10 COSE da VEDERE a CITYLIFE, il nuovo quartiere del divertimento dei ragazzi di Milano

Grattacieli, verde, arte, cultura. Ecco cosa vedere nel quartiere "newyorchese" di Milano

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Credits Andrea Cherchi - Citylife e fiori

Il quartiere “newyorchese”, nato sulle ceneri della vecchia fiera campionaria, è tra i preferiti dai ragazzi milanesi: moderno, verde e con ogni tipo di servizio. Scopriamo insieme le cose più belle da vedere.

10 COSE da VEDERE a CITYLIFE, il nuovo quartiere del divertimento dei ragazzi di Milano

# Piazza sei febbraio intitolata alla Rivolta di Milano

La porta d’accesso è in piazza Sei Febbraio, storico luogo da cui si accedeva alla Fiera Campionaria. Pochi sanno qual è la ricorrenza a cui si riferisce la piazza. Si tratta della “rivolta di Milano”, avvenuta il 6 febbraio 1853. 

Era l’ultima domenica di Carnevale e si sperava di sorprendere le truppe austriache in libera uscita per il giorno di festa. L’attacco ebbe inizio alle 16.45. Un migliaio di persone, in gran parte operai e artigiani, risposero all’appello di Mazzini, in esilio a Londra. Un numero esiguo ma che si sperava potesse attirare la massa dei milanesi. I rivoltosi iniziarono ad assaltare le caserme e ad erigere le barricate, sperando di replicare il successo delle di cinque anni prima. Ma le cose non andarono per il verso giusto. Anzi. 

I milanesi seguirono le vicende con distacco. Altri gruppi che avevano annunciato l’impegno a partecipare non si fecero vedere. In particolare ci doveva essere l’azione di alcuni operai che avrebbero proceduto a sabotare l’illuminazione pubblica. Ma invece del blackout a non farsi vedere furono gli operai. Ultima delusione fu il mancato ammutinamento dei soldati ungheresi che erano presenti nell’esercito austriaco. In breve, i 100 rimasero tali, le loro mosse furono più simile a degli sciami che a un’operazione organizzata e l’esercito austriaco ebbe facile gioco a reprimere l’insurrezione e ad arrestare gli insorti. Tutto si concluse prima della mattina successiva.  Il bilancio della rivolta contò 10 morti e, 47 feriti fra i soldati austriaci, mentre fra gli insorti, 895 arresti, oltre a sedici rivoltosi che vennero giustiziati in Piazza Castello dove oggi una lapide ricorda l’eccidio. 

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Qualche giorno dopo Marx così scrisse dell’episodio: “E’ ammirevole in quanto atto eroico di un pugno di proletari che, armati di soli coltelli, hanno avuto il coraggio di attaccare una cittadella e un esercito di 40.000 soldati tra i migliori d’Europa”. La piazza che ricorda il tentativo di insurrezione proletaria è oggi la porta d’accesso del quartiere più alto borghese di Milano. Vediamo le principali attrazioni. 

#1 Torre Allianz, il grattacielo “infinito” con il più grande murale del mondo

L’EDIFICIO più ALTO in ogni MUNICIPIO di Milano
Credits Andrea Cherchi – Grattacielo Allianz

Il “Dritto” o Torre Allianz è l’edificio più alto d’Italia al tetto, 209 metri, e per numero di piani, 50. Per la sua struttura, che dà l’idea di un grattacielo senza una fine, viene soprannominato anche “endless tower”. Contando l’antenna arriva a 260 metri. Sulla sua sommità si trova come da tradizione una copia della Madonnina. Progettato dell’architetto giapponese Arata Isozaki assieme ad Andrea Maffei il grattacielo ospita al suo interno il più grande murale del mondo: Il giro del mondo in 50 piani. Realizzata dai dipendenti del gruppo Allianz si sviluppa lungo le le scale che salgono fino al tetto.

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#2 Torre Hadid, lo “storto” che sembra scomparire nel cielo

Credits pietmassuger – Lo Storto

Lo “Storto” o Torre Hadid è il secondo grattacielo per altezza di Citylife. Disegnato dalla compianta Zaha Hadid, ha un’altezza di 177 metri per 44 piani e si contraddistingue per il suo movimento torsionale che diminuisce più si sale verso l’alto fino a scomparire del tutto negli ultimi piani. 

#3 Torre Libeskind, il “curvo” con la corona che si ispira alle cupole rinascimentali

Credits:
@deangelinadia (INSTG)

L’ultimo arrivato tra i grattacieli di Citylife è il “Curvo”, o Torre Libeskind, terminato nel 2021. Alto 175 metri per 30 piani ospita circa 3.000 dipendenti del società di revisione Pwc, ha un profilo inconfondibile che salendo verso l’alto esce sempre più dalla sagoma di partenza curvandosi verso l’interno. Sulla sua sommità una corona ispirata alle cupole rinascimentali italiane, un blocco in vetro e acciaio di oltre 30 metri, completa il profilo curvo della struttura.

