L’ALTO ADIGE dice NEIN al DPCM

La giunta della Provincia di Bolzano ha deciso di non recepire l'ultimo decreto della presidenza del Consiglio dei Ministri sulle nuove restrizioni per il Covid: "siamo giunti alla conclusione che non servano nuovi provvedimenti"

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Credits: IG arnokompatscher

La giunta della Provincia di Bolzano ha deciso di non recepire l’ultimo decreto della presidenza del Consiglio dei Ministri sulle nuove restrizioni per il Covid. Il presidente Arno Kompatscher “siamo giunti alla conclusione che non servano nuovi provvedimenti“. La strategia adottata: intensificazione dei controlli e sanzioni.

L’Alto Adige dice Nein al DPCM

Pubblichiamo estratti articolo de “Il Fatto Quotidiano” – Alto Adige, la Giunta provinciale Svp-Lega non recepisce il Dpcm con le nuove restrizioni anti-Covid. Kompatscher: “Non servono”

# Nessun limite d’orario ai locali, sì a sostare fuori dai bar, ok anche al calcetto

In Alto Adige bar e ristoranti non hanno un coprifuoco, si può continuare a sostare fuori dai locali e anche giocare a calcetto tra amici. La Giunta della Provincia di Bolzano, composta dalla Südtiroler Volkspartei e della Lega, ha deciso di non recepire le nuove restrizioni contenute nel Dpcm varato dal governo nazionale. Nessun inasprimento delle regole perché “siamo giunti alla conclusione che non servano nuovi provvedimenti”, ha spiegato il presidente Arno Kompatscher. Oggi (ieri 14 ottobre 2020 ndr) i nuovi casi accertati in Provincia sono 124, più del doppio rispetto ai 55 registrati una settimana fa e con un netto incremento rispetto a martedì, quando erano 34. Le persone ricoverate in ospedale sono 54 (più 3 in terapia intensiva): mercoledì scorso erano solo 21.

# Nuove ordinanze solo in caso di un evidente trend negativo

Kompatscher ha spiegato che “la Giunta si riserva di intervenire con nuove ordinanze qualora i dati peggiorassero e vi fosse un trend evidente e costante improntato alla crescita”. La fonte principale della diffusione del Covid viene individuata dalla Provincia nelle feste private e pubbliche, dove le norme legate a distanziamento e mascherine non vengono rispettate in maniera puntuale. Il Dpcm del governo va a limitare proprio queste occasioni di contagio. L’Alto Adige ha deciso però di non applicarlo, quindi nessun chiusura dei locali alle 24 e nessun divieto di consumazione in piedi nelle vicinanze dopo le 21. Nessun limite neppure per le feste private e dei 30 partecipanti alle cerimonie religiose. Rimangono consentiti gli sport di contatto a livello amatoriale.

# La strategia della provincia: intensificazione dei controlli e sanzioni per chi non rispetta regole su mascherine e distanziamento

Il presidente Kompatscher e l’assessore alla salute Thomas Widmann hanno ribadito che la strada da seguire, in Provincia di Bolzano, sarà quella dell’intensificazione dei controlli e dell’elevazione di sanzioni nei confronti di chi non si attiene alle regole riguardanti utilizzo delle mascherine e distanziamento: “Controlli più severi da parte delle forze dell’ordine, con il coinvolgimento della polizia municipale, e sanzioni per chi non rispetta le norme”. “E’ vero che i numeri sono in crescita – ha spiegato l’assessore Widmann – ma la maggior parte dei casi si possono circoscrivere a focolai presenti in singoli comuni, aziende o scuole. I casi di pazienti sintomatici inviati a effettuare i controlli dai medici di base o dal pronto soccorso si attestano sui 25 al giorno, in linea dunque con il livello registrato nei mesi scorsi. Widmann ha inoltre aggiunto che circa l’1% dei positivi viene ricoverato in ospedale, “ed è questa la cifra da tenere maggiormente sotto controllo in quanto ci fornisce la misura della pressione alla quale è sottoposto il sistema sanitario”.

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Fonte articolo: Il Fatto Quotidiano

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