I 7 PARCHI cittadini più belli del mondo

Quali sono i parchi urbani più belli del mondo?

0
Credits: @viva_vila_mariana IG

Difficile stilare una classifica dei più bei parchi cittadini del Mondo.
Ci permettiamo quindi di formulare una classifica personale di quelli che noi riteniamo i 7 parchi cittadini più belli al mondo.

I 7 PARCHI cittadini più belli del mondo

# Il Giardino segreto di Wendy a Sydney, Australia

Credit: @sydney.explores

Solo la caparbietà della signora Wendy Susan Whiteley, alla morte dell’ex marito al quale era molto affezionata, riuscì a strappare un terreno che era proprietà della Compagnia delle Ferrovie, la quale si era completamente disinteressata a quel lotto di terra diventato una grande discarica.

Con anni di lavoro Wendy trasformò una landa desolata e maleodorante in un meraviglioso parco.

Considerando che il parco è posto davanti alla baia principale di Sydney si rimane sorpresi di come il terreno fu ceduto senza alcun ricerca di speculazione ma per il solo fatto che la signora voleva e ottenne di valorizzarlo facendone uno splendido parco.

Sopravvissuta anche alla morte della figlia, ha voluto che le ceneri dei suoi cari fossero disperse in quest’area che per lei è ormai la vera ragione di vita.

Nel parco si trovano sentieri nascosti e non tracciati, panchine appositamente non segnalate oltre che numerose opere d’arte.

I Libri di Milano Città Stato a casa tua: scopri come fare

#Parco Ibirapuera, San Paolo, Brasile

Credit: @serjosoza

All’interno di una delle città più caotiche e inquinate del pianeta esiste un’oasi di pace dove i cittadini, appena possono, si rifugiano per trovare la serenità necessaria per ricaricare le pile.

Credits: @viva_vila_mariana IG

Pur non essendo il più grande in una città che ha una estensione di oltre 1500 km quadrati, il parco Ibirapuera è certamente il più famoso per via del suo progettista, quell’Oscar Niemeyer che di Brasilia è artefice e principale progettista, e perché è sede di alcuni Musei e un Teatro.

Questo parco è formato da quasi 4 km quadrati di prati e alberi che costituiscono un importantissimo polmone verde nella metropoli.

# Parco di Mont Royal, Montreal

Credit: @lorenzo_wayfaring

Sorge su un monte vulcanico nelle vicinanze del fiume San Lorenzo nella città canadese di Montreal.

É Parco Cittadino dal 1876 grazie alla volontà dei cittadini che vollero sottrarre un’area importante alla speculazione edilizia, che già allora stava subendo una brusca accelerazione per via della veloce espansione della città.

Credits: @ray__sabbagh IG

La cima del monte è tutt’oggi il punto più alto con i suoi 232 metri.

I cittadini amano camminare e arrivare in vetta al monte dove è stata eretta una croce metallica di oltre 30 metri, un monumento che ricorda una vecchia croce lignea portata in vetta da un cittadino come segno di gratitudine verso il Signore per aver messo fine ad una alluvione che stava devastando la città nel XVII secolo.

Molte varietà di piante e fiori fanno da cornice all’altura e circondano un lago artificiale che in inverno, grazie alla superficie ghiacciata, diventa la pista di pattinaggio tanto amata dagli abitanti di Montreal.

# Parco di Ueno, Tokyo

Credit: @mikeeexplorer

Richiama milioni di visitatori da tutto il mondo per la straordinaria fioritura dei ciliegi, uno spettacolo naturale che ogni anno, tra fine marzo e inizio aprile, colora il parco e diventa un set naturale per i milioni di scatti che invadono qualunque televisione, social e altro ancora.

Nel Parco è possibile visitare uno stagno che dà riparo a numerose specie di pesci ed uccelli ed essendo ex sede di un monastero buddista svela ai turisti un’atmosfera quasi magica.  Ovviamente consigliate le visite in primavera in concomitanza con la fioritura dei ciliegi.

# Parco Chapultepec, Città del Messico

Credit: @semo_dron

Un incredibile polmone verde all’interno di una metropoli gigantesca è in realtà la somma di due parchi separati da una superstrada che corre nella città.

Boschi, laghi, musei e uno zoo sono tra le cose presenti a Chapultepec. Oltre a questo c’è una vera e propria foresta con numerosi animali allo stato brado.

