L’HOTEL-PRIGIONE: la nuova moda di passare una notte in cella

Si rinnovano castelli, vecchi borghi e antiche chiese, perchè non rinnovare anche le carceri? Vediamo insieme gli hotel dietro le sbarre

0
Credit: ilgiornaledellarchitettura.com

Una volta entrati si parla con il responsabile attraverso delle grandi sbarre di ferro, le stanze sono molto piccole e hanno le inferriate, la colazione passa attraverso una piccola fessura e nei corridoi echeggiano le voci degli altri ospiti.

Questa non è la descrizione di un carcere ma dell’Hotel Alcatraz: la prigione trasformata in un hotel dove passare una notte dietro le sbarre.

Vediamo insieme le caratteristiche di quest’esperienza da brivido che sembra essere diventata una moda nel mondo.

L’HOTEL-PRIGIONE: la nuova moda di passare una notte in cella

#Hotel Alcatraz

Credit: alcatraz-hotel.com

Costruito nel 1867 e funzionante come luogo di pena fino al 2002, l’antico carcere di Kaiserslautern, nel sud-ovest della Germania, oggi ha le sembianze di un hotel di design dal nome a dir poco evocativo: Alcatraz, il nome del famoso carcere di massima sicurezza creato per i detenuti reputati problematici per altre prigioni.

La struttura, nonostante la ristrutturazione, mantiene ancora le sembianze dell’originale carcere.

I Libri di Milano Città Stato a casa tua: scopri come fare

Tutto l’hotel è circondato da un muro di mattoni rossi e parcheggiato sul retro c’è un bus con la scritta “Alcatraz” che ricorda il trasporto dei carcerati.

Ma l’esterno non è l’unica cosa che rimanda alla vecchia casa di detenzione.

#La reception dietro le sbarre

Credit: alcatraz-hotel.com

Una volta entrati nell’hotel il contrasto è evidente: l’arredo spesso moderno e curato nei dettagli è mischiato a degli elementi appartenenti all’originale carcere.

Il check-in, per esempio, viene fatto alla reception nella hall come in tutti gli hotel ma con una differenza: la reception è dietro le sbarre. 

Lo stesso vale per il bar e il ristorante, ugualmente segnalati da sbarre e con elementi della vecchia prigione.

#Le camere-cella

Credit: alcatraz-hotel.com

L’hotel Alcatraz contiene 56 camere e qui arriva l’importante scelta da fare quando si prenota in questo hotel: scegliere una camera moderna o una camera cella?

Alcune delle stanze sono infatti state create all’interno delle vecchie celle: sono dotate di porte di ferro, letti di metallo originali e inferriate alle finestre.

Attrezzate in modo essenziale, dispongono dei servizi in camera, ma lungo i corridoi di comunicazione gruppi di docce collettive si aprono ad ogni piano.

Su richiesta i clienti possono noleggiare un pigiama a righe per dormire o farsi servire la colazione in camera attraverso lo sportello passavivande del carcere, come dei veri e propri detenuti.

Questa potrebbe sembrare una scelta estrema eppure quella degli hotel-prigione sta ormai diventando una moda nel mondo.

#La moda degli hotel-prigione

Credit: ilgiornaledellarchitettura.com – Het Arresthuis, Roermond (Olanda)

Si rinnovano castelli, vecchi borghi e antiche chiese, perchè non rinnovare anche le carceri?

Nel mondo sono diverse le case di detenzione trasformate in alberghi, a partire dagli Stati Uniti, dove da anni si discute sull’opportunità di far diventare un hotel il vecchio penitenziario di Alcatraz.

La moda di passare una notte o due dietro le sbarre appare particolarmente diffusa in Germania, Olanda, Svizzera o Svezia.

Perfettamente restaurati e dotati di ogni comodità contemporanea, questi insoliti hotel vantano un pubblico di ogni fascia di età e rappresentano una vera e propria meta turistica nella città in cui si trovano.

Molto spesso sono hotel di lusso che del carcere originale mantengono solo qualche elemento di decorazione eppure ce ne sono altri dove prevale la voglia di offrire l’esperienza da brivido di passare una notte dietro le sbarre.

Voi lo fareste?

Continua la lettura con: L’HOTEL che si SCIOGLIE ogni anno

ARIANNA BOTTINI 

Riproduzione vietata ai siti internet che commettono violazione di copyright appropriandosi di contenuti e idee di altri senza citare la fonte 

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io) 

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle nuove newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/ 

Ti manderemo anche notizie che non pubblichiamo sui social 

Il nostro sogno per l’Italia? Un’Italia federale, con forte autonomia per le aree urbane e i territori omogenei. Un Paese che premi il fare rispetto al non fare, con una forte propensione all’innovazione, che valorizzi le sue eccellenze distintive e che miri a essere sempre migliore, mettendo al centro il cittadino libero e responsabile verso la comunità. 


Articolo precedenteSant’Ambrogio: La COLONNA del DIAVOLO che veniva abbracciata dagli IMPERATORI
Articolo successivoTra le SPIAGGE più COLORATE al mondo c’è la SPIAGGIA ROSA italiana
Arianna Bottini
Classe 1998, mi sto laureando in Scienze psicosociali della comunicazione. Sono alla ricerca del mio posto nel mondo; nel frattempo viaggio, leggo, cucino e compro piante.