A Mantova negozi vuoti GRATIS agli ARTISTI: un’idea per MILANO?

Un quartiere messo a disposizione per dare vita all'arte e alla cultura. Un'idea e opportunità da prendere come esempio

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Credits: gazzettadimantova.gelocal.it

Per il sesto anno il quartiere Lunetta di Mantova, una delle tante realtà sorte negli anni 70 per sopperire l’esigenza di nuove unità abitative di edilizia popolare, sarà ospite di una iniziativa di carattere culturale straordinaria. Gli spazi pubblici e commerciali vuoti saranno dati in comodato gratuito ad artisti nelle varie discipline esistenti affinché possano esporre i propri lavori.

A Mantova negozi vuoti GRATIS agli ARTISTI: un’idea per Milano?

# La Genesi

Credits: askanews.it

Lunetta Cultural Camp, bando di concorso gestito dalla Associazione Culturale Caravan SetUp e dal comune di Mantova, è nata nel 2016 con Mantova Capitale della Cultura Italiana. Un’idea di aggregazione e di abbattimento delle frontiere in un quartiere dove il disagio sociale è vissuto in prima persona, con decine di differenti etnie che si trovano a convivere in una zona che, come il quartiere Gratosoglio di Milano e lo Zen di Palermo, è stata concepita con progetti e regole risultate in un primo momento fallimentari. “Lunetta a Colori 2021” è un segnale forte e inequivocabile di una volontà condivisa di regalare spazi comuni, inizialmente solo a writers, nel nome di una abbattimento delle frontiere. L’obiettivo è demolire qualsiasi divisione a favore dell’integrazione e della universalità del linguaggio artistico.

# L’arte come bellezza, aggregazione e linguaggio universale

Credits: gazzettadimantova.gelocal.it

Un festival del muralismo (chiamato Without Frontiers) in primis, poi ampliato per tutte le forme d’arte, è stato il punto di partenza fondamentale per riportare la bellezza in ogni forma tra le abitazioni che per anni sono state sinonimo di disagio sociale. Ovviamente nel 2021 non è possibile fermarsi alla pittura, ma si spazia in tutte le discipline artistiche che possano raccontare e far vivere messaggi propositivi tramite emozioni. La recitazione, la musica, i filmati di vari artisti troveranno casa nei molti spazi rimasti vuoti, garantendo le performance e le varie esposizioni senza alcun dispendio economico. In viale Veneto, una delle vie che attraversano il quartiere, utilizzando gli spazi liberi nei due piani ad indirizzo commerciale, saranno locati gli artisti che avranno ottenuto l’approvazione dal bando comunale e avranno la possibilità per un anno, con opzione per il secondo, di esibire le loro opere, suonare e recitare per tutti coloro che vorranno partecipare.

# Quando si potrà visitare?

Credits: artribune.com
Indipendentemente dalla disponibilità e dagli impegni, il terzo sabato di ogni mese gli artisti dovranno aprire al pubblico i propri spazi. Ciò garantirà un percorso creativo nel quale immergersi nel nome della multi-cultura. Spazi che saranno luoghi di aggregazione e di sperimentazione, dove finalmente si potrà arrivare a realizzare il progetto di integrazione fermatosi per troppi anni. Ci si augura che esso possa finalmente non dover trovare più barriere, ma solo universale condivisione.

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ROBERTO BINAGHI

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Roberto Binaghi
Nato a Milano il 25 agosto 1965. Sin da bambino frequento l’azienda di famiglia (allora una tipografia, ora azienda di comunicazione e stampa) dove entrerò ufficialmente a 17 anni. Diplomato Geometra all’Istituto Cattaneo a 27 anni e dopo aver abbandonato gli studi grafici a 17, mi iscrivo a Scienze Politiche ma lascio definitivamente 2 anni dopo per dedicare il mio tempo libero alla famiglia e allo sport. Sono padre di Matteo, 21 anni, e Luca, 19 anni. Sono stato accanito lettore di quotidiani e libri storico-politici, ho frequentato gruppi politici e di imprenditori senza mai tesserarmi, per anni ho seguito la situazione politica italiana collaborando anche con L’Indipendente allora diretto da Vittorio Feltri e Pialuisa Bianco (1992-1994). Per questioni di cuore ho iniziato a seguire il mondo del basket dilettantistico ricoprendo il ruolo di dirigente della società Ebro per oltre 10 anni e della Bocconi Basket FIP dal settembre 2019 (ruolo che ricoprirò anche per la prossima stagione). Nel corso degli anni ho contribuito allo sviluppo di alcune start-up e seguito alcuni progetti di mia ideazione che hanno come obiettivo la rivalutazione del patrimonio meneghino oltre che un chiaro interesse sociale.