“È iniziata con una febbre poco sopra il 37. Era il 22 dicembre. Poi la febbre è salita. La sera del 26 ha sballato i 39. Ho chiamato la guardia medica“.
Esattamente un anno fa la prima testimonianza che in seguito ha aperto la strada a una scoperta avvalorata da tre studi differenti: il Coronavirus era già presente a Milano nel 2019. Rivediamo questi tre indizi che riportano indietro la lancetta della diffusione del virus.
Coronavirus a MILANO? Già nel 2019. I tre indizi che lo rendono una EVIDENZA SCIENTIFICA
#1 “È iniziata con una febbre poco sopra il 37. Era il 22 dicembre”: il test d’immunità ha certificato il contagio
29 aprile 2020. Il Corriere della Sera pubblica quanto accaduto a una professionista milanese di 41 anni.
“È iniziata con una febbre poco sopra il 37. Era il 22 dicembre. Poi la febbre è salita. La sera del 26 ha sballato i 39. Ho chiamato la guardia medica. Il giorno dopo, prescritto dal sostituto del medico di base, ho iniziato il primo antibiotico”. Dopo tre cure di antibiotici e successive “fitte violentissime tra le costole e alla schiena” il “primo sospetto di polmonite” il 6 gennaio.
Con la terza lastra del 5 febbraio viene certificata la guarigione, senza sospetti sull’infezione da Coronavirus, e la ripresa del lavoro durante la fase l’epidemia di Covid-19, col paziente ricoverato a Codogno in data 21 febbraio. Il tutto sarebbe potuto ricadere nel novero delle polmonite anomale se non fosse che il test sierologico ha certificato la presenza di anticorpi da Coronavirus. Si potrebbe trattare quindi di uno dei tanti casi sconosciuti di persone contagiate che hanno continuato a lavorare a Milano, in Lombardia e non solo: “Sono guarita e ho ripreso la mia vita di sempre. Ma credo che sia importante raccontare quel che mi è accaduto anche per dare un contributo alla conoscenza del virus“.
Fonte: milano.corriere.it
Al post collegato all’articolo, IL MESE 0 di MILANO: il virus circolava in città già il 26 gennaio, molti lettori hanno testimoniato come, con alta probabilità, il virus avesse contagiato molte persone già alla fine del 2019 o a gennaio:
- Mariarosa T.
“Con tre gemelli da curare, già dopo L’Epifania gli asili erano decimati, con 3/4 dei bambini a casa per più di due settimane con 39/40 di febbre che non passava con nulla
Io stessa ho avuto abbassamento pesante di voce con gola arrossata, affanno e tosse più pesante del solito, sicuramente l’ho avuto lì, anche perché ero in continuo contatto con loro“ - Barby L.
“I miei figli hanno fatto questa “brutta” influenza che è durata una settimana alla mia bimba di 6 anni con picchi a 40 di febbre e poi bronchite, dopo due giorni è toccato al piccolo di 3 anni, 10 giorni di febbre anche lui arrivata a 40. Asilo decimato e elementari pure. Marito ha fatto febbre normale a 37,5 con debolezza (ma si sa gli uomini no?) io ho avuto una tosse bruttissima bruciava a respirare ma poi è andata via da sola ora che ci penso a gennaio. Senza febbre“ - Sonia O.
“Mio figlio di 16 anni a fine gennaio 5 giorni con oltre 39 di febbre e tosse…in classe assenti 23 su 29….poi ci siamo ammalati io e l’altro figlio con febbre più bassa“ - Lara K.
“Una mia cara amica ha avuto tutti i sintomi del Covid, e ne è uscita da sola, dopo che il medico le aveva detto che era ‘una brutta influenza‘, in quanto non si conosceva ancora la presenza di questo Coronavirus. Mi ha detto che non si è mai sentita così debole e senza un minimo di forze. Avremmo dovuto vederci per Capodanno. Il 31 Dicembre. Ha continuato ad avere i sintomi sino a fine Gennaio.“ - Yuki P.
“Mio figlio che prendeva la metro ha avuto 37,5 ed era debole con mal di gola ma senza placche nulla di più. I suoi compagni di rugby a turno sono stati male tanto da non avere i numeri per fare la squadra a gennaio!!! Mai successo in tanti anni e alcuni sono rimasti a casa con 40 di febbre tosse. Uno di loro ha anche pensato a metà febbraio ma se fosse covid ??? Ma in Italia dicevano che non c’era….“ - Daniela M.
“mi spiace no, non era la solita influenza perché avevano febbre che non passava con niente, ogni sera erano picchi altissimi e durante il giorno scendeva di poco pur con Tachipirina, nurofen o altro che fosse e soprattutto durava quasi due settimane. Un’influenza non dura due settimane, non sicuramente nei bambini.“ - Maria Emanuela U.
