I 5 LUOGHI più sperduti del MONDO e come raggiungerli

Quali sono i posti più isolati del pianeta abitati dall'essere umano? E come si può raggiungerli?

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Credits: @svalbard_adventures IG

Il posto più remoto della Terra, quello più freddo, i più avventurosi da raggiungere, il centro amministrativo più a Nord del mondo o l’isola dove i giornalisti devono dichiarare di dire la verità. Quali sono i posti più isolati del pianeta abitati dall’essere umano? E come si può raggiungerli?

I 5 LUOGHI più sperduti del MONDO e come raggiungerli

# Staccare la spina

Credits: @istrazujemo_ostrva IG

Il sogno di sempre, la vacanza perfetta in un luogo completamente diverso da quello di provenienza, isolato dal resto del mondo e in cui farsi avvolgere da culture completamente alternative alla nostra.
Questo ed altro si può ottenere in quelli che sono considerati gli insediamenti urbani più remoti di tutta la Terra. Distanti da tutto, perfino da sé stessi, ognuno può offrire esperienze di rottura rispetto agli altri, hanno due caratteristiche in comune: si possono raggiungere, alcuni più facilmente di quanto si creda, ma soprattutto offrono l’ambiente perfetto per staccare la spina dalla vita di città.

# 1 L’isola del Bounty: 1 volo alla settimana + viaggio in nave (solo 4 volte all’anno) che dura 32 ore

Credits: @pitcairnislandstourism IG

Le isole Pitcairn sono di bandiera Britannica e si trovano al centro dell’Oceano Pacifico, a migliaia di chilometri dalle isole più vicine, Tahiti o l’Isola di Pasqua, nonché a metà strada tra la Nuova Zelanda e il Cile.
Non esiste in mezzo al mare un luogo più remoto delle Pitcairn, che sono le 4 isole su cui si sono rifugiati gli ammutinati del Bounty quando si sono ribellati al loro comandante nel 1789. Capitale è Adamsworth, che vanta una bassa densità abitativa, circa 15 abitanti per km².

A Pitcairn si arriva solo via mare, passando prima da Tahiti per poi fare tappa  all’isola di Mangareva, con un volo che passa una sola volta a settimana. Il viaggio diventa avventuroso perché occorre raggiungere il villaggio di Rikitea, approdo dell’imbarcazione Claymore II, che parte ogni tre mesi per raggiungere Pitcairn in un viaggio in mare che dure circa 32 ore.

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# 2 Il posto più freddo della Terra: 7 ore di volo da Mosca + 5 giorni in auto

Ojmjakon Credits: @andrea_grimaldi__ IG

Con le sue temperature rigide, che in inverno scendono sempre sotto i 50 gradi sotto zero, con punte storiche di -71,2°C un secolo fa o un più “modesto” -62°C registrato anni fa, Ojmjakon detiene il record assoluto di città abitata più fredda del pianeta.
In inverno tutto a Ojmjakon congela. Capita all’acqua corrente, che per vivere si ottiene sciogliendo i blocchi di ghiaccio messi a disposizione dalla natura, i motori delle automobili, che quando sono in funzione non devono mai essere spenti se non a destinazione, per finire con le parti del corpo, come ciglia, sopracciglia e la saliva.

Ojmjakon, scritto anche Oymyakon, è in Siberia nella regione della Jacuzia e la popolazione residente di circa 800 abitanti, ha fatto del freddo una ragione di vita.
Alcuni intrepidi esploratori ne hanno fatto anche una ragione di viaggio spingendosi fino a questo villaggio, per essere ospitati dai residenti e condividere con loro le meraviglie dell’inverno e le temperature più estreme per l’esser umano.
Per arrivarci bisogna fare 7 ore di volo da Mosca a Yakutsk. Poi 5 giorni di guida. 

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# 3  Desolation Islands: 28 giorni via mare

Kerguelen Credits: @audeschreiber IG

L’arcipelago delle Kerguelen si trova nell’Oceano Indiano, ad oltre 3.300 Km dalla terra più vicina che è il Madagascar.
Di bandiera francese, è di sicuro il posto più difficile da raggiungere. Non c’è un aeroporto e per raggiungerla c’è solo un traghetto che parte una volta ogni 3 mesi dall’Isola di Riunion, distante 28 giorni di navigazione.

