La POMPEI del novecento: il Comune con UN SOLO ABITANTE

Vorreste fare un viaggio nel tempo? Scopriamo insieme la Pompei del Novecento, il borgo fantasma con un solo abitante.

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credit: borgando.it

Vorreste fare un viaggio nel tempo? Scopriamo insieme la Pompei del Novecento, il borgo fantasma con un solo abitante.

La POMPEI del novecento: il Comune con UN SOLO ABITANTE

Come Pompei diventò una città fantasma dopo l’eruzione del Vesuvio, così il Comune di Roscigno Vecchia è rimasto con un solo abitante dopo una serie di frane e alluvioni. Ma vediamo la sua storia.

# Roscigno Vecchia: non un semplice borgo ma una macchina del tempo

credit: meteoweb.eu

L’antico borgo si trova in provincia di Salerno e ogni anno circa 20.000 turisti visitano i suoi stretti vicoli e le sue case in pietra, che ormai sono diventate un tutt’uno con la vegetazione circostante. Cosa può spingere un turista a visitare un piccolo comune come Roscigno Vecchia? Visitare Roscigno Vecchia è come entrare in una macchina del tempo che ti prende e ti catapulta incredibilmente indietro nel tempo. Camminando per il borgo sembra che il tempo si sia fermato ai primi anni del Novecento, proprio quando iniziò lo spopolamento.

# Come a Pompei, la natura ha messo fine alla vita del borgo

credit: style.corriere.it

Roscigno Vecchia è soprannominata “la Pompei del Novecento” proprio per la sua atmosfera statica, in cui tutto è visibile ma nulla sembra animato. Immaginate di programmare il vostro viaggio nel tempo fino al 1907. Dopo una serie di continue frane e alluvioni, molti abitanti decisero di allontanarsi e di spostarsi più a monte, a Roscigno Nuova. Non tutti però abbandonarono subito il borgo, fino agli anni Sessanta tentarono di continuare a dare una chance a quel piccolo comune ma la natura era ormai avversa e furono costretti tutti a trasferirsi altrove. Tutti, tranne uno.

# Tutti hanno abbandonato Roscigno, tranne uno: il cicerone Giuseppe

credit: settv.it

Tra i vicoletti del borgo si vedono solo turisti, o quasi. A Roscigno Vecchia un abitante è rimasto ed è il custode, Giuseppe Spagnuolo. La sua storia è particolare perché Giuseppe non abitava più a Roscigno da tempo e quando nel 2000 morì l’ultimo vero abitante, sua zia Dorina, decise di tornare nel borgo natio per vivere in piena tranquillità. Oggi per tutti coloro che hanno la fortuna di incontrarlo si trasforma in un perfetto cicerone e accompagna i turisti nel loro viaggio temporale attraverso la Chiesa di San Nicola di Bari, le botteghe, le stalle e la fontana che tutt’oggi continua a fornire acqua fresca al suo unico abitante.

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# Un vero paradiso per turisti con un museo e resti archeologici

La storia del piccolo borgo rimasto fermo ai primi del Novecento ha incuriosito persino National Geographic, che vi ha spedito una troupe per documentare la vita solitaria del custode. Questo è stato sicuramente un grande onore per lui e la National Geographic non è stata l’unica a voler illustrare la vita di Roscigno Vecchia, infatti l’ex-municipio e l’ex-canonica ospitano il Museo della civiltà contadina. Il museo è costituito da sei sale che mostrano gli aspetti rurali del borgo: dalla produzione dell’olio e del formaggio fino al ciclo del grano, della vite e del vino. Per gli amanti dell’archeologia, nell’Antiquarium di Roscigno Nuova sono conservati reperti trovati nella necropoli del Monte Pruno databili tra il VII e il III secolo a.C.

Insomma, se sognate di fare un vero e proprio viaggio nel tempo non potete non visitare Roscigno Vecchia, sperando di essere fortunati e incontrare per le vie il cicerone Giuseppe.

Continua la lettura con: Questo è il BORGO più ANTICO d’ITALIA

Fonte: Fanpage 

ROSITA GIULIANO

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Rosita Giuliano
23 anni e tanti sogni da rincorrere per il mondo. Mentre li inseguo, sorrido e scrivo.