“Anche io sono convinta di averlo avuto a fine gennaio perché era troppo pesante febbre che non avevo da anni debolezza e tosse da mancare l’aria rumore nei bronchi tipo come avessi dei vetrini nei polmoni catarro giallo verde, mentre respiravo a fatica. Il mio medico non ha fatto mai un tampone ma sono convinta di averlo preso cura con Tachipirina e aerosol al cortisone e antibiotico” - Saverio S.
“A Lodi è arrivata ancora prima. Mio figlio 19 anni ha fatto 3 giorni di febbre a 40 con tosse e problemi di respirazione, praticamente era uno straccio. Guarito dopo 10 giorni mai stato così in vita sua ritornato a scuola dopo quasi due settimane erano meno della metà in classe tutti a casa con stessi sintomi, professori compresi.” - Luca V.
“Conosco due persone di 45 anni circa che entrambe hanno fatto una pesantissima polmonite a metà/fine dicembre, ed entrambi mi han detto che non avevano mai fatto una polmonite del genere.” - Lorenzo Z.
“Secondo me da prima ancora. Io ho avuto la peggior influenza della mia vita a Natale, trascinata fino a metà gennaio, la tosse non passava con gli antibiotici (quando di solito passa in 3 giorni), e avevo perso il gusto in maniera netta.”
Nei mesi successivi a queste testimonianze si sono aggiunti due altri studi che hanno portato ancora più indietro la lancetta dell’inizio della diffusione.
#2 Uno studio dell’Istituto dei Tumori di Milano retrodata la presenza del virus alla fine dell’estate 2019
15 novembre 2020. Escono i risultati di una ricerca dell’Istituto dei Tumori che proverebbero la presenza del Covid a Milano almeno dall’estate del 2019. Dall’analisi dei campioni di sangue di pazienti residenti in 5 regioni, prelevati durante uno screening per il tumore al polmone tra settembre 2019 e marzo 2020, è emersa nel 14% dei casi la presenza degli anticorpi del coronavirus già a settembre 2019. Siccome è necessario un certo periodo di tempo affinché si sviluppino, è probabile che il virus circolasse almeno alla fine dell’estate. I risultati di questo studio creano molto scalpore in tutto il mondo.
Per approfondire lo studio, continua a leggere qui: Il Covid già a Milano nell’estate 2019
#3 Scoperto un bambino positivo a Milano il 21 novembre 2019
10 Dicembre 2020. Un’indagine sulla rivista Emerging Infectious Diseasese rivela la certezza di un bambino milanese affetto da Covid il 21 novembre 2019. Il bambino, che all’epoca aveva 4 anni, era stato ricoverato al pronto soccorso con sintomi respiratori e vomito il 30 novembre 2019. Un tampone orofaringeo che gli era stato fatto a quel tempo, analizzato nella seconda metà del 2020, è risultato positivo al Coronavirus.
La dottoressa Silvia Bianchi, una delle ricercatrici rivela che: “L’idea è stata di indagare retrospettivamente tutti i casi di malattia esantematica identificati a Milano come morbillo e rosolia tra settembre 2019 e febbraio 2020, risultati negativi alle indagini di laboratorio“.
Il presidente della facoltà di Medicina dell’università Statale di Milano Gianvincenzo Zuccotti, tra gli autori dello studio, ha specificato che il virus era autoctono: “Abbiamo fatto un’indagine epidemiologica per capire se il bambino e i suoi genitori avessero viaggiato, ma non si sono mai mossi dalla propria area a nord di Milano. È un’infezione presa a livello locale“
Per approfondire questa notizia continua a leggere: 🛑 Altra evidenza scientifica: COVID a MILANO già nel NOVEMBRE 2019
Una certezza: il virus circolava da molti mesi prima dell’esplosione dell’emergenza
A questi studi si aggiungono inoltre le indagini fatte a fine aprile in Francia con il possibile paziente zero risalente al 27 dicembre, e in Spagna dove un equipe di virologi ha rinvenuto RNA di SARS-CoV-nelle acque reflue raccolte a Barcellona addirittura nel marzo 2019.
A questo punto è fuori di dubbio che il Covid circolasse già da parecchi mesi prima del focolaio di Codogno che ha dato il via all’emergenza Covid in Europa. La domanda che molti si fanno è: se il virus circolava già da mesi, come mai finchè è restato ignoto lo si è riuscito a gestire senza impatto sulle strutture sanitarie, malgrado l’assenza di qualunque tipo di restrizione?
Leggi anche: 🔴 Dalle acque di scarico la prova definitiva: il VIRUS a Milano già a DICEMBRE
FABIO MARCOMIN
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