Si dice che alle Kerguelen non ci sia un giorno senza pioggia, ma nemmeno uno senza sole, per questo presenta le condizioni ideali per la stazione meteorologica e di ricerca presente sull’isola, che non offre altre possibilità di civilizzazione a dispetto del paradiso in cui si trova.
Il nome dell’arcipelago è stato dato dal suo scopritore, l’Ammiraglio Joseph Yves de Kerguelen Trémarec. Convinto di portare l’equipaggio alla scoperta del paradiso terrestre, al ritorno da un luogo plumbeo e inospitale è stato incarcerato per 6 lunghi anni, come punizione per non aver portato i tesori promessi.

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# 4 Tristan de Cunha, 6 giorni di nave da Cape Town

Tristan Credits: @istrazujemo_ostrva IG

Un altro arcipelago, ritenuto dagli esperti il più remoto del pianeta e che si trova nell’Atlantico, al largo del Sud Africa. Il territorio è Britannico e di tutte le isole solo Tristan De Cunha è abitata. Alte isole sono le Nightingale e l’Isola Inaccessibile.
L’arrivo avviene solo via mare, con imbarcazioni che trasportano passeggeri e merci destinate all’isola che partono da Città del Capo e percorrono il tragitto in sei giorni. 

Non servono visti per sbarcare a Tristan de Cunha, servono tanta pazienza, avventura e sincerità. Il Governo dell’isola deve sapere, ad esempio, se i viaggiatori sono giornalisti o intendono scrivere una storia su questo isolotto. Registi e video maker devono ottenere anche un permesso speciale per effettuare riprese, che è a pagamento di una tariffa di 5.000 sterline. Rispettando tutte queste regole, ci si potrà imbarcare da Città del Capo alla volta di Tristan da Cunha con un peschereccio, una nave da ricerca o un più comodo traghetto da crociera. 

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# 5 Il più a Nord del mondo: Longyearbyen

Credits: @runawaytravelmilan IG

A giugno e luglio gode della luce del sole per 24 ore al giorno, mentre il sole di mezzanotte è presente da aprile ad agosto, a Longyearbyen nelle isole Svalbard, che vanta il primato di distretto amministrativo più a Nord del mondo, tra la Norvegia e il Polo Nord.
Nell’insediamento di Longyearbyen affascinanti sono le colorate casette dei pescatori, che con la loro attività contribuiscono a rifornire il ristorante di sushi più a nord della Terra.
Tutti questi primati fanno, della capitale delle Svalbard, la cittadina abitata più a nord del mondo e la star indiscussa del luogo, così vicino al polo, è senza dubbio l’aurora boreale.

Molto curiosa la compagine sociale di quest’isola. Abitata inizialmente da avventurieri norvegesi alla ricerca del carbone, poi da pescatori, vede oggi una composizione di una cinquantina di nazionalità, arrivati da queste parti anche grazie alla realizzazione di un comodo aeroporto locale. Il piccolo centro ha anche un’università di ricerca e un paio di musei, tra cui il Museo del Polo Nord. Per arrivare da Milano ci vogliono circa 3 giorni di viaggio. Una volta atterrati, sull’isola ci si sposta in bicicletta e in taxi, da soli o in tour guidati. 

Servono tenacia e tanta pazienza negli spostamenti, che possono sembrare difficoltosi. In realtà sono semplicemente avventurosi e, ne siamo certi, una volta giunti a destinazione, i piaceri saranno così tanti da sovrastare le abitudini cittadine.
Quel posto è più bello? Cliccate sulla mappa e scegliete il vostro

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LAURA LIONTI

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Laura Lionti
Tecnico del suono milanese, nata da milanesi importati dalla Sicilia. Il mio quartier generale è sempre stato il Gallaratese con i suoi giardini e il verde, difeso a volte a spada tratta. Sogno che Milano si candidi a luogo ideale per creare un laboratorio a cielo aperto che ricerchi e trovi la soluzione per le Smart Cities, Città e comunità sostenibili: obiettivo 11 degli SDGs