Nel PALAZZO dei DIAMANTI si dice che ci sia nascosto un TESORO

Uno dei custodi del segreto pagò a caro prezzo la conoscenza dell'esatta posizione del gioiello

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Credits: eddyfiocchi IG - Palazzo dei Diamanti

Uno dei più celebri edifici rinascimentali d’Italia cela un segreto che non portò bene a uno dei suoi custodi, vittima di una tragica vicenda. Ecco cosa narra la leggenda.

Nel PALAZZO dei DIAMANTI si dice che ci sia nascosto un TESORO

# Il Palazzo dei Diamanti è uno dei più celebri edifici rinascimentali d’Italia grazie alle sue 8.500 bugne di marmo a forma di diamante

Credits: ettab862 IG – Palazzo Diamanti Portale entrata

Il Palazzo dei Diamanti è uno dei più celebri edifici rinascimentali in Italia, caratterizzato dal suo particolare rivestimento “diamantato”, e tra le icone storico-architettoniche di Ferrara. Le bugne a forma di punta di diamante sono in totale 8.500, anche se alcune fonti ne riportano 12.000, e creano un effetto prospettico particolarissimo, anche grazie all’inclinazione delle stesse e al colore dei blocchi di marmo bianco e rosato che variano per creare giochi di luce. Oltre a questo si aggiunge il fatto che le pietre sono sovrapposte a file sfalsate e lavorate in modo che i giunti appaiano scanalati e arretrati l’uno rispetto all’altro.

Credits: eddyfiocchi IG – Palazzo dei Diamanti

Questo storico edificio, oggi sede di mostre d’arte d’alto livello, è stato realizzato alla fine del 1400 e si affaccia sul Quadrivio degli Angeli, un incrocio dove si incontrano due degli assi principali dell’Addizione Erculea, il maxi progetto che diede un nuovo impianto alla città rendendola la prima città moderna d’Europa.

# La leggenda della pietra della corona nascosta in una bugna e la drammatica vicenda di uno dei custodi del segreto

Credits: vinc.bo IG – Lato Palazzo dei Diamanti

Il Palazzo dei Diamanti non è solo importante per la sua architettura, ma anche per alcune affascinanti leggende. Una di queste narra di un diamante della corona del Duca Ercole I d’Este, che aveva commissionato l’edificio, nascosto all’interno di una delle bugne delle pareti esterne. L’esatta posizione era conosciuta solo dal duca e dal capomastro addetto ai lavori, che pagò a caro prezzo la conoscenza di questo segreto. Infatti, per non rischiare che potesse comunicare a nessuno l’ubicazione della pietra preziosa, il signore di Ferrara convocò segretamente lo sfortunato operaio e ordinò di accecarlo e tagliargli la lingua. Per ricompensare la famiglia del capomastro di questo ingiusto torto, sembra che Ercole I d’Este fece in seguito pervenire una discreta somma in oro.

 

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Fonte: Fedetails, Turismo.it

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FABIO MARCOMIN

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Fabio Marcomin
Giornalista pubblicista. Laurea in Strategia e Comunicazione d’Impresa a Reggio Emilia. Il mio background: informatica, marketing e comunicazione. Curioso delle nuove tecnologie dalle criptovalute all'AI. Dal 2012 a Milano, per metà milanese da parte di madre, amante della città e appassionato di trasporti e architettura: ho scelto Milano per vivere e lavorare perché la ritengo la mia città ideale.