Credits: @lopez.said_ IG

Nel lago di maggiori dimensioni è consigliato affittare una barca per poterlo visitare al meglio.

# Parco di Buttes-Chaumont, Parigi

Credit: @parclesbutteschaumont

Voluto da Napoleone III e sorto intorno ad una cava abbandonata di gesso, non è la più grande area verde di Parigi ma certamente il parco più selvatico della città, in contrapposizione ai parchi decisamente ricchi di viali, filari e decorazioni ricavate grazie all’intervento dell’uomo.

Centro esoterico per i numerosi adepti ancora ancorati ad alcune tradizioni, vanta una natura rigogliosa e un meraviglioso lago.

Credits: @
rexguzman IG

Eredità dei lavori estrattivi, sono presenti numerose grotte che però sono state chiuse al pubblico per evitare ai suddetti adepti di potersi avventurare in cerca di luoghi dove praticare riti.

Un platano orientale di oltre 6 metri di circonferenza è la maggior attrazione floreale di questa bellissima oasi verde.

# Central Park, New York

Credit: @centralparknyc

Se non il più bello certamente il più famoso. Celebrato in mille film e frequentato dal giovane Holden che rifletteva sul dove andassero le anitre in inverno.

Fu sede di alcuni concerti diventati leggendari, primo fra tutti quello di Simon e Garfunkel per il quale non esistono dati certi ma che fu probabilmente quello con il maggior numero di spettatori nella storia della musica.

Un luogo di culto dove chiunque passi nella Grande Mela va a fare visita, dove i newyorkesi vanno a correre, socializzare o semplicemente a fare un giro.

Una volta era la terra di confine tra Manhattan e Harlem con le relative lotte razziali, oggi un’area verde che per essere vista dalla propria finestra pretende cifre da capogiro.

Dentro e sul perimetro ci sono musei, centri sportivi, alcuni laghetti (dove stazionano le anitre) e un sempre nutrito numero di persone che solcano i viali e i prati in ogni modo purché non motorizzato. Il parco cittadino per antonomasia.

Continua la lettura con: Il PARCO URBANO più GRANDE d’Europa è a Roma

ROBERTO BINAGHI

Se vuoi collaborare al progetto di Milano Città Stato, scrivici su info@milanocittastato.it (oggetto: ci sono anch’io)

ENTRA NEL CAMBIAMENTO: Ti invitiamo a iscriverti alle nuove newsletter di milanocittastato.it qui: https://www.milanocittastato.it/iscrizione-newsletter/
Ti manderemo anche notizie che non pubblichiamo sui social

Il nostro sogno per l’Italia? Un’Italia federale, con forte autonomia per le aree urbane e i territori omogenei. Un Paese che premi il fare rispetto al non fare, con una forte propensione all’innovazione, che valorizzi le sue eccellenze distintive e che miri a essere sempre migliore, mettendo al centro il cittadino libero e responsabile verso la comunità.


Articolo precedenteLa METROPOLI che sta SPROFONDANDO: 2 metri negli ultimi 4 anni
Articolo successivoLa forza dell’opinione
Roberto Binaghi
Nato a Milano il 25 agosto 1965. Sin da bambino frequento l’azienda di famiglia (allora una tipografia, ora azienda di comunicazione e stampa) dove entrerò ufficialmente a 17 anni. Diplomato Geometra all’Istituto Cattaneo a 27 anni e dopo aver abbandonato gli studi grafici a 17, mi iscrivo a Scienze Politiche ma lascio definitivamente 2 anni dopo per dedicare il mio tempo libero alla famiglia e allo sport. Sono padre di Matteo, 21 anni, e Luca, 19 anni. Sono stato accanito lettore di quotidiani e libri storico-politici, ho frequentato gruppi politici e di imprenditori senza mai tesserarmi, per anni ho seguito la situazione politica italiana collaborando anche con L’Indipendente allora diretto da Vittorio Feltri e Pialuisa Bianco (1992-1994). Per questioni di cuore ho iniziato a seguire il mondo del basket dilettantistico ricoprendo il ruolo di dirigente della società Ebro per oltre 10 anni e della Bocconi Basket FIP dal settembre 2019 (ruolo che ricoprirò anche per la prossima stagione). Nel corso degli anni ho contribuito allo sviluppo di alcune start-up e seguito alcuni progetti di mia ideazione che hanno come obiettivo la rivalutazione del patrimonio meneghino oltre che un chiaro interesse sociale.