#4 Lo shopping district, il centro commerciale urbano più grande d’Italia

Citylife Shopping District

Sotto le “Tre Torri” si sviluppa il City Life Shopping District è il più grande distretto urbano dedicato al commercio in Italia con 80 negozi, 1 supermercato, 20 ristoranti e bar, 7 sale cinema per un totale ben 1.200 posti e un poliambulatorio Humanitas. Lo Shopping District è composto da 3 aree collegate tra loro, progettate da  Zaha Hadid Architects, One Works e dallo studio ’Mauro Galantino e occupa complessivamente una superficie di 32mila metri quadrati. Al centro si trova poi una piazza all’aperto circondata da locali e negozi.

#5 Le Residenze Hadid, le grandi residenze di lusso a forma di scocca navale

Residenze Hadid Citylife

Oltre al commercio e al terziario nel nuovo quartiere milanese alcune aree sono destinate al residenziale. Le residenze Hadid, conosciute anche come “City Life Milano residential complex”, sono composte di sette grandi palazzi dai 5 ai 13 piani dove lo stile, il verde e la tecnologia sono i grandi protagonisti, che si sviluppano su 38.000 mq. Tutti gli edifici sono caratterizzati dalle stesse linee morbide e dai grandi balconi ricurvi che ricordano le navi da crociera. Al centro si trova un grande giardino pubblico su cui si affacciano queste  residenze di lusso.

#6 Le Residenze Libeskind, con imponenti facciate dalle geometrie asimmetriche

Credits: Valter Repossi – Urbanfile

Le residenze Libeskind si caratterizzano per le imponenti facciate dalle geometrie asimmetriche, in dialogo a distanza con le residenze Hadid, e per uno stile costruttivista voluto dal suo progettista. In totale sono otto palazzi con un’altezza che varia dai 5 ai 13 piani, 380 appartamenti di varie dimensioni e uno spazio occupato di oltre 150mila metri quadri a cui si aggiunge il giardino interno.

#7 Palazzo delle Scintille, l’edificio “superstite” della fiera in Art Nouveau 

Credits: Andrea Cherchi – Palazzo delle Scintille

L’unico edificio superstite della vecchia feria è il Palazzo delle Scintille, in stile Art Nouveau, realizzato nel 1923 e progettato dall’architetto Paolo Vietti Violi per ospitare un velodromo all’interno della vecchia fiera campionaria. Dopo anni di abbandono è stato recuperato grazie a un restauro conservativo e diventerà uno spazio che ospiterà eventi espositivi, ludici, musicali e sportivi.

#8 Gli orti fioriti, la campagna all’ombra dei grattacieli

Credits Andrea Cherchi – Orti Citylife

La natura in città: gli Orti Fioriti di City Life. Il progetto coinvolge l’associazione Orticola lombarda con l’obiettivo di promuovere il sapere e la tradizione italiana di orticoltura e giardinaggio. L’area di 3.000 mq è gestita dalla società che ha sviluppato City Life e curata dalla Cooperativa del Sole e al suo interno il visitatore può scoprire molte varietà di fiori, piante e ortaggi come si fosse in aperta campagna ma all’ombra dei grattacieli.

#9 Parco City Life, uno dei più grandi parchi cittadini che accoglie la varietà del paesaggio lombardo

Parco Citylife

Il quartiere di Citylife si contraddistingue per avere l’area pedonale più grande di Milano e una delle più grandi d’Europa e al suo interno c’è uno dei parchi più grandi della città: quasi 170.000 mq di verde pubblico. Il progetto paesaggistico riflette le caratteristiche di una città che accoglie in sé la varietà del paesaggio lombardo, ricreando il microcosmo di Milano e del suo territorio, in un’alternanza di prati e zone boscate, numerose aree di sosta, uno spazio dedicato al fitness e con disponibilità di wifi gratuito.

#10 ArtLine, la galleria di arte moderna all’aperto nel parco

Coloris

Il parco ospita una galleria di arte moderna all’aperto: il suo nome è ArtLine ed è un progetto promosso dal Comune di Milano. Si tratta di un percorso articolato in oltre 20 opere permanenti, 8 selezionate attraverso un concorso per artisti under40 e le altre di artisti internazionali già affermati, visitabili gratuitamente 7 giorni su 7 passeggiando tra i vialetti del parco.

Tra le opere troviamo il Beso, il “bacio” tra due grandi rocce, Coloris che raffigura il planisfero terrestre e cento pali metallici di color pastello, la rivisitazione delle bocchello delle fontanelle milanesi (i draghi verdi) e Hand and foot for Milan, una mano e un piede dalle dimensioni gigantesche costruite in mattoni.

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Fonte: finestresullarate.info

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FABIO MARCOMIN

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Fabio Marcomin
Giornalista pubblicista. Laurea in Strategia e Comunicazione d’Impresa a Reggio Emilia. Il mio background: informatica, marketing e comunicazione. Curioso delle nuove tecnologie dalle criptovalute all'AI. Dal 2012 a Milano, per metà milanese da parte di madre, amante della città e appassionato di trasporti e architettura: ho scelto Milano per vivere e lavorare perché la ritengo la mia città ideale.