Il BORGO DELL’APOCALISSE: vive senza tecnologia

In Italia c'è un borgo che vive totalmente senza tecnologia

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Credits: @gallianodimugello IG

Cosa serve per sopravvivere ad un’apocalisse? Cibo di scorta, armi per proteggersi e una rete di comunicazione privata per poter scambiarsi informazioni senza farsi ascoltare dei nemici. Quest’ultima sembra praticamente impossibile ai giorni nostri, il nostro ambiente è segnato da migliaia di reti internet, siamo tutti interconnessi, tutti, o forse quasi.

In Italia c’è un borgo che vive totalmente senza tecnologia.

Il BORGO DELL’APOCALISSE: vive senza tecnologia

# Il borgo medioevale dove tutto scorre lento

Credit: siviaggia.it

Si chiama Galliano di Mugello ed è una piccola frazione del comune italiano di Barberino di Mugello, nella città di Firenze.

Questo borgo antico si estende a ridosso dei monti Appennini, conta poco più di mille abitanti ed è un luogo tranquillo: non c’è traffico, non ci sono rumori e tutto sembra andare ad una velocità diversa rispetto al resto del mondo moderno.

Questo borgo ha un modo di vivere tutto suo, vive infatti senza tecnologia.

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# Un borgo disconnesso

Credit: @beautifulmugello
Nel 2020, dopo le stime del Ministero dell’Innovazione e di AGCOM, il dato è stato confermato: Galliano vive senza tecnologia.
Il 98% dei suoi abitanti non ha un telefono cellulare e il segnale internet è limitato o spesso assente per tutti gli operatori.
 
Insomma, raggiungere Galliano online è praticamente impossibile.
Quello che potrebbe sembrare uno svantaggio ha invece reso il borgo così famoso da vederlo protagonista nella presentazione di un cartone Netflix.

 

# La location perfetta per un’apocalisse robot

Credit: @cinedoctor

Cosa serve per sopravvivere ad un’apocalisse? Cibo di scorta, armi per proteggersi e una rete di comunicazione privata per poter comunicare senza farsi ascoltare dei nemici.

Galliano sembra essere il paese perfetto per combattere un’apocalisse ed ecco perchè è stato scelto come luogo per la  presentazione di “I Mitchell contro le Macchine, un film di Netflix.

 

La trama racconta di una famiglia che si ritrova a combattere un’apocalisse robot: tutti gli oggetti tecnologici, dagli smartphones agli aspirapolveri vengono ingaggiati con l’obiettivo di catturare ogni essere umano sul pianeta e la famiglia Mitchell dovrà cercare di fermarli.

Con una trovata geniale Netflix sceglie Galliano per lo spot di presentazione del film. Con la voce di Giorgio Panariello in sottofondo, lo spettatore viene accompagno tra le vie del borgo osservando, con ironia, uno stile di vita diverso, a prova di robot.

“I Mitchell contro le Macchine” è un film che nessuna intelligenza artificiale dovrebbe mai vedere, ed ecco perchè Galliano diventa l’unico luogo in cui se ne può parlare liberamente.

Come dice lo spot “Nessun occhio digitale che spia, nessun software malvagio, niente di niente. È un posto tranquillo perché qui ci sono tante famiglie che se la sanno cavare alla vecchia maniera. Persone che sanno ancora cosa significhi essere umani”.

Inutile dire che a Galliano avrebbero già vinto quest’apocalisse dato che è un borgo dove la tecnologia non ha ancora messo piede.

Fonti: siviaggia.it

Continua la lettura con: Il paese PARANORMALE dove chi entra SPARISCE

ARIANNA BOTTINI

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Arianna Bottini
Classe 1998, mi sto laureando in Scienze psicosociali della comunicazione. Sono alla ricerca del mio posto nel mondo; nel frattempo viaggio, leggo, cucino e compro piante.