🔴 Calabria, lo spot infame: “Venite in vacanza da noi, al Nord ci si ammala”

Non si arresta la serie di offese e di attacchi contro le regioni più colpite dal virus. Questo spot "applaudito dai sindaci" della Calabria li supera tutti. 

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Non si arresta la serie di offese e di attacchi contro le regioni più colpite dal virus. Questo spot della Calabria li supera tutti. 

Fonte: repubblica.it

Calabria, lo spot infame: “Venite in vacanza da noi, al Nord ci si ammala”

 

Lo spot è in favore dei sindaci della Locride a firma di Klaus Davi.

Nello spot si dice a chiare lettere ai turisti di venire a fare la loro vacanza nella Locride “perché il Nord è inquinato e si rischia il Covid”. Una pubblicità comparativa in cui si loda la Calabria dove “c’è la cultura del rispetto del suolo” e “del distanziamento sociale”. Non come il Nord dove si rischia di ammalarsi. 

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#Calabria, lo spot che divide: “Venite in vacanza da noi, al Nord ci si ammala”

Lo spot di due minuti, inizia con alcune vecchie immagini delle spiagge del nord Italia come Jesolo, Rimini o Rapallo, “affollatissime – si afferma nel messaggio – anche in queste ore e dove il distanziamento sociale é una chimera”. Poi il video sfuma sul Sud e la Calabria viene presentata in tutta la sua perfezione. “Spiagge sterminate e mozzafiato della Locride, di Africo, di Bianco, di Caraffa del Bianco, di Locri, di Siderno per non parlare dell’Aspromonte, incontaminato e selvaggio, dove primeggia San Luca”. Nelle immagini della campagna pubblicitaria, la costa calabrese appare incontaminata, senza traccia dei tanti edifici, spesso abusivi, costruiti negli anni che invece ne deturpano il paesaggio.

# I sindaci calabresi

Lo spot è stato presentato da Davi nel corso di un’iniziativa alla presenza di sindaci della Locride, anche se adesso alcuni si stanno affrettando a prenderne le distanze.

“Politiche ambientali e sanitarie suicide e orientate al business – si afferma ancora nel video – hanno distrutto la sanità al Nord e consentito all’inquinamento di esplodere e causare migliaia di morti“. Una sorta, in sostanza, di razzismo alla rovescia.

# Il Veneto protesta

La reazione giustificata degli amministratori comunali del Veneto non si è fatta attendere. “Vergogna, vergogna, vergogna. Non c’è altro commento per questa campagna pubblicitaria che non ha il minimo rispetto di quando successo al Nord in questi mesi e che ha visto morire medici, infermieri, farmacisti ed in alcuni casi anche sindaci che sono stati fino all’ultimo minuto in trincea a fianco dei cittadini. Chi oggi lancia questo spot lucra anche su questo e non porta alcun rispetto per il territorio e per le comunità”, ha detto il presidente di Anci Veneto e sindaco di Treviso, Mario Conte. “Questi Comuni – aggiunge Conte – dovrebbero imparare dal Veneto che grazie ai sindaci ed alla Regione ha saputo far fronte ad un’emergenza straordinaria e ora ci siamo rimboccati le macchine per far ripartire l’economia ed il turismo”. Conte si augura “che la campagna sia ritirata e si chieda scusa al più presto non solo ai Comuni del Nord, ma anche a tutti i ristoratori e operatori turistici che stanno cercando di salvare le loro attività”, perché “dietro queste persone ci sono famiglie, giovani e tanti lavoratori che spesso arrivano proprio da quei luoghi che oggi compiono un attacco vile e vergognoso per chi è stato vittima del virus”.

# Davi si difende: “lo spot è stato applaudito dai sindaci”

E Davi si difende: “Lo spot è stato applaudito dai sindaci a Siderno in sede istituzionale 4 giorni fa. Non figurano da nessuna parte le parole ‘malattia’ e ‘Covid’. “Dimenticavo – ha aggiunto – la pubblicità comparativa esiste da 50 anni! Se solo chi apre bocca leggesse un pò di più. Noi abbiamo solo riportato nel claim pari pari le frasi di una inchiesta di ‘Report’. Se vogliono contestarne i contenuti ci sta. Si sa, ‘Report’ è una trasmissione scomoda per molti politici. Per esempio ha dimostrato che i soldi dei calabresi sono andati altrove. Forse si sono arrabbiati per quello”.

Fonte: repubblica.it

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