I VILLAGGI NASCOSTI di Milano

Spesso formati da poche case. Ma basta un'occhiata e si riconoscono subito

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Il villaggio dei fiori - @baronpower1 IG

Sono nascosti dentro ad altri quartieri. Spesso formati da poche case. Ma basta un’occhiata e si riconoscono subito. 

I VILLAGGI NASCOSTI di Milano

#1 Villaggio Lincoln

Villaggio Lincoln

In zona Cinque Giornate si trova il celebre mini villaggio formato da una serie di villette coloratissime che lasciano il visitatore a bocca aperta. Il villaggio di via Lincoln ricorda un po’ Murano. Nasce alla fine dell’800 per ospitare gli operai della vicina Porta Vittoria. Con il tempo, gli abitanti di quelle case hanno cominciato una vera e propria sfida alla facciata più sorprendente della propria abitazione. Passeggiando in quella stretta via sembra di tornare indietro nel tempo.

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#2 Il Villaggio dei Giornalisti

credit: @rebeca_frangulea (INSTG) – Case Igloo

Il Villaggio dei Giornalisti, è un prezioso e raffinato agglomerato urbano nato in mezzo a palazzi e condomini ben poco eleganti, all’interno del Municipio 2, che si estende da Porta Nuova a Greco. Tra i diversi stili architettonici che si possono incontrare alla Maggiolina, che è il nome con cui si denomina il quartiere più grande di cui è parte, spiccano quello Vittoriano, neo-medievale e gotico. L’edificio più riconoscibile è la Palafitta, nome vintage di Villa Figini e, soprattutto, le case Igloo di via Lepanto, delle anticonformiste creazioni d’architettura.

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#3 Mirabello

Villa Mirabello
Villa Mirabello

Mirabello, nella parte Nord della Maggiolina, nasce nel 1939 con la costruzione di un complesso di 12 palazzine di due-tre piani ad opera dell’Istituto Fascista Autonomo Case Popolari di Milano. L’intento era quello di ospitare la nuova classe dirigente: medio-alta borghesia, professionisti, industriali, artisti. Si affiancarono poi nel tempo villette d’epoca e abitazioni con giardino molto gradevoli. Il nome è da ricondurre a Villa Mirabello di inizi ‘400, uno degli esempi di maggior interesse per quanto riguarda la tipologia di villa-cascina suburbana di epoca rinascimentale, all’epoca questa zona era aperta campagna.

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#4 Le ville Tudor in Porta Lodovica

Credits: @pari.silvia IG – Ville Tudor

Ci spostiamo nel distretto di Porta Lodovica, compreso tra le vie Tabacchi, Castelbarco, Viale Tibaldi e da Via Giambologna. Si tratta di un piccolo gruppo di villette e case singole di piccole dimensione, costruite tra il 1920 e il 1930, caratterizzate in prevalenza da uno stile eclettico, Liberty o Art-decò. Tra queste spiccano le due “ville Tudor” con le facciate a grate di legno e i tetti spioventi con uno stile che ricorda il medioevo del nord Europa, pare fatte costruire da una coppia tedesca per ricreare un pezzo di Baviera a Milano.

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#5 Il Villaggio dei Fiori

Credits: @cristinamalaussene
IG – Villaggio dei Fiori

In zona Lorenteggio troviamo il Villaggio dei Fiori, chiamato così perché ogni sua via ha come riferimento il nome di un fiore. Infatti, questo mini quartiere così particolare è formato da via delle Camelie, via dei Gigli (via Primaticcio), via dei Giaggioli e via dei Giacinti. La caratteristiche di questo quartiere è la presenza delle cosiddette “case minime”, casa a schiera unifamiliare progettate dell’Ufficio Tecnico Comunale, disposte su due piani e un piccolo giardino sul retro. In totale ci sono 233 alloggi costruiti su 19 schiere, ogni schiera prevede 11 abitazioni. Di recente i muri delle case sono stati colorati di murales che rendono ancora più variopinto il villaggio. 

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FABIO MARCOMIN

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Fabio Marcomin
Giornalista pubblicista. Laurea in Strategia e Comunicazione d’Impresa a Reggio Emilia. Il mio background: informatica, marketing e comunicazione. Curioso delle nuove tecnologie dalle criptovalute all'AI. Dal 2012 a Milano, per metà milanese da parte di madre, amante della città e appassionato di trasporti e architettura: ho scelto Milano per vivere e lavorare perché la ritengo la mia città ideale.