Sant’Ambrogio: La COLONNA del DIAVOLO che veniva abbracciata dagli IMPERATORI

La leggenda narra di un potere speciale attribuito alla colonna. Ecco quale era

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Credits milanoperme IG - Colonna del diavolo

Non sono solo i buchi della colonna a nascondere una leggenda. Ne esiste un’altra che racconta di uno speciale potere “amato” dagli imperatori. Ecco quale era.

Sant’Ambrogio: La COLONNA del DIAVOLO che veniva abbracciata dagli IMPERATORI

# Le corna del diavolo hanno lasciato il loro segno a Milano

Credits historybyandy IG – Buchi colonna del diavolo

In Piazza Sant’Ambrogio, al lato della celebre basilica ambrosiana, si trova una colonna in marmo sulla cui sommità si può ammirare un capitello in stile corinzio, ma sono i due buchi visibili nella parte inferiore la vera attrazione. Secondo la leggenda, infatti, questi due fori sarebbero stati provocati dallo sbattere delle corna del Diavolo, preso a calci da Sant’Ambrogio in persona. Durante la colluttazione le corna del demonio si sarebbero incastrate e il diavolo si liberò dalla colonna svanendo attraverso i due fori all’interno della colonna stessa. Da questo episodio deriva l’appellativo di “Colonna del Diavolo”.

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# Il rito dell’abbraccio alla colonna degli imperatori romani

Credits milanoperme IG – Colonna del diavolo

Esiste però un’altra leggenda che ruota attorno alla “Colonna del Diavolo”. Durante il Sacro Romano Impero le veniva attribuito un potere speciale. Si racconta che gli imperatori incoronati dovessero abbracciarla nel mezzo di un rituale di buono auspicio per la sorte della loro guida a capo dell’Impero. Tra i motivi che alimentano queste leggende può esserci la sua peculiare posizione, unico retaggio di un passato molto antico che sbuca in un contesto inatteso, a pochi passi da una delle più importanti basiliche italiane, nonché basilica del Santo Patrono di Milano.

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FABIO MARCOMIN

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Fabio Marcomin
Giornalista pubblicista. Laurea in Strategia e Comunicazione d’Impresa a Reggio Emilia. Il mio background: informatica, marketing e comunicazione. Curioso delle nuove tecnologie dalle criptovalute all'AI. Dal 2012 a Milano, per metà milanese da parte di madre, amante della città e appassionato di trasporti e architettura: ho scelto Milano per vivere e lavorare perché la ritengo la mia città ideale.