assai lontana dall’idea di città internazionale: è circondata da un muro invisibile che è senz’altro più evidente oggi a causa del Covid, ma in realtà è sempre esistito. Speriamo che l’avvicinarsi delle Olimpiadi Invernali del 2026 possano imprimere uno slancio alle opere incagliate e in progetto e che nel frattempo si risolvano le questioni legate alla normale circolazione verso le destinazioni più gettonate dai milanesi.

MATTIA GAVA

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Mattia Gava
Mi chiamo Mattia e sono cresciuto a Trieste per i primi 18 anni della mia vita. Per metà italiano e per l’altra canadese, ho potuto studiare e lavorare non solo a Milano ma anche a Los Angeles, Londra e Montreal. Credo fortemente che Milano possa esprimere il suo potenziale solo con un serio progetto verso l’autonomia e Milano Città Stato va sicuramente in quella